Isa Stoppi: in uscita un libro sulla carriera della mannequin italiana

Una bellezza senza tempo, lo charme da diva patinata e due occhi di un azzurro trasparente e limpido, che Richard Avedon definì “due laghi”: Isa Stoppi è stata una delle mannequin più celebri degli anni Sessanta. Musa di Gian Paolo Barbieri, che la ritrasse come una dea bionda con tanto di pitone intorno al collo, icona immortale ed incarnazione dello charme degli anni d’oro della moda, ora un volume celebra la fulgida carriera della modella.

Nata in Libia e cresciuta nel piacentino, dopo aver sfilato per Biki e Veneziani, Isa Stoppi, fisico da valchiria nordica, nel 1962 viene scelta per rappresentare l’Italia nel concorso di Miss Universo. Fu grazie a Diana Vreeland, celebre editor di Vogue, che la sua carriera ebbe inizio: dopo aver firmato un contratto per la Eileen Ford, Isa Stoppi fu immortalata sulle cover dei magazine più prestigiosi del mondo. Una carriera breve ma fulgida: è Gian Paolo Barbieri ad immortalarla negli scatti più intensi. Fu lui il primo ad intuirne l’incredibile fotogenia: dopo averle chiesto di dimagrire, per accentuare gli zigomi già pronunciati, la immortalò in scatti entrati di diritto nella storia della moda.

Volto di maison del calibro di Valentino, immortalata tra gli altri da Milton Greene, Irving Penn, Bert Stern ed Henry Clarke, Isa Stoppi apparve nel primo numero di Vogue Italia. Nel 1972, all’apice del successo, si ritirò dalle scene e si sposò. Fino all’arrivo del secondo figlio continuò a lavorare per Vogue come fashion editor. Bella, elegante e carismatica come poche, divenne un’icona di stile.



SFOGLIA LA GALLERY:




«Isa Stoppi – The book» è una sorta di biografia fotografica in cui la celebre mannequin sceglie di raccontarsi selezionando alcuni tra gli scatti iconici che la ritraggono. “Vedendo l’armadio pieno di riviste che si sbriciolavano, ho pensato di farne una raccolta”, così la modella commenta il volume. In copertina Isa Stoppi è ritratta in un turbante, in un celebre scatto firmato ancora una volta Gian Paolo Barbieri: “Gian Paolo ha sempre fatto le donne bellissime perché ama la bellezza, ora le modelle sono tutte belle ma tutte uguali, anche grazie a botox e interventini, noi invece eravamo tutte diverse e un po’ speciali, la selezione era naturale”.

(Cover: Isa Stoppi per Vogue Italia 1968. Foto di Gian Paolo Barbieri)