Djokovic mette a stecchetto le speranze degli avversari

Roma-Milano per Novak Djokovic, reduce dal perentorio 6-4, 6-3 su Roger Federer agli Internazionali d’Italia. Il campione serbo ha prestato volto e soprattutto una buona dose di simpatia in qualità di testimonial per la sua linea di prodotti alimentari DJOKOLife. L’evento, realizzato al Palazzo della Regione Lombardia, ha visto coinvolti molti bambini, un Roberto Maroni prestato alla pallavolo e coloro che respirano volley dalla mattina alla sera, ovvero le neo campionesse d’Italia di Casalmaggiore, alla ricerca del selfie perfetto col Djoker. Giù le mani, è tutta roba di Jelena. Inevitabile una battuta sul tappo di Champagne che ha rischiato di saltargli in un occhio: tutto a posto fortunatamente, consigliamo una sciabolata rigorosamente in slice per la prossima occasione. Chi ha detto Roland Garros?

 

 

Standing ovation appena l’attuale numero 1 nella classifica ATP arriva a Piazza Città di Lombardia sul campo in sintetico color terra realizzato per questo happening imperdibile soprattutto per i bambini, veri protagonisti dell’evento. Nole si è dimostrato show man all’occorrenza, ecco alcuni dei numeri sciorinati per l’occasione: lezione privata di tennis per i più piccini, smorzata che ricade dall’altra parte del campo per poi tornare da papà con un effetto da circense, grugniti da Godzilla (esibiti anche in alcuni celebri doppi a scopo benefico) ed infine stretching e meritato riposo dopo una battaglia epica con una ragazzina che ha festeggiato il compleanno strappando applausi con un diritto stellare ed un rovescio da antologia. Djokovic si concede ai più piccoli come se nulla fosse, ha il DNA – apparentemente – del genitore modello. Sarebbe bello intervistare tra qualche anno Stefan a tal proposito.

 

Djokovic coi bambini a Milano

 

Novak pigliatutto, invincibile (ha perso solo la finale con Federer a Dubai in questo 2015) pronto a conquistare la terra parigina (unica casella Slam ancora ferma a zero per il serbo). Ecco, potremmo dire che la sua stagione sia in perfetta antitesi di quella del suo Milan. Di certo, gli applausi seguiti da alcuni fischi appena Maroni ha rivelato la sua fede calcistica gli hanno fatto dapprima mettere le mani tra i capelli con la testa china, per poi salvarsi in calcio d’angolo con un convenzionale: “Io tifo Italia”. Nella conferenza relativa a DJOKOLife altra prevedibilissima domanda scomoda: “Che cosa ne pensi della stagione attuale del Milan?” Glissata abilmente con diritto inside out che brekka l’interlocutore: “Parlo solo di DJOKOLife.”

 

DJOKOLife

 

Tennis e promozione vanno di pari passo. Vi ricordate il furoreggiante Agassi nel mitico spot Canon “Image Is Everything?” Bene, toglietevelo dalla testa perché Nole viaggia sulle ali dell’equilibrio mentale e psico-fisico, del benessere corporeo e della dieta sana ed equilibrata. Niente ostentazioni, solo pragmatismo. Tsonga 2010 segna l’inizio del nuovo Djokovic (nel 2011 si concede del cioccolato dopo circa 8 mesi di regime dietetico ferreo, lui non propriamente celiaco ma intollerante al glutine). Roma 2015, Sua Maestà Federer cede il passo al marziano. L’elvetico ha poco da recriminare, Nadal si deve inventare qualcosa per difendere il feudo francese, Murray coltiva qualche speranza dopo il Masters di Madrid. Nole si prepara alla grande abbuffata, tennisticamente parlando. Per il resto c’è DJOKOLife.

 

Djokovic presenta la sua linea di prodotti

Novak Djokovic, quando il poker è servito

Parigi-Bercy (600° vittoria nel circuito ATP), Indian Wells, Miami e Montecarlo: Novak Djokovic cala un fantastico poker di Masters 1000 e mette nel mirino il Roland Garros. Limiti, trionfi e soprattutto record sono pronti ad essere frantumati. Avvio al fulmicotone per il tennista serbo numero 1 nel ranking mondiale detentore del primo Slam stagionale, gli Australian Open: questo 2015 si annuncia essere l’apogeo di un atleta che sta vivendo un periodo d’oro.

 

Periodo, tuttavia, contrassegnato dalla pochezza degli avversari. Rafa Nadal è stato schiantato con un perentorio 6-3, 6-3 nella semifinale di Montecarlo. Per il mancino di Manacor la condizione ottimale è ancora ben lontana. I vari Federer (sconfitta a Dubai unico neo per Nole), Berdych, Wawrinka e Murray non sembrano poter impensierire il Djoker sempre più leader non solo sul congeniale cemento ma anche sul rosso. Coriacei, quanto mai vero, ma logorati dal suo gioco.

 

Manca il Roland Garros in bacheca e l’occasione – comunque ripetibile – propizia potrebbe avverarsi proprio quest’anno. I tifosi di uno dei tennisti atleticamente e soprattutto mentalmente più forti degli ultimi 20 anni incrociano le dita. Il Career Grand Slam è a portata ma quando si tratta di poker bisogna puntare pensare, giocare da vero gambler.

 

Niente bluff da Djokovic ma continui rilanci: non sembra essere tipo che “folda” negli appuntamenti decisivi. L’abbuffata è appena iniziata e la pietanza più prelibata potrebbe essere servita con tanto di champagne al Court Philippe Chatrier. Mancini permettendo.