Annalisa Zorzettig, il vino si tinge di rosa

ANNALISA ZORZETTIG

Possiamo permetterci un Audermars Piguet, eppure ringrazio il Signore che l’unica cosa capace di scaldarmi il cuore è questa” – sono le parole di Annalisa Zorzettig mentre mi mostra una foto di suo padre insieme alla nipotina felici, mentre accarezzano una pecorella.

Ma chi è Annalisa Zorzettig? Me lo sono chiesta in tutti quei giorni in cui ci ha accompagnato durante un tour alla scoperta del Friuli che conosce bene, eppure l’ho compreso solo ora, ora che sono costretta a salutarla, alla fine del viaggio, mentre le vedo gli occhi brillare, finalmente, quando orgogliosa mi mostra il video di Leonie, sua nipote, la stessa a cui ha dedicato un’etichetta.

Donna in un ambiente tradizionalmente maschile, Annalisa Zorzettig è a capo dell’azienda omonima, leader del settore vitivinicolo del friulano dal lontano ’84, quando il Cavalier Giuseppe Zorzettig decise di ristrutturare un vecchio casale a Spessa di Cividale al fine di trasformarlo in una cantina tecnologica e all’avanguardia.

E Annalisa oltre all’impegno nel tenere alto il nome dell’azienda, ci mette qualcosa in più, qualcosa che forse solo noi donne abbiamo il coraggio di concederci, anche in ambito lavorativo: il cuore. Cosa non da poco quando si è a stretto contatto con il pubblico, perché il concetto di accoglienza in cantina, dove salutare gli ospiti e accompagnarli alla scoperta della storia e della passione che guida da oltre 100 anni l’azienda Zorzettig, è la loro firma.

Annalisa Zorzettig

LA TENUTA

Siamo sulle colline di Spessa, nel cuore dei Colli Orientali del Friuli, qui un tempo vivevano due contesse zitelle che avevano un solo pensiero, godersi il panorama ma soprattutto i vini del loro vigneto, visibili dal grande terrazzo oggi adibito al servizio degustazione. Qui il visitatore può provare il vero gusto del relax, assaggiare gli ottimi vini della cantina, godersi la gentilezza di Annalisa, scoprire i segreti dei migliori tra i vini del Collio.

i vigneti
la Tenuta del ‘700

MYÒ LA LINEA RISERVA

MYO è la linea riserva che si basa sulla filosofia di rispetto per l’ambiente e profonda devozione al territorio; si tratta di una selezione particolare che identifica i vitigni più vecchi e maggiormente vocati alla qualità assoluta.
Sono vini di grande personalità, grande espressione, sono i più promettenti della Tenuta ed esprimono un grande percorso fatto di scelte e numerose ricerche. A guidarle c’è Saverio di Giacomo, enologo dell’azienda, uomo di principio, fare bonario, amore per la natura.

All’interno della Tenuta, uno spazio che rappresenta una tipica casa friulana, dove far respirare agli ospiti il classico ambiente domestico. E’ qui che per noi di Snob è avvenuta la degustazione dei vini Zorzettig.
Alcuni tra questi:

Zorzettig Sauvignon Blanc, 5 mesi in acciaio e 1 mese in bottiglia, un naso profumatissimo, sentori di fiori bianchi, frutta tropicale, sorso cremoso e sapido.

MYÒ Malvasia, piccoli interventi di diradamento dei grappoli per elevare la qualità del vino, vigneto storico, sentori di frutta matura, floreale, tra i miei favoriti dei loro bianchi.

MYÒ Fiori di Leonie – è un blend di uve Pinot Bianco, Sauvignon e Friulano, raccolte a mano da Saverio, l’enologo e team – affinamento in legno, note intense di mele e pesche mature, fiori bianchi e sensazioni agrumate. Molto persistente.

Con grande sorpresa, un assaggio di un Pinot Nero Zorzettig del 1977, 45 anni di vino che ci regala un tannino morbido, sentori di frutta secca, prugna e albicocca disidratata, ciliegia sotto spirito. Una esplosione di sapori e profumi.

MYÒ la linea riserva

E’ stato detto che la semplicità è una forza, e alcuni episodi ci forniscono semplicemente l’occasione per comunicarlo. Per Annalisa Zorzettig il nome, il suo nome, non ha importanza, ciò che conta è l’essere.
E il suo metodo ci da la possibilità di peritare, stimare, l’idea di bellezza che ha del suo mondo, il vino, un mondo dove appunto la semplicità è solo un velo elegantissimo che nasconde una grande complessità, di persone e lavoro.

Ed è grazie all’ingrandimento delle cose godute dal vivo, come certi fatti vissuti dopo averli sognati o come una città visitata, dopo averla studiata su di una guida, così i vini Zorzettig assumono al nostro palato il valore che meritano.
Maggiorazione formidabile validata dai preziosi collaboratori, Saverio di Giacomo e Alan Gaddi, rispettivamente enologo e commerciale dell’azienda, che con la loro competenza e professionalità e il profondo sentimento della terra che scaturisce dai loro racconti, possiamo esser certi di portare sulle nostre tavole un prodotto nobile.

Ci auguriamo che il mondo del vino si tinga ancora di rosa, se i risultati sono simili a quelli che Annalisa ha regalato a Zorzettig, un capitano che ha già discendenti femminili, come la figlia Veronica, mente innovativa e sempre attenda al concetto di Green.

Veronica Zorzettig

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