Vivienne Westwood, stilista e attivista alla PFW

La donna dalle mille sfaccettature, Vivienne Westwood, lancia a Parigi una capsule collection ideata con suo marito, Andreas Kronthaler, di cui è sua musa ispiratrice.


Tutto ciò che so l’ho appreso dalle donne“, ammette Andreas Kronthaler.
Questa collezione la dedico a loro. Rosita che produce da anni e riesce sempre a realizzare quello che voglio. Amo il mare, amo gli italiani ed è attraverso Rosita che ho potuto fare del mondo mediterraneo la mia fonte di ispirazione. Iris mi ha aiutato a sviluppare un sistema di taglio che richiama quelli di Matisse; molto del suo lavoro si focalizza sul Mediterraneo. Abbiamo applicato le sue forme corporee alla modella e cucito insieme pezzi di tessuto per creare la forma. Poi Yasmine: abbiamo lavorato insieme sui costumi da bagno; lei è parigina e disegna lingerie. Abbiamo trascorso le vacanze al mare insieme e nessuno meglio di lei sa come indossare un bikini. Amo la luce, la semplicità e le onde. Sabina, la mia amica di sempre, mi aiuta nello styling e mi riporta all’ordine. Vivienne, la donna che ammiro e amo. Abbiamo preso centinaia di decisioni insieme e imparato l’uno dall’altro. Greenpeace le ha dato un pezzo di stoffa preso dalla prima Rainbow Warrior che affondò in battaglia contro le autorità, un tessuto di un blu talmente bello che l’ho ripreso in collezione. Infine mia mamma che mi ha sempre incoraggiato e fin da bambino ha chiesto la mia opinione su qualsiasi sua scelta“.


Il defilé si svela con l’incedere delle modelle, scoprendo ciò su cui ha fatto leva: il jersey.


Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood” non è solo un elogio alla donna, è anche attivismo e amore per l’Italia.
Infatti, l’intera collezione supporta www.weareprojectzero.org per la protezione dell’Oceano.


Il lento progredire degli abiti sulla passerella, mette in scena il barocco della moda.
Le iconiche giacche sartoriali si prensentano in jacquard floreale, gli abiti fanno luce su un’attenta ispirazione greca, linee morbide e oversize tagliano il segno ai cardigan, mini abiti in duchesse nera fanno dai contrasto ai bomber jacket.


Il ricordo di una Vivienne bambina è dato dalla senza tempo t-shirt rosa con una sua foto stampata.
Infine il tema europeo della collezione raggiunge l’apice con una maxi shopper in cotone con scritta “Destination Italy”.

Sfila a Parigi Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood

Dopo 25 anni d’amore e di sodalizio artistico Andreas Kronthaler firma la collezione Autunno/Inverno 2016-2017 di Vivienne Westwood. L’eccentrica stilista inglese, antesignana del punk, abbandona la storica etichetta Gold Label a favore di una collezione che vede accanto al proprio nome quello del marito. Un modo per sugellare la love story che lega i due: la Westwood conobbe Kronthaler nel 1980, quando lei insegnava moda all’Università di Berlino. Andreas era uno degli allievi più promettenti. Notato il talento del giovane, dopo uno stage presso la casa di moda creata dalla stilista inglese nacque una storia d’amore che dura fino ad oggi.

«È un riconoscimento all’uomo che amo e che lavora con me da una vita»: queste le parole con cui Vivienne Westwood ha commentato il nuovo sodalizio artistico. «Negli anni Andreas si è preso carico di sempre più responsabilità e sono lieta che anche il pubblico possa riconoscerne i meriti», ha aggiunto la stilista, la cui linea adesso si chiamerà Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood.

È l’Oriente ad ispirare la sfilata che ha avuto luogo nell’ambito della Paris Fashion Week: il Buddismo e la filosofia zen sono i cardini entro cui si sviluppa una collezione dal nome altamente evocativo, Sexercise, che vede sfilare in passerella modelli maschili e femminili, in un continuo gioco di rimandi e scambi di identità. Come lo Yin e lo Yang, i due poli maschile e femminile si intersecano a vicenda, in un suggestivo gioco di ruolo. La collezione è nata dopo la visita di un’amica di lunga data della Westwood, ricevuta lo scorso Natale: è stata infatti Sharon, ex assistente della stilista ai tempi di Buffalo Girls, ora divenuta monaca buddista, ad ispirare la collezione. La donna, nonostante lunghi anni dedicati alla meditazione, non ha perso la sua vena creativa e gli abiti da lei cuciti per i suoi viaggi sono stati portatori di una potente ispirazione per la nuova collezione di Vivienne Westwood.

(Fonte Madame Figaro)
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(Fonte Madame Figaro)
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(Fonte Madame Figaro)
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(Fonte Madame Figaro)

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(Fonte Madame Figaro)


La donna che calca la passerella per la prossima stagione invernale ricorda un po’ una monaca buddista, tra drappeggi e volumi che ricordano il saio e la tonaca. Ma la vena punk e i consueti dettagli neoromantici rientrano nei canoni tipici del brand inglese. Contrasti e sovrapposizioni si uniscono a corsetti e suggestioni neoromantiche. Stampe orientali fanno capolino sotto a mantelle e capispalla strutturati dai volumi teatrali, che vestono sia l’uomo che la donna. La palette cromatica abbraccia toni scuri, mentre i gioielli sono firmati dalla madre di Kronthaler. Vivienne Westwood attinge dai pittori fiamminghi e da Bruegel per quanto riguarda le suggestioni di paese, le cromie scure e drammatiche e i colletti da ragazza perbene, che vengono poi declinati nella consueta chiave Eighties, evidente nelle giacche oversize che profumano di punk.

(Foto cover AP Images)


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