Gucci P/E 2019: Alessandro Michele e la sua sperimentazione incantano Parigi

La settimana della moda parigina, che si è tenuta dal 24 settembre al 2 ottobre, ha fatto da chiusura all’appuntamento annuale delle sfilate primavera/estate 2019 che si sono susseguite rispettivamente a New York, Londra e Milano. Ad aprire la sfilata due designer italiani: Alessandro Michele per Gucci e Maria Grazia Chiuri per Dior.


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La collezione di Alessandro Michele è un mix esplosivo di colori, ispirata a Leo De Bernardinis e Perla Peragallo, entrambi emblema della sperimentazione nel settore del teatro romano. Presso lo storico Théatre Le Palace, la sfilata di Gucci è stata un vero e proprio tuffo nel passato, in particolare negli anni ’70.


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Stili maschili sono stati mescolati sapientemente con quelli femminili, per non parlare poi delle fantasie e dei tessuti. Non sono mancate le frange, le balze, le gonne lunghe, i colori sgargianti. Gli accessori sono stati il pezzo forte della sfilata: dall’immancabile mascherina ai cappelli dalla falda larga e alla simpaticissima borsa- Topolino.


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Jane Birkin, ospite e performer, ha inoltre emozionato il cuore degli spettatori con la sua meravigliosa voce. Tra gli ospiti: Jared Leto, Miriam Leone, Amanda Lear, Lou Doillon.


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Shopping online, Gucci e Farfetch presentano la consegna in 90 minuti

Lo shopping online non è mai stato così veloce: Gucci e Farfetch si uniscono per il progetto Store-to-Door in 90 minutes, letteralmente dal negozio a casa tua in 90 minuti. Il vero lusso è il tempo, e la sfida dello shopping online è quella di ridurlo al minimo. Ci ha pensato l’e-commerce Farfetch in collaborazione con la griffe fiorentina. Da oggi sarà infatti possibile acquistare alcuni capi delle collezioni Gucci, tra cui borse, occhiali da sole, abiti, sul sito Farfetch.com e riceverli a casa in un’ora e mezza. La consegna super veloce sarà attiva in dieci città:  Londra, New York, Dubai, Los Angeles, Madrid, Miami, Milano, Parigi, San Paolo e Tokyo e permetterà di fare shopping online al mattino e indossare un abito griffato la sera stessa.


L’e-commerce che tratta grandi firme della moda internazionale, e che punta all’inserimento in Borsa entro il prossimo anno, ha in serbo altre novità per gli amanti dello shopping. Farfetch sta infatti lavorando allo Store of the future che, unendo shopping online e negozi fisici, promette di rendere l’esperienza d’acquisto sempre più semplice e personale per ogni cliente. «I retail fisici totalizzano il 93% delle vendite e, sebbene l’online stia crescendo molto velocemente, manterranno un peso pari all’80% del totale nel 2025 – ha raccontato José Neves, CEO dell’e-commerce, durante la conferenza FarfetchOS di ieri – I retailer hanno bisogno di raccogliere informazioni riguardanti i loro clienti proprio come accade nell’online. Lo ‘Store of the future’ sarà quindi l’anello di congiunzione tra un’ottima presenza online e una completa offerta omnichannel, con al proprio interno la tecnologia che migliora l’esperienza del consumatore in loco e permette di dare al retailer piena visibilità di ciò che accade in negozio. Il prossimo passo nell’evoluzione dell’industria fashion è il negozio connesso, che usa la tecnologia per enfatizzare l’esperienza di lusso retail per diventare ancor più cliente-centrica». Il lancio dello Store of the Future avverrà nel luxury store Browns a Londra e nel negozio Thom Browne di New York.


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Gucci sceglie Firenze: a Palazzo Pitti la sfilata cruise

Dopo il no di Atene, che ha negato l’accesso al Partenone e all’Acropoli per la sfilata Gucci, la celebre maison italiana sceglie Firenze: si terrà nella mirabile location della Galleria Palatina di Palazzo Pitti la sfilata Cruise. Occhi puntati il prossimo 29 maggio sulla Galleria Palatina, che ospiterà l’evento esclusivo: l’annuncio è stato dato da Marco Bizzarri, presidente e Ceo del brand, assieme al direttore degli Uffizi Eike Schmidt e dal sindaco Dario Nardella. In cambio la maison si impegnerà a finanziare il restauro e la valorizzazione del patrimonio botanico del Giardino di Boboli, con un contributo pari a due milioni di euro. L’ultima sfilata Cruise aveva luogo a Westminster Abbey, a Londra, e l’anno prima era stata la volta dell’Art District di New York. Dopo il gran rifiuto ateniese, che ha negato al brand l’accesso all’Acropoli, rinunciando anche ad un imponente finanziamento offerto alla Grecia, Gucci torna in Italia, in una sala affascinante che potrà ospitare fino a trecento persone. “Anche la moda è parte del patrimonio culturale e della storia del nostro Paese dove il gusto, l’eleganza e l’educazione al bello fanno parte del nostro quotidiano. Il legame tra moda e arte è sempre stato molto stretto e ha spesso favorito occasioni di incontro suggestive e uniche. Come avviene oggi con un marchio prestigioso dello stile italiano che decide di investire in modo significativo su una grande istituzione culturale nel pieno rispetto della sua missione”, così ha commentato Dario Franceschini.

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Milano Moda Donna: chinoiserie à la Gucci

Audace, irriverente, iconica la collezione Autunno/Inverno 2017-2018 di Gucci, che ha sfilato nell’ambito di Milano Moda Donna: tripudio di colori e tapestry floreale dal retrogusto vintage per tailleurini, lunghi abiti a stampa patchwork e predisole dal sapore asiatico. Sulla passerella si alternano note botaniche e simboli esoterici, in un crogiolo di ispirazioni che spaziano dall’antico Egitto al punk. Alessandro Michele si conferma mirabile alchimista, deus ex machina capace di dare voce ai suoi personaggi, che sfoggiano stampe floreali e cappucci in cristallo che fungono da maschera. Quasi un velo a separare l’universo Gucci dal resto del mondo: in un Eden grintoso si alterna una parata di simboli egizi, come scarabei e fiori, che sfilano in un giardino incantato accanto a tendoni viola di ispirazione circense. In una dimensione onirica ed atemporale si consuma la masquerade Gucci, saldamente ancorata alla contemporaneità ma bisognosa di evadere anche attraverso la cultura. Così Alessandro Michele inserisce all’interno di ogni borsa dei libri, talvolta sfoggiati dalle mannequin come ciondoli che sbucano dai polsi. Un’allegoria potente, che sottrae l’uomo ai vizi di un edonismo sterile rendendolo schiavo della cultura. Sulle note degli AcDc sfilano sontuosi maxidress impreziositi da balze e rouches, in un romanticismo rivisitato. L’uomo sfoggia maxi vestaglie in jacquard prezioso con tanto di logo. Non mancano citazioni Eighties e richiami punk nei piercing al naso, sfoggiati persino dalla dama più sofisticata, in un sincretismo stilistico dal grande impatto scenografico. Sagace Alessandro Michele, cavalca l’estetica da lui (ri)fondata, tra tocchi ironici e sovrapposizioni dal sapore grunge, tra mirabolante streetwear e salopette irriverenti. Polvere di stelle si alterna al mood botticelliano, tra rimandi glam rock e pantaloni scampanati: back to Seventies, si potrebbe dire, ma gli hippie sembrano lontani. Qui sfila invece una donna consapevole, una musa eterea ma dall’animo rock. Lo stilista resta fedele all’identità che lo ha consacrato come uno dei nomi più influenti (e copiati) della moda contemporanea: eccentrico ed ermetico, il suo personale universo estetico è intriso di note eterogenee, che trattengono a stento una creatività borderline. Come infiniti capitoli di una stessa storia, le sue collezioni traslitterano la sua ideologia in preziose alchimie stilistiche che rendono la moda un interessante esperimento, un Carnevale ricco di citazioni più o meno erudite: dall’Oriente ai Forties, dai bestiari animali di ispirazione medievale al rock anni Ottanta, fino alla contemporaneità, quella che Michele cavalca attraverso un uso magistrale dei social media, nuovi arbiter elegantiae.



(Foto: WWD)

Ni Ni, il volto asiatico di Gucci eyewear

È l’attrice cinese Ni Ni il volto scelto da Gucci per la nuova linea eyewear. La splendida attrice è ambasciatrice del brand per l’Asia e testimonial della campagna primavera/estate 2017 che verrà lanciata nel continente asiatico a partire da febbraio. Ni Ni è stata immortalata in tre immagini, scattate dall’obiettivo di Glen Luchford.

“Le collezioni di Alessandro Michele mi hanno affascinata, la sua passione per una bellezza che appartiene al passato e il modo in cui manifesta il suo linguaggio poetico attraverso creazioni che esaltano l’individualità di ognuno mi hanno conquistata. Far parte di questo nuovo capitolo di Gucci è davvero entusiasmante”, ha commentato l’attrice, nuova ambassador Gucci e musa di Alessandro Michele.

La diva cinese è stata immortalata mentre sfoggia tre modelli: il volto perfetto di Ni Ni è stato incorniciato dalle lenti tonde glitterate in acetato, dal modello oversize con silhouette cat-eye in acetato e astine decorate e da un modello da vista color havana. Eleganza timeless nei tre modelli, che recano anche il simbolo della tigre, emblema della maison Gucci, e il logo della doppia GG.

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Ni Ni è la nuova ambassador Gucci per l’Oriente


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La splendida attrice è nata l’8 agosto 1988


Ni Ni, nata l’8 agosto 1988, ha conquistato la fama per il suo ruolo nel film del 2011 The Flowers of War diretto da Xhang Yimou, dove recitava nel ruolo della protagonista. Laureata presso la Communication University of China, Ni Ni deve la fama mondiale alla pellicola di Zhang. Acclamata in Cina come una vera diva, la splendida attrice è perfetta per incarnare in Oriente l’estetica Gucci: lo stile ironico e versatile, con citazioni vintage e suggestioni rétro, tanto caro ad Alessandro Michele, trova nell’attrice asiatica sublime incarnazione.

I MODELLI GUCCI EYEWEAR INDOSSATI DA NI NI:

Gucci presenta una capsule collection per Dover Street Market

Arriverà negli store il 14 gennaio ed è già caccia al griffatissimo acquisto: la capsule collection di Gucci per Dover Street Market è l’ultimo feticcio delle fashion addicted. Il luxury brand italiano, risorto a nuova vita grazie alla direzione artistica di Alessandro Michele, presenta due pezzi in edizione limitata per il concept store fondato da Rei Kawakubo. Come tutte le collezioni Gucci by Alessandro Michele, la capsule è estrosa, vibrante e carica di quell’iconografia che ha riportato in auge la griffe. Si tratta di un maglione a girocollo e un giubbotto di jeans ricamati, omaggio a due dei capi Gucci più venduti negli anni ’70.


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All’inizio incompreso e poi adorato dal pubblico e dalla critica, Alessandro Michele ha regalato un nuovo corso al brand di lusso made in Italy. Ricami estrosi, colori sgargianti e un raffinato gusto per il mix and match hanno fatto di Gucci il brand cult degli ultimi due anni, e la capsule collection per Dover Street Market non è da meno. Il maglioncino girocollo e il giubbotto di jeans sono ricoperti da ricami di animali (cani, gatti e api), fiori, stelle e il numero romano XXV, che la leggenda vuole sia il numero fortunato dello stilista romano. I capi presentano una targhetta rossa che ne indica la natura limited edition e li differenzia dai rispettivi originali degli anni ’70. Il concept store della fondatrice di Comme des Garçons, Rei Kawakubo, seleziona accuratamente pezzi unici, più opere d’arte che capi d’abbigliamento, e per la terza volta collabora con Michele. Una prima edizione limitata lo scorso luglio, poi il libro Blind for Love che racconta i retroscena della sfilata Gucci Cruise 2017 e adesso una nuova capsule collection che sarà acquistabile negli store Dover Street Market di Londra, Tokyo, New York e Pechino dal 14 gennaio. Tutte le fashion addicted sono già pronte a correre per accaparrarsi l’ultimo feticcio Gucci by Alessandro Michele.


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Gucci Blind for Love: il nuovo libro in edizione limitata

Gucci presenta Blind For Love, un volume esclusivo in edizione limitata. Una raccolta di immagini che documentano la sfilata Gucci Cruise 2017, che ha avuto luogo lo scorso giugno nella prestigiosa location dell’Abbazia di Westminster, a Londra.

Gli scatti, firmati dall’artista e fotografo inglese Nick Waplington, testimoniano i momenti salienti della sfilata, come anche il backstage. Un défilé iconico, che si è svolto sulle note di Scarborough Fair, famosa ballata inglese riprodotta da numerosi artisti, come Simon & Garfunkel.

Il libro Blind for Love, edito da Assouline, sarà distribuito in una serie limitata di 1000 copie. Un cofanetto esclusivo custodisce le pagine del libro: per la copertina è stato scelto un ritratto della Regina Elisabetta I. Nick Waplington ha presentato il volume a Londra e a New York il 4 e l’8 dicembre scorsi.

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Il volume è disponibile presso le boutique Assouline di tutto il mondo e sul sito Assouline.com dal 1 dicembre. Inoltre sarà possibile acquistarlo nei negozi specializzati come il Dover Street Market di Londra, di New York e di Tokyo, Colette a Parigi, e in librerie selezionate come il Palais de Tokyo di Parigi.

Gucci 4 Rooms: il nuovo progetto della maison

Gucci sempre più in connessione con l’arte.

Con Alessandro Michele al timone, la maison italiana percorre come non mai i meandri misteriosi della letteratura, della poesia e delle arti visive.

Un’esplorazione garbata e raffinata di pensieri già scritti e di tele oramai imbrattate di segni colorati.

La coesione tra la moda e l’arte elaborata da Gucci, oggi si concentra su un progetto che tocca il Sol Levante in un crocevia di scambi intellettuali e culturali che hanno partorito il progetto Gucci 4 Rooms.

 

(Fonte immagine Ansa)
(Fonte immagine Ansa)

 

 

Quattro stanze che interagiscono tra loro. Quattro visioni stilistiche completamente diverse, capaci di creare un filo conduttore unico.

La mostra Gucci 4 Rooms inaugurata a Tokyo, vede  Chiharu Shiota, Daito Manabe e Mr. creatori di una stanza Gucci con elementi introdotti nella maison da Alessandro Michele.

Shiota ha decorato la Gucci Herbarium Room (riprendendo l’omonimo motivo), Daito Manabe la Gucci Words Room e Mr. la Gucci Garden Room che reinterpreta i motivi faunistici e vegetali tanto cari a Michele.

 

(Fonte immagine Ansa)
(Fonte immagine Ansa)

 

 

La stanza di Trouble Andrew, rimane completamente segreta.

Per scoprirla occorre trovare elementi nascosti nelle altre stanze, utili per scovarla.

Come fare?

I quattro artisti contemporanei,  Chiharu Shiota, Daito Manabe, Mr. e Trouble Andrew si sono cimentati, peraltro,  nella rielaborazione delle stanze digitali della griffe, visibili su gucci4rooms.gucci.com.

Qui, come in un videogioco, gli utenti sono chiamati ad esplorare le stanze in maniera interattiva e trovare gli elementi che li condurranno nella stanza segreta.

Ogni room, ospita capi della collezione autunno/inverno 16-17 e gioielli appartenenti alla collezione Cruise 2017.

Siete pronti a giocare?

 

 

 

Fonte cover gucci4rooms.gucci.com

 

 

 

 

Gucci: il lusso vittoriano secondo Alessandro Michele

E’ un iconoclasta, Alessandro Michele. Ha trasgredito l’immagine di Gucci e nella collezione primavera/estate 2017 presentata durante la Milano Fashion Week, mostra tutta la sua generosità artistica.

Un défilé che ha portato in scena abiti magici, meravigliosi: un’ incantata iperbole della vena creativa dello stilista, tramutata in una rilettura delle fogge settecentesche in chiave moderna.

La sua immaginazione è stata pervasa da generi letterari colti che si fondono con la moda creando un ponte tra i due filoni artistici.

L’organza scende sul volto e disegna un copricapo teatrale. Il broccato assume valore su un abito di chiara ispirazione vittoriana.

E’ opulenta, esplosiva ed ammaliante. Questa collezione rappresenta tutto ciò che la moda generosamente può suscitare.

Il cardigan oversize, il cappotto arancione con le zebre rampanti, le paillettes anni ’70, l’abito da sera con un cruore trafitto da uno spadino, le robe de chambre: cosa manca in questa collezione? Nulla!

La genialità del designer romano è un fiume in piena difficile da controllare. Carichi di significato sono le parole manifesto “Future” che troviamo sui capispalla e sulle tracolle e le scritte rossicce che si stagliano su una pelliccia candida. Il vello accoglie a se diverse culture, soprattutto quella greca. Serapide, si legge. E sappiamo tutti, quanto Alessandro Michele sia scaramantico.

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Gucci: in arrivo 200 nuove assunzioni

Il momento florido che sta vivendo maison Gucci, si evince dalla possibilità che l’azienda sta offrendo a 200 giovani in cerca di occupazione. Il marchio fiorentino, infatti, è alla ricerca di 200 artigiani che possano occupare diverse aree settoriali.

Il successo di Gucci, che ha incrementato le vendite di circa il 7,4% e che permetterà nuove assunzioni nel futuro polo di eccellenza di Scandicci, deve essere necessariamente ricollegato al designer Alessandro Michele che, attraverso le sue inventive, è riuscito a catalizzare l’attenzione mediatica sulla griffe, incuriosendo una sempre più crescente clientela.

 

Ritratto di Alessandro Michele (fonte immagine loveisspeed.blogspot.com)
Ritratto di Alessandro Michele (fonte immagine loveisspeed.blogspot.com)

 

 

Dal suo ingresso a Gucci (nel 2015 fu costretto a disegnare una collezione AI 15/16 in brevissimo tempo dopo l’addio di Frida Giannini n.d.r.), la maison sta vivendo uno dei momenti più proliferi della sua storia.

L’immagine di Gucci, grazie a Michele, è stata completamente sovvertita. Il gusto estetico del designer, grandissimo appassionato di antiquariato e vintage, non è stato plasmato all’idea di eleganza sopraffina del marchio ma ha contribuito a reinventare una nuova era Gucci.

 

Alcuni look della collezione AI 15/16 di Gucci (fonte immagine coolture5.rssing.com)
Alcuni look della collezione AI 15/16 di Gucci (fonte immagine coolture5.rssing.com)

 

 

Il restyling della griffe, è passato inevitabilmente attraverso  i Social Network: diversi hashtag  lanciati su Instagram, le collezioni in anteprima su Snapchat, il profilo Facebook sempre aggiornato.

Marco Bazzarri, presidente e CEO di maison Gucci ha dichiara a “La Nazione” che, il centro di eccellenza di Gucci diverrà, nel 2018, l’ex Matec di Scandicci.

Il successo delle ultime collezioni, pari al 20%, ha scaturito la necessità di incrementare la forza lavoro nei suoi stabilimenti.

Per le candidature, cliccate qui.

 

Gucci Garden, la collezione esclusiva di Gucci

Si ispira alla natura, la nuova collezione ideata da Alessandro Michele per Gucci.

Mi considero un animista. Ho un grande interesse verso il mondo della natura, passione che credo traspaia nelle mie collezioni. I fiori, per esempio, sono per me la rappresentazione del potere della bellezza“, ha dichiarato lo stilista.

 

(Fonte immagine harpersbazaar.com)

 

(Fonte immagine harpersbazaar.com)

 

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Da questo amore viscerale per la natura, nasce la collezione Gucci Garden: un tripudio di animali e fiori, che ingentiliscono borse e capi d’abbigliamento, creando un allure fresco e romantico ai look di ogni giorno.

Il progetto creativo, si snoda attraverso particolari simbologie: il serpente (ricamato a mano sul tessuto), animale caposaldo nelle collezioni Gucci, rappresenta saggezza e potere mentre l’ape, virtù e castità. Non manca oltremodo la farfalla che simboleggia la trasformazione che introduce qualcosa di magico.

 

(Fonte immagine harpersbazaar.com)

 

(Fonte immagine harpersbazaar.com)

 

(Fonte immagine harpersbazaar.com)

 

 

Non mancano nemmeno gli uccellini rossi e blu, gli scarabei e fantastiche corolle di garofani e rose, che appaiono dipinte come un quadro ad olio sulla pelle delle borse o sulla seta dei capi.

La collezione, acquistabile esclusivamente sull’e-commerce del marchio, si compone della it bag Dionysus (dal valore commerciale che oscilla tra i 1800,00 euro a 2200,00 euro), slippers, snerakers, portafoglio, foulards e ancora jeans a zampa di elefante, t-shirt, camicie e vestiti in seta, gonne plissettate e cardigan, tutti in stile anni sessanta.

 

 

Fonte immagini harpersbazaar.com