Met Gala 2023, i 10 look più belli

Centinaia di look hanno sfilato sul red carpet del Met Gala 2023, omaggiando chi più e chi meno la figura dello stilista nonché icona della moda Karl Lagerfield.

Mai visti in passerella così tanti accostamenti di bianco e nero, di cravattini o tweed, volti a ricordare e celebrare anche attraverso la mostra Karl Lagerfeld: A Line of Beauty, la figura di uno dei più grandi stilisti mai esistiti.

L’ omaggio, che è stato più che sentito, ha portato sulla tappeto rosso figure iconiche del calibro di Dua Lipa, Penélope Cruz, Roger Federer, Jared Leto e tanti altri ospiti.

Molti invitati hanno scelto di virare su una decisione scontata ma allo stesso tempo azzeccata, attingendo per i loro look dagli archivi di Chanel e Chloè.

Qui di seguito, ecco una lista dei 10 look più belli:

1. Gigi Hadid

Immancabile la presenza di una delle top model del nuovo millennio, che sfila con lo stilista che ha realizzato il suo look total black, Matthew Williams di Givenchy. L’ omaggio a Karl Lagerfield è dato dai guantini neri.

2. Kendall Jenner

Forte del rapporto che c’era tra i due, Kendall Jenner deve molto allo stilista tedesco, che l’ha convocata per sfilare negli anni del debutto e dell’ascesa della top model. La sorella Kardashian si è avvalsa della creatività dello statunitense Marc Jacobs che ha realizzato un look d’alta moda ma contemporaneo, degno della memoria del leggendario stilista. Il look presenta un body di lustrini con delle iconiche scarpe con cinturini e platform ideate direttamente da Jacob.

3. Bad Bunny

Per il cantante e star internazionale Bad Bunny, è stata la volta di Jacquemus. Lo stilista francese, enfant prodige ormai della moda europea, ha confezionato per il cantante di fama mondiale un completo total white con apertura sul backside arricchito da una stola di rose bianche completamente ricamate in 3D, perfetta per gli scatti sulla scalinata dell’evento.

4. Jared Leto

In questa classifica non poteva di certo mancare il look sfoggiato dal noto attore americano Jared Leto, che riprende in tutto e per tutto la figura della famosa gatta dello stilista tedesco, Choupette, sfilando con una mascotte gigante dell’animale. Scontato il fatto che primo o poi sarebbe apparsa, si aggiudica il titolo di icona eccentrica di questa edizione del Met.

5. Rihanna e Asap Rocky

Si fanno attendere ma non deludono le aspettative Rihanna e il compagno ASAP Rocky che sfilano rispettivamente in Maison Valentino e Gucci. In entrambi i look i riferimenti a Karl sono evidenti, dalla cravatta sottile e dal tartan che sembra quasi ricordare la gonna indossata dallo stilista, al soprabito modello cappa della popstar con ricamo di camelie bianco che avvolge il vestito della pop star in dolce attesa.

6. Emma Chamberlain

Outfit baby blue per la nota creator statunitense. Per l’occasione la star del web ha sfilato con un abito di Miu Miu caratterizzato da una lunga gonna con spacco, un top con strass che richiamano in tutto e per tutto il bagliore dei gioielli Cartier, e coperta da una giacca corta che riprende il colore dell’azzurro chiaro.

7. Anne Hathaway

Non poteva mancare la figura iconica della nota attrice americana, Anne Hathaway, che indossa un abito di Versace (brand di cui è diventata volto ufficiale). L’abito è totalmente in tweed, un omaggio di Donatella Versace al tessuto che Lagerfield ha usato per interi decenni da Chanel. La creazione realizzata per Anne Hathaway è un chiaro esempio di crossover tra la maison della stilista italiana e la visione dello stilista tedesco.

8. Jessica Chastain

Con un look total black e occhiali scuri, che piaceva molto a Lagerfield, Jessica Chastain sfoggia il suo nuovo colore di capelli. La diva del cinema ha scelto per l’occasione un biondo platino che insieme all’abito firmato Gucci, crea uno degli accoppiamenti più ben riusciti della serata.

9. Jeremy Pope 

Non poteva mancare in questa classifica l’abito confezionato per Jeremy Pope dallo stilista di Balmain Olivier Rouseing che ha realizzato una delle creazioni sicuramente più spettacolari della serata, portando in passerella un enorme mantello che raffigura il volto di Lagerfield. Lo stilista francese ha poi aggiunto che Karl è stato una grande fonte di ispirazione per lui.

10. Michaela Coel

L’attrice di Black Panther ha optato per un prezioso vestito Schiapparelli, con una irresistibile sfumatura color bronzo, tempestata di pietre completamente ricamate a mano e contornata da accessori gold letteralmente ovunque.

Valaya, il profumo della Maison Parfums de Marly

Il 28 marzo 2023 a Palazzo Parigi, si è tenuta la presentazione del nuovo profumo “Valaya”, della maison francese  “Parfums de Marly Paris”.

Parfums de Marly Paris è un brand francese nato in onore del XVIII secolo, quando i primi profumi francesi furono creati per la corte reale, conosciuta come la “Corte Profumata”. L’esclusivo marchio francese propone una serie di fragranze uniche e raffinate che si ispirano alla storia del Re Luigi XV e alle sue due più grandi passioni: i profumi e la corsa coi cavalli.
Le boccette sono rappresentate da un colore identificativo che riprende alla perfezione l’essenza della fragranza, pur rimanendo trasversali e adatti per ogni genere ed occasione.

“Valaya” è un’ode alla delicatezza e alla femminilità, difatti questa elegante fragranza floreale contiene note di Mandarino e Pesca bianca, mischiata ad essenze come il Bergamotto e il “Vetiver”, una particolare pianta erbacea originaria dell’India.

Fedele alla filosofia di Julien Sprecher, fondatore e direttore artistico della Maison, Valaya, realizzata insieme al profumiere francese Quentin Bisch, si presenta come un gioco esclusivo di codici e sottili contrasti che richiama, al contatto con la pelle, “le secret”: una sottoveste che le dame indossavano durante il XVIII secolo sotto i loro abiti.

PIRAMIDE OLFATTIVA Famiglia Olfattiva 

Floreale Muschiata Legnosa 

Note di testa 

Bergamotto, Mandarino, Pesca Bianca 

Note di cuore 

Fiori d’Arancio, Mahonial, Nympheal, Vetiver 

Note di fondo 

Akigalawood, Ambrofix, Vaniglia, Musk 

I Levi’s festeggiano 150 anni

I jeans più noti al mondo, i Levi’s, compiono 150 anni, e non mostrano alcun segno di invecchiamento, al massimo qualche strappo strategico. Hanno segnato molte tappe nel cambiamento dei costumi, sono stati indossati da attori e personaggi amatissimi e l’usato è super fiorente, incluse le edizioni vintage con prezzi al rialzo sui siti internet.

Il brand è nato nel 1873, ed è frutto dell’intuizione del sarto Jacob Williams Davis che applicò per la prima volta i rivetti in rame.
Il modello di pantaloni con rivetti fu un successo talmente grande che brevettarono il sistema di rinforzo lanciando ufficialmente quelli che poi sarebbero diventati i pantaloni denim più iconici del secolo: i Levis 501.

Approdano al cinema nel 1953 grazie a Marlon Brando che li indossa nel film Il Selvaggio.
I Levi’s si trasformano in icona dello stile dei giovani che cercavano di sfuggire alle convenzioni borghesi della società degli anni ’50 diventando l’outfit universale del tempo libero.

Pochi capi di abbigliamento sono stati così costantemente presenti come i 501 in così tante esperienze umane. Da umili pantaloni da lavoro, i jeans Levi’s 501 sono diventati una tela bianca per l’espressione di sé e un simbolo senza tempo che infrange le regole e trascende i confini della cultura e della classe. Attraverso la campagna ‘The Greatest Story Ever Worn’ miriamo a celebrare l’eredità del 501 e la loro rilevanza globale per ispirare la prossima generazione” commenta Chris Jackman, VP of Brand Marketing di Levi’s.


Le 10 case più SNOB del mondo

Chi non ha mai voluto avere una villa con panorami mozzafiato o vivere in un edificio unico nel suo genere? 
Per molti è soltanto un sogno ma per alcuni è invece realtà, oggi andremo a trattare le 10 case più snob del mondo.

1. MONTALBANO

Situata a Santa Croce Camerina è diventata poi meta turistica, stiamo parlando della casa dell’iconica serie poliziesca “Il commissario Montalbano”.
Oggi diventata un B&B per turisti e fans, inizialmente fu un laboratorio per la dissalazione delle sarde, quando nel 1904 venne acquistato per 4000 lire divenendo poi un crocevia di illustri personaggi siciliani dal calibro di Andrea Camilleri.

2. BOLWONINGEN

Situati nella città di Hertogenbosch, in Olanda, gli alloggi sono stati costruiti nei primi anni ’80.
Il progetto, chiamato “Bolwoningen”, raffigura delle case sferiche e bianche, di forma apparentemente strana e bizzarra, di massimo 5 metri di diametro, e nacquero con l’idea di realizzare delle abitazioni sperimentali che consentissero una visuale ampia di 360° sull’ambiente circostante.
I cittadini locali non furono molto entusiasti del risultato finale, tuttavia, le abitazioni sono una grande attrazione per i turisti, che si recano qui da ogni parte del mondo.

3. DOMESPACE

Sembra un UFO ma in realtà è una casa prefabbricata in legno di una ditta francese.
La casa dispone di due piani ed è dotata di 4 camere da letto, 3 bagni, una biblioteca ed altre innumerevoli funzioni. La particolarità però, unica nel suo genere, è la capacità di poter ruotare di 150 gradi, consentendo agli occupanti di cambiare la veduta.
Attualmente ci vive una famiglia di 6 persone.

4. SPELLING MANOR

Spelling Manor è una proprietà collocata nella zona di Holmby Hills, a Los Angeles, in California.
Con il prezzo che si aggira intorno ai 165 milioni di dollari, è la più grande residenza di tutta la metropoli con i suoi 5200 mq e 123 stanze, oltre ai 30 bagni presenti.
La dimora, inoltre offre tutti i comfort possibili: quattro palestre, una pista da bowling, una discoteca, una spa, una sala proiezioni, e un parcheggio talmente vasto da ospitare ben 100 vetture.
La proprietà è stata in possesso di Petra Ecclestone, figlia di Bernie Ecclestone, pezzo grosso della Formula Uno, ed è sicuramente una delle case più snob e sensazionali del mondo.

5. MICHEAL JORDAN’S HOUSE

Micheal Jordan ha una vera e propria passione per le case, una più lussuosa dell’altra.
Fra le più sensazionali c’è sicuramente quella di Park City nello stato dello Utah, che è stata più volte messa in vendita.
Lo sportivo non ha badato a spese e nonostante i quasi 3 ettari di terreno, 9 camere da letto, 15 bagni,
3 palestre e un campo da basket regolamentare, non è ancora riuscito a venderla.
Una particolarità che fa sorridere è senz’altro l’iconico numero 23 sul cancello d’ingresso, numero che ha fatto di lui una star mondiale.

6. WOLFHOUSE

L’artista Lauri Svedberg, ha passato oltre 35 anni a far diventare casa sua un’opera d’arte. Situata a nord est di Minneapolis, l’artista denominò la casa “Wolf House” e la trasformo in un vero e proprio capolavoro artistico personale.
Gli interni sono stati decorati di pietre, il soggiorno è stato dipinto con un murale raffigurante una foresta e mosaici colorati ricoprono la cucina e le scale.

7. MESSI’S HOUSE

Progettata e costruita su misura con l’aiuto dell’architetto spagnolo Luis Garrido, facciamo riferimento alla casa del calciatore Lionel Messi che si ispira alla sua enorme carriera.
Il complesso edile riprende il suo iconico numero di maglia, per l’appunto, il 10.
L’edificio principale è diviso in sei sezioni, con linee divisorie che riprendono la forma di un pallone da calcio;
metà del tetto è di vetro mentre l’altra metà è ricoperta d’erba, oltre ad avere una grande piscina sul retro della proprietà; la casa del fuoriclasse è interamente eco-sostenibile, offrendo una vista a dir poco intrigante delle montagne catalane.

8. NAUTILUS

Questa abitazione a forma di conchiglia si chiama “Nautilus” e si trova a Città del Messico. 
Sulle pareti ha delle decorazioni di mosaici in vetro colorato che creano un perfetto arcobaleno in casa.
E’ stata costruita nel 2006 ed è ispirata ai lavori dell’artista e architetto Antoni Guadì.
L’arredo è stato realizzato con alcune pietre marine, senza dimenticare un incantevole tappeto d’erba che conduce alle varie stanze, come un autentico sentiero che guida il proprietario da un luogo all’altro. 
Attualmente è abitata da una famiglia con due bambini.

9. SOPHIA LOREN E CARLO PONTIS HOUSE

Edificata su un’antica cava di basalto, a soli 10 minuti dal Colosseo, si trova una bellissima villa di lusso
che richiama la storia del cinema, della musica e della cultura del Belpaese.
La dimora appartenne a Carlo Ponti, che condivise con Sophia Loren dopo il matrimonio nel 1966.
In una delle stanze della villa inoltre, è presente tutt’ora un mosaico pavimentato con cui il nostro Alberto Sordi scelse di ambientare la prima scena del suo film “Un tassinaro a New York”.

10. “LA PAISIBLE

La Pacifica”, così Audrey Hepburn rinominò la sua nuova casa in Svizzera, più precisamente a Tolochenaz, trasferitasi a seguito della nascita del suo secondogenito Luca.
Il salotto della camera da letto è uno spazio caratterizzato da elementi romantici di vimini, come ad esempio i cuscini color azzurro polvere.
Vicino alla finestra invece, sono posizionati una piccola scrivania con una sedia bianca.
Dai toni pastello si passa ai forti, difatti in soggiorno, spiccano dei divani gialli canarino mentre la biblioteca si tinge di toni pink.
Il punto focale della stanza è un dipinto con 3 fette d’anguria situato sopra il divano color magenta, mentre all’esterno è presente un grande giardino che circonda la dimora, con poltrone e tavoli in ferro battuto che donano all’ambiente un’ aura quasi magica.

Miu Miu, una certezza di squilibri

Quello che abbiamo visto tutti noi appassionati di moda, ma non solo, alla sfilata di MIU MIU Autunno/Inverno 2023/24, non è la solita proposta creativa che ha portato il brand ad essere uno dei più apprezzati del panorama mondiale, difatti, Miuccia Prada ha voluto dismettere ciò che erano i panni della scolaretta MIU MIU, ribaltando ed evolvendo in una più formale, sfacciata, ed allo stesso tempo parallelamente malinconica figura.

Proposto nella hall di Palais d’Jena a Parigi, chiude il cerchio Fall/Winter di questa Paris Fashion Week, sdoganando ciò che sono i canoni estetici femminili, pur non rinunciando al proprio Uglyness Chic, ormai caposaldo della Maison.
Eliminando perfezionismi inutili ed imbellettamenti non necessari, la collezione critica l’estetica Neoborghese, raccontando una nuova working-girl.

Capelli spettinati, sfrontatezza nel portare le chiavi, Miuccia ha voluto lanciare un chiaro messaggio identitario e politico, da e per le donne che non vogliono piegarsi al volere di una società sempre più frenetica e satura di superficialità.
L’introduzione di collant velati fin sopra i vestiti ad esempio, rimarca lo scompiglio di un pendolare (avete presente quando si esce di fretta dal bagno per non perdere una call di lavoro imminente e ci si riveste in fretta e furia?). 

Tanti anche i look sporty che vengono ripresi dai leggings, tute da yoga e sneakers.
Inoltre sono presenti minigonne (ancora più micro) e culottes, oltre agli iconici occhiali a lente tonda (alla Ugly Betty).
Bellissime anche le applicazioni floreali, che quasi vanno a riprendere la nuova hit della cantante pop Miley Cyrus “I can buy myself flowers”. 

L’avanguardista Miuccia Prada, anche questa volta, sta anticipando i tempi?
La collezione Miu Miu sta anticipando un futuro prossimo dove non dovremmo essere necessariamente così perfetti?