Le contaminazioni stilistiche di Junya Watanabe

Inediti virtuosismi stilistici attraversano la passerella di Junya Watanabe: è la moda della strada ad appassionare lo stilista, in bilico tra sportswear, suggestioni hip hop e formalismo. Partendo dalla collaborazione con The North Face, Junya Watanabe esplora universi inusitati in una sfilata che mixa ispirazioni eterogenee: il mondo dell’hip hop e lo sportswear vengono uniti in una collezione dal piglio sperimentale, che sfila a ritmo di rap. Ad ospitare la sfilata AI2017 di Junya Watanabe è una location suggestiva: in una sala si erge maestosa una colonna, una sorta di totem composto da casse musicali, da cui partono le note di Hustlin Junkie. Largo a silhouette ridefinite che tracciano il profilo di un ballerino hip hop: tripudio di streetwear nel berretto, tra snearkers e cargo pants. La proporzioni sono over, a partire dalle giacche: non mancano stampe patchwork sperimentali, come il mix tra tartan e giallo, in cui spiccano note techno. «La collaborazione con The north face si presenta come le fondamenta di questa collezione», ha dichiarato Junya Watanabe, «è un brand che può essere visto come un elemento base dello street fashion. E tutta la sfilata è un’esplorazione della strada». Il designer dà vita ad ardite decostruzioni che evocano uno stile nuovo: l’uomo sfila con il volto nascosto sotto ad un cappuccio, in un mood sporty. Tornano slogan ad impreziosire le giacche, ma non solo: vengono citati altri brand, da Van a Levi’s, in un melting pot che profuma di futuro. Watanabe, iniziatore della tendenza, gioca con le maxi scritte, in un tripudio di contaminazioni: note militari si uniscono al tartan, ispirazioni Nineties si mixano allo streetwear. Gli slogan ammiccano al sincretismo stilistico ma si rivolgono al contempo anche al consumatore, come la varsity jacket che recita “Per i giovani e i giovani nello spirito”. Largo a nuance vitaminiche che vibrano su capi che spaziano tra molteplici ispirazioni: si va dalla giacca workwear a note urban nei patchwork arditi, tra denim e animalier. Una collezione ricca di sprint per una moda in fieri.

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