L’arte delle paillettes rivive a Palazzo Morando

Un’arte molto antica per un fashion trend sempre attuale: l’arte dei ricami con le paillettes viene ora esplorata in una mostra iconica, che è stata inaugurata lo scorso 15 dicembre a Palazzo Morando. Must have evergreen del guardaroba di ogni donna, le paillettes illuminano ed impreziosiscono ogni capo.

Un dettaglio che vanta una storia antichissima, le paillettes tornano prepotentemente alla ribalta negli outfit da sfoggiare a Capodanno ma anche nelle serate di gala. Amate ed odiate in egual misura, le paillettes hanno segnato un tassello della storia del costume. Come dimenticare Raffaella Carrà negli anni Settanta strizzata in lunghi abiti da sera interamente ricoperti da una pioggia di paillettes? O ancora come non ripensare a certi outfit degli anni Sessanta interamente ricoperti da lustrini?

Si intitola “Ricami di Luce. Paillettes e lustrini nella moda di Palazzo Morando 1770-2004” la mostra che esplora il mondo delle paillettes attraverso un excursus che parte addirittura dalla fine del 1700. L’esposizione, curata da Gian Luca Bovenzi, Barbara De Dominicis e Ilaria De Palma, indaga il magico mondo dei lustrini attraverso una serie di abiti femminili e maschili appartenenti alle collezioni del Comune di Milano e conservati a Palazzo Morando.



Vengono indagati anche i materiali con cui venivano create le paillettes, dalla gelatina animale alla cellulosa al PVC. Ad essere esplorata anche l’origine delle paillettes, che sembra essere rintracciabile nell’antico uso di impreziosire le vesti cucendoci sopra delle monete d’oro.

Dalle vesti preziose del Settecento ai fasti della Belle Époque fino al glamour di designer del calibro Roberto Cavalli e Giorgio Armani: questi sono solo alcuni dei capi esposti a Palazzo Morando. Una selezione che indaga 200 anni di storia del costume, tra opulenza di capi sartoriali e uniformi. Tra i capi esposti anche l’abito da confezionare, che sarebbe appartenuto ad Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone. In mostra anche le uniformi da ambasciatore del Regno d’Italia, i gilet risalenti alla fine del Settecento e alcuni abiti da ballo ottocenteschi. La mostra resterà aperta fino al 2 luglio 2017.

(In copertina Abito femminile, 1983-1985 Oleg Cassini, foto di Walter Capelli)

Tendenze moda autunno/inverno 2016-2017: paillettes

Come ogni anno si respira già aria natalizia ed immancabile torna il mood sparkling: largo quindi agli abiti di paillettes, capo iconico del guardaroba femminile.

Perfette per una festa, un cenone natalizio o per baciarsi sotto il vischio la sera di Capodanno, le paillettes illuminano come di consueto le festività, conferendo un tocco sofisticato ad ogni mise. Largo a jumpsuit e a minidress tempestati di paillettes e glitter, ma anche ad accessori, come scarpe e borse.

Che si tratti di mini o maxi dress, la parola d’ordine è una: brillare. Da indossare sotto un fur coat, con un tocco di rossetto e tacchi alti, un abito interamente ricoperto di paillettes è la scelta migliore per una serata glamour, da trascorrere in compagnia di amici o in famiglia.

Gigi Hadid in tuta ricoperta di paillettes
Gigi Hadid in tuta ricoperta di paillettes



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Un abito Missguided
Un modello Missguided


Tanti sono i brand che hanno sposato il fashion trend, in primis Dolce & Gabbana, che ha dedicato la collezione autunno/inverno 2016-2017 al mondo delle fiabe, facendo un ampio uso di glitter e paillettes, declinate in tinte pastello e rosa shocking. Largo a capi tempestati di cristalli anche in passerella da Dries van Noten. Ma i capi sparkling sono alla portata anche di chi non possiede un grande budget: è invasione di mini dress interamente ricoperti di paillettes anche nelle catene low-cost, come ASOS, Mango o Missguided, per brillare anche senza spendere grandi cifre.

Addio a David Bowie, icona camaleontica

È scomparso ieri, all’età di 69 anni, David Bowie. Androgino, trasformista, dandy, iniziatore del glam rock ed icona trasgressiva. The Thin White Duke, Ziggy Stardust, Halloween Jack sono solo alcuni degli alter ego che hanno reso Bowie una vera leggenda. Performer di ineguagliabile bravura, il suo stile ha impresso un segno indelebile non solo nel mondo musicale, ove la sua stella ha brillato per oltre cinque decenni, ma anche nel mondo dell’immagine, rivoluzionando la cultura visiva e la moda.

All’anagrafe David Robert Jones, l’artista era nato a Londra l’8 gennaio 1947. Una carriera incredibilmente variegata lo ha portato a vestire i panni di cantautore, polistrumentista, attore, compositore e produttore discografico. Dal glam rock al folk fino all’elettronica, Bowie sperimentava e osava.

Bellissimo ed efebico, ha giocato sapientemente con la propria ambiguità e con la propria immagine, forte di un talento senza precedenti nella storia. Riservato, schivo, il divo ha vissuto sempre in bilico tra eterosessualità e bisessualità: due matrimoni, con Angela Barnett e con la top model somala Iman, due figli, Duncan e Alexandria “Lexi” Zahra.

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Il Duca Bianco è scomparso ieri all’età di 69 anni per un cancro
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David Bowie era nato a Londra l’8 gennaio 1947

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Genio poliedrico e versatile, i suoi outfit hanno rivoluzionato la cultura visiva degli ultimi cinquant’anni


Geniale interprete di un’epoca, David Bowie ha incarnato il glam rock e inaugurato una subcultura di moda, che trova nel Duca Bianco mirabile interprete. Il trucco in colori fluo, il celebre lampo disegnato sul viso, e, ancora, i lustrini e le paillettes: indimenticabili le sue mise, tra cui le tutine aderenti di Ziggy Stardust, l’extraterrestre dai capelli arancioni che gli diede il successo a livello mondiale. Suggestive e teatrali le vesti di Aladdin Sane, caratterizzate da volumi oversize, con le tute realizzate dallo stilista giapponese Kansai Yamamoto.

I suoi outfit iconici hanno ispirato innumerevoli shoot e copertine. Kate Moss ha più volte vestito i panni di Bowie: indimenticabile il tributo al Duca Bianco nella cover di Vogue UK di maggio 2003, con la supermodella ritratta da Nick Knight col celebre fulmine rosso disegnato in volto. E, ancora, un omaggio a Ziggy Stardust sulla cover di Vogue Paris di dicembre 2011, in cui Kate Moss veste i panni del celebre alter ego spaziale di Bowie, per degli scatti dal forte impatto scenografico realizzati dal duo Mert Alas & Marcus Piggott. Inoltre la top model nel 2014 si presentò ai Brit Awards per ritirare un premio assegnato al cantante, indossando la stessa tutina di Ziggy Stardust, un capo originale risalente al 1972.

Kate Moss come David Bowie per Vogue Paris
Kate Moss come David Bowie per Vogue Paris dicembre 2011, foto di Mert & Marcus
Jean Paul Gaultier Primavera/Estate 2013
Un tributo a Bowie nella collezione Primavera/Estate 2013 di Jean Paul Gaultier
Vogue Australia, maggio 2003
Vogue Australia, maggio 2003
Ellinore Erichsen fotografata da Takahiro Ogawa per Elle Messico, maggio 2013
Ellinore Erichsen fotografata da Takahiro Ogawa per Elle Messico, maggio 2013

David Bowie e Kate Moss
David Bowie e Kate Moss ritratti da Ellen von Unwerth per Q Magazine, ottobre 2003


E moltissimi sono gli omaggi e i riferimenti a Bowie, che non ha mai smesso di rappresentare inesauribile fonte di ispirazione per fotografi e designer, a partire dalla collezione di Jean Paul Gaultier, che nella Primavera/Estate 2013 ha dedicato al genio della musica un’uscita del suo défilé.

David Bowie è scomparso prematuramente il 10 gennaio 2016 all’età di 69 anni, dopo aver combattuto un cancro per diciotto mesi: a darne notizia il profilo ufficiale dell’artista su Facebook. Stamane il figlio Duncan ha confermato la tragica notizia. Si susseguono in queste ore innumerevoli messaggi di cordoglio che ricordano l’artista, da Madonna al Vaticano. Ma il suo genio e l’impronta che diede alla cultura pop non verranno mai dimenticati.