SKIN POSITIVITY: IL BELLO DI ESSERE DIVERSI

Sarà capitato a tutti di imbattersi in stories e post sui social che esaltano l’incarnato naturale della pelle e non lasciano spazio ai filtri: la Skin Positivity infatti non è solo un hashtag ma è diventata una vera e propria comunità di persone che si raccontano e condividono le personali esperienze sull’accettazione del proprio corpo.

In particolare ai giorni nostri è diventata quasi un’abitudine postare foto sui social per mostrarci agli altri con o senza filtri. Solo che a volte il filtro può nascondere molto più che un difetto, un blocco verso l’accettazione di sé. La Skin Positivity prende ispirazione da un altro movimento che è il Body Positive, il quale mira a celebrare il nostro corpo nella sua unicità e con tutte le imperfezioni.

Se prima questi due movimenti potevano costituire un grosso taboo, adesso sono tematiche all’ordine del giorno e che, grazie anche all’aiuto di specialisti e persone influenti, aiutano a far riflettere coloro che provano vergogna del proprio corpo o della propria pelle. 

Già da un po’ alcune personalità vip hanno esordito sui social con alcuni post che miravano a scoprire ogni angolo del proprio viso e dimostrarsi umani come tutti. Soprattutto parlo di donne che per mestiere sono sempre in scena, come l’attrice Matilda De Angelis, che ha esordito ultimamente in scena al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant, Aurora Ramazzotti, figlia di Michelle Hunziker, Giulia De Lellis, nota influencer, Emma Marrone e persino due volti stranieri come Bella Thorne e Kendall Jenner. 

Loro così come tante altre hanno ammesso pubblicamente di aver avuto o avere problemi con la pelle, soprattutto con brufoli o altre imperfezioni. 

Matilda afferma infatti: «Accadono cose paradossali nella vita no? Bene, per me essere un’attrice e lavorare con il volto mangiato dall’acne è una di queste. Ogni giorno devo svegliarmi e presentarmi prima davanti allo specchio e poi davanti alla macchina da presa con tutto il carico emotivo che già comporta ed essere “splendida”, in parte e concentrata insieme a tutte le mie paure e insicurezzeletteralmente a fior di pelle. Ci sono problemi ben più grandi nella vita, ne sono consapevole, ma volevo condividere questa piccola verità forse per sentirmi più forte, forse per accettarmi meglio».

Aurora in un altro post dice: «Per postare una foto così, come l’hai scattata, ormai ci vuole coraggio. Soprattutto per chi da sempre fa a botte con la sua insicurezza, il suo peso, i suoi brufoli. Abbiamo dato vita ad una piattaforma dove essere “umani” spicca perché è quasi strano. Siamo tutti belli, famosi, felici e realizzati. Certo, condividere il bello è giusto e lo sarebbe ancor di più se non fosse un mondo un po’ contorto in cui tutti fanno a gara con gli altri». 

Raccontare in questo modo la diversità e renderle omaggio è la chiave migliore per accettare e amarsi. Non è affatto semplice, richiede tempo ma possibile. Kasia Smutniak ne è la dimostrazione. L’attrice si è fatta paladina della lotta a pregiudizi e stereotipi, mostrandosi in tutta la sua bellezza, vitiligine compresa. «Rendete visibile quello che, senza di voi, forse non potrebbe mai essere visto». Ancora: Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono». Kasia è andata oltre omaggiando la bellezza di una diversità che accomuna tantissime persone che soffrono di questa malattia cronica della pelle con il lancio su Instagram di un filtro ad hoc che ne simula proprio l’effetto, chiamato #Beautyligo.

Come lei, anche Ludovica Bizzaglia, giovane attrice e influencer, afferma in un suo post: «Mi è stata diagnosticata una malattia autoimmune che produce questa terribile dermatite atopica su tutto il mio corpo, prevalentemente sul viso. Brucia tanto, mi viene all’improvviso e nonostante tutte le cure e le medicine possibili non va via, ed ora è tornata più forte di prima. Però ora basta, perché prima questa mia nemica mi impediva di uscire, perché mi vergognavo, perché mi sentivo insicura, perché odiavo i kg di fondotinta che dovevo applicarci sopra».

Queste donne costituiscono sicuramente un esempio decisivo per tutte quelle ragazze che si nascondono per paura di non essere accettate dagli altri ed essere prese in giro.  Grazie a questo messaggio dovremmo tutti imparare ad amare in primis i nostri difetti e mostrarli senza vergogna agli occhi di tutti. 

Anteprima per Inkiostro Biancofeaturing Kei Takemura
Giovani e liberi attraverso gli occhi di Pierpaolo Piccioli: dopo 25 anni il designer lascia la maison Valentino