Nella terra del Collio, il percorso del vino alla riscoperta dei cinque sensi

Esiste una terra complessa la cui storia secolare racconta vini tra i più pregiati e più amati da zar, dogi e sovrani, il Collio.
Sole, vento, clima ma soprattutto un suolo ricco di minerali, marne e arenarie hanno dato vita nei millenni a vini divenuti eccellenze, i cui aromi sono indimenticabili.

Friulano, Ribolla Gialla, Collio Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon, Malvasia, Pinot Bianco sono le varietà che il Consorzio Tutela Vini Collio ha deciso di esplorare all’insegna dei cinque sensi, un percorso olfattivo, visivo, tattile, per imparare a comprendere il vino, scoprirlo nelle varie fasi, amarlo per quello che è.

Il paesaggio fa da cornice, campi dal verde oliva al verde limone, un azzurro terso spesso attraversato da nuvolette che sembrano dipinte, che come cavalli al trotto scompaiono lentamente e una luce che taglia e scalda.
Qui la gente è come il vino che produce, ruspante, complessa, schiva, in apparenza timida ma potente nel carattere; il Collio è certamente terra di sostanza e serve del tempo per imparare a conoscerla, noi iniziamo dal vino.

A partire dall’accoglienza di Borgo Gradis’ciutta, un complesso del 1500 totalmente ristrutturato con recupero di travi a vista che si trasformano anche in originali comodini; un casale tra i vigneti proprietà della famiglia, tra i cui frutti consigliamo il Sinefinis Rebolium, spumante Metodo Classico Brut, di uve Ribolla Gialla, bollicina cremosa che accarezza l’apertura di un pranzo tra amici.

Qui si è tenuta l’inaugurazione del progetto Enjoy Collio Experience 2022, con l’artista Andrea Antoni e il sommelier Michele Paiano, rispettivamente attraverso la rappresentazione di un quadro legato ai colori dei vini e la scelta degli stessi per l’assaggio. La vista è il senso di questo primo laboratorio, dove il giallo verdolino salta al paglierino, i vini giovani passano ai più maturi che hanno riposato in botte; consigliamo Collio Gradis’ciutta Riserva 2019, un blend di tre vitigni pensati da Robert Princic, friulano, ribolla, malvasia, nato con l’intento di rispettare la tradizione dei bianchi del Collio, fermentazione in acciaio, maturazione in botti di rovere francese e di Slavonia, affinamento in bottiglia di oltre un anno; il colore è giallo intenso tendente al dorato.


La somma del concetto di “casa” e di “Paradiso” la trovate qui, al Relais Russiz Superiore, dimora di ben sei generazioni che tramandano e coltivano con passione il vino con un’agricoltura sostenibile, grandi ricerche scientifiche e processi innovativi seguiti dalla giovane portavoce in casa Russiz, Ilaria Felluga.
La cantina è un luogo carico di sacralità, più vicino ad un monastero, dove le botti sono i santi e le bottiglie la Fede.
Queste ultime, impolverate come mummie e camaleontiche con l’ambiente, sono riserve datate che risorgono dalle ceneri solo in occasioni davvero speciali, come Fenici.

Il Relais Russiz Superiore è il luogo dove si svolge il laboratorio olfattivo a cura dell’aromaterapeuta Elena Cobez in collaborazione con la sommelier Isis Brunori. Un’immersione profumatissima nel mondo delle essenze che possiamo ritrovare nel bicchiere. L’esercizio migliore per allenare il nostro olfatto è annusare tutto ciò che ci circonda, piante, foglie, fiori, il succo di un frutto, il legno degli alberi, l’aria accanto ad un ruscello, e non c’è luogo che ispiri più di questo, attraversata da lussureggianti vigneti dove l’aria è intrisa di freschi profumi.


Ma il Collio non è solo vino, per godere del panorama consigliamo anche una passeggiata a cavallo lungo il sentiero delle Vigne Alte che collega il Castello di Spessa e la località Subida, 60 minuti accompagnati dai ragazzi del Maneggio La Subida verso un gioiello naturalistico ricco di punti panoramici, macchie di bosco e vigne tra le più interessanti del Collio; un tempo prezioso per tornare in contatto con i nostri amici animali, con la natura, uno spazio che dovremmo imparare a ritagliarci spesso per “sentire” profondamente. Furia Buia è certamente il cavallo più adatto, perchè? E’ una godereccia e ama mangiare, sarà la vostra compagna ideale!

A pochi passi dal Maneggio, la Trattoria al Cacciatore La Subida, una stella Michelin dello chef Alessandro Gavagna.
Delizioso il filetto di cervo scottato alla brace, rosato, con uova di trota e aroma di pistacchio; e i cannelloni ripieni di ricotta di malga e sclopit.
Il laboratorio dedicato al gusto si svolge proprio qui, sotto la guida del ristoratore Mitja Sirk con assaggi alla cieca perchè i vini del Collio vanno amati per la loro essenza e non per l’etichetta. Per cui fate giocare le papille gustative, aizzate i sensi e dimenticatevi dei nomi, qui nel Collio tutto è sostanza.



Abbiamo mai pensato ad un collegamento tra uva e tatto? Tralasciata l’indimenticabile pigiatura del Bisbetico Domato, il Dott. Carlo Fossaluzza, Responsabile Commerciale dell’Azienda Colmello di Grotta, ha ideato un percorso tattile ricco di spunti, dove cinque tavole di legno, grezze e non lavorate, ci riportavano alle botti di affinamento, alle fibre, al colore, al profumo delle stesse.
La magnifica location di Borgo Conventi, una Tenuta in Farra D’Isonzo che sorge su un appezzamento di terra dove frati domenicani costruirono il primo monastero del luogo, è zona di produzione di raffinati vini, a partire dai 30 ettari di vigna tra Isonzo e Collio.
Fiore all’occhiello “Luna di Ponca” il nuovo vino a denominazione Collio DOC Riserva frutto di un blend tra Friulano, Chardonnay e Malvasia. Un vino dal lungo affinamento, parte di cui svolto in barrique, ottenuto dalle uve vendemmia 2019.  6096 le bottiglie da 0,75l, 230 magnum da 1,5l e 20 Jeroboam da 3l, la cui etichetta, numerata, recita così:
La Luna influisce sulla vita della Terra; la Ponca è la vita della vite. La Luna e la Ponca si riveleranno sorso dopo sorso“.


Un salto nel passato al Castello di Spessa, Capriva del Friuli, dove quel briccone di Casanova si divertiva a flirtare con le donne altrui; questo non ha impedito ai successori del castello di dedicargli statue e premi, come “Il Cavaliere di Seingalt” del 2004, (titolo di cui si fregiava Casanova), iniziativa che omaggia l’uomo per poliedricità, eleganza, cultura e arte di vivere.
Luogo prestigioso per accoglienza, con le sue suite e appartamenti nelle vigne; eventi speciali, golf club, giardini per meditative passeggiate e la produzione di vini minerali, eleganti, persistenti e di notevole freschezza.

La conclusione del laboratorio dei sensi indetto da Enjoy Collio Experience e che aprirà al pubblico nel 2023, si conclude all’azienda Venica&Venica a cura del Maestro Massimo Devitor che con l’udito ha ideato una esperienza sonoro-gustativo-olfattiva.

Vogliamo che il vino venga raccontato anche dal punto di vista delle emozioni perché il Collio stesso è un territorio che emoziona attraverso i suoi panorami spettacolari, i sapori e le tradizioni. – afferma Lavinia Zamaro, neonominata Direttrice del ConsorzioIl nostro compito è anche quello di promuovere le sensazioni che la nostra terra suscita nei visitatori, sensazioni che vengono ritrovate e percepite anche attraverso i vini”.

“È un orgoglio e un piacere, per noi del Consorzio, coinvolgere esperti del territorio in questo progetto a lungo termine che punta a valorizzare il Collio in tutto e per tutto, come terra di vini bianchi di altissimo livello e come territorio capace di elargire emozioni uniche – spiega il Presidente David BuzzinelliQuesto è un pezzo importantissimo del nostro percorso che punta a far diventare il Consorzio un punto di riferimento per l’enoturismo; un percorso su cui ci stiamo impegnando molto e da tempo”. 

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