Cartoons on the bay: Rai Fiction annuncia una serie animata con Bebe Vio

Bebe Vio diventa un personaggio dei cartoon. Lo ha annunciato Luca Milano, vicedirettore di Rai Fiction, a Cartoons on the bay, la fiera dell’animazione crossmediale e della tv per ragazzi che si è appena conclusa a Torino. Acclamata atleta paralimpica, medaglia d’oro per il fioretto, la veneziana è diventata ormai un personaggio pubblico amato da grandi e piccini per la sua determinazione e la sua autoironia. Dopo la partecipazione al programma Le Iene e la pubblicità di Emigratis, è ormai chiaro a tutti che l’arma preferita di Bebe Vio, oltre al fioretto, è una sana risata. Così l’atleta ha accettato di diventare un cartoon all’interno della serie tv animata Spike Team.


Spike Team è una serie sulla pallavolo e in generale sullo sport e l’integrazione, nata dall’idea dell’ex pallavolista azzurro Andrea Lucchetta e prodotta da Rai Fiction. Dopo l’atleta paralimpica Giusy Versace, tocca a Bebe Vio entrare nel mondo dei cartoon. Sarà protagonista, infatti, della terza stagione di Spike Team. «In questa serie c’è da sempre un’attenzione particolare anche allo sport paralimpico e stavolta si materializza attraverso la versione animata di Bebe Vio, che ci ha dato l’autorizzazione a farlo – ha raccontato Lucchetta a Cartoons on the bay e che poi aiuterà anche in sede di promozione a parlare del tema dell’integrazione degli atleti paralimpici all’interno dei vari sport». Durante la manifestazione dedicata all’animazione, Rai Fiction ha presentato anche La stella di Andrea e Taty che racconterà la storia delle sorelle Bucci, sopravvissute ad Auschwitz,  e La biciletta di Bartali in cui, oltre ai successi del ciclista, sarà messa in luce la sua determinazione nel trasportare documenti falsi per salvare la vita a centinaia di ebrei. Rai Fiction ha deciso di concentrarsi su serie animate che parlano di integrazione e di salvezza proprio nell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali contro gli ebrei, pagina nera della storia italiana.


Bebe vio versione cartoon
Bebe vio versione cartoon

Bebe Vio alla Casa Bianca in Dior

Ci sono storie che riescono a commuoverti e ad entrarti dentro: è il caso di Bebe Vio, campionessa di scherma e di vita. La giovanissima atleta, classe 1997, è stata invitata alla Casa Bianca, ospite di una delegazione che è partita al seguito del Premier Renzi, che la vede accanto a Roberto Benigni, Paolo Sorrentino, Giusi Nicolini (sindaco di Lampedusa), Fabiola Giannotti (direttrice del Cern) e Paola Antonelli (curatrice del dipartimento di architettura e design del Moma, Museum of Modern Art, di New York).

Disarmante semplicità e sorriso da copertina, Bebe Vio ha vissuto la notizia dell’imminente cena a fianco di Obama con la consueta autoironia: la campionessa delle Paraolimpiadi di Rio 2016 ha annunciato sui social network che il suo stupore dinanzi alla notizia era tale che inizialmente pensava di essere su Scherzi a Parte. Superato lo shock, l’atleta ha chiesto aiuto a un altro nome che ha reso il Made in Italy famoso in tutto il mondo: sarà Maria Grazia Chiuri, nuovo direttore creativo di Dior, a creare per lei l’abito da indossare alla cerimonia.

“Quando ho ricevuto l’invito per la cena di Obama alla Casa Bianca ho pensato “sono su scherzi a parte!” Una volta capito che era tutto vero il primo pensiero è stato “Oddio, cosa mi metto?!?” Allora ho chiesto aiuto a Maria Grazia Chiuri, la nuova “boss” di Dior… e questo è il risultato! Voi cosa ne dite?”: con queste parole la giovane schermitrice ha postato sul suo account Instagram la foto che la ritrae con l’abito principesco creato per l’occasione.

L'atleta indossa l'abito disegnato per lei da Maria Grazia Chiuri per Dior
L’atleta indossa l’abito disegnato per lei da Maria Grazia Chiuri per Dior


I commenti di Bebe Vio prima della partenza per gli States, al seguito della delegazione di Renzi
I commenti di Bebe Vio prima della partenza per gli States, al seguito della delegazione di Renzi


Bebe Vio, campionessa paraolimpica e mondiale in carica di fioretto individuale, è nata a Venezia il 4 marzo 1997. Grinta da vendere e grande forza interiore, la giovane atleta ha superato la meningite fulminante che l’ha colpita alla fine del 2008, a soli 11 anni: in seguito a complicazioni derivanti dalla malattia, la giovane fu costretta a vedersi amputati ambedue gli avambracci e le gambe. Dopo tre mesi e mezzo di degenza ospedaliera, riprese immediatamente la scuola e dopo appena un anno dall’insorgenza della malattia riprese l’attività sportiva, anche agonistica, grazie ad una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto. Da allora il suo è diventato un esempio e lei è divenuta testimonial di molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport in generale. Un esempio per tutti noi.


(Foto cover: Repubblica)