Il workwear sartoriale di Lemaire

Atmosfere monastiche si alternano a note workwear sulla passerella di Lemaire: Christophe Lemaire e Sarah-Linh Tran gettano le basi di una estetica nuova, che intende violare deliberatamente i diktat imperanti: dimenticate il dress code professionale, che qui si arricchisce di spunti inediti, in perenne bilico tra meditazione malinconica e suggestioni timeless. La musa a cui il duo di stilisti si ispira è una fashionista, ristretta entro gli angusti confini di un ufficio: cosa indosserebbe una it girl contemporanea se si trovasse dietro la scrivania? Questo il sunto da cui il duo creativo parte, in una riflessione tutt’altro che banale, che intende anche coniugare le molteplici correnti della moda attuale, dalle ardite sovrapposizioni tipiche dello streetwear alle note sporty-chic fino allo charme evergreen dei capi sartoriali, protagonisti del défilé. La sfilata si apre con uno shirt dress in lana nera con austero colletto bon ton e maniche extra long: domina quindi una classicità dal piglio sartoriale, che trascende i confini fino a toccare vette inusitate, che strizzano l’occhio a certo conservatorismo. Gonne al ginocchio si alternano a cappotti oversize, tra colli alti dal piglio esistenzialista e tripudio di velluto a coste. Largo a blazer senza collo in grigio, tra proporzioni angolari che enfatizzano la silhouette. Il duo creativo addolcisce il mood imperante attraverso tocchi più femminili, come in certe tuniche e nei blouson da indossare con gonna a tubo. Non mancano inediti coup-de-theatre, come la blusa con rouches in suede gigio da indossare con cargo pants, o le sete preziose declinate su gonne e bluse che divengono i nuovi abitini da cocktail.

Il minimalismo chic di Lemaire

Suggestioni workwear dominano nella collezione AI2017-18 di Lemaire, che ha sfilato nell’ambito della settimana della moda maschile parigina. Una sfilata intrisa di un’aria malinconica, che porta sulla passerella parigina la solitudine degli impiegati dei call center, che si sentono in sottofondo come colonna sonora del défilé: la nuova società digitalizzata sembra aver perso ogni attenzione per l’individualità. Ispirazioni working dominano nei pantaloni cargo e nelle canottiere senza maniche. Largo anche a blouson con maniche ampie e capispalla dall’aria pulita ed elegante, che si alternano al più classico trench. Cristophe Lemaire, che ha disegnato la collezione a quattro mani con Sarah-Linh Tran, ha dichiarato di essersi ispirato ad un workwear raffinato, che non lesina in forme e volumi che guardano al Giappone underground degli anni Ottanta. Lo stilista ha aggiunto più colore alla collezione, che indugia sui toni neutrali del sabbia, verde oliva, mostarda e prugna. Tra i materiali utilizzati predomina la lana gabardine, il cotone pesante twill, cotone idrorepellente e nylon. Tripudio di knitwear tra tocchi classici ed evegreen nei pullover e dei dolcevita. I pantaloni con elastico in vita sfoggiano proporzioni cropped o si stringono sulla caviglia. L’estetica di Lemaire si evolve con questa collezione in senso più classico, tra silhouette morbide e l’uso di una palette cromatica più ricca, che offre anche dettagli in colori come il giallo, il blu e il rosso. L’uomo Lemaire sfila sfoggiando un’eleganza effortlessy-chic che non teme di fare proprio uno stile disimpegnato e casual. La semplicità diviene leitmotiv di una collezione raffinata come poche, in cui lo stesso uso della palette cromatica dà vita a virtuosismi stilistici nella composizione di piccoli capolavori cromatici ton sur ton. Un uomo naturalmente elegante che non ha bisogno di abbondare in inutili orpelli ma punta invece ad un sofisticato minimalismo.

L’eleganza oversize di Lemaire

Cambiamento di rotta in casa Lemaire. I designer Christophe Lemaire e Sarah-Linh Tran ci hanno riservato parecchie sorprese nella collezione che ha sfilato nell’ambito della settimana della moda parigina. Non un radicale taglio col passato ma una fucina di idee nuove che spezzano con l’estetica tradizionale del brand. Una su tutte, l’uso del colore. Se finora era quasi nascosto, occultato nei meandri della sperimentazione, nella collezione primavera/estate 2017 se ne fa un uso maggiore: largo a sfumature di blu, grigio, khaki. Inoltre il duo di stilisti si apre anche alle stampe, che impreziosiscono camicie e gonne. Volumi over nei pantaloni accompagnati da cinture. Spontaneità e sperimentazione tanto nelle cromie quanto nei volumi dal piglio eccentrico; tripudio di linee asimmetriche e tagli che inneggiano ad una inedita sensualità, per un’eleganza effortlessy-chic. Dominano suggestioni mannish nei volumi esasperati di capispalla e blouson, ma anche pantaloni. Non mancano inoltre spunti streetwear.

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(Foto: Madame Figaro)