NewGen 2017: i giovani stilisti supportati dal British Fashion Council

Il British Fashion Council ha annunciato i nomi di quindici stilisti che godranno del supporto economico e manageriale NewGen 2017. Si tratta di giovani talenti britannici, che saranno guidati e finanziati nel complesso cammino per raggiungere il successo nel fashion system. Il programma di supporto degli stilisti emergenti subisce una modifica sostanziale: i nomi scelti per NewGen 2017 riceveranno sostegno finanziario, tutoraggio e formazione al business per l’intero anno e non più stagionalmente, come è accaduto negli anni passati. Il British Fashion Council decide quindi di puntare su 15 astri nascenti della moda britannica per un periodo più lungo, che comprenderà sia London Fashion Week Men’s che la London Fashion Week dedicata alla moda femminile.


A-Cold-Wall*, Charles Jeffrey Loverboy, Halpern, Nicholas Daley eRichard Malone sono i brand che riceveranno per la prima volta il sostegno NewGen, mentre Cottweiler, Kiko Kostadinov, Liam Hodges, Phoebe English MAN, Marta Jakubowski, Molly Goddard, Paula Knorr, Sadie Williams e Wales Bonner, che già beneficiavano del programma, continueranno a farne parte. I quindici stilisti presenteranno le loro collezioni tra il 9 e il 12 giugno per la London Fashion Week Men’s e a metà settembre per la prossima settimana della moda donna di Londra. «Essere capaci di selezionare ‘NewGen’ sia per il womenswear che per il menswear fianco a fianco, quest’anno ha dato allo schema una visione panoramica della forza di Londra come punto di riferimento centrale della giovane innovazione – dichiara Sarah Mower, Ambassador per i talenti emergenti di BFC, Responsabile Critico di VogueRunway.com e presidente della commissione di ‘NewGen’ – Eravamo tutti pieni di energia nell’essere ispirati da un tale aumento di talenti diversi provenienti da altrettanti background». Le fa eco la Chief Executive del BFC, Caroline Rush: «Il nuovo format della nostra iniziativa ‘NewGen’ consente al BFC di essere flessibile nel supporto che offre ai designer emergenti, e riconosce la natura mutevole del fashion business. Vogliamo rafforzare questi designer perché possano costruire e potenziare il proprio brand in totale allineamento con la loro visione creativa».

London Fashion Week 2017, la sfilata di Burberry see-now-buy-now

In quest’ultima edizione della London Fashion Week, Burberry ha rivoluzionato il modo di intendere la moda. Il brand più British che ci sia ha aderito, già dallo scorso settembre, alla filosofia del see-now-buy-now: mentre sfilava a Londra, la collezione primavera estate 2017 era già nei negozi Burberry pronta per essere acquistata, spezzando quindi i ritmi tradizionali del fashion system che prevedono di presentare una collezione sei mesi prima che venga messa in vendita. Il direttore creativo Christopher Bailey ha scelto anche di far sfilare in passerella moda uomo e moda donna insieme, altra distinzione che sta pian piano sparendo dalle sfilate di tutto il mondo. Per la collezione Burberry primavera estate 2017, Bailey si è ispirato alle opere dello scultore britannico Henry Moore, che erano esposte lungo la passerella durante lo show. Moore, casualmente, è nato a Castleford nello Yorkshire, stesso luogo in cui Burberry iniziò a disegnare i suoi modelli nel 1880.


La collezione Burberry per questa primavera estate è fatta di linee asimmetriche e volumi scultorei, così come le sculture fluide di Moore che sono poi rimaste in esposizione per una settimana alla Burberry Makers House. Sia per gli uomini che per le donne i materiali sono preziosi e dalle diverse consistenze materiche: shearling e pizzo macramé, cotone e seta, fettuccia e tessuti felpati. Il pizzo riveste con grazia linee maschili per lui e per lei, lunghe camicie da indossare come minidress e impalpabili gonne a matita. Le silhouette asimmetriche fanno delle spalle il loro punto focale, esaltandole con un maestoso gioco di sovrapposizioni. I colori principali della collezione sono bianco, nero, blu e azzurro a sottolineare il carattere contemporaneo e unisex di molti look. Christopher Bailey chiude la sua sfilata alla London Fashion Week con un coup de théâtre: 78 cappe da uomo e da donna sfilano sul gran finale. “Ogni pezzo è unico, e porta con sé materiali inaspettati e tecniche di realizzazione davvero complesse” spiega lo stilista dietro le quinte. In pieno stile Burberry.


La favola di Molly Goddard incanta Londra

Nuvole di tulle, strati di balze ed audaci t-shirt a righe: è uno stile all’insegna dei contrasti quello sdoganato da Molly Goddard, affermata stilista della nuova generazione, che ha incantato all’ultima settimana della moda londinese. La nuova collezione della designer sfila tra tavole imbandite, candelabri e bicchieri di vino, in una convivialità accogliente, che diviene filrouge dell’intera sfilata: quasi come un party tra adolescenti, la donna immaginata da Molly Goddard strizza l’occhio agli anni più spensierati, da vivere tra Coca-Cola, frutta fresca e note kitsch.

In passerella tripudio di tulle, tra rouches infantili e nostalgici revival di una puerilità che non è mai fine a se stessa. La stilista rielabora i codici estetici del suo stile, in bilico tra suggestioni Eighties e romantica femminilità. Le modelle indossano calzemaglia laminate e ballerine.

Largo anche a fiocchi di velluto, maniche a sbuffo e linee a trapezio, che culminano in gonne a ruota impreziosite da balze in soffice tulle: come una ballerina, la donna Molly Goddard indugia su un filone neoromantico tanto caro agli anni Ottanta. Non mancano i contrasti, anche arditi, che la vedono indossare le maxi gonne a balze con la più iconica t-shirt a righe declinata in nuance vitaminiche. Dimenticatevi dolcezza ed ingenuità, la ragazza sa il fatto suo e sfodera all’occorrenza grinta da vendere.



Per realizzare alcune delle creazioni che si alternano sulla passerella, sono stati necessari metri e metri di tulle finemente lavorato ed impreziosito da decorazioni: fantasia, sogno e delicatezza negli abiti da ballo e nelle proporzioni che ricordano i baby-doll, in una palette cromatica che indugia sui toni del rosa baby, del verde acqua e del corallo.

Nella tavola di ispirazione georgiana tante sono le generazioni a confronto: “Volevo guardare a tutte le generazioni, a come indossano gli abiti e a come si evolvono- anziane signore, bambine, donne di mezza età”, ha dichiarato la stilista, voce autorevole dei designer di nuova generazione. Non mancano leggings in Lycra, top a trapezio, decorazioni floreali, in uno stile divenuto iconico, che rende Molly Goddard the next big thing della moda britannica.

London Fashion Week 2017, sfila la femminilità mannish di Daks

Esaltare la femminilità attraverso tessuti, stampe e tagli prettamente maschili: è la sfida vinta da Daks alla London Fashion Week 2017. La moda donna si tinge di tocchi mannish per il brand britannico, che porta in passerella look da giorno e da sera dalla semplicità disarmante. Check grigio e blu, gessato e Principe di Galles migrano dal guardaroba maschile a quello femminile, così come completi da ufficio, camicie e cravatte. A fare la differenza sono gli accostamenti con romantiche ruches, fantasie floreali e trasparenze che elevano una collezione altrimenti fin troppo sobria.


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La sfilata di moda donna Daks alla London Fashion Week si apre con un cappotto doppiopetto in checked grigio e blu. Sobrio e casual, il primo look nasconde minuscole borchie che lo rendono vivace e femminile. Così è per molte uscite della collezione autunno inverno 2017-18: Daks abbina pantaloni gessati di taglio maschile con una lievissima blusa trasparente con ricami floreali; un dolcevita grigio con un romantico tailleur floreale completo di ruches e ampio spacco; una giacca maschile oversize a una scenografica gonna con strascico in tessuto gessato. È un piacevole mix di normcore estremo (come nella gonna nera al ginocchio e nel pullover indossato su una camicia bianca e una gonna a matita) con pezzi ricercati e femminili. Daks pensa a una donna che non deve dimostrare niente a nessuno, non ha bisogno di effetti speciali ma di essere naturalmente elegante in una tenuta casual con brio. La collezione per il prossimo autunno inverno si completa con mocassini lucidi, borse a mano e spiritosi beanies. La precisione dei tagli sartoriali è evidente in ogni look, mentre il fil rouge della sfilata alla London Fashion Week è chiaramente una raffinata ricerca stilistica sul binomio maschile/femminile. Il risultato è una collezione portabile e raffinata, che vedremo sicuramente per le vie di Londra il prossimo inverno.


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L’eroe impavido di Cottweiler

Spirito indomito per l’avventuriero che sfila da Cottweiler: un eroe 2.0 che non teme le calamità naturali e le avversità, dominando lo Zeitgeist con uno stile unico. Ben Cottrell e Matthew Dainty sfornano una collezione accattivante e ricca di suggestioni.

Nella cornice di Regent Street, all’interno di un ex shopping center ora in ristrutturazione sfila una natura in chiave futurista che accoglie l’uomo Cottweiler. Il duo di stilisti getta le badi una «Cultural geography», tra gigantesche piante sempreverdi e ghiaia. Una natura artificiale, emblema della modernità, che ha assorbito e distrutto la bellezza di paesaggi incontaminati e terre vergini.

L’uomo che calca la passerella tenta di ristabilire un contatto primordiale con Madre Natura, attraverso attività quali il camping o il birtdwatching. Uno stile perfetto per affrontare ogni avversità climatica: largo a parka imbottiti, sneaker da trekking e zaini da arrampicata. Dominano ad ogni outfit suggestioni high-tech per tessuti dal piglio futurista: il capospalla ora è una sorta di sacco a pelo da indossare, tra colori cangianti e dettagli futuristi.



Ardite giustapposizioni si alternano alla più audace sperimentazione, per una sfilata ricca di spunti inediti: un concettualismo che strizza l’occhio agli sport estremi si unisce ad una palette cromatica che indugia in nuance come il viola e il verde brillante. Tripudio di stile nelle suggestioni sportswear che si arricchiscono di dettagli couture, tra luce psichedelica e musica elettronica.

Un défilé interessante, che anticipa la presentazione della prima capsule collection realizzata dal duo creativo in collaborazione con Reebok, che sarà presentata domani nell’ambito di Pitti Uomo 91.

I classici rivisitati di Maison Mihara Yasuhiro

L’eleganza senza tempo di un basco alla francese, suggestioni mariniere e linee sartoriali dominano nella collezione di Maison Mihara Yasuhiro, che ha sfilato nell’ambito della settimana della moda londinese.

La semplicità sembra essere il fil rouge della sfilata: lo stilista giapponese rivisita alcuni degli intramontabili classici, capi passepartout del guardaroba, reinterpretandoli attraverso guizzi stilistici. Dettagli inediti trasformano ora gli stessi capi in qualcosa di nuovo. Il designer ha dichiarato di ispirarsi alla semplicità più autentica come antidoto al caos del mondo contemporaneo.

“La semplicità è spesso vista come basic ma io penso che sia forte, che abbia un grande impatto”, ha affermato Mihara Yasuhiro.
Si alternano sul défilé capi maschili e femminili che condividono il medesimo stile, all’insegna dell’effortlessy-chic. Eleganza senza tempo nei capispalla: solo qua e là l’estro dello stilista si lascia andare a dettagli deformanti, che modificano l’allure originaria di certe creazioni.



Largo a giacche di nylon in kaki dalle proporzioni cocoon, che si alternano a cappotti in lana navy anch’essi oversize. Per la donna linee classiche e rimandi vintage, come nella gonna a vita alta. Tocchi di una sartorialità destinata a non passare mai di moda impreziosiscono gli outfit che sfilano in passerella. Non mancano pantaloni skinny che esaltano le linee del corpo.

Prevale un senso di ribellione, per una Youth culture dal mood rivoluzionario: sembrano quasi ribellarsi ai codici stilistici imperanti, i modelli che si danno il cambio in passerella. Alcuni sfoggiano ai piedi snearker Converse, altri si rifugiano in un passato glorioso. Non mancano i parka impreziositi da faux fur, tra berretti e charme d’ordinanza. Una collezione iconica, che sembra riaffermare il panta rei di eraclitiana memoria. Tutto passa, tutto si trasforma per poi tornare indietro: questa sembra essere la formula che ispira lo stilista giapponese, nostalgico di uno stile oggi forse dimenticato.

I guerrieri urbani di Grace Wales Bonner

Suggestioni esotiche e neocolonialismo in passerella da Grace Wales Bonner, che ha presentato la sua ultima collezione nell’ambito della settimana di moda uomo alla London Fashion Week. Sfila una parata di guerrieri urbani: indossano una sorta di uniforme dalle linee sobrie e pulite, mentre in testa sfoggiano turbanti perfetti per affrontare il caldo del deserto.

Uno stile fortemente urban che si esprime in giacche e capispalla sobri dalle linee minimaliste. I look maschili e femminili che si alternano sulla passerella strizzano l’occhio ad un multiculturalismo che sembra porsi come leitmotiv dell’intero défilé. La designer si è espressa sulla necessità di “dare a culture diverse valori comuni” come anche sul bisogno impellente di “arricchire il linguaggio dello streetwear”.

Tante le collaborazioni illustri alla base della collezione: ad affiancare la stilista Stephen Jones e Manolo Blahnik per gli accessori. L’artista Lynette Yiadom-Boakye ha interpretato il mood della sfilata con il suo personale contributo. Politicamente schierata, Grace Wales Bonner fonda anche la propria estetica in determinati valori, che inneggiano ad una nuova democrazia. La sfilata è pervasa da una spiritualità inedita nel fashion biz, che evoca eroi contemporanei ponendosi come uno dei momenti più intensi della fashion week londinese.



Si alternano sulla passerella codici stilistici eterogenei, che traggono ispirazione da culture ed epoche diverse. La palette cromatica include grigi per cappotti e spolverini in tweed, tra pantaloni in pelle e abiti dalle linee sartoriali. Gli outfit femminili mostrano ispirazioni Forties e linee pulite ed essenziali. Una sfilata altamente evocativa, che coniuga impegno sociale e charme gettando le basi di una nuova era della moda, che si rivolga alle diverse culture promuovendo un dialogo costante e produttivo.

Sfila a Londra il minimalismo sporty di Berthold

Si intitola Asylum la collezione autunno/inverno 2017 di Berthold, presentata durante la London Fashion Week dedicata alla moda uomo. Linee pulite e trionfo di minimalismo, intervallato qua e là da suggestioni sporty-chic e dettagli streetwear. Lo stilista austriaco punta alla pulizia e al comfort, per capi morbidi e funzionali: capo principe della collezione è la felpa in pile con cappuccio.

Linee fluttuanti e proporzioni over definiscono uno stile facile da indossare, dal mood dinamico e pratico. “Si gioca tutto sulla bellezza e sulla spensieratezza”, ha dichiarato Raimund Berthold. Il designer ha portato sulla passerella alcune uscite iconiche: ecco sfilare sulla passerella l’uomo bendato, metafora dello Zeitgeist o coup-de-theatre funzionale all’estetica del brand. L’uomo si benda per affrontare la vita con uno spirito nuovo, forse con rinnovato ottimismo, necessario per resistere agli inganni della contemporaneità.

Il défilé si apre con una serie di cappotti in candida lana bianca: largo a proporzioni oversize e dettagli casual, come le sciarpe indossato su giacche più smilze. I modelli sfilano quasi come dei manichini: volutamente inespressivi li vediamo aggirarsi quasi senza meta attraverso i corridoi, su uno sfondo decorato con i medesimi colori dei capi che si alternano in passerella. Tripudio di mohair, feltro di lana e pelle tra i materiali usati: le bende indossate sia nei look maschili che in quelli femminili superano l’identità di genere.



Pantaloni ampi e maniche aperte caratterizzano molte delle uscite, in una palette cromatica che predilige tonalità neutrali come il nero, il bianco e il rosso. Domina un minimalismo chic di raffinata impronta sartoriale. Non mancano ispirazioni knitwear per lunghi ed avvolgenti cardigan e maglioni a collo alto, en pendant con i pantaloni. I materiali e le lavorazioni definiscono un’estetica nuova, che gioca molto sulla reale portabilità dei capi, per una moda che si pone finalmente come interprete della realtà.

London Fashion Week: A-Cold-Wall collabora con NikeLab Air Force 1

Istrionica ed irriverente la collezione presentata da A-Cold-Wall durante la settimana della moda maschile dedicata alle collezioni di menswear per l’autunno/Inverno 2017.

Il brand londinese di Samuel Ross, pupillo di Virgil Abloh/Off-White, punto di riferimento per chi ama lo streetwear, ha presentato una collezione iconica caratterizzata dalla collaborazione con NikeLab Air Force Ones.

La collezione segna il debutto di Ross nel calendario della moda uomo londinese. Largo a capi dalle suggestioni androgine e dai bagliori iridescenti, come nei capispalla argentati, che strizzano l’occhio a certo grunge anni Novanta, mai dimenticato, come anche a guizzi futuristi. Un uomo che ama sperimentare ed osare, quello che ha calcato la passerella di A-Cold-Wall, audace ed eclettico interprete di uno stile fortemente attuale.



Ma le vere protagoniste della serata sono state le scarpe. “Chiamiamolo pure un esperimento su misura”, ha commentato Ross, “perché la scarpa è stata modificata piuttosto pesantemente”. Il risultato dell’esperimento è una sneaker che reca il logo angolare del brand cucito sull’angolo esterno del piede.

“A Cold Wall e Nike offrono prodotti unici, innovativi e curati che celebrano la cultura del design e la cultura Street”, ha aggiunto poi lo stilista, definendo lo scambio tra i brand come una conversazione tangibile, che dà vita ad un prodotto iconico.

Sebbene le scarpe siano state realizzate appositamente per il défilé, sembra già aleggiare la possibile decisione da parte dei due brand di commercializzare il prodotto, se la domanda sarà abbastanza forte. Il 25enne Ross, che si è autodefinito “un uomo vecchio”, interessato solo “ad andare a letto presto e creare”, ha debuttato alla London Fashion Week in grande stile, con una sfilata ricca di suggestioni. Dopo aver lanciato la sua linea lo scorso maggio, con solo 25 pezzi, vanta già tra i suoi clienti Barneys New York ed Harvey Nichols. Ora arriva anche la collaborazione con NikeLab Air Force 1.

Lou Dalton incanta Londra tra joie de vivre e suggestioni knitwear

Gioiosa, colorata, fresca la collezione autunno/inverno 2017 di Lou Dalton, presentata nell’ambito della settimana della moda maschile di Londra. Un’iniezione vitaminica perfetta per combatter il rigore invernale: ottimismo e joe de vivre caratterizzano i modelli per l’uomo disegnati da Lou Dalton. Da sempre amante di certa convivialità, la designer ha scelto di presentare la nuova collezione in un’atmosfera intima: i modelli sono stati raccontati dalla sua stessa voce, che ne ha descritto ispirazioni e stile.

La stilista ha collaborato per la collezione AI2017 con il brand di knitwear John Smedley: l’inedita partnership ha dato vita a filati molto interessanti, che uniscono suggestioni sporty-chic a linee pulite e tinte fluo. Largo a maglioni stampati caratterizzati da colori vitaminici. Brio e allegria costituiscono fil rouge prediletto di una collezione in cui l’uomo è libero da ogni diktat imposto dall’esterno, finalmente deciso a recuperare la propria essenza più autentica e, perché no, a riscoprire e ridare dignità anche al suo lato più infantile.

Lou Dalton si è anche servita dell’aiuto di John Booth, pittore e ceramista di fama mondiale, che ha decorato le borse e anche le camicie jeans, impreziosite da tocchi di arancio, giallo limone e rosa baby. Voluttuose e iridescenti le tinte scelte per la collezione, perfetta per illuminare anche il proverbiale fumo di Londra.



L’attore britannico Russell Tovey recita in un cortometraggio indossando i capi della collezione. Largo a denim e richiami agli anni Ottanta/Novanta, per un uomo educato che ama i colori. La stilista sceglie come location il St. James Market, accanto a Piccadilly Circus. I modelli siedono lungo un muro. Largo a cappotti dalle spalle cadenti, giacche e capispalla iconici, che sovente indugiano nell’eleganza evergreen di tagli sartoriali. Non mancano dettagli in lana bouclé, stampe a righe e denim all over. Ai piedi dell’uomo coloratissime sneakers Converse.

Il Bauhaus rivive da YMC

Ispirazioni Bauhaus rivivono nella collezione YMC, presentata nell’ambito della London Fashion Week. Il celebre club berlinese torna in vita sulla passerella londinese, tra suggestioni beat dal fascino evergreen e silhouettes unisex. Tripudio di capi basic, impreziositi però dall’allure di nostalgici rimandi vintage: torna il military-chic, che si fa strada tra il minimalismo imperante.

Capi morbidi e avvolgenti come plaid, caratterizzati da un’eleganza casual e da un mood easy: è facile indossare outfit come questi, perfetti per ogni momento della giornata. Il brand ha presentato per la prima volta insieme le collezioni di womenswear e menswear: rimandi alla fine degli anni Settanta e all’inizio degli anni Ottanta si uniscono ad ispirazioni streetstyle, per un’eleganza disinvolta che guarda alla Youth culture.

Suggestioni underground anche nella location in cui si è svolta la presentazione, a Covent Garden: qui campeggiava una grande insegna recante la sigla del brand, YMC, You Must Create. I modelli si sono alternati su un palco tra le note di Factory Floor. Chic e fortemente improntata ad una contemporaneità mai banale, la collezione YMC è caratterizzata da look unisex e da capi basic, insostituibili must have di ogni guardaroba.



Largo a giacche biker in pelle, come a tartan rivisitato e pantaloni ampi, in bilico tra Seventies ed Eighties. Ribellione e fascino prevalgono come fil rouge dell’intera collezione. Lo stile YMC è perfetto per affrontare il rigore invernale, grazie alla morbidezza di ampie sciarpe e cappotti dall’aria militare. Rimandi army-chic per lui e per lei: le nuance sono prevalentemente scure e non mancano guizzi di pelliccia. Per lei largo ad abiti oversize, a colli alti e anche qui pelle all over, per un’eleganza perfetta per l’intera giornata.