PETA Fashion Awards, la moda vegana e attenta ai diritti degli animali

PETA, ovvero People for the Ethical Treatment of Animals, è un’organizzazione che comprende più di 5 milioni di soci e sostenitori.
L’obiettivo dell’organizzazione è quello di difendere i diritti degli animali nel mondo.

PETA opera attraverso l’istruzione pubblica, le indagini sulla crudeltà dell’uomo nei confronti degli animali, la ricerca, le leggi statali, gli eventi speciali, il coinvolgimento di celebrità e le campagne di protesta e concentra la sua attenzione su quattro aree fondamentali accusate di provocare sofferenza agli animali per periodi molto lunghi: il settore alimentare, il settore del commercio e dell’abbigliamento, i laboratori e il settore dello spettacolo.

Al termine dei PETA Fashion Awards, il gruppo animalista ha annunciato i brand e i designer della moda animal-friendly.
Il premio di Stilista dell’Anno è stato vinto dalla designer Stella McCartney per lo spot pubblicitario “Senza pelle, piume o pelliccia” del 2014 e per il suo assiduo impegno nella gestione del benessere degli animali, mentre il Gruppo Armani, avendo rinunciato all’utilizzo delle pellicce, ha vinto il premio per il Momento Più Importante per la Moda.
La moda eco e animal friendly ha ottenuto il suo successo anche nelle calzature “sexy e sostenibili” come quelle vegane di Amélie Pichard x Pamela Anderson. Le calzature hanno vinto il premio come Migliore Collaborazione.

Mimi Bekhechi, direttore per i programmi internazionali della PETA, si è espressa così: “I vincitori hanno dimostrato che la compassione è il futuro della moda, come dimostra anche la crescita della domanda per i modelli innovativi che non usano prodotti animali. Gli stilisti di oggi stanno sperimentando materiali vegani che sono sostenibili e all’avanguardia, e offrono una vasta gamma di prodotti favolosi cruelty-free disponibili sia nei negozi low cost che nelle boutique di lusso“.

Hanno fatto seguito ancora bei momenti per la moda ecologica e solidale, uno di questi è stato successivo alla denuncia da parte della PETA sulla crudeltà del procedimento di utilizzo di animali.
A favore di ciò, alcuni tra i più noti brand come Topshop, ASOS, Dr Martens, Primark e Oasis, si sono impegnati a non utilizzare più le piume nelle loro collezioni.

Tra i vincitori, compare anche il nome di Liberty, premiato come Retailer di Lusso Più Progressista per la sua presa di posizione contro la pelliccia e le pelli esotiche, Rombaut come Miglior Stilista Esordiente per la sua linea moderna di calzature unisex,Ruby + Ed come Migliore Marchio di Pellicce Sintetiche per le giacche bomber personalizzate, risultate tra le preferite della Settimane della Moda, Denise Roobol premiata come Migliore Collezione di Pelle Esotica Vegana per la microfibra in rilievo di finti coccodrillo e struzzo, Melie Bianco per i Migliori Accessori grazie alle sue borse ecologiche ed animal-friendly, Vaute come Migliore Marchio Wool-Free (Senza Lana) per i maglioni intrecciati in cotone riciclato, Bourgeois Boheme per le Migliori Scarpe Cruelty-Free per le sue collezioni artigianali, e Flocus che ha vinto il Premio Innovazione per aver creato il kapok, un’alternativa alle piume realizzata con la fibra di semi naturali.

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