Il minimalismo in chiave artistica di Helbers

Presentata durante l’ultima settimana della moda parigina, la collezione AI2017-18 di Helbers si caratterizza per volumi over ed una palette cromatica che ricorda la tela di un artista. Paul Helbers, già head designer della linea uomo di Louis Vuitton, ha ora lanciato la linea che porta il suo nome, caratterizzata da tessuti pregiati e un design minimal-chic. Cappotti dal taglio sartoriale e pregiati filati in cashmere si uniscono a linee sofisticate. Helbers, che vanta un curriculum eccezionale, con esperienze anche in casa Martin Margiela, sforna una collezione dai risvolti luxury, pensata per l’uomo moderno ma decisa a reinterpretare i pezzi classici del guardaroba maschile. Si ispira alla pittura del 19esimo secolo la nuova collezione, che sembra riferirsi in particolare all’autoritratto di un giovane uomo già talmente segnato dalla vita da apparire molto più anziano della sua età anagrafica. Il dipinto, realizzato da Émile Friant, costituisce ispirazione prediletta per Helbers: gli abiti troppo grandi e l’olio su tela divengono suggestioni attorno alle quali il designer costruisce una collezione affascinante e poliedrica. Largo a pregiato knitwear bicromatico, tra capispalla cocoon e capi sartoriali. Le spalle dei cappotti e delle giacche sono morbide e arrotondate, il jersey double-faced domina insieme a cardigan in lana. I capi dalle linee morbide sono quasi un’ode al comfort: funzionalità e comodità divengono i nuovi valori in un’estetica inedita per Helbers. La collezione non si distingue per particolari coup-de-theatre ma segna la nascita di un grande talento artistico che sta muovendo i primi passi da solista nel grande palcoscenico della moda mondiale.