Craig Green porta militari e marinai in passerella alla London Fashion Week Men’s

Craig Green non ama raccontare ispirazioni e significati nascosti delle sue collezioni: preferisce che sia il pubblico a interpretarle liberamente. In questo caso, però, i dettagli della moda uomo autunno inverno 2017 presentata alla London Fashion Week Men’s sono stati svelati. A un primo sguardo, potrebbe sembrare che lo stilista, British Menswear Designer of the Year, abbia voluto semplicemente cavalcare l’onda dell’incertezza e del terrore di questi tempi bui per una collezione dal sapore militare, ma dietro corazze e armature c’è molto di più. Stava guardando una puntata del programma Who do you think you are? e ha scoperto la storia dei vecchi pescatori che salpavano lasciando a terra famiglia e legami per non vederli né sentirli per mesi interi. Così il designer ha iniziato a riflettere sul mare come simbolo di isolamento, di lontananza dagli affetti, di terrore dell’ignoto. A ciò si è aggiunto il ritrovamento di un libro di uniformi militari, che qualcuno vicino a lui ha commentato dicendo «Questi sono uomini veri!» e da lì una riflessione sul concetto di virilità. «Ho pensato: come uomini veri? – spiega Craig Greenc’è questa strana concezione che l’uomo debba essere un eroe».


Così la moda uomo 2017 di Craig Green si basa sul concetto di perdita, di paura dell’ignoto e di fragilità. L’uomo della prossima collezione autunno inverno indossa le sue insicurezze, imbottendosi per proteggersi. Cappelli e impermeabili da pescatore e completi-armatura in tweed, stampe tappezzeria e avvolgenti piumini. Storia e tradizione si fondono con un gusto moderno, che rimanda alle storie di fantascienza con un significato esistenziale. Non a caso, Craig Green firmerà i costumi del prossimo Alien: Covenant. L’idea romantica dell’isolamento per mare viene reinterpretata alla luce dell’isolamento sociale odierno, con una moda uomo che letteralmente avvolge, proteggendo ma isolando allo stesso tempo. Una delle collezioni autunno inverno 2017 più interessanti di questa London Fashion Week Men’s.


London Fashion Week Men’s: Topman è nostalgia adolescenziale 90’s

Mood adolescenziale per l’uomo Topman.
L’autunno/inverno ’17 non è che un richiamo nostalgico, malinconico, carico di suggestioni che ricorda amori in frantumi, speranze da coltivare, passioni, melodico rock e camerette piene di libri e riviste.

Il look si presenta colorato, fresco e appariscente: i toni pastello ben si proporzionano a lunghe e calde felpe logate, frange e pellicce s’alternano a pelle e bomber jacket androgini.

È il ritorno nostalgico degli anni ’90, è il racconto dell’amore vissuto a piccoli passi, delle prime esperienze cantate e risuonate come vecchie canzoni di Kurt Cobain.
La collezione sembra ispirarsi esplicitamente ai toni dei pub e dei club culturali degli anni ’90 in Gran Bretagna tanto da riprenderne una varietà e una diversità formale, la silhouette e i colori.
Un soft mood dato dai toni pastello riecheggia per tutta la collezione accompagnato da stampe psichedeliche, cappelli a secchio e loghi laddish.
Per un brand come Topman che sostiene da sempre una solida connessione con la musica, non poteva esser d’ispirazione un periodo e uno stile diverso da quello degli anni ’90.
Ma a Topman di questi 90’s piace soprattutto la cultura rave che si esplica sotto forma di bianchi calzini sportivi, pendenti con crocifisso e giacche a vento in nylon.
E ancora, come memoriale, a ricordare il periodo di massimo splendore della techno music sono le morbide maglie e i pantaloni neon in pelle da motocross.

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Il passaggio di generazione è stato affidato al figlio di Liam Gallagher (l’ex frontman del gruppo Oasis), Lennon Gallagher, del quale si è detto molto orgoglioso.
Il debutto di Lennon Gallagher avvenuto durante la settimana della moda maschile londinese ha il suo perché nello show di Topman, show che diviene così una dedica al sound 90’s.
Nato nel 1999 dall’unione di Liam Gallagher e Patsy Kensit, egli prende il nome da Jhon Lennon.
John Lennon significa tutto per me. Non potrei dire che è migliore di McCartney, direi che sono diversi, ma entrambi grandi. Mi piace di più la roba di Lennon perché è più bella, è più pazza“, ha spiegato Liam nel 2012.

London Fashion Week Men’s, il design sostenibile di CROWTHER/PLANT

Approda all’idea di un nuovo e più genuino fashion world il brand CROWTHER/PLANT che mira alla salvaguardia dell’ambiente e a una moda ecosolidale e sostenibile.
L’idea di fondo pone l’accento sul ruolo indispensabile del progettista che deve avere a cuore il suo mestiere e deve riflettere ed agire per giungere a una produzione responsabile.

Il brand CROWTHER/PLANT nasce a Margate England, luogo dal quale trae ispirazione.
La scogliera, il mare, le onde cristalline e il tramonto sono elementi fecondi per un’ispirazione di stampo naturalista e spirituale che tanto piace ai due designer Cat Crowther e Emrys Plant, fondatori del brand.
Il primo incontro tra i due avviene nel corso del 2001, durante gli studi, presso la Nottingham Trent University ma non eccede in una posizione che li vede entrambi coinvolti in uno stesso progetto sin da subito.
Infatti, nel frattempo, Cat Crowther trascorre un decennio a Parigi come designer di maglieria di alto livello presso Kenzo e Eric Bompard, mentre Emrys Plant sviluppa una tecnica di progettazione plurale che dal disegno menswear si apre verso l’installazione pubblica.

I due hanno deciso così di riunire i propri principi di ecologia e sostenibilità dell’ambiente per fare della moda un’esperienza di benessere oltre che estetica.
Dalla produzione responsabile che avviene esclusivamente in Inghilterra, il brand eco-sostenibile crea prodotti di qualità in cotone organico e tintura a mano in indaco naturale tramite un processo che dona un’incredibile profondità di colore e finitura unica.
La collezione ispirata allo sport-luxe, invece, nasce dall’equilibrio visivo della maglia lavorata con cotone biologico britannico.

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London Fashion Week Men’s: il minimalismo di Alfie Douglas

Si aprono le porte della London Fashion Week Men’s che – da questo sei gennaio – favorirà i trend e le news del fashion system londinese maschile.
Ancora poco noti i volti dei designer di questa edizione della settimana della moda, ancora da scoprire e ancora da apprezzare.
Tra questi il brand inglese Alfie Douglas, emblema e carattere minimal.

Geniali, singolari, irripetibili.
Questi gli aggettivi che segnano e cristallizzano il lavoro della famiglia inglese Alfie Douglas, una famiglia di creativi che lavora a mano capi e accessori esclusivi favorendo l’artigianato e il prodotto di qualità.
Dopo il suo debutto nella primavera del 2014, il brand si afferma sempre più in ambito moda permettendo ai sei componenti della famiglia Alfie Douglas di dar forma a nuova creatività che pone le proprie basi nello stile minimal.

L’azienda a conduzione familiare, composta da due genitori e quattro figli, produce e commercializza prodotti moda senza aver mai avuto prime esperienze in questo ambito.
Si tratta di una semplificazione istantanea del processo di produzione, processo che non prevede disegni o grafici, riflessioni o analisi di mercato ma creatività, buon utilizzo della pelle lavorata a mano e ottima comprensione di un mood minimal che si adatti facilmente a qualsiasi momento e occasione della vita.

A favorire la propensione al minimal è la linea di Backpacks realizzati a mano, originali e senza tempo, qualità fondamentali per la produzione di capi e accessori minimalisti.
È l’elogio dell’accessorio in pelle, semplice e non vistoso per adattarsi e conformarsi il più possibile al corpo e allo stile di chi lo indossa.
Ed è proprio l’utilizzo della pelle che ne mostra la sua prima proprietà: tanto più la si utilizza, ancor più modella l’aspetto e s’adatta alle forme del proprio corpo.
Gli zaini in pelle sono inoltre composti da tre dimensioni che agevolino una vita in movimento, che realizzino la dipendenza di una generazione tecnicista e che si modellino in base alle esperienze e allo stile di vita.

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