Chinoiserie di stampo surrealista da Schiaparelli

Esotismi e chinoiserie in passerella da Schiaparelli, in una fucina caleidoscopica di ispirazioni multiformi che omaggiano il genio di madame Elsa. Al numero 21 di Place Vendôme sfila una collezione iconica, che riporta in auge la creatività e l’heritage della maison, appartenente oggi a Diego Della Valle. Nel front row tantissime le celebrities, da Kylie Minogue a Pixie Lott, Melissa George, Olga Kurylenko, Farida Khelfa e Inès de la Fressange, tutte ad applaudire il genio di Bertrand Guyon, direttore creativo della maison.

Si intitola «Chinoiserie at hearth» la prima collezione disegnata da Guyon per il brand: un omaggio all’Oriente, per una geisha contemporanea o una regina, che sfila in caftani in mousseline decorati con i motivi iconici della maison, dall’aragosta ai dettagli di stampo surrealista. Sfilano lunghi abiti impalpabili decorati finemente e kimono preziosi. «Au bord de l’eau» è il nome scelto per un abito raffigurante delle carpe, mentre «Opium» è una tunica in velluto dévoré e «La clepsydre d’or» è una giacca in seta color bronzo, che ricorda quasi la corazza di un samurai. Innumerevoli i richiami al Sol Levante, in una collezione che non lesina in tuniche e luxury, a partire dalle lavorazioni artigianali.

La maison, riconquistato il titolo di Haute Couture solo poche settimane fa, affida all’estro creativo di Guyon l’eredità lasciata da madame Elsa Schiaparelli, creatrice del celebre rosa shocking e amante dello stile orientale. Guyon parte proprio da qui per creare una collezione intrisa di suggestioni asiatiche, a partire dalle stampe floreali che fanno capolino da lunghi abiti in crepe di seta. Tra tapestry prezioso e chinoiserie chic largo a sete ricercate dipinte a mano, tra drappeggi e virtuosismi stilistici che omaggiano dragoni e tigri. Le silhouette profumano di Seventies. Non mancano intarsi preziosi e citazioni di Jean Cocteau, tra tocchi 3D e organze di seta e chiffon. Chiude il défilé un lungo abito in pizzo nero decorato con un’aragosta, che omaggia il sodalizio tra madame Elsa e Salvador Dalì.

“Ho lavorato sull’Oriente e sul Giappone guardando le foto di Elsa nel suo appartamento parigino negli anni Trenta tra capolavori di quei paesi e kimono preziosi indossati con grande naturalezza”, così Guyon ha commentato la collezione haute couture primavera/estate 2017. In passerella 31 outfit ricchi di charme, che omaggiano lo stile iconico della maison conferendogli un tocco di freschezza inedito. “Ho attualizzato e reso contemporaneo anche l’abito con la famosa aragosta dipinta per Elsa da Salvator Dalì -ha raccontato Guyon-e indossato dalla Duchessa di Windsor”. Una magistrale interpretazione, per un meritato ritorno all’haute couture.

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