Dove c’è il suo nome c’è personalità.
E salendo da SALI (sì il nome è proprio un invito), il nuovo izakaya sito al settimo piano del Radisson Collection Hotel Santa Sofia, si capisce che Alessandro Mario Cesario ha fatto centro. Anche questa volta.
Ma chi è Alessandro Mario Cesario?
Ex proprietario e ideatore di The Yard poi Doping Club, oggi a Casa Tobago che ripercorre lo stesso concept ma rinnovandosi, ed ora con SALI, ha ideato e timbrato a fuoco uno stile unico dei cocktail bar milanesi. Maximalisti con un gusto estremo ed una capacità di mixare arredo vintage con pezzi di design, stili esotici con l’essenzialismo Japan. Tant’è che qui da SALI ci si aspettava di “ritrovarlo”, invece ci stupisce per il “less is more“, seguendo lo stile “iki“, e aprendosi ad un pubblico internazionale.
Caldi gli ambienti nell’illuminazione che ricordano lanterne rosse e atmosfere alla Wong Kar-wai, statuette souvenir di qualche viaggio nel Sol Levante, ritratti dove l’arte del tatuaggio prende forma su volti giapponesi con l’horimono.
E a spiazzarci, dei balconcini stile parigino che si fanno spazio tra i tetti, con una vista sulla città meneghina, un pot-pourri di richiami alle città più stylish del mondo.
A firmarlo insieme a lui, Christian Brigliadoro, socio del gruppo Sequoia, un passato nel settore della moda, un segno importante di riscrittura dello stile e dell’accoglienza, e la progettazione realizzata in
collaborazione con l’architetto Luca Piccinno di MaisonP, studio di interior design.
A capitanare SALI per la scelta F&B, Daniel Jonathan Selby (Operation Beverage Manager, già The Connaught di Londra) e la visione mixologica di Alessia Bellafante e Dario Baturi (Bar Manager).
I sapori sono umami, fermentati, con ritorno costante di cereali e sakè, tra i signature:
- Hokkaido, in stile Old Fashion con Hibiki Japanese Harmony, sesamo,
shiromiso, dal sapore Umami e accompagnato con cioccolato fondente; - Kansai, un punch con Casamigos Blanco, Bulleit Bourbon, Tè Matcha, yuzu e
cocco, servito con Mochi a sorpresa; - Aomori, a base di Amazake, Sakura Bancha Cordial, profumo di cardamomo,
per un drink dalle note maltate, in grado di riprodurre il rituale del Sakè
giapponese.


La proposta gastronomica è guidata da Chiara di Salvo, giovane talentuosa Chef formatasi alla corte di Gordon Ramsey, e coadiuvata da Ulisses Sangalli (già Polpo Milano), seguendo il vero stile izakaya che vede il cibo in “sharing“:
- Sando di Wagyu (Koji e yuzu e coleslaw di cavolo cinese) per esaltare la
pregiatissima carne Wagyu, reinterpretandola in una forma moderna e
accattivante, come un sandwich gourmet che esalta la tenerezza e il sapore
unico della carne; - Yakitori (nelle versioni con pollo e cipollotto, friggitelli, mazzancolle e
Wagyu), non semplici spiedini, ma un’esperienza scenografica; - Chirachi Crispy Rice, ovvero “bocconi bite” di tartare di tonno e salmone su
riso croccante.
SALI è un piccolo viaggio in Giappone pur rimanendo in città, ma soprattutto un cocktail bar raccolto, intimo, dove “accoglienza” e “ospitalità” fanno da padroni, e un nuovo modo di vivere l’appuntamento del drink.


DOVE SI TROVA SALI
Settimo piano presso Radisson Collection Hotel Santa Sofia Milano
Ingresso da Corso Italia 29, Milano
M4 Santa Sofia
Mercoledì e giovedì, dalle 18.00 all’1.00
Venerdì e sabato, dalle 18.00 alle 2.00
Domenica, dalle 18.00 alle 0.00