I paradisi esotici di Delfrance – Spring Summer 2018

Tropical Love –  Collezione Delfrance Primavera Estate 2018

Nasce dai paradisi esotici la donna Delfrance, che indossa i colori vitaminici sfumati di arancio, giallo, verde e fucsia.

E’ una Primavera Estate 2018 dove la leggerezza fa da padrona: rasi e sete, preziosi tulle inseriti come ricami, formano dei simil-petali, impreziosiscono le paillettes e i nastri tono su tono. I top con le ruches ricordano delle caramelle da scartare, i materiali vengono mixati con giochi di contrasto.

Sempre più scoperte le gambe, velate solo da calze a rete versione dark, o da sinuose forme nude di tulle che scoprono anche e seni; via libera a minigonne in pelle e shorts, e alle giacche/vestito, abbinate ad ankle boots silver o décolleté borchiati.



Provocanti gli abiti da sera, con scollature sulla schiena, balze e volant, ma sdrammatizzati attraverso l’uso di accessori come chocker o maxi collari dorati.

La collezione Spring Summer 2018 Delfrance racconta una donna audace, individualista, senza rinunciare alla sartorialità e all’unicità del capo.



DESIGNER PROFILE

Delfrance studia fashion design presso l’Istituto Marangoni di Milano prima di trasferirsi a Londra, dove ha l’opportunità di lavorare con Vivienne Westwood.
Pochi mesi dopo comincia a lavorare come assistente di Andreas Kronthaler, coniuge di Vivienne, con il quale si reca a Parigi.
Rientrato in Italia, nel 2005 consegue un master triennale presso l’Istituto Carlo Secoli.
Nel 2008, a seguito degli studi all’École de La Chambre Syndicale de la Couture Parisienne, debutta con la sua prima collezione prêt-à-porter.

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CIVIDINI COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2018

Cividini collezione Primavera Estate 2018

COLLEZIONE CIVIDINI PRIMAVERA ESTATE 2018

La vita scorre lenta, il paesaggio è deserto e sembra uscire da una favola incantata, la collezione Cividini Primavera Estate 2018 ha le note profumate del mare.

Abiti che scivolano semplici, tono su tono, morbidi sul corpo, dalle nuances delicate che ricordano la sabbia, la terra, i fiori esotici.

E dalla lontana Harbour Island, l’isola lunga tre miglia nell’arcipelago delle Bahamas, l’ispirazione per l’abito che porta lo stesso colore scenico della sua sabbia finissima: un incantevole rosa che, perdendosi tra il verde dell’acqua e l’azzurro del mare, ricorda gli amati toni pastello di Tiepolo.


Movimento e trasformismo nella collezione Cividini SS2018, che stupisce per la scelta di materiali  reali quali il pitone, marsupi unisex che avvolgono la vita, decorazioni e intarsi che creano un effetto 3D su top e camicie.



Le maglie vengono impreziosite dai volumi e dalle sovrapposizioni di capi, tessuti e stampe, come fossero collage.

L’outfit diventa un foglio bianco su cui disegnare i propri sogni, colmi solo di luoghi esotici e colori caldi.

I ricami vengono realizzati con mano moderna ma attenta alla tradizione; i petali di taffetta’ di poliestere sono tagliati al laser e applicati a mano, ulteriore interpretazione del decoro floreale.


Nella collezione SS2018 CIVIDINI, la camicia bianca è in pizzo. Fiori anche sulle shopper di maglia in punto Milano di cotone crepe, ma li troviamo anche in versione uomo. Dove? Sulle cravatte!


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Atsushi Nakashima Spring Summer 2018

Scomporre e ricomporre è il fil rouge della collezione Atsushi Nakashima Primavera Estate 2018.

Tagliare e ricucire, customizzare il capo e differenziarlo con chiusure lampo; trench coat, parka, giacche in denim, felpe, tute, un tetris di colori per la stagione del sole.

Giochi di geometrie, di costruzione, di accostamenti diversi per colori, tessuti, pattern, la Primavera Estate 2018 di Atsushi Nakashima mixa con coraggio, ma con estremo equilibrio.

Per i dettagli sabot con calzini alla caviglia, cinture morbide e orecchini dello stesso colore, o vere e proprie cerniere lampo.

E’ una donna androgina quella di Atsushi Nakashima, alternativa, illuminata dalle luci metalliche e silver per le notti più buie.

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Anteprima suprematista – collezione Spring Summer 2018

COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2018 DI ANTEPRIMA

Un ritorno “suprematista” quello di Anteprima, come la corrente che seguiva Kazimir Malevich, il pittore russo che la fondo’.

Era il 1913 quando dipinse “Quadrato nero su fondo bianco“, il primo totalmente astratto, una forma geometrica che si sovrappone ad un’altra forma geometrica, il contrasto del bianco e nero, così come lo vede Anteprima, alternato allo stesso modo sul corpo.

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La Primavera Estate 2018 Anteprima si arricchisce delle gradazioni cromatiche dei colori primari, nei tagli geometrici malevichiani, creando quell’illusione di profondità e al tempo stesso di purezza a cui il pittore aspirava.


Leggerezza e luce per i tessuti scelti, che creano movimento, ma pulizia: le silhouette sono morbide , le texture mischiate e i pannelli irregolari.

La stagione del sole 2018 di Anteprima è essenziale e confortevole.


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Sfilano i fiori nella collezione Moschino Spring Summer 2018

MOSCHINO SPRING SUMMER 2018

Sfilano i fiori, dei maestosi gigli bianchi, ninfee che galleggiano e la compattezza dei tulipani; non è un cartone animato, ma il visionario défilé di Moschino.
E’, oltre alle ballerine biker, la collezione Moschino Spring Summer 2018.

Immaginate l’immenso panorama colorato che la natura ci regala, quello dei fiori, della loro innata grazia, e la varietà delle specie, di infinite sfumature, dello slancio ereditario che li porta verso il cielo, a ergersi verso qualcosa di superiore.


Ci viene insegnato, per non sbagliare accostamenti di colore, a guardare alla natura, a prenderne esempio, perché la natura non sbaglia, i candidi bianchi dei gigli e gli accesi arancio dei pistilli, l’armonia dei toni e delle forme dei fiori, le striature venate che ricordano lo scorrere dei fiumi, ogni soggetto è un quadro dentro un quadro, un piccolo miracolo.  E l’anima rock del designer Jeremy Scott si addolcisce per questa Primavera Estate 2018 e ci regala un tripudio di nuances.



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Grande attesa per l’uscita in passerella di Anna Cleveland, che con la sua personalità cattura tutti, qui in versione ninfea, distribuiva petali agli spettatori, denudandosi di tanta bellezza. Un atto di generosità.

Le tinte delle ballerine Moschino sono caramellate, gommose, coreografie da étoile dal retrogusto rock.



Una danza femminile mixata sulle delicate musiche floreali e sulle note acute del rock, la donna Moschino sboccia come un fiore e poi spicca il volo come una danseuse; il paesaggio è il suo sipario di scena, il mutamento il fil rouge della sua esistenza.



I fiori sono gli accessori che indossa, esse stesse sono dei mazzi di rose rosse, dei cadeaux impacchettati e infiocchettati ed hanno il nome di Gigi Hadid e Bella Hadid. Chi non le vorrebbe ricevere?!




Guarda qui la collezione Moschino Spring Summer 2018:




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Les Copains tra tradizione e folklore – Spring Summer 2018

Gitana e ancorata alle tradizioni, la donna Les Copains per la Primavera Estate 2018 sfoggia un’estetica folk contaminata dallo urban.

Bohémien nelle strade messicane, la donna Les Copains veste con semplicità abiti che rievocano la tradizione, nell’iperdecorativismo ricercato, nell’uso di accessori e di colori della terra mescolati ai più accesi quali i fucsia e i rossi.

Lo scenario è quello urbano ma intellettuale di Louis Barragan, famoso architetto messicano, che con l’uso di tinte molto intense e di geometrie nette, tagliate, ha lasciato traccia di numerose opere di ambientazione surreale.



La città come Barragan la immagina e la compone, si fa strada sul corpo della donna, che diviene un tutt’uno con l’ambiente. Il cielo è la maglia che indossa, i muri taglienti le gonne e le striature delle strade, gli stivali che le percorrono.



Scaramantiche, ça va sans dire,  portano al collo monili di nobili artigiani, pietre e metalli ed amuleti, scivolano poi le organze di seta, volteggiano le pieghe in chiffon, le bande bicolor vengono ricamate a punto croce, le tuniche in mussole seta-cotone ci ricordano la freschezza della stagione.


E’ una femminilità non banalizzata né idealizzata quella di Les Copains SS2018, ma attenta al dettaglio, con delicati tocchi di eccentricità personale, che si fanno spazio nella libertà delle scelte e in quella che gli abiti regalano.

Non teme l’uso degli orpelli muliebri né di quelli maschili, via libera quindi a fiocchi e cappelli, ma anche agli stivali da cow-boy. I contrasti diventano il nuovo linguaggio.



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Oriente ed arte arte antica dell’ikebana, l’equilibrio Byblos SS2018

Oriente, rigore, compostezza – le parole chiave della nuova collezione Primavera Estate 2018 Byblos.

Dall’arte antica dell’ikebana, la disposizione dei fiori recisi, un tempo offerti agli déi poi divenuta vera e propria vocazione artistica, trova terreno ispirativo il brand Byblos.

La forza della bellezza e la caducità del fiore strappato, la consapevolezza della donna samurai e l’arrendevolezza della geisha, il rigore e la passione, sono i contrasti i veri protagonisti della collezione Spring Summer 2018.


Un orient ride che incontra l’iperfemminilità japan e la comodità occidentale, antipodi che si sposano intrecciando stili e tessuti, trame e intrecci. Spalle in vista e fiocchi di seta, cinture che incastonano scollature e avvolgono il corpo segnando il punto vita; dolci i plissé e più vibranti i cromatismi degli abiti, tracce di colore grafico.

Morbidi gli abiti longuette, trasparenti, volumi vaporosi che lasciano libero il corpo, giacche di ispirazione militare, ampie e con maniche a cerchio.

Del Sol Levante ci sono gli equilibri: non potevano mancare i bianchi e neri, simmetrie, microgeometrie, cerchi e righe, delicati fiori impreziosiscono fianchi e spalle, i tocchi leggeri di verde ricordano quei gambi che si alzano dai vasi, ergendosi verso lo spazio.



Dai pantaloni diritti spuntano i divertenti inseriti in vinile sui fianchi, la palette colori è luminosa nei verdi tendenti al lime, caldi negli amaranto e fucsia, con rilassanti toni naturali che vanno dal cipria cosmetic al nude.



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Dagli abissi marini, la donna Spring Summer 2018 di Alberto Zambelli

E’ dalla natura che emergono le donne Alberto Zambelli SS 2018, esattamente dai profondi abissi marini.

Un incontro tra i due elementi acqua e terra, fatto di forme e consistenze diverse, di materiali palpabili e impalpabili, una ricerca di masse e linee, un viaggio per mare, tra immersioni e respiri a pelo d’acqua.

La Primavera Estate 2018 di Alberro Zambelli si sveste di veli, di tessuti trasparenti e pregiati, sottili come la pelle di un pesce, invisibili come meduse, luminosi come pesci abissali.



I bianchi sale illuminano sufi-tuniques in popeline e gli abiti dai generosi drappeggi sul retro, i ricami dai fili dorati di conchiglie, regalano l’aria regale anche nelle notti più scure,  jacquard moire’ tramati ottoman e organze disegnano macro rouffle e balze oversize.

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Flessibili come delle spugne, gli abiti Alberto Zambelli incantano per la loro elegante leggerezza, i plissé avvolgono e dialogano con il corpo della donna, che si muove soave come una sirena.

Le fasce multiple scandiscono capi a scatola in crepe aurei accoppiati e laserati al vivo. Check aristocratici incontrano i pizzi deco’ in capispalla e tuniche minimali, ampissimi colli diventano carrè appoggiandosi sulla spalla in stampe damier.

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E’ un aprirsi e chiudersi, un abbracciare e ritrarsi, il movimento continuo delle spugne che si dissetano per poi pietrificarsi fuori dal loro habit, la collezione Alberto Zambelli Spring Summer 2018.
I colori: ematite, bianco aurea, bianco sale, carta da lucido, blu laguna, nude cosmetico, arancio tonico.


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Qual è “L’altra metà della storia”?

Tony è un anziano signore, burbero, intollerante, impacciato con la figlia che decide di fare una inseminazione artificiale, divorziato ovviamente, si direbbe sociopatico con una tendenza a vivere nel passato. Un nostalgico.

Da quando ha raggiunto l’età della pensione, ha aperto, in un angolo di Londra, un piccolo negozio di fotocamere Leica usate, che vende e propone con la passione di chi quella passione gliel’ha trasmessa. E in genere in questi casi si tratta di donne. La sua ha il nome di Veronica, la ragazza con cui stava ai tempi dell’università, una misteriosa bionda, cinica, fredda, diretta, cruda, con la passione per la fotografia, per l’appunto.

Questa donna, che da adulta assume il volto di Charlotte Rampling nel film, dagli occhi segnati dal tempo, lo sguardo sempre severo e quell’allure enigmatica, sfingea, consegnerà a Tony una lettera relativa alle volontà testamentarie della madre, che avrebbe voluto lasciargli il diario personale di Adrian, il suo migliore amico.
Tony è quindi costretto a fare un rewind di ricordi, gli anni giovanili, l’amore mai consumato con Veronica, la madre di lei, bizzarra, a tratti infantile, seduttiva, l’amicizia con Adrian e quel traumatico momento in cui gli confesso’ di essersi innamorato della sua bella e impenetrabile Veronica.

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Cosa sia successo in quell’arco di tempo, nelle vite dei protagonisti, non ci è dato saperlo, ma dai ricordi di Tony scopriamo che il suo migliore amico si è suicidato, quel ragazzo introverso che definiva la storia come “qualcosa che è successo”, che parlava di suicidio di un ex compagno di scuola perchè aveva scoperto la sua lei incinta, quel giovane biondo dagli occhiali da secchione, dietro cui si celano problemi irrisolti, che ha deciso di suicidarsi tagliandosi i polsi, con una collezione di lamette ben affilate.

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Tony non leggerà mai quel diario, Veronica si rifiuterà di consegnarglielo. Nel frattempo la nascita del nipote lo addolcisce, la vicinanza dell’ex moglie lo consola e la scoperta di un figlio di Sarah, la madre di Veronica, quella madre malata, bambina, che lascia in eredità alla figlia un fratellastro con problemi di handicap, lo frastorna e lo copre di sensi di colpa. Da questi, difficile separasene. Il senso di colpa è come una colla a lunga tenuta, nemmeno le intemperie lo sciolgono via. E’ lì, dentro di te, e torna a farti visita, quando qualcuno di importante sparisce dalla tua vita, quando il destino decide di portartelo via o quando il vento decide che è arrivato il momento di riflettere e te lo riconsegna come una foglia secca d’autunno, svolazzante qua e là per le strade, per poi capitare proprio tra i tuoi piedi.

Tony capirà qual è per Veronica, il peso di quel fratellastro tanto somigliante ad Adrian.
No, non puoi capire” sarà la risposta severa.
Perchè il dolore, a differenza dell’amore, non è condivisibile. Purtroppo.

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L’ALTRA METÀ DELLA STORIA regia di RITESH BATRA

dal romanzo di Julian Barnes Il senso di una fine, pubblicato in Italia da Einaudi 

con JIM BROADBENT, CHARLOTTE RAMPLING, HARRIET WALTER, MICHELLE DOCKERYEMILY MORTIMER, MATTHEW GOODE

uscita  nelle sale il 12 ottobre 2017

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La donna metallica di Ricostru – collezione SS2018

La collezione Primavera Estate 2018 di Ricostru ha l’impronta futuristica di “Metropolis”, fredda, cerebrale, metallica.
Una collezione che è bisogno di allontanarsi dalla realtà, un viaggio lontano di un luogo inesplorato, che ha i colori argentei della Luna e del suo riflesso sull’acqua.

sx Ricostru SS18 – dx foto Eugenio Recuenco


La “seconda pelle“, questo il tema scelto dalla designer Rico, una ricerca che parte dai tessuti, quelli che si fondono con il corpo per formare un’unica texture. Protagonista la rete in metallo realizzata a mano, che ricorda la “cotta di maglia“, l’armatura formata da anelli in ferro e indossata anticamente dai combattenti per proteggere il corpo dai pugnali.

Gli abiti metallizzati effetto camouflage sono fluidi e morbidi, la maglieria high-tech è elastica e trasparente e mette in scena l’underwear, quando c’è.
La donna Ricostru è un umana in terra extra-terrestre, la figura glaciale delle immagini di Eugenio Recuenco, che si fonde con la natura circostante.

sx foto Eugenio Recuento – dx Ricostru SS18


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El Dorado, l’Eden di Piccione.Piccione – primavera estate 2018

COLLEZIONE PICCIONE.PICCIONE PRIMAVERA ESTATE 2018


Dalla leggenda dorata di El Dorado, nasce la collezione Primavera Estate 2018 di Piccione.Piccione.
L’Eden di cui tutti sono alla ricerca disperata, calamita che attirò esploratori, avventurieri, banchieri che finanziarono migrazioni, El Dorado è la città più esoterica del mondo.
Oro e pietre preziose dovrebbero nascondersi in questo angolo terrestre, forse situato nella foresta amazzonica, chi lo sa, dove i bisogni materiali sono appagati e gli esseri umani godono di una pace condivisa.

I colori di questo Paradiso li ritroviamo sulle donne Piccione.Piccione, le fortunate ancelle che vivono il luogo misterioso, dalle stampe grafiche coloratissime, popolate di flora e fauna tropicali, dai ricami preziosi che disegnano fiori esotici imperlati di rugiada, dai fili di lurex e paillettes argentate che ricordano i giochi di luce sui corsi d’acqua. La natura selvaggia, con la sua forza, è l’elemento di questa collezione SS18, il rosso e il fucsia, l’arancio e l’argento, sono addolciti dalle contrapposizioni ai più delicati cipria e bianchi.

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Piccione.Piccione si lascia ispirare da una città immaginaria, costruita sui disegni dell’architetto e paesaggista brasiliano Roberto Burle Marx il quale, profondo conoscitore della natura, impiega con equilibrio colori, tagli lineari, volumi, ordinati paesaggi, luci ed ombre. Nasce così nella collezione la stampa “Amazzonia”, dall’energia sudamericana, su aeree georgette di seta.

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E da Maranhao, uno stato del Brasile che si affaccia sull’Oceano Atlantico, compaiono le sacerdotesse contemporanee, di bianco vestite, come la schiuma del mare, increspate come le onde, leggere nei cotoni e nelle organze ricamate ton sur ton, in pizzi femminili e graziosi.

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Candide come le sabbie più simili a un deserto che a un affaccio sul mare, le donne austere si mescolano alle ninfe del Rio delle Amazzoni, dove abiti laminati prendono luce dalle stratificazioni di tulle e paillettes, dall’effetto tridimensionale.

Il taffettà regala croccantezza, consistenza indispensabile non solo per i piatti gourmet, i tessuti sono strutturati, gli chiffon impalpabili rendono eteree le donne Piccione.Piccione e fili di lurex le donano preziosità.  La ricerca creativa del designer siciliano si fa strada, così come quella stilistica, simbolo di come, alle volte, l’ignoto, sia la via giusta.

Guarda la collezione Piccione.Piccione Primavera Estate 2018: 



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