Il Partenone di Atene

Il Partenone di Atene è uno dei templi più importanti dell’antichità, che, attraverso varie fasi, è giunto fino a noi. Fu inaugurato nell’anno 432 prima della nascita di Cristo. Con la sua costruzione, il centro religioso diventa anche il centro della città. Nelle sue linee architettoniche manifesta solennità e limpida chiarezza: infatti, nella coscienza di quell’antico popolo prima del cristianesimo, esso era destinato a diventare la casa della divinità.

La dea a cui era dedicato è Atena, la dea vergine (parthènos, in greco, significa vergine), che nella religione romana sarà chiamata Minerva. È la dea della sapienza, che sconfigge la barbarie ed effonde la sua benevolenza. Perciò anche la decorazione dello scultore Fidia, oggi per la gran parte custodita al British Museum di Londra, mette in risalto la vittoria della luce sulle tenebre e la partecipazione del popolo all’incontro con l’essere divino.


Il Partenone di Atene


Il Partenone, come gli altri templi pagani, era diviso in due parti: un atrio di ingresso, circondato dal solenne colonnato, e una cella all’interno, nella quale si custodiva l’immagine della dea illuminata da due grandi finestre.

L’uomo cerca Dio. Viene attratto e affascinato dall’Essere Assoluto e, nello stesso momento, avverte tutta la distanza che lo separa da lui. Nella mentalità dei credenti, a qualsiasi tradizione culturale essi appartengano, anche Dio cerca l’uomo e lo accompagna nel suo cammino, manifestandosi a lui secondo tempi e modalità diverse. L’incontro tra l’uomo e Dio e il rapporto che ne deriva è lareligione.


È evidente che tutto ciò potrebbe essere soltanto un’illusione, destinata a mostrarsi vuota e inconsistente; l’uomo credente, invece, ritiene che l’esperienza religiosa sia un fatto serio e valido, anzi l’esperienza più seria e costruttiva della vita umana. Né la scienza è in grado di risolvere questo problema. Infatti la scienza non può dimostrare l’esistenza di Dio, ma non può dimostrare nemmeno la sua “non esistenza”. L’uomo, perciò, ha davanti a sé un campo aperto: può credere e può non credere.

Se decide di credere ed entra in rapporto con Dio, esprimerà questo rapporto attraverso alcuni segni, uno dei quali è la costruzione di un tempio: un luogo che, in qualche modo, possa favorire l’incontro, custodirne la memoria e riproporlo quotidianamente.

Il Partenone realizza in pieno questi valori.