Sofia Alemani – dai tessuti del nonno una collezione dal gusto retrò

Rovista tra le stanze del nonno scomparso e trova chilometri di stoffe pregiate, un’eredità scritta nelle stelle quella di Sofia Alemani, che fonda la sua prima linea con l’omonimo marchio, dal carattere fortemente retrò.

Linee twenty della Nuova York in cui il charleston impazzava nelle sale da ballo, abiti ricamati a mano e impreziositi da perle e paillettes, che regalano movimento ad ogni passo.

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Forti le tinte del rosa, scintillanti i lurex dell’oro accostati al gobelin, il romantico tessuto che veniva usato per tappezzare i divani in stile.

Ogni dettaglio è fondamentale per Sofia Alemani, che unisce una vera e propria passione per i tessuti, all’originalità delle loro interpretazioni, anche se derivano dal mondo del design e dell’arredamento.

L’abito Sofia Alemani sarà quindi marchiato dall’unicità, dall’estro e dalla creatività, come l’abito da sera realizzato con la tecnica del “piccolo punto”, con gonna in tessuto tecnico effetto spalmato, abbinato alla cintura-tapparella!

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O come l’abito in rete con lavorazioni “a tombolo”, una particolare lavorazione del pizzo fatto a mano e realizzato da uno strumento che prende lo stesso nome. Un pizzo delicato e raffinato che richiede grande abilità ed esperienza, che Sofia Alemani possiede perché produttrice di ogni singolo capo.


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Inutile chiederle da cosa trae ispirazione, Sofia Alemani potrebbe sedere nel salotto di casa vostra per un tè e, il tempo in cui voi portiate i biscotti, aver levato le tende, ma nel vero senso della parola!


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60 ANNI DI PASSERELLE PER LES COPAINS – COLLEZIONE SPRING SUMMER 2019

Les Copains festeggia una carriera lunga 60 anni e lo fa con una collezione “gold” ispirata alla storia di “Orlando“, protagonista del magico romanzo di Virginia Woolf e interpretato su pellicola dalla magnetica Tilda Swinton.

Un héritage Made in Italy, maison presente nei più prestigiosi department store del mondo tra cui Saks Fifth Avenue, Harrods, Takashimaya e Isetan e con negozi monomarca a Roma, Milano, Firenze, Mosca, Almaty, Les Copains festeggia la new opening in Via Manzoni 21, nel cuore del quadrilatero della moda.

La collezione Spring Summer 2019 è un ritratto muliebre illuminato dal lurex oro, da bagliori metallici, dalla lucentezza dei tessuti e dai simboli araldici che compaiono su giacche e accessori.


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sx collezione Les Copains – dx Tilda Swinton in “Orlando”


La Creative Director Stefania Bandiera e il Ceo Alessandro Mariani, hanno scelto di far sfilare i capi iconici del brand rendendoli contemporanei attraverso l’utilizzo di materiali e tecnologie innovative; una visione orientata al futuro in cui sono stati coinvolti gli studenti dell’Istituto Marangoni.
Il  progetto prende il nome di “It’s my Dream”, ed è una capsule collection di 12 outfit selezionati tra le migliori proposte dei giovani designer, in concomitanza con la sfilata primavera-estate 2019 di Les Copains.

Tre sono gli allievi che hanno espresso la “new vision”  Les Copains : Orkut Sevin, Junjie Liu, Eva Adamyan, che hanno giocato su armonie geometriche, sul romanticismo cinematografico di “Amelie” e sull’atmosfera marinara del mondo yatching -engineering.

Un viaggio all’insegna della sperimentazione e lungo 60 anni, che ha permesso a Les Copains di affermarsi come brand del made in Italy nel mondo. Un connubio dove tradizione e innovazione si fondono perfettamente, regalando alle donne una collezione unica, portabile e femminile!


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ai lati Les Copains SS19 – al centro Tilda Swinton in “Orlando”


Sfoglia tutta la collezione Spring Summer 2019 Les Copains:




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A ispirare le donne coraggiose, sono le altre donne coraggiose.

Simonetta Ravizza rende omaggio ad una campionessa del tennis per la collezione Spring Summer 2019: Lea Pericoli.

Lea Pericoli, tennista degli anni ’60 che fece scandalo per il suo look eccentrico, è la figura d’ispirazione della collezione Simonetta Ravizza. Quando la gonna aveva il compito di coprire le ginocchia, anche su un campo da tennis, Lea Pericoli le scopre fino alle mutande!

Amica del designer britannico Ted Tinling, la sportiva si presentò ad una gara con culotte e sottoveste rosa, gonnellini di visone, in penne di cigno, con petali di rosa e con slip ricoperti di brillantini! L’amicizia con lo stilista ha permesso alla campionessa di esprimere sul campo anche la propria creatività e libertà di pensiero.



Quando la “Divina”, così la chiamava il giornalista sportivo specializzato Gianni Clerici, gareggio’ a Wimbledon nel ’55 contro la spagnola Maria-Josefa de Riba, lasciò tutti a bocca aperta, perché il suo amico e stilista di fiducia Ted Tinling, la vestì di sole culotte e sottoveste rosa.


Da allora e per sempre, le regole classiche dello stile del tennis femminile, furono sconvolte.
E’ con questa allure irriverente e con dettagli eleganti e femminili, che la collezione Spring Summer 2019 di Simonetta Ravizza si accosta per i capi sportivi Techno- Couture.

Vaporosi bordi staccabili in marabù decorano come un leitmotiv la collezione; sono applicati a bombers e biker jackets sportive in denim lavato dalle proporzioni oversize, a cui la stampa a motivi animalier conferisce un appeal ironico e sexy; si trasformano in deliziose minigonne-pouf indossate con piccole polo in piqué di cotone; spuntano a contrasto dagli orli di abitini bon-ton dalla linea a trapezio, da giacche boxy e da corti soprabiti dalle brillanti tonalità color-block.



Ma il mondo dello sport non si ferma al tennis nella collezione Simonetta Ravizza SS2019; la boxe viene citata con le proposte delle lunghe vestaglie usate all’arrivo sul ring, accompagnate a shorts in lucido satin e riprese in versione chic nei morbidi soprabiti in Xiangao, dalla linea allungata, realizzati in delicati toni pastello.

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A completare il look la ormai leggendaria Furrissima, la bag declinata visone dégradé decorato con marabù, in visone rasato con stampa legata, intarsiata con inserti in kid e visone. La nuova forma di stagione è un prezioso sacchetto in visone chiuso a coulisse con bordi in marabù,  il complemento perfetto per uno styling giovane e moderno, per essere eleganti sia fuori che dentro il campo!

Qui l’intera collezione Spring Summer 2019 Simonetta Ravizza:




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Freddy veste corpo e mente – collezione Spring Summer 2019

FREDDY COLLEZIONE DONNA Primavera Estate 2019 
MADE TO #MOVEYOURMIND

Yoga come trend del momento ma anche come obiettivo per la propria forma fisica.

Le palestre si riempiono, il numero di iscritti aumenta, il benessere psicofisico sale in vetta alla lista per importanza, e anche la moda deve stare al passo.

Freddy accontenta i gusti delle donne e le veste in ogni loro passo, ogni scelta è accompagnata da capi di tendenza e ultra moderni, comodi ma anche “stylish“.




In nome dei codici estetici dello yoga, Freddy crea una collezione 100% made in Italy con capi eco-friendly, pensati, disegnati e prodotti totalmente in Italia.

Una collezione spring summer 2019 ricchissima, nei colori, nei modelli, nei tessuti e per ogni momento della giornata.

Palette cromatica vasta con azzurri carta da zucchero, bordeaux, salmone, fucsia, giallo limone e i classici bianco e nero.







Con Freddy il total look è “intelligente” e di stile; il brand riconferma infatti la partnership con Brugnoli™, rinomata azienda italiana specializzata in tessuti tecnici, che ha creato e brevettato la tecnologia Br4™, attraverso cui un processo produttivo ecosostenibile utilizza poliammide 100% bio-based (EVO by Fulgar®) ricavata dalla pianta del ricino.

Il tessuto è innovativo, leggero e ad elevata elasticità, e grazie al filato scelto, evita la formazione di cattivi odori e ha un’ottima coibenza termica, proteggendo il corpo dalle variazioni di temperatura.








Dalla combinazione della tecnologia Br4 e il tessuto D.I.W.O.® (Dry In Wet Out) di Freddy, nasce BIO D.I.W.O.® che è una vera rivoluzione: basso peso specifico, alta velocità di asciugatura, batterio-staticità, coibenza termica ed eco-sostenibilità, sono i punti di forza di questo tessuto.


Per chi non rinuncia allo stile né alla forma fisica, Freddy propone top, canotti, t-shirt, felpe, superfit e WR.UP®

Forme nuove per il pantalone che diventa pantapalazzo o la felpa dal fit che sottolinea il punto vita.


Il plissè protagonista della collezione Giada Spring Summer 2019

GIADA COLLEZIONE PRIMAVERA / ESTATE 2019

Quanto poetico sia il plissé, ce lo racconta Gabriele Colangelo per la collezione GIADA Primavera Estate 2019.

Quella forma zig-zagata che ricorda i ventagli cinesi, oggetti così deliziosamente femminili, usati dalle geisha per sedurre e coprire la parte più sensuale del corpo: la bocca. Nasconde e svela il luogo del “detto” e “non detto“.

Il plissé, che col suo ondeggiare ci riporta alle conchiglie di mare, con le sue forme e quel moto di movimento continuo, come le onde da cui nascono.

Il plissé è protagonista di una collezione che ha come comune denominatore l’eleganza e la delicatezza dei colori e dei tessuti.

Giada Primavera Estate 2019 si apre con un oggetto di sperimentazione su tessuti eterogenei, dal binomio seta-nylon, alla leggerissima maglieria in filo trilobato proposta nei toni del verde, del bronzo e del rame.

Iridescenti le sfumature che regala il plissé applicato alle camicie, più grintoso il moderno approccio del plissé su pelle plongè, che crea un nuovo e attualissimo modello di trench.

GIADA summer 2019 Fashion show

Ma la maggiore ispirazione GIADA arriva dal mondo dell’arte, e nelle opere di Victor Pasmore in particolare.

La sfumatura pittorica del lavoro di Pasmore torna sui capi, così come i giochi di linee che si toccano nei suoi disegni, viste come grandi aeree di terre dall’alto. Il colore ha un ruolo fondamentale, i verdi, i rosa e grigi freddi diventano tinte estive, su gonne, bluse e giacche dalla connotazione maschile.

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Il pantalone GIADA si differenzia dalla chiusura laterale delineata da un drappeggio, simile a quello che decora il collo dei dress andando a formare una lunga sciarpa, o diventando oggetto di layering quando sono proposti in chiffon cangiante bicolor.

La silhouette è fluida e mossa dal volume delle plissettature, che catturano la luce e decorano il look.
I tessuti considerati invernali vengono alleggeriti, come il cashmere in versione spolverino lavorato double. Anche le lane perdono pesantezza e vengono lavorate con mischie di seta, viscosa e cotone.

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Tocco di classe il gioiello decorativo. Elemento unito al capo, il gioiello ferma la cintura, decora l’abito, crea delle pieghe sul maxi dress segnando la vita, forma una scia luminosa sul polso della camicia.

Niente è dato per scontato, GIADA completa il look fino al dettaglio, dando vita ad una collezione Spring Summer 2019 sofisticata ed intelligente.

Sfoglia qui tutti i capi:




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La lingerie vicina alle donne! Lisca collezione FW 18/19

LISCA LINGERIE COLLEZIONE AUTUNNO INVERNO 2018/19 


L’intimo Lisca è davvero vicino alle donne. Tutte le collezioni sono state pensate per soddisfare gusti ed esigenze di ciascuna e per ciascuna fisicità.

Giocosa e colorata, la collezione Lisca Autunno Inverno 2018/2019 si compone di capi dai dettagli seducenti, impreziositi da pizzi, velluti e ricami fioriti.



La palette colori è ricca e varia dal magenta al verde petrolio, dal più delicato panna al più seducente granata scuro.

Le linee “Fashion”, “Caroline”, “Bella”, “Selection” e “Cheek by Lisca”, sono studiate per essere tra le scelte di tutte le donne, dalle “curvy” a quelle che preferiscono una vestibilità classica e comoda, preferendo uno stile minimal ed essenziale, come la serie “Bella” in morbida microfibra e senza cuciture, nuovo fiore all’occhiello del basic di Lisca.



Tagli studiati e dettagli boudoir per la serie “Caroline” con la novità cromatica del rosso rubino; trasparenze, inserti velvet touch e una vestibilità perfetta che sorregge il seno e ne regala una forma piena e giovane. Il nuovo bra “Spacer Comfort” arriva fino alla coppa F e, grazie agli interni in schiuma, dona un sostegno ottimale.



La corsetteria più raffinata e quella più sexy con dettagli che risaltano le forme è affidata alla serie “Selection” di Lisca.

Destinata a donne che vogliono variare il proprio intimo nel guardaroba e a coloro le quali vogliono indossare un capo intimo come sottogiacca, come vuole la tendenza. Il must have di stagione è il reggiseno a T con ricami; la collezione si completa di maglie in pizzo elasticizzato da indossare anche senza reggiseno per un effetto vedo/non vedo.








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COLLEZIONE GENNY PRIMAVERA ESTATE 2019

Da sempre uniformità è noia e pericolo, le “mode” stanno diventando “appartenenze al gregge“, la tendenza è quella di copiare e seguire presunti “influencer” che di gusto ed estetica poco ci capiscono.

Si ottiene così un monotono e grigio processo in serie, tutti sono vestiti allo stesso modo, tutti vogliono somigliarsi, con l’enorme rischio – e purtroppo è diventata triste realtà – di diventare “plastica a buon mercato”, a partire dalla faccia.

In ambito moda, dove grandi maison vengono acquistate da altri marchi e dove vengono bruciati milioni di abiti invenduti, altri rimangono fedeli a se stessi e si aggrappano, nell’ispirazione, a quello che è classicità e tradizione.




Sara Cavazza, alla direzione artistica di Genny, fa un viaggio nell’oriente più immortale per la collezione Spring Summer 2019.

Il kimono viene reinterpretato utilizzando tessuti che danno corpo e struttura a spalle; le giacche vengono impreziosite dal dettaglio della obi-belt con organza e un tocco futuristico di pvc, presente anche nei maxi abiti con cristalli.


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Le silhouette degli abiti sono morbide e fluide, regalano movimento e leggerezza; l’organza delle camicie è stampata e ricorda una lettera scritta a mano, come quella di una geisha che, devota, dopo aver fatto l’amore, recapitava al proprio amante.

Riferimenti letterari e scritte con impeccabile grafia, ciascuna di loro sceglieva la washi, una carta fatta a mano, e la decorava con un tenero bocciolo o con un ramoscello autunnale a seconda della stagione, oltre a qualche goccia di profumo.


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Sempre femminile e armonioso, il look Genny si completa degli ankle boots in organza con inserti in pvc e tacchi metallici; sulle borse la seta e la maglia metallica contrastano in forza e resistenza nelle forme squadrate delle clutch.

Sfoglia qui l’intera collezione Genny Primavera Estate 2019:




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Indossava un abito lungo ed un velo bianco, candido come quello di una sposa, Maria Stuarda quando si presentò al patibolo. Quando le due dame l’aiutarono a spogliarsi, scoprì un sottoabito rosso cremisi, il colore della passione, scelto appositamente per morire, davanti ai protestanti, da regina cattolica.

Alla solennità di questa regina ho pensato quando ho visto sfilare l’abito di Cristiano Burani, della collezione Primavera Estate 2019.



Decantata per bellezza e portamento, il ricordo di Mary Stuart, regina di Scozia, regina consorte di Francia e regina d’Inghilterra, aleggia in passerella, l’andamento regale, il pallore della pelle, la durezza dei volti, la conformazione fisica di una regina che svettava il metro e ottanta di altezza.

Cristiano Brani porta in passerella una collezione “da ritratto”, dove i dettagli seicenteschi, come le gorgiere, vengono rese attuali e moderni, romantici e street.

Una reinterpretazione che mescola l’austerità del passato, le sue rigide leggi e morali, alla libertà dello street style contemporaneo.

I tessuti nobili come il tulle plumetis, il taffetas, il raso di seta, lo chiffon effetto fruisse’, vengono mixati a capi in denim trattato, a cappotti over con cappuccio arricchiti da macro zip in plastica.

Le camicie hanno maniche importanti e colli plissettati, ricordano i pregiati tessuti dei ritratti reali di famiglia. Sono le cornici del volti, dal make up neutro, quasi assente, dal capello raccolto che scopre i tratti, o lasciato cadere morbido sulle spalle, con onde naturali.



I volumi si allargano sulle spalle, grandi da portare il peso di un intero impero, le gambe sono in evidenza ma velate da bianchi collant, i ricami degli alti colletti crochet in poliuretano hanno un sapore retrò.

Total look nei colori tenui del lilla e nude dall’effetto tie-dye, su taffettà di seta o su lunghe t-shirt/abito in raso di seta, drappeggiate e chiuse da nodi asimmetrici.



Sfoglia la collezione Cristiano Burani Primavera Estate 2019:



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Anche Milano ha un lato nascosto: Perimetro ve lo svela

Nessuna città, per quanto grande o piccola possa essere, è totalmente esposta ai vostri occhi. Ci sarà sempre quel vicolo buio che non avete attraversato per paura, o quel sentiero solitario che finisce dentro un bosco, che non avete mai oltrepassato. Non tutte le vie percorse ogni giorno da migliaia di persone, sono le vostre vie, non tutti i lampioni della vostra città vi illuminano la strada; spesso ritrovate quella piazza in un film e allora correte a vederla e la riscoprite con occhi diversi, oppure venite a conoscenza di un ottimo ristorante attraverso il racconto di un amico.

Ogni città avrà sempre un angolo inesplorato, quel perimetro entro il quale tutto è a portata di mano, ma per cui occhi e orecchie necessitano di una speciale sensibilità.
Il progetto di Perimetro ha esattamente questo come obiettivo, svelarvi tutto l’ecosistema della città di Milano, una Milano che agli occhi del mondo è il centro della moda, ma che assorbe in sé le periferie dalle vite più dure, le notti più bizzarre, le geometriche e affascinanti architetture, quei palazzi che avete costeggiato mille volte ma di cui non ne avete colto la bellezza.


@ Sha Ribeiro


Delfino Sisto Legnani
@Delfino Sisto Legnani


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@Delfino Sisto Legnani


Perimetro è il community magazine di cultura per immagini e fotografia. I talenti fotografici della città meneghina si sono riuniti, ciascuno con le proprie diversità ma accomunati dall’amore per Milano, e l’hanno rappresentata con i loro occhi.

Ne esce uno spazio urbano, uno stile di vita, la percezione di una città nuova, una mappa colorata che ha un retro inesplorato, il disegno della forza milanese, in forte contrasto con le lacrime mass-mediatiche.


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@ Alessandro Vullo


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@ Alessandro Vullo


Alessandro Furchino Capria, Alessandro Mitola, Alessandro Vullo, Angelo Cirrincione, Carlo Cozzoli, Delfino Sisto Legnani, Donald Gjoka, Hugo Weber, Lady Tarin e Sha Riberio sono solo alcuni dei collaboratori che hanno ritratto Milano per questo primo numero di novembre.

Perimetro ha un appuntamento fisso:

Ogni lunedì e giovedì  pubblica nuove gallery fotografiche e approfondimenti per immagini, creando vere e proprie indagini che spaziano dall’esplorazione dell’urbanistica alle storie di vita vera, dal centro alla periferia.

Con cadenza mensile, invece, un estratto del portale di 32 pagine chiamato Tasca viene stampato e venduto all’interno di un network di concept store mappati all’indirizzo http://perimetro.eu/tasca/
Le 12 uscite di Tasca andranno a comporre un vero e proprio libro da collezione, una ‘fotografia storica’ della Milano di oggi, un’analisi culturale e insieme un censimento, una documentazione per i posteri che Perimetro lascerà in eredità alle generazioni future.
www.perimetro.eu


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Bouquet di fiori esotici l’ispirazione ” libera” di Daizy Shely – collezione SS19

COLLEZIONE SPRING SUMMER 2019 DAIZY SHELY 


Sembrano arrivare da una festa caraibica le donne Daizy Shely, che per la collezione Spring Summer 2019 ha dichiarato di aver dato libero sfogo alla fantasia.

Solo la gioia di creare e di poter regalare alle donne che scelgono il brand, degli abiti che le facciano sentire belle e a proprio agio.

Sono i fiori le grandi ispirazioni della stilista israeliana, i fiori esotici dai colori vibranti, gli arancioni fluo, i rosa shocking, ma anche i lilla, il turchese e le preziose stampe nate dalla collaborazione con l’artista Umberto Chiodi. Dei bouquet floreali, inno alla femminilità, alla luce, alla bellezza.


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sx Daizy Shely SS19 – dx plumeria


Coloratissima la collezione Primavera Estate 2019 Daizy Shely, che prende dalla palette colori tutto l’entusiasmo delle feste dell’America tropicale.
E da quelle terre arriva la plumeria, una pianta della famiglia delle Apocinacee che produce dei deliziosi fiori profumati, con i petali distribuiti come girandole, in genere bianchi verso l’esterno per poi colorarsi di crema, rosa, giallo e rosso. Ma attenzione, le grosse bacche della pianta, dall’aspetto succulento, sono fortemente tossiche, l’altra faccia della medaglia di ogni donna.



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Sempre seguendo l’onda dell’ironia, la collezione Daizy Shely propone capi in gabardine e cotone, alcuni più strutturati quali lo jacquard multicolor dallo spirito anni ’70 e il gessato classico accompagnati a linee d’associazione maschile.

La maglieria ha tagli vertiginosi, giocata sia per il giorno che per la sera in simpatiche sovrapposizioni di tessuti e colori; la sera ci si scatena in balli di gruppo con capi in tulle, applicazioni di cristalli e perline e si lascia il segno con il dettaglio: la foglia plastica a forma di cuore dell’Anturium diventa collana/gioiello… Potreste sempre regalarlo a qualcuno…

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Sfoglia qui l’intera collezione Daizy Shely SS2019:



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Dal deserto del Namib arrivano le ispirazioni Giulia Colussi – gioielli nati dalle viscere della terra

Ha sfilato a Milano durante la settimana della moda, Unique Edition, la collezione di Roberto Musso (direttore artistico del brand) che ha scelto di impreziosire i suoi abiti con le creazioni di Giulia Colussi.

Giulia Colussi, designer di gioielli, ha creato dei pezzi unici per la collezione Primavera Estate 2019 Unique Edition, collane di cristalli levigati ispirate alle naturali forme ritrovate nei suoi lunghi viaggi.

Una capsule che arriva dalla natura incontaminata, dove cristalli naturali e druse danno vita a pezzi dal forte carattere e dalla personalità decisa.

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Dal deserto più antico del mondo, il Namib, arido da oltre 80 milioni di anni, nascono le pietre di Giulia Colussi. Da un’Africa che nasconde rocce risalenti a più di tre milioni di anni fa, panorami vastissimi e luminosi, da una terra che possiede una luce catturata per regalare brillantezza ai gioielli di Giulia Colussi.

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Sui tailleur Unique Edition cadono maxi collane, i bracciali in druse naturali si accostano ai colori tenui della collezione.
Gli anelli, rigorosamente in bronzo per riprodurre la durezza della natura, proteggono cristalli levigati come gocce o spade, ma nel pieno rispetto di quello che la natura ha creato, senza troppo snaturarne la forma.

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Giulia Colussi ha voluto entrare nelle viscere della Terra e tirarne fuori i veri tesori, si è lasciata ispirare dai panorami che non lasciano scampo, quelli che non si scordano mai, quelli per cui la “nostalgia” diventa “ossessione”. Ha portato con sé un pezzo di quel paradiso, dal lontano Sossusvlei, quell’area sabbiosa della Namibia dove i colori sono intensi per la composizione ferrosa della sabbia e a causa dell’ossidazione: il rosa e l’arancione che ritroviamo nelle creazioni della designer, che racconta:


Sono rimasta incantata dagli spazi enormi ed incontaminati del Sossusvlei, dal quel rosso acceso di cui si colorano le sue dune immense, ma anche i sassi e l’asprezza di certi paesaggi del Nord del Namib. E’ proprio lì che ho capito di voler riprodurre in qualche modo quell’emozione, quella gioia che si prova nel disvelare gemme custodite dalla terra, fuse con essa create grazie al tempo di sedimentazione nel suo ventre.

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