Matteo Calcagno vince la “PiùCinque Competition 2025”

MATTEO CALCAGNO È IL NUOVO “LOCAL TRADITION BARTENDER OF THE YEAR”

Poco tempo fa durante un talk mi è stato chiesto “cosa manca alle aziende che si occupano di beverage, in fatto di comunicazione“. Se avessi vissuto prima l’esperienza alla “PiùCInque Competition“, avrei risposto più esaustivamente. Perchè qui ho trovato ciò che molto spesso manca alle aziende, l’umanità.

PiùCinque di fatto non è solo un gin, ma una famiglia formata da persone che lavorano e si impegnano in maniera corale per un progetto in cui credono fervidamente, dove non c’è solo la volontà di far star bene il cliente finale, ma l’intera filiera che ogni giorno elabora progetti, si ingegna per crescere e insieme (forse a loro insaputa), seminano altri seguaci e sostenitori.

La PiùCinque Competition, alla stessa stregua, non si pone come unico obiettivo quello di eleggere un vincitore, piuttosto risulta un escamotage per fare squadra, per rivedere amici, per ridere insieme, per imparare, per sostenersi.
Per questo motivo ogni finalista è accompagnato da un tutor, che li sostiene, li consiglia, li supporta in quella che ogni tanto fa tremar la voce e le mani, una gara dove ad emergere non è solo il cocktail, ma la personalità del bartender, le sue radici, le fragilità, gli affetti, la memoria.

E quale migliore luogo se non il mare, per accogliere un evento così carico di energia e buoni propositi?
Il mare di Senigallia fa da sfondo alla finale dove Matteo Calcagno, Christian Costantino, Federica Di Lella, Daniele De Angelis e Asia Abballe hanno raccontato la loro storia in un bicchiere.

I finalisti



GIURIA TECNICA 2025

A giudicare i 5 finalisti, una giuria tecnica di cui faccio parte e che mi permette di ringraziare il team PiùCinque per questa esperienza speciale, esempio per chi vuole tornare ad una comunicazione fatta di persone e non solo di numeri.
Nel dettaglio:

LUCA BRUNI (Presidente di giuria)
Tra i volti più premiati della miscelazione italiana, è vincitore di titoli come Altos Bartender dell’Anno ai Barawards, Best Bartender Under 35 ai Food & Wine Italia Awards, e campione italiano e globale di World Class 2024. Conquista anche la scena narrativa, vincendo la finale italiana di The Vero Bartender by Amaro Montenegro.
Giudice tecnico e severo, Luca Bruni ha messo il pepe alla gara con richieste “out of the box“.

GIULIA CASTELLUCCI (Rem Trastevere, Dude Pigneto, Led Dragon – Roma)
Imprenditrice e bar manager, guida progetti di successo nella capitale ed è volto televisivo Gambero Rosso / La7.
Esperienza davanti e dietro il bancone, Giulia è stata lo spirito empatico della giuria, sottolineando che un professionista deve sì essere preparato, ma senza mai dimenticare che dietro quella station ci sono uomini e donne che stanno lavorando anche sulle proprie emotività.

MIRIAM DE NICOLÒ
Fondatore e Direttore di SNOB Magazine, Marketing Director, sommelier AIS, Formatrice in Art Direction ed Editoria.
La mia è volutamente stata una visione da “cliente”, perchè alla fine è il cliente che sceglie, il cliente che torna. E quando torna vuol dire che si è lavorato bene.
Convinta che gli italiani siano i numeri uno in fatto di ospitalità, sono felice di aver ascoltato storie di nonne e madeleine proustiane, che mi hanno permesso di fare un viaggio nelle terre di questi ragazzi così pieni di sogni e speranze, nella Sicilia più vera e nei riti scaramantici del Sud Italia, tutto nel sorso di un bicchiere.

GIUSEPPE CAMUNCOLI
Fumettista Marvel/DC (Batman, Spider-Man, Darth Vader), co-fondatore di Foodmetti, festival che unisce fumetto e F&B.
La conoscenza di chi oltre, ai cocktail, ama la compagnia più vera, quella fatta ancora di “Come stai” “Ci vediamo per un drink?

PAOLO GORI
Chef della storica Trattoria Da Burde (Firenze), custode della cucina popolare toscana e sostenitore delle filiere locali.
Poche parole, molta conoscenza. Uno chef che riconosce nella mixology, una cucina liquida.

La Giuria

TUTOR

Nella grande community, i tutor che hanno animato la due giorni tra le colline di Mondavio, in una serata distensiva pre-gara che ha aiutato a stemperare le tensioni e a radicare amicizie e conoscenze:
Umberto Oliva (Bartender e Consulente freelance), l’anima della festa e simpatizzante di tutti i concorrenti; Francesco Bonazzi (Farmily Group — Milano), che si è cimentato in un’apparizione déshabillé come spalla di Calcagno; Antonio Tittoni (Depero — Rieti) con Costantino; Nicolas Di Maria (Move On — Firenze), tutor di De Angelis; Leonardo Scorza (Serre Torrigiani — Firenze), braccio di Asia Abballe del MAG La Pusterla, ed in primis Giorgio Lupi, ideatore, voce, animatore, moderatore, leader e trascinatore di questa grande festa, inflessibile e rigoroso durante la gara, ma capace di dosare grande generosità nei momenti conviviali. Giorgio Lupi è il Brand Development Manager PiùCinque.

Finalisti e Tutor

LA FINALE

A giocarsi la finale Matteo Calcagno (Cogo. Drink Food & Burger — Cogoleto GE) con il drink manifesto “Essenza Genovese”, uno scrigno di rosa e tradizioni della Valle Scrivia; e Christian Costantino (Marina del Nettuno Lounge Bar — Messina) con “Briscola in Cinque (E PIÙ)“, tutta la grinta e la simpatia dell’Isola dei mori; una Speed Challenge con 5 classici eseguiti in sequenza (di cui uno alla cieca) e una Mystery Box con foglie di olivo, fico, pomodoro, alloro, finocchietto e rosmarino da utilizzare tutti in miscelazione o come garnish.

Matteo Calcagno ha convinto tutti con “Adamo ed Eva +3”, un cocktail che racchiude un ingrediente preso dalle preparazioni dei 3 finalisti non più in gara, aggiudicandosi il titolo di LOCAL TRADITION BARTENDER OF THE YEAR 2025. Calcagno volerà ora per una guest night internazionale, a scelta tra New York, Dubai o Hong Kong, omaggiati da Gin PiùCinque.

Il risultato è un cordiale ricco e stratificato, vegetale e intenso, che accoglie foglie, erbe, spezie e note inedite con base Gin PiùCinque, accompagnato da succo di lime e un olio extravergine d’oliva infuso con polvere di rosmarino e rametto d’olivo bruciato. Tocco finale, una soda alle foglie di alloro e basilico, per chiudere con un accento erbaceo e luminoso, l’unione di tutte le regioni della nostra amata Penisola.

PiùCinque segna quest’anno un’ulteriore punto a favore dell’ospitalità, la Competition è un segnale forte che vuole ricordarci l’importanza di un mestiere volto a farci star bene, a far sorridere chi entra in un bar perchè ha avuto una giornata storta, a regalarci una parola gentile, un consiglio a tornare ai contatti umani, al ritrovarsi intorno a un tavolo per chiacchierare. Il drink è da accompagnamento, che ora si fa eccelso, si imbelletta, si veste a festa, vero, ma quel che conta non è solo il suo contenuto, ma quel che ci sta intorno.


Matteo Calcagno, il vincitore