“Dreams on paper”: la mostra a Lecce che omaggia i grandi artisti del ‘900

Qualsiasi opera artistica che sia una scultura o una struttura ha bisogno di un disegno su carta.

Perché è con uno schizzo che prendono forma le opere più importanti. Quelle che nel tempo hanno lasciato la loro traccia. Quelle che hanno mosso l’emotività della gente. Suscitato emozioni inequivocabili.

Da questa visione a Lecce è stata organizzata una mostra che lascia riflettere sull’importanza dei disegni.

 

Capogrossi
Capogrossi

 

Salvador Dalì
Salvador Dalì

 

 

Dreams on paper” (Sogni su carta) è un’ esposizione che esplora i pensieri dei più grandi esponenti dell’arte contemporanea, impressi su carta.

Tiziano Giurin, Presidente di Art&Co Galleria Lecce, omaggia i grandi maestri del novecento. Artisti del calibro di Dalì, Mirò, Lucio Fontana, Mimmo Rotella, Ugo Nespolo, Capogrossi, Giosetta Fioroni e non solo.

“Seguendo il fil rouge del nostro progetto – ha dichiarato Giurin- abbiamo deciso di investire nel territorio e compiere, come galleria, un ulteriore sforzo imprenditoriale, con lo scopo di favorire l’apertura di Lecce all’arte contemporanea internazionale, affinché si trasformi sempre di più in un salotto culturale degno di nota. Sono un nostalgico, ispirato alla vivacità artistica delle gallerie parigine, e una mostra che richiamasse la bellezza del sogno attraverso i maestri del 900 italiano mi è sembrato il modo migliore per inaugurare questo ponte ideale tra la Puglia e l’Oltralpe. Ma “Sogni su carta” non è che l’inizio di un ricco calendario di mostre che si svolgeranno nei prossimi mesi“.

 

Fioroni Giosetta
Fioroni Giosetta

 

Lucio Fontana
Lucio Fontana

 

 

“Dreams on paper”, la mostra dedicata ai grandi artisti del novecento, verrà inaugurata il prossimo 22 ottobre alle 18:30 presso la sede di Art&Co in via Salvatore Nahi a Lecce chiudendo i battenti il prossimo 22 dicembre 2016.

 

 

 

Antonio Lopez. New York omaggia l’illustratore di moda

Il New York Times lo definì “un grande illustratore di moda” ma in molti, finirono per dimenticare le sue opere.

New York, con una mostra al Museo del Barrio, rende omaggio al dimenticato Antonio Lopez, il grande illustratore di moda, menzionato da tanti, per aver poggiato la sua carriera su quattro muse che sarebbero diventate in divenire, le Antonio’s Girls e cioè, Jerry Hall, Grace Jones, Pat Cleveland e Jessica Lange.

 

Antonio Lopez (fonte immagine d.repubblica.it)
Antonio Lopez (fonte immagine d.repubblica.it)

 

Oscar de la Renta by Antonio lopez (fonte immagine beatricebrandini.it)
Oscar de la Renta by Antonio lopez (fonte immagine beatricebrandini.it)

 

 

(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)
(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)

 

 

Nato a Utuado (Portorico) l’11 febbraio 1943, all’età di sette anni assieme alla famiglia, si trasferisce a New York.

La passione per la moda, nasce dalla necessità della madre, Maria Luisa Cruz, di tenere il figlio lontano dalla strada. E’ lei, un’abile sarta, ad avvicinare Antonio nel fashion system, chiedendogli di disegnare i fiori che lei stessa avrebbe ricamato.

Assecondando le sue doti artistiche, frequenta la High School of Art and Design e, in seguito, il Fashion Institute of Tecnnology.

 

(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)
(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)

 

(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)
(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)

 

(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)
(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)

 

(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)
(fonte immagini badinicreateam.blogspot.it)

 

 

A lui si sono affidate maison come Valentino e Missoni e testate giornalistiche come il New York Times, Vogue, Vanity Fair, Elle e Harper’s Bazaar.

Incontra poi l’art director Juan Eugenio Ramos; tra i due nasce una stretta collaborazione e anche un grande amore. Si batterono a lungo per portare i concetti di razza e genere nella moda, fino a quando Antonio non spirò il 17 marzo del 1987, a causa di un sarcoma di Kaposi sopraggiunto come complicanza all’AIDS di cui era affetto da diversi anni.

 

(fonte immagine verlanga.com)
(fonte immagine verlanga.com)

 

 

In suo onore, furono pubblicati diversi libri tra cui “Antonio Lopez: Fashion, Art, Sex, and Disco” di Roger e Mauricio Padilha (Rizzoli, 2012).

La mostra a lui dedicata, “Antonio Lopez: Future Funk e Fashion“, resterà aperta fino il prossimo 26 novembre 2016.

 

 

 

Fonte cover bangbangbang.com.mx

“Forte Fragile”: Hermès omaggia i felini e Robert Dallet alla GAM di Milano

Eleganza e gran carattere. Bellezza e forza. Il felino, fin dalla notte dei tempi, affascina e seduce chiunque. Questa sua innata raffinatezza è stato motivo di omaggio da parte della maison Hermès che da sempre ha raffigurato l’animale nei suoi carrés potenziando il lusso che il marchio da sempre esporta in tutto il mondo.

 

Hermès omaggia i felini al GAM di Milano (fonte style.corriere.it)
Hermès omaggia i felini al GAM di Milano (fonte style.corriere.it)

 

I felini hanno sempre attratto il pittore e naturalista Robert Dallet (fonte style.corriere.it)
I felini hanno sempre attratto il pittore e naturalista Robert Dallet (fonte style.corriere.it)

 

 

Ed è proprio al felino ed al pittore Robert Dallet che la casa di moda parigina presenta la mostra “Forte Fragile” presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano dal 23 all’8 maggio 2016.

Robert Dallet, dagli inizi degli anni sessanta fino allo scadere degli anni novanta, dimostrò un forte interesse per i felini tanto da spingerlo, quasi ossessionato, a studiarne minuziosamente l’anatomia e disegnarli su ogni dove.

 

Con "Forte Fragile", Hermès omaggia Robert Dallet ed i felini
Con “Forte Fragile”, Hermès omaggia Robert Dallet ed i felini

 

La mostra aprirà i battenti il 23 aprile e terminerà l'8 maggio 2016
La mostra aprirà i battenti il 23 aprile e terminerà l’8 maggio 2016

 

 

Nel 1984, quando il pittore e naturalista francese  incontra l’Ad di Hermès  Jean-Louis Dumas, nascono i primi due foulards stampati: Équateur e Kenya che consolideranno un importante sodalizio che durò fino alla morte dell’artista avvenuta dieci anni fa.

La mostra, inaugurata a gennaio 2016 al Bruce Museum di Greenwich (Usa), dopo Milano sarà presentata a  Monaco di Baviera, Hong Kong, Taiwan e Bombay.