Fragranze e Profumi tra piatti ed essenze, da Daniel Canzian Ristorante

Inusuale per un ristorante, eppure Daniel Canzian, chef del ristorante omonimo, stupisce ancora, questa volta con la creazione di un profumo che non arriva dai suoi piatti bensì da una fragranza creata ad hoc per Daniel Canzian Ristorante nel cuore di Brera.

Trattasi di “Serra San Marco“, note liquide passate dai nasi di Integra Fragrances, azienda leader nella creazione di identità olfattive per marchi del lusso, musei, prodotti, strutture ricettive. Anche per la società la sfida è stata ardua, ideare un profumo dedicato che accompagnasse gli ospiti verso la sala ristorante, portando necessariamente con sé delicatezza, leggerezza, note lievi e non persistenti, non invasive, un benvenuto fresco.

E’ all’entrata che avvolge gli ospiti di Canzian Ristorante, nella piccola area tra la porta d’ingresso e la sala pranzo, la fragranza “Serra San Marco”, a cui lo chef ha voluto omaggiare un lunch ispirato:

Il connubio tra le note agrumate di testa, il calore degli aromi di cuore e la profondità di quelli di fondo nascono da un racconto che parla di passione, creatività e determinazione. Serra San Marco è l’identità olfattiva che Integra Fragrances ha realizzato per lo Chef Daniel Canzian, le cui note sensoriali possono essere ritrovate nel menu
in degustazione
“.

Un calice di rosè Brut Millesimato 2020 Montelvini, ci accoglie insieme al pane sfogliato diventato ormai icona del ristorante, e oggetto di desiderio per quanto crei dipendenza. Trattasi di un pane sfogliato al burro a cui viene aggiunta della farina di mais, tipica della cultura del Nord Italia.

A seguire dei piccoli nidi su cui poggia un guscio aperto a metà, con all’interno un tuorlo d’uovo servito crudo, dentro cui viene versato brodo, un filo d’olio, pepe, sale. Il calore del liquido lo cuoce leggermente.

Antipasto vegetariano con carciofi ripieni, spinaci e mentuccia e grande creatività per il primo piatto, “Divisionismo in cucina” un risotto “Expo-nenziale“, un piatto che cita l’opera divisionista del Boccioni (La città che sale), e pensato in occasione dell’Expo di Milano. Per questa ricetta Villeroy ha creato un piatto apposito che riprende il gioco velato di spezie servito sul risotto, tre macchie di colore arancio (paprika), color senape (curry) e black (tè nero affumicato).

A terminare in dolcezza, una charlotte milanese, mele e cannella e il rito tipicamente italiano del caffè bollente. Tra questi piatti si nascondono le note diSerra San Marco“, che altro non è che questo luogo di peccato dove gode la gola ma non solo. A voi scoprirle, basta varcare la soglia, chiudere gli occhi, attraversare la porta e…ritrovarle nei deliziosi piatti di Canzian.



(foto in copertina da Lamadia.com)


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