Juno Calypso e Felicity Hammond vincitrici del British Journal of Photography Awards 2016

Juno Calypso e Felicity Hammond sono le vincitrice del British Journal of Photography Awards 2016, il premio di fotogiornalismo più ambito al mondo indetto dal British Journal of Photography.

La fotografa londinese Juno Calypso, già vincitrice del Catlin Art Prize nel 2013 si è aggiudicata il premio con una serie di scatti intimi, una sorta di autoritratti in cui impersona Joyce, il suo Alter-ego. Le immagini riflettono  in forma allegorica “i rituali moderni della seduzione”. Juno diventa cavia di se stessa  vivendo una sorta di luna di miele in un hotel in Pennsylvania.

 

Massage Mask, from the series Joyce, 2015 © Juno Calypso
Massage Mask, from the series Joyce, 2015 © Juno Calypso

 

Seaweed Wrap, from the series Joyce, 2015 © Juno Calypso
Seaweed Wrap, from the series Joyce, 2015 © Juno Calypso

 

Ecco che i rituali di bellezza all’interno di un bagno malconcio, vengono immortalati in tutto il loro proverbiale significato: l’ossessione di apparire, quella ricerca osannata di essere apprezzata ad ogni costo.

Juno ama esplorare la psiche umana e i sentimenti che intercorrono in essa: desiderio, delusione, solitudine e seduzione. Ne esce fuori un lavoro illusorio, colmo di messaggi intrisi di significato indirizzati soprattutto all’universo femminile.

 

Slendertone II, from the series Joyce, 2015 © Juno Calypso
Slendertone II, from the series Joyce, 2015 © Juno Calypso

 

The First Night, from the series Joyce, 2015 © Juno Calypso
The First Night, from the series Joyce, 2015 © Juno Calypso

 

 

Hannah Watson, direttore della TJ Boulting Gallery di lei afferma: “La fotografia di Juno ha un’identità molto originale; visivamente è surreale e seducente “.

Felicity Hammond, dal suo canto, ha conquistato la giuria del premio composta oltre che da Hannah Watson anche da Sean O’Hagan critico fotografico del “The Guardian”, Bruno Ceschel e Diane Smyth, grazie a  “Restore to Factory Settings”: uno scatto del 2014 che immortala un paesaggio urbano smembrato e le rovine di una fabbrica non lontana dal centro di Londra.

Per Felicity il blu è un colore corrotto, doppiogiochista. È una tonalità allegorica.

 

Restore to Factory Settings, 2014 © Felicity Hammond
Restore to Factory Settings, 2014 © Felicity Hammond

 

 

Laureata presso il Royal College of Art, la fotografa londinese spiega così il suo lavoro: “L’immagine esplora l’interazione tra il passato e il presente”;  motivazione incalzata da Emma Lewis che ha sostenuto: “Si tratta di un approccio completamente nuovo al tema tradizionale del paesaggio post-industriale britannico.”

I progetti artistici di Juno Calypso e Felicity Hammond saranno esposti a Londra all’interno della TJ Boulting gallery da 25 febbraio al 12 marzo 2016.

Burberry: Brooklyn Beckham fotografo per la campagna Brit

“Nascere sotto una buona stella” non è di certo un eufemismo sconosciuto a Brooklyn Beckham che  a soli sedici anni firma la sua prima campagna da fotografo professionista per il noto marchio londinese Burberry.

Il primogenito dell’ex calciatore David Beckham e dell’ex Spice Girls Victoria Beckham (oggi stimata fashion designer), forte dei suoi sei milioni di seguaci su Instagram, suo malgrado ha attirato le ire di chi crede che, a prevalere sul suo incarico sia stato il peso del suo cognome più che il talento in sé.

 

Brookyn Beckham immortala la modella per la campagna profumi di Burberry (fonte adorngirl)
Brookyn Beckham immortala la modella per la campagna profumi di Burberry (fonte adorngirl)

 

 

A Londra si parla già di nepotismo e fiumi d’inchiostro vengono sprecati per infangare l’estro creativo del giovane fotografo.

Chris Floyd, celebre fashion photographer,  senza usare mezzi termini commenta la preferenza del marchio sul The Guardian: “La scelta di Burberry di assumere una stella di Instagram da milioni di fan è senza dubbio strategica, ma non ha nulla a che fare con la buona fotografia“.

Oltremanica c’è infatti chi sostiene che Brooklyn in realtà si avvalga di un team di professionisti che lo supporta durante tutte le fasi dello shooting. Pare che non abbia neppur le capacità di scegliere la luce giusta e che non sappia neanche usare le elementari funzioni di Photoshop.

 

Brooklyn Beckham per Burberry (fonte revistaglamour)
Brooklyn Beckham per Burberry (fonte revistaglamour)

 

 

Il giovane Beckham, però, pare non si lasci intimidire dal polverone di polemiche che si susseguono di ora in ora sul suo conto e, coraggioso, rincara la dose postando alcune immagini su Instagram della campagna pubblicitaria, lanciando l’hashtag #THISIBRIT.

A difendere Brooklyn ci ha pensato inoltre, il direttore creativo della maison  Christopher Bailey, che ha replicato alle accuse mosse nei confronti del ragazzo:  “Brooklyn è un valido professionista con una visione fotografica estremamente sensibile. Inoltre Instagram rappresenta per lui una piattaforma magnifica per rappresentare il suo lavoro“.

Visionando le immagini che circolano in rete, non pare che il lavoro di baby Beckham sia stato elaborato dall’ultimo arrivato.

Si attendono dunque nuovi risvolti sulla “spy story” che sta colpendo casa Beckham.