Memorie degli house party chic e rilassanti ritratti da Slim Aarons nelle sue leggendarie fotografie risuonano nella collezione BLAZE’ Resort 2023.
Sexy e scintillante, la proposta mescola alla perfezione l’iconica attitudine sartoriale e dai tratti maschili del brand con una nuova atmosfera femminile e sensuale, che ricorda l’inimitabile look di Amanda Lear.
Per chi ama osare, il bolero Gliss è presentato in una versione lilla con paillettes, abbinato ai pantaloni Sorraia coordinati e al nuovo bra top Clyde con scollo a cuore.
Un omaggio alle opere di Dalì, bottoni metallici di grande effetto danno un tocco speciale al blazer Chiller nero, mentre viene rievocata un’autentica atmosfera Seventies con il completo tre pezzi, composto da un blazer Everyday, una camicia Berber e un paio di pantaloni Paso, tutti realizzati in suede.
Per un tocco extra di seduzione, l’abito e la gonna Konik, realizzati in diversi materiali, da un tessuto lucido alla seta leopardata, sono caratterizzati da motivi a nodo iper femminili. La loro languida fluidità ritorna anche nel nuovo kimono Whistler, impreziosito da una stampa esotica di palme anni Settanta che rimanda a un’atmosfera party-glam.
La silhouette avvitata dell’Anyway blazer ispira l’abito Anyway, mentre la jumpsuit Clyde è ricoperta da una cascata di paillettes nere, oppure combina un tessuto nero con il velluto beige.
Effetti sparkling definiscono anche i nuovi capi di maglieria, che includono la polo e i leggings Hannover, realizzati in lurex brillante.
La proposta denim si arricchisce con l’introduzione di una nuova variante di colore beige, ma anche con nuovi entusiasmanti modelli, tra cui la mini gonna svasata Lusitano impreziosita sul davanti da una fila di bottoni metallici e una versione oversize del giubbotto Shire.
LATOA PRESENTA IN ANTEPRIMA A PITTI LA COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2023
LatoA, progetto che nasce dalla voglia e dalla necessità di esprimersi da parte di un collettivo stilistico autonomo ed anonimo, continua a dare forma e voce alla propria creatività presentando così il suo terzo drop SS23.
L’ispirazione della nuova collezione richiama sapientemente un mood degli anni ’80 e ’90 presentando un’ampia selezione di t-shirteria in cotone con stampe con riferimenti iconici senza tempo: giochi di plastica e bambole siliconiche si alternano a collage variopinti di foto di città simboliche come New York o Berlino, metropoli con culture underground e culle di grandi artisti e musicisti.
Non manca l’omaggio ai maestri della pellicola Kodak e così foto emblematiche e rappresentative degli anni ’80 e ’90. Il collettivo stilistico utilizza infine foto in bianco e nero che ritraggono icone della moda, stilisti celebri, rimaneggiate con colorati tratti e filtri. Una collezione prodotta in edizione limitata, in cui tutte le fasi di progettazione, lavorazione, assemblaggio e packaging sono realizzate in Italia.
RE-FRESHSS23
Terra, Mare, Aria. È da questi elementi che soffia il “RE-FRESH” di Doria 1905 e pervade la collezione PE23.
Mare, Bauxite e Nuvola si susseguono, intervallati da nuance naturali, Frumento, Olivo, Lavanda, Tufo, Brughiera, in un gioco di colori a tratti positivo/negativo, che passa per i cappelli iconici, arrivando fino alle grandi novità del Brand.
Una vera e propria celebrazione degli angoli più selvaggi delle terre nelle quali Doria è nata. Un percorso creativo che parte dalla reinterpretazione dell’Heritage per arrivare a rinnovare e “rinfrescare” i prodotti che sono segno distintivo della Maison.
Intrecci bicolore rubano sfumature da terra e mare e si rincorrono sui fili di paglia, nei tessuti, nelle cinte, intessute in esclusiva in Grecia, secondo un’antica tradizione che spesso si ritrova nelle lavorazioni artigianali della Grècia Salentina.
Intrecci di giunco, tradizione antica, si arricchiscono di un décor unico e irripetibile, canapa e sfridi di tessuto di recupero creano inedite trame, per dare ai materiali una seconda vita.
Doria 1905, sensibile alla sostenibilità delle produzioni, ha intrapreso un percorso virtuoso di recupero delle rimanenze di produzione delle collezioni, materiali di qualità che rischierebbero di restare inutilizzati. Promuove la salvaguardia dell’ambiente e l’etica della produzione a partire dalla scelta delle materie prime, possibilmente Made in Italy, talvolta di provenienza esclusiva del luogo d’origine di uno specifico prodotto.
L’alleggerimento delle forme e la costruzione dei prodotti, nel segno di un percorso intrapreso ormai da tempo, svelano pratici e moderni capi analizzati e destrutturati per interpretare una micro-linea dedicata ai momenti di svago sportivo, visiere, caps, bucket in canvas stampato e spugna in puro stile tennis ’80 (sport musa di Doria) e la loro “denim version” che strizza l’occhio allo street-sportswear.
Un ritratto impressionista en plein air affidato agli occhi e alle scelte raffinate e “selvagge” dei fotografi Flavio & Frank e del videomaker Gabriele Surdo.
Una ventata di freschezza che si respira a pieni polmoni, come il vento di Levante, come l’aroma dei campi estivi, il profumo pungente del mare e l’acre sentore della terra rossa umida.
Outsider, un po’ dandy, un po’ rock, sfrontato, sofisticato e globetrotter, in breve too-Doria, così come chi ama e indossa “Doria1905”
IXOS
IXOS rilancia sulla new generation. Il brand che fa capo al gruppo Malloni cresce ed evolve la sua identità lanciando lo special projectIXOS X, al debutto il 15 giugno durante Pitti Uomo 102°. In questa cornice, le protagoniste assolute della collezione che verranno presentate durante la kermesse fiorentina sono le nuove sneakers XD, calzature dalle tonalità vitaminiche che traggono ispirazione dallo streetwear di una Los Angeles anni ‘90/’00 e dall’urban culture.
Anche nei capi della linea, la griffe si propone di allargare i propri orizzonti creativi puntando ai gusti delle nuove generazioni, grazie non solo alla scelta di slogan impressi sui look, che bene evidenziano lo spirito contemporaneo del «Do the undone», ma anche al nuovo logo che fa riferimento alla pop-art. Novità assoluta e svolta innovativa del marchio sarà l’introduzione di capsule realizzate con artisti nazionali.
CUOIO DI TOSCANA
Cuoio di Toscana si scalda a suon di musica a Firenze, durante una nuova edizione di Pitti Uomo, con la live performance di Michele Bravi, che festeggia e celebra il lancio della nuova suola verde del marchio. Il giovane cantautore, vincitore della settima edizione di X Factor, ha interpretato ieri sera, 14 giugno, tre dei suoi brani più noti ed amati dal pubblico, durante l’evento in programma dalle 18.30 presso l’hotel The Place, in piazza Santa Maria Novella.
Anche Michele Bravi ha indossato la nuova iconica calzatura di Cuoio di Toscana: un mocassino intrecciato svelato per la prima volta proprio a Firenze, distinto dall’iconica suola verde simbolo dei valori di etica e sostenibilità, della sapienza manifatturiera e del GREEN commitment del marchio del consorzio. Presente anche il presidente Antonio Quirici, che ha presentato tra le altre novità, lo short movie “An Icon is Born” dedicato alla celebrazione dell’impegno di Cuoio di Toscana, dall’impostazione del processo produttivo fino alla gestione della filiera e delle sue eccellenze, e il debutto della frangranza custom made, Cuoio di Toscana Fragrance by Parfumeide.
CYCLE JEANS COLLEZIONE P/E 2023
La collezione P/E 23 di Cycle rappresenta la sintesi dell’approccio contemporaneo del brand al mondo del luxury denim, espresso dai volumi e della selezione delle tele, applicate in maniera quasi totalitaria.
Una collezione di jeans come sempre interamente prodotta in Italia attraverso una filiera di artigiani rinomati e tessutai di primo livello, con una proposta bilanciata e mai scontata.
Nella collezione uomo P/E 23 di Cycle, la parola chiave è “100% denim addicted”, ad interpretare l’inesauribile entusiasmo nel lavorare la tela in tutte le sue caratteristiche nobilitandola, maltrattandola, decolorandola, con creatività e contemporaneità.
L’arte dello stingere, danneggiare e rammendare, con tecniche artigianali tutte italiane, si esprime in una capsule ispirata ai toni del mare, creando effetti di macchia ad acquerello su pantaloni e giacche.
Dal bianco sempre presente, allo snow bleach rammendato, passando per tutti vari toni dell’indaco, la collezione dei jeans Cycle si arricchisce di un raw formal sartoriale con blazer e chinos.
Per il Summer denim, Cycle utilizza tele più leggere e confortevoli a 10oz, mescolando cotone Lyocell e Modal per imprimere una mano più fluida e performante.
Ai best-seller skinny fit, si aggiungono sempre più modellature dai volumi ampi e tessuti più sostenibili e meno impattanti a livello ecologico.
Dal punto di vista delle tecnologie, la novità assoluta è rappresentata dall’inserimento del denim earth color technology utilizzata
per ricreare le sfumature del rosa antico, sviluppato utilizzando scarti provenienti dall’agricoltura.
A completare l’offerta, la Trucker Jacket in blue suede e la Denim Shirt e Overshirt, insieme ad una serie di t-shirt e baseball hat con la grafica del celebre logo.
Nella collezione donna predomina la tela denim, la parola che la caratterizza è “Denim on Denim”: un approccio deciso che contraddistingue tutti i capi, studiati per essere matchabili tra di loro, anche con un sorprendente mix dei toni del blu.
Il pacchetto vintage/heritage, caposaldo di ogni collezione Cycle Jeans, con i suoi richiami alla “true denim life experience”, si distingue questa stagione dallo sviluppo di modellistiche inedite. Il blazer, i bermuda (con e senza spacco), la gonna-pantalone e il top: sono i capi di spicco di questa parte di collezione, tutti semplicemente rinse washed per un effetto basico ma assolutamente autentico, volto ad esaltare la figura femminile.
Focus sulle balze, applicate in fondo ad alcuni modelli boyfriend o sulla giacca di ispirazione kimono, sempre con dettagli curati e cuciture a contrasto per un touch contemporaneo.
Il tema vintage/heritage mette in luce tutta l’expertise di Cycle nei finissaggi: lavaggi, rotture, macchie piazzate, effetti bleach.
Le tele si fanno più fluide e leggere, e tra i modelli torna la vita bassa, sia per gli skinny e slim, che per i jeans baggy.
La collezione si completa con la parte dei total black, e black on white, con volumi molto fittati e tele nero totale, abbinate a camicie e top bianco flash.
CARLO PIGNATELLI SARTORIALE SS23
Un re-made fatto per restare nel tempo, oltre le tendenze, in una fusione armonica che connette artigianato e design.
Una finestra sulla filosofia creativa del brand che si apre su capi rielaborati attraverso una miscellanea colta di stili e di attrazione tra elementi opposti per dare vita a un concetto di eleganzadeclinata su toni neutri e non colori.
L’attitudine è fluida e rilassata. Le proporzioni sono sinuose nella misura in cui assecondano la crasi tra i filati elaborati attraverso le nuove tecnologie, che conservano il know how del brand, e quelli naturali e nobili, rispettosi dell’ambiente.
Ogni capo è unico, customizzato con stampe materiche o graffiato da punti luce, emanazione di un’estetica che trasforma ogni creazione in opera d’arte.
Dal 6 giugno al 26 settembre le sale del ristorante greco ospitano una collettiva di artisti che indagano il concetto di chronos attraverso le loro opere di argilla
In occasione della Design Week, Vasiliki Kouzina, ristorante di cucina greca con fantasticherie mediterranee e balcaniche, inaugura la mostra “Il tempo: le sue parole per terra”. Dal 6 giugno al 26 settembre, il ristorante di via Clusone diviene tempio del chronos – il tempo inteso come evoluzione e flusso – e funge da palcoscenico per una collettiva di ceramiche di artisti italiani. Nel contesto della mostra, inoltre, martedì 28 giugno lo chef Gikas Xenakis – collaboratore dell’insegna sin dall’apertura nel 2018, nominato miglior chef greco 2020 secondo la guida Gault & Millau – sarà in cucina per proporre un menù speciale creato ad hoc.
“Si dice che il tempo “scorre”, che si muove come un fiume lento, volente o nolente, che ci porta con sé e alla fine ci lava sulle sue sponde mentre lui continua il suo viaggio. Il tempo passa, andando avanti. O forse no?”, si interroga la proprietaria Vasiliki Pierrakea. “I poeti dicono che il tempo inciampa, si avvicina insidiosamente o rallenta, che a volte si ferma. Quando ci svegliamo da un sogno intenso ci rendiamo vagamente conto che il senso del tempo che abbiamo non è altro che un’illusione”. È in questa illusione, e per onorare un chronos sdoppiato – un tempo universale e immutabile e un tempo umano corruttibile -, che Vasiliki Kouzina si presta a dare forma al tempo nella sua interezza, reale e mentale, tramite l’arte più antica, simbolo della storia greca e umana, quella della ceramica.
Nel corso dei secoli innumerevoli artisti si sono “sporcati le mani” con l’argilla per tramandare racconti, gesta eroiche e segreti. Tra gli autori della selezione di vasi esposti negli spazi del ristorante spiccano: Nina Salsotto Cassina (@unurgent.argilla) in collaborazione con Clara Holt (@clara.holt.ceramics), Roberto Aponte (@roberto_aponte), Isabella Secchi (@bota_fogo) in collaborazione con Sara Banfi (@sara_b_milano), Luca Lanzoni e Elena Pelosi (#madeinfornace), Jacopo Lupi (@jacopolupi), Linda Calugi (@amorawstudio) e Luisa Bertoldo (@esperia_by_bagniluisa).
Ogni opera racconta in maniera personale e autentica una storia diversa tramite un linguaggio unico e antico.
Per celebrare il tempo, il 28 giugno è in programma una cena speciale, realizzata dal pluripremiato chef Gikas Xenakis. Direttamente dalla Grecia, chef Gikas torna ai fornelli di Vasiliki Kouzina con un menù appositamente ideato per trasportare gli ospiti in un viaggio spazio-temporale verso la terra ellenica e ripercorrere la storia della penisola con piatti contemporanei, ma ancorati alla tradizione.
Per visitare la mostra, in programma dal 6 giugno al 26 settembre, e partecipare alla cena del 28 giugno, è possibile prenotare il proprio tavolo scrivendo un’email a vasiliki@vasilikikouzina.com, telefonando allo 02.94381405 oppure inviando un messaggio via WhatsApp al 338.3615018.
La plastica recuperata sulle spiagge diventa opera d’arte.
Do you sea?è il titolo del progetto della giovane fotografa italo-turca Selen Botto, classe 1992: fotografie artistiche nelle quali i particolari vengono sostituiti dai detriti raccolti sulle spiagge.
Con Do you sea? l’autrice mette in evidenza le gravi conseguenze generate dalle azioni degli esseri umani sulla costa del mar Mediterraneo. Dopo aver raccolto plastica e microplastica sulla riva e aver scattato fotografie durante lunghe passeggiate sulle sue spiagge, Botto utilizza i rifiuti raccolti per sovrapporli agli scatti che stampa su carta e generare così nuove scene. Il risultato sono immagini dirette ed esplicite alterate dalla presenza di detriti di plastica erosi dal mare. Fotografie che, dal mondo dell’arte, forniscono uno sguardo critico sul nostro rapporto con il territorio, con il consumo e le sue conseguenze. Lei le definisce come “una tragicommedia nella quale siamo tutti attrici e attori”. Un insieme di immagini che non fanno metafore e catturano una vera catastrofe in maniera ludica e non senza una certa ironia.
Do you Sea? è nato nel 2020 e per l’8 giugno, World Oceans Day, è in corso un crowdfunding sulla piattaforma Verkami – https://vkm.is/doyousea-it – che trasformerà il progetto in un fotolibro, realizzato in collaborazione con Adrián Beltrán, Mati Martí e Jorge Alamar.
Dal 6 al 13 giugno 2022 Negli spazi di INTERNI Design Re-Generationpresso l’Università degli Studi di Milano
Sarà una installazione da vivere e da scoprire attraverso un gioco di riflessi che svela i simboli e il linguaggio della materia, quella presentata da ovre.design con Cerasarda e Gruppo Romani in occasione della Milano Design Week. Il progetto ‘Elementa’ ideato dallo studio di architettura di Giulia Delpiano, architetto, e Corrado Conti, interior designer – con sede a Reggio Emilia – si propone di indagare il rapporto con gli elementi naturali per presentare attraverso l’interpretazione del concept ispiratore la nuova collezione della divisione Atelier di Cerasarda, Ceramica della Costa Smeralda. Sui sentieri che conducono l’uomo alla conoscenza della natura nasce la consapevolezza che non esiste esperienza senza osservazione, così come non esiste materia senza la consapevolezza della sua presenza. A sua volta, solo la consapevolezza può generare rispetto e la visione di un universo in cui le forze e le tensioni che agiscono e continuamente si rigenerano, si traducono in materia altra, artigianale, fragile, unica, autentica e, finalmente, reale. C’è tutta la complessità delle infinite realtà possibili alla base del progetto Elementa, il quale si svela a poco a poco mentre indaga la dimensione spazio-temporale, che trova la propria definizione solo nella misura in cui l’uomo entra in relazione con la realtà in cui vive.
I QUATTRO ELEMENTI E L’INSTALLAZIONE Il primo approccio alla ricerca dell’equilibrio con ciò che siamo e con l’universo dei sensi è l’interazione con i quattro elementi primigeni: acqua, terra, fuoco e aria. La scelta dell’arte ceramica per lo studio ovre.design è l’espressione artefatta di questo rapporto, l’approccio sensoriale che coinvolge tutti gli elementi attraverso la lettura che ne dà l’uomo. L’installazione realizzata dal contract Intro è un percorso dal macro al micro, dall’universo con le sue costellazioni al mosaico ceramico, attraverso quattro elementi fisici che accolgono elementi decorativi disegnati da ovre.design e prodotti dai sapienti artigiani di Cerasarda. Ciascuno dei quattro stand della installazione è caratterizzato da un colore e da un decoro – rigorosamente fatto a mano – e mette al centro un elemento della natura, il cui simbolo luminoso si svela solo quando il visitatore lo vede riflesso nello specchio. Ognuno dei quattro elementi è rappresentato da vasi ceramici riflessi, i cui coperchi sono sormontati ciascuno da un segno zodiacale – di acqua, di fuoco, di terra e di aria – che si fanno custodi protettivi dei dodici vasi decorati con volti di segno arcaico potente. Il progetto Elementa vuole ricordarci che siamo noi – intesi come esseri umani – i soli fautori della nostra realtà fisica ed esistenziale e riesce a rendere più che mai evidente ed esplicito questo messaggio attraverso il linguaggio antico e senza tempo della ceramica.
Dopo l’edizione speciale del 2021, svoltasi a settembre in una versione completamente diversa dal passato, il Salone del Mobile 2022 di Milano, giunto quest’anno alla 60esima edizione, torna da oggi nella sua veste tradizionale.
Un posto d’onore per la collezione Eden di Gal Gaon e Irene Goldberg
La collezione Eden è frutto di una collaborazione tra Gal Gaon e la sua compagna, Irene Goldberg. Entrambi architetti formati, hanno cercato di creare una collezione che riflettesse le loro visioni complementari del design.
Il punto di partenza del progetto Eden è stata una domanda esistenziale che ha dato il nome alla collezione: “Potremmo mai tornare al Giardino dell’Eden?”
Da tempo immemore, quando Adamo ed Eva furono espulsi dall’Eden per aver ceduto alla tentazione di gustare il frutto proibito dell’albero della conoscenza del bene e del male, le menti creative hanno cercato di ripristinare una forma di armonia originale che creasse un nuovo ordine utopico e aprisse nuove possibilità.
Per Gaon e Goldberg, la collezione Eden è un veicolo attraverso il quale ristabilire un punto di partenza della creazione, attraverso forme pure che esprimono la narrazione personale delle loro identità maschile e femminile, in una relazione armoniosa tra oggetti che coesistono nello spazio; Eden suggerisce l’energia dell’unione degli opposti.
La collezione Eden è un esercizio sensoriale alimentato dalla giustapposizione dinamica delle forme. Le forme sono organiche e geometriche, in un gioco di luci e ombre, di opaco e lucido, e di materiali e finiture che contrappongono il calore del legno al freddo del metallo.
La bellezza della Collezione Eden si ritrova nell’armonioso gioco degli opposti, metafora perfetta del Giardino dell’Eden.
PULSEE presenta la prima collezione di NFT ad impatto zero
In occasione della Milano Design Week 2022, Pulsee brand digitale per luce e gas di Axpo Italia, ricorda la centralità dell’impegno per contrastare i cambiamenti climatici. L’iniziativa, frutto della collaborazione con l’artista digitale e grande esperto di ambiente Giuseppe La Spada e realizzata negli spazi della House of Switzerland – Casa degli Artisti, mette al centro sostenibilità e innovazione.
Quattro le opere digitali che compongono la mostra, la prima esposizione di NFT – Non Fungible Token ad impatto zero visitabile fino al 12 giugno presso House of Switzerland – Casa degli Artisti e incentrata sulle problematiche ambientali più impellenti e pericolose: siccità, aumento delle temperature, scioglimento dei ghiacci ed emissioni di CO2. Elementi che rischiano di mettere a repentaglio la salvaguardia di luoghi dall’alto valore per il territorio.
Le opere esprimono la visione personale dell’artista dei quattro elementi chiave in natura – terra, acqua, aria e fuoco – associati ad altrettanti luoghi unici e iconici del nostro paese. La prima opera è dedicata al Ghiacciaio dei Forni, un ghiacciaio la cui superficie si riduce inesorabilmente di anno in anno. Basti pensare che a metà ottocento misurava 20 Km2 ed oggi ne misura meno di 11 con la sua fonte (la parte più bassa) che si è ritirata di 2 Km.
La seconda opera cristallizza nell’osservatore la Laguna di Venezia, colonizzata da varie specie di alghe non autoctone. Il loro aumento progressivo costituisce una delle principali emergenze ambientali poiché comporta una grave perdita di biodiversità su scala globale.
Il terzo protagonista del progetto NFP è il Fiume Po che dopo aver visto nell’inverno passato uno dei meno piovosi, vive una situazione di siccità più gravi della storia con un aumento di temperatura misurato dalle ARPA delle quattro regioni interessate dal suo passaggio del +2.1 C°.
L’Isola di Vulcano, che chiude l’esposizione, ritrae la sommità del vulcano che potrebbe non essere più visitabile dopo la recente interdizione a causa di emissioni che rendono irrespirabile l’aria circostante. Nell’autunno del 2021 a Vulcano si sono registrati valori anomali nelle emissioni di anidride solforosa (SO2), acido solforico (H2SO4) e anidride carbonica (CO2). Un aumento inaspettato che ha reso indispensabile l’evacuazione della popolazione residente nel novembre scorso.
Le opere sono state realizzate dall’artista di origini siciliane Giuseppe La Spada che, da sempre attento a sensibilizzare le nuove generazioni sugli impatti antropici attraverso l’utilizzo dell’arte, contestualizza così lo starting point dell’idea creativa: ”La separazione creata dall’essere umano negli ultimi 150 anni ci ha reso sempre più distanti e incuranti degli effetti dei processi evolutivi e, soprattutto, di quanto la relazione uomo natura sia importante per la nostra sopravvivenza”.
A seguito dell’esposizione verrà effettuata un’asta e il completo ricavato verrà devoluto in beneficenza.
Nella grande serra di Savio Firmino tra Edere e Strelitzie
Savio Firmino ridefinisce, per la 60esima edizione del Salone del Mobile, il concetto di spazio abitativo in un immaginario continuum tra interno ed esterno.
Un edizione speciale quella della Maison Fiorentina, che raggiunge, con questa, i 50 anni di presenza ad uno degli eventi ormai più attesi dell’anno e non solo per gli addetti ai lavori.
Per l’occasione, il brand presenta una inedita lettura dell’home interior che lo porta verso nuove soluzioni decorative e inattesi accostamenti cromatici. Nasce così un design che coniuga, con continuità ed innovazione, una marcata ricerca estetica per lo stile eclettico, alle più raffinate atmosfere ispirate dalle maestose dimore italiane. Una semantica fatta di sovrapposizioni e di memoria in cui il metissagge culturale diventa la vera cifra stilistica della Maison. Pareti dai colori intensi, ma volutamente naturali, grandi specchi a creare giochi prospettici, esotici foliage, ma anche una rinnovata interpretazione dei preziosi intagli che dal 1941 contraddistinguono il mondo di Savio Firmino.
Nuovi colori e texture tridimensionali si sposano alle nuove finiture metalliche. Le nuance dell’oro rosa e del vermeil scaldano e impreziosiscono le rarefatte cromie dei neutri Beton e Ardoise. Savio Firmino riscopre, con una personale attitude e un marcato gusto volutamente più “fashion”, il piacere per il decoro e le sovrapposizioni stilistiche.
L’intaglio, simbolo del più alto artigianato fiorentino ed espressione massima dei valori del marchio, accoglie finiture inattese. Dai toni sorbetto e delicati, fino a raggiungere tocchi e punte eccentriche di rosso, rosa e blu elettrico. I rilievi si accendono e illuminano.
La nuova sfida della Maison Firmino: un equilibrio armonico che si sviluppa attraverso nuovi angoli da vivere all’interno della casa. Credenze, console, tavolini da gioco, piccole sedute imbottite, colonne e pouf imbottiti. Ogni angolo è vissuto in modo teatrale, ma con la grande eleganza “all’italiana” di cui Firmino è custode. Tessuti grafici si sovrappongono a fantasie animali, disegni floreali, si intrecciano con preziose paglie. Stili ed epoche diverse creano un ponte tra passato e presente, tra continuità ed innovazione.
TAI PINGFLORÆ FOLIUMBY Sam Baron
L’eccezionale scenografia site-specific ideata dal designer che ha dato vita a tre inediti tappeti, Regalis, Borealis e Anamorphosis, per un’esperienza immersiva.
Durante il Fuori Salone, Tai Ping presenta per la prima volta nel suo showroom milanese Floræ Folium, una scenografia firmata da Sam Baron. Per l’evento, il designer francese ha immaginato una mise-en-scène unica incorporando tre tappeti originali che giocano sui limiti tecnici del brand per, ancora una volta, superargli al meglio.
Pe realizzare questi tappeti Sam Baron è tornato alla sue origini utilizzando fogli di carta e matite, grafite, gesso, pennelli e colori, gli strumenti che gli hanno permesso di creare composizioni oniriche in cui il nostro sguardo è invitato a perdersi. Lavaggi, pennellate e sfumature hanno preso forma nel corso delle prove. Sono così nati tre pezzi: Regalis, Borealis e Anamorphosis.
I vincitori del SaloneSatellite Award 2022
La giuria ha premiato tre progetti che si distinguono per il messaggio che contengono, privilegiando non solo l’incisività formale del design ma anche la componente sostenibile e inclusiva.
PRIMO PREMIO
Lani Adeoye Nigeria (Stand C26) RemX
Lo scopo era quello di progettare un deambulatore che trasmettesse un senso di dignità e desse forza al suo fruitore, qualcosa di piacevole da avere nel proprio ambiente e che si potesse usare volentieri.
DESCRIZIONE PROGETTO
Lo scopo era quello di progettare un deambulatore che trasmettesse un senso di dignità e desse forza al suo fruitore, qualcosa di piacevole da avere nel proprio ambiente e che si potesse usare volentieri.
MOTIVAZIONE
Sposa eleganza e dignità in un oggetto utile per tutti. È un valido esempio di artigianato contemporaneo che riesce a unire lavorazioni locali e ispirazioni progettuali globali. Risponde infine in modo incisivo e semplice al tema del SaloneSatellite 2022: Designing for our future selves.
SECONDO PREMIO
Belgium is Design / Studio Gilles Werbrouck, Belgio (B04/C03) Lamps
DESCRIZIONE PROGETTO
Una serie limitata di lampade che realizza la fusione di due tecniche. Versando del gesso bianco su un nastro nero VHS lavorato all’uncinetto emerge un pezzo unico: il paralume all’uncinetto e un cilindro in gesso semplificato.
MOTIVAZIONE
Il progetto utilizza la memoria unendo elementi di giocosità, artigianalità e design. Il risultato è un oggetto bello da guardare e funzionale, oltre che sostenibile per il materiale utilizzato e la lavorazione.
TERZO PREMIO
Young Balkan Designers / Djurdja Garčević Serbia (B02/C01) Meenghe
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il concetto è l’uso di trucioli di pneumatico per modellare oggetti di mobilio urbano come cestini per rifiuti, paraurti, vasi, sgabelli, ecc. Lo scopo è evitare i materiali vergini, realizzare nuovi prodotti e liberarsi dei rifiuti.
MOTIVAZIONE
È un progetto trasversale che pensa all’allungamento del ciclo di vita del prodotto interpretando con impatto amichevole il materiale basato su trucioli di pneumatico riciclato. In questo modo facilita in particolare la lettura dell’arredo urbano con un progetto sostenibile, anche godibile esteticamente.
MENZIONE SPECIALE
Rasmus Palmgren Finland (A37) Ease Chair
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Ease Chair è pensata come punto di equilibrio tra materiale, comfort ed estetica. Resistente ma leggera, confortevole e impilabile. La struttura come elemento chiave del design le conferisce un carattere esclusivo.
MOTIVAZIONE
Semplice, ben disegnato con un design appagante, e funzionale nell’uso è un prodotto maturo per la produzione.
MENZIONE SPECIALE
Atelier Ferraro Germany (C28) +1,5 Celsius
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Questa sedia è un autentico camaleonte della sostenibilità. Grazie alla sua flessibilità ed estetica si trasforma in diversi elementi di arredo, riutilizzando gli scarti di truciolato.
MOTIVAZIONE
È un progetto contemporaneo che risponde alle esigenze degli spazi più piccoli per via della sua flessibilità costruttiva che esprime il buon design.
Un tuffo nelle acque più blu, una passeggiata sotto il sole, assaporando la dolcezza dei frutti estivi. Immergiti completamente nell’estate, dando libero sfogo alla fantasia con la nuova collezione di gioielli Pandora. Per l’estate il brand di gioielli danese ha pensato a una serie di charm e gioielli che rappresentano i tutti i simboli dell’estate, permettendo a chiunque di personalizzare il proprio look, e di scrivere la propria storia estiva attraverso un gioiello speciale.
Charm Pendente Ciliegie in Argento
Aggiungi questo charm a forma di ciliegia al tuo look per un tocco di colore vivace. Realizzato in argento sterling 925, il charm pendente ispirato alla frutta presenta un paio di ciliegie rosse mature con foglie verdi ricche di dettagli rifinite a mano e dipinte con smalto trasparente. Indossalo da solo o abbinalo ad altri charm ispirati alla frutta per trasformare i tuoi gioielli Pandora preferiti in un mix di deliziosi frutti estivi da collezionare.
Charm Polpo degli Oceani in Argento
Esplora l’oceano con questo adorabile charm a forma di polpo, decorato da smalto che crea un esclusivo effetto a onde e bolle in diverse tonalità di blu, applicato a mano su argento sterling 925. Due cristalli blu lisci creati dall’uomo formano gli occhi gentili e intelligenti del polpo, mentre le estremità dei tentacoli sono decorate da cuori in rilievo. Aggiungi il charm alla tua collezione di gioielli e tuffati nelle profondità del mare.
Bracciale con Perle Coltivate d’Acqua Dolce in Argento
Ti presentiamo le perle perfette da inserire nei tuoi look. Ispirato alle giornate di sole sulla spiaggia, il bracciale presenta una metà costituita da una fila di perle coltivate d’acqua dolce inserite in un cordino blu annodato. L’altra metà è in argento sterling 925 con chiusura a moschettone ed è decorata da un piccolo disco vicino alla chiusura che reca incisa la O coronata Pandora. Nota bene: con materiali naturali come le perle può verificarsi una normale usura.
Charm Pendente Campeggio Sotto le Stelle in Argento
Lasciati trasportare in un paesaggio pieno di pace con questo charm pendente doppio Cielo notturno in campeggio in argento sterling 925, composto da un disco con lavorazione openwork che raffigura una tenda e le stelle, con un accogliente fuoco da campo costituito da una pietra di zirconia cubica arancione. Sull’altro disco è presente un paesaggio notturno dipinto con smalto turchese e blu scintillante che rappresenta l’acqua e un cielo notturno con luna e stelle. Il retro del charm pendente mostra le parole “Sleeping under the stars” (Dormire sotto le stelle), mentre il gancio presenta una stella decorata da una pietra di zirconia cubica incolore. Indossalo per ricordare le notti tranquille trascorse a guardare il cielo luccicante.
BioNike lancia il progetto “Un mare di stelle” a sostegno dell’associazione ONLUS Worldrise, per tutelare l’habitat marino, sviluppando progetti di conservazione e valorizzazione del Mar Mediterraneo e della sua biodiversità.
BioNike, brand leader della dermocosmesi, crede in uno sviluppo sostenibile e si impegna a contribuire a un futuro migliore. Per questo, per il rilancio della sua fotoprotezione all’avanguardia BioNike Defence Sun,ha scelto di sostenere l’associazione ONLUS Worldrise. “Un mare di stelle”, questo il nome dell’iniziativa, è un progetto di tutela dell’habitat marino che ha l’obiettivo di contribuire alla riforestazione oceanica e di realizzare azioni di difesa per proteggere la biodiversità e garantire la salvaguardia della salute del Mar Mediterraneo.
“Il mare è uno scrigno che racchiude la più grande biodiversità del pianeta, ospitando dagli animali più piccoli a quelli più grandi, creando e trasformando nuove vite, nuove specie, nuovi ambienti ogni giorno, in un perfetto equilibrio. Il mare è vita; noi dipendiamo dal mare e il mare dipende da noi” racconta Monica Previati, biologa marina di Worldrise.
Il progetto “Un mare di stelle”, fortemente voluto da BioNike, prevede la tutela e la pulizia delle coste italiane per l’anno 2022 al fine di salvaguardare le foreste di gorgonie e le loro ospiti, le stelle marine. Due sono gli obiettivi del progetto: in primo luogo, verranno avviate operazioni di identificazione e geolocalizzazione fotografica di cinque diverse specie di stelle marine.
Le stelle marine sono delle vere e proprie sentinelle della salute del mare, eppure diversi aspetti della loro ecologia sono ancora poco conosciuti e spesso, data la loro bellezza, molte specie sono colpite dalla pesca per soli scopi ornamentali. Per questo BioNike si impegna a salvaguardarle affinché queste creature meravigliose possano ripopolare i nostri mari: amare il mare significa immergersi senza lasciare traccia ed accarezzare le costellazioni marine, ma, solo con gli occhi, come facciamo nella magia delle notti stellate.
In secondo luogo, sono previste attività di monitoraggio e recupero di rifiuti e reti fantasma (ovvero le reti perse che continuano a pescare, danneggiando il fondale)
Dalla Ricerca BioNike nasce la nuova linea DEFENCE SUN, la fotoprotezione all’avanguardia creata per difendere la pelle al sole nel rispetto dell’ambiente.
FOTOPROTEZIONE ALL’AVANGUARDIA
Da sempre i solari BioNike garantiscono protezione nel rispetto della pelle anche sensibile e intollerante con formule Nickel tested, senza conservanti, senza profumo e senza glutine. Con la TRIPLA FOTOPROTEZIONE i solari DEFENCE SUN offrono alla pelle difesa all’avanguardia: dai raggi UVA-UVB, dai radicali liberi generati da raggi IR e dai danni biologici a lungo termine.
RISPETTO DELL’AMBIENTE MARINO
Da oggi i nuovi solari BioNike garantiscono anche una maggior tutela dell’ambiente marino grazie a formule ecocompatibili e packaging riciclato.
Per perseguire questa mission, è stato fondamentale operare su più aspetti – i filtri UV, le formule, il packaging – oltre a sostenere un progetto di responsabilità sociale legato all’ambiente marino.
I FILTRI SOLARI della linea DEFENCE SUN sono rigorosamente selezionati per la COMPATIBILITÀ CUTANEA e per l’ELEVATO RISPETTO della BIODIVERSITÀ MARINA:
• senza OCTINOXATE, OXYBENZONE* e OCTOCRILENE filtri talvolta responsabili di intolleranza cutanea e poco compatibili con l’ecosistema marino
• senza filtri minerali in forma di nano-particelle che causano bio-accumulo con effetti dannosi sull’ecosistema marino.
*Escluse le referenze DEFENCE SUN: Stick SPF50+, Spray (bombola) SPF50+, Spray (bombola) SPF 30, Baby&Kid Spray (bombola) SPF50+ Oltre che selezionati, nelle formule DEFENCE SUN i FILTRI UV sono in numero e in concentrazione ottimizzata: 3 filtri nelle formule corpo e 4 filtri nelle formule viso e con SPF BOOSTER, polimero in grado di amplificare l’efficacia filtrante consentendo una riduzione della concentrazione efficace (a parità di SPF fino al 30% di filtri in meno).
Le FORMULE dei solari DEFENCE SUN sono TESTATE COMPATIBILI CON L’ECOSISTEMA MARINO.
Il test condotto da un prestigioso Istituto di Ricerca indipendente, specializzato in studi di ecotossicologia, su 3 specie rappresentative della biodiversità marina del mar Mediterraneo e appartenenti a diversi livelli trofici funzionali (fitoplancton, zooplancton), dimostra per i solari DEFENCE SUN assenza di tossicità per l’ambiente acquatico.
La riduzione dell’impatto ambientale si estende anche all’uso di PACKAGING RICICLATO e RICICLABILE:
• Flaconi in PET (Polietiliene tereftalato) 100% riciclato • Bombole in alluminio 100% riciclato • Tubi costituiti da materiale riciclato al 40% • Astucci senza plastifica in carta FSC (Forest Stewardship Council): organizzazione internazionale
che attesta la provenienza da foreste gestite secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Inoltre, i prodotti DEFENCE SUN sfruttano PACKAGING INNOVATIVI per contribuire alla RIDUZIONE DI SPRECHI: • Bombole a tecnologia “Bag on Valve” con propellente inerte Eco-Friendly • Packaging Inviolabili con ridotta possibilità di dispersione del prodotto nell’ambiente
• Packaging “No Waste”: residuo di prodotto nel flacone inferiore al 2% Il risultato?
Riduciamo sensibilmente l’impatto ambientale*:
– 96% di plastica vergine
– 46% emissioni di CO2 *Dati calcolati sulla base della produzione annua dei prodotti BioNike Defence Sun.
Un viaggio green e immaginifico tra walldesign, elementi d’arredo, tappeti e architetture luminose, un’esperienza immersiva tra i nuovi pattern della Simone Guidarelli Home
Spazio e tempo fluiscono attraverso dimensioni interconnesse e cambiamenti profondi, attratto dal vortice di innovazione e personalizzazione nello scenario ricreato, Simone Guidarelli presenta un’esperienza immersiva in cui la sua nuova collezione “Les Jardins Imaginaires” rompe i confini e rappresenta la bellezza e la varietà di una realtà parallela attraverso le diverse collaborazioni. A partire dalla consolidata partnership tra Simone Guidarelli con Officinarkitettura e Matrix International, per finire con l’introduzione di Melogranoblu, Bedding Atelier, DSV Carpets e Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843 il tutto prende vita nelle stanze di una location di prestigio come Il Salotto di Milano, in Corso Venezia 7.
Un percorso intimo e sensoriale è quello si articola tra convivialità e interiorità: “Les Jardins Imaginaires” è quello spazio sereno in cui fuggire dalla realtà e reinventarsi, grazie alle stanze all over create da Simone Guidarelli, per sentirsi circondati dalla bellezza.
Le porte si spalancano sulla “La stanza del Re”, caratterizzata dalla carta da parati Eco Renaissance della collezione “Les Jardins Imaginaires” di Simone Guidarelli in collaborazione con Officinarkitettura, realtà emiliana specializzata in progetti e produzioni di wallcovering e rivestimenti, che ha decorato la location con un prodotto Made in Italy in cellulosa, PVC free, traspirante, estremamente dettagliato nella resa dei pattern selezionati. Simone Guidarelli esorta gli ospiti ad accomodarsi sul sontuoso letto a baldacchino realizzato da Bedding Atelier con preziose passamanerie ad opera di Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, dove l’atmosfera è creata dalle lampade sospese ai lati di Melogranoblu, azienda bergamasca di illuminazione per interni in grado di fornire vere e proprie scenografie di luce realizzate a mano. Il rivestimento selezionato per entrare nella Simone Guidarelli Home ricorda uno scorcio di un giardino all’italiana, con i decori che rimandano alle armonie dei cancelli dei palazzi rinascimentali, un luogo di piacere e svago in cui intravedere i tipici pesci rossi che si muovono sinuosi nelle fontane. La finezza del disegno si ritrova anche nel tappeto annodato a mano di DSV Carpets, realizzato in vello di lana del New Zeland e seta pura, trama ed ordito in cotone con nodo tibetano 100 Line.
Il secondo ambiente è un soggiorno ispirato alla condivisione: qui la carta da parati green Exotic Jungle ci trasporta in una giungla, tra anemoni e piante rigogliose, scimmiette curiose e colibrì adagiati sulle palme. Declinata negli stessi pattern per i pouf realizzati da Simone Guidarelli e il tavolo di Matrix International, azienda toscana d’arredo contemporaneo che si è occupata anche del divano, delle poltrone e dei coffee table della zona giorno, per i quali si è preferita la stampa Big Friendly Giant della Safari Collection dove sontuosi elefanti e eleganti ibiscus rimandano a una vita raffinata e romantica.
Tutto è pervaso da suggestioni naturali ed esuberanti, perfettamente in linea con lo stile delle collezioni di Simone Guidarelli, anche nella soluzione luminosa proposta da Melogranoblu per accendere l’accoglienza nel relax e a tavola, dove le luci sospese riprendono nella forma i frutti della carta da parati. Anche qui l’ambiente è reso confortevole dal tappeto di DSV Carpets, intrecciato a mano sempre nel pattern Big Friendly Giant.
L’ultima “La stanza dei sogni” rappresenta una sorta di chiusura del viaggio, un momento introspettivo: un piccolo gioiellino rivestito dalla carta The Hortensia Dream dove eleganti giraffe su sfondo corallo fanno capolino da lussureggianti ortensie blu e bianche. Un ambiente reso unico dalle emozioni di luce di Melogranoblu con una creazione sospesa che scende dal soffitto in vetro soffiato lavorato a mano e metallizzato. In questo spazio Simone Guidarelli offre ai suoi ospiti una situazione zen in cui riflettere e sognare, prendendo posto su dei comodi pouf lasciando libero lo sguardo di vagare tra le piccole olive metallizzate sospese al soffitto che scendono fino a terra e che riflettono i bagliori della splendida carta da parati.
La presentazione del nuovo progetto di Simone Guidarelli avrà luogo il 7 giugno e sarà seguita da un cocktail party esclusivo su invito con i signature drinks a cura di Compagnia dei Caraibi sulla terrazza de Il Salotto di Milano.
Si amplia la portata del progetto luxury experience della Simone Guidarelli Home, dove il design si mixa al mondo dell’arte per l’attenta ricerca, la cura dei dettagli e l’utilizzo di materiali pregiati sotto il segno del più alto e raffinato Made in Italy.
HALL 13 | STAND L05-M12: queste le coordinate della partecipazione di Grundig e Beko alla 23° edizione di EuroCucina, all’interno del padiglione destinato a FTK – Technology for the Kitchen, l’evento collaterale del Salone del Mobile dedicato alle cucine di ultima generazione, intese come luogo dove design, funzionalità e tecnologia si incontrano. Un palcoscenico privilegiato per presentare al pubblico l’impegno concreto dei brand alla sostenibilità attraverso un innovativo progetto di allestimento che si fa portavoce di un virtuoso modello di economia circolare.
“Sustainability on stage” è il nome dello stand, a cura dell’architetto Martino Berghinz, all’insegna del claim “Una visione per un futuro migliore”: l’occasione per i due brand per portare in scena la loro mission distintiva che fa di un approccio più consapevole non solo un modello di business, ma uno stile di vita da tutti condivisibile.
In 1000 metri quadri di spazio espositivo, i brand appartenenti alla casa madre Arçelik raccontano la loro filosofia ispirata alla sostenibilità proponendo feature tecniche all’avanguardia che si trasformano in benefici tangibili e che confermano ancora una volta la volontà di volgere lo sguardo verso un orizzonte di continua evoluzione. Un orizzonte naturalmente e necessariamente responsabile, perché tecnologia ed estetica per esser al servizio dell’uomo devono essere anche a servizio dell’ambiente.
La scelta materica sullo stand è stata guidata da un principio di riutilizzo e non spreco: i materiali sono infatti riciclabili e già riciclati; complessivamente oltre il 90% dell’intero allestimento potrà esser destinato a nuova vita.
L’involucro tessile esterno plissettato – tessuto composto da poliestere ignifugo, di cui il 36% riciclato – rappresenta la cifra stilistica dello stand stesso, una struttura architettonica, proiettata verso l’alto come un vero e proprio palcoscenico.
Sono due le macroaree a ospitare e raccontare le nuove collezioni dei brand – Beyond per Beko e Prologue per Grundig – anche attraverso due Immersive Rooms, dedicate al racconto delle tecnologie più rappresentative in materia di sostenibilità, che coinvolgeranno il visitatore in un’esperienza virtuale e multisensoriale.
Grundig accende i riflettori sulla tecnologia FiberCatcher, il primo e innovativo filtro integrato nella nuova gamma di lavatrici che raccoglie e trattiene il 95% delle microfibre prodotte dai cicli di lavaggio, che altrimenti andrebbero a inquinare l’ecosistema marino e, di conseguenza, il sistema alimentare. Per Beko, protagonista dell’installazione è la tecnologia HarvestFresh, la soluzione ideata per i frigoriferi di ultima generazione per conservare al meglio i contenuti vitaminici e nutrizionali di frutta e verdura.
Grundig e Beko, per l’occasione, hanno attivato due collaborazioni di rilievo ad esaltare l’applicazione di un modello di economia circolare completo nella progettazione dello stand.
L’impegno per un futuro migliore non si ferma infatti alle giornate della manifestazione: l’intera operazione fieristica prevede una valorizzazione dei materiali utilizzati per l’allestimento e massima attenzione allo spreco materico.
Per il totale riutilizzo del tendaggio in tessuto a fine fiera, è stato stretto un accordo con Humana People to People Italia Onlus, associazione umanitaria di cooperazione internazionale, presente in 45 paesi del mondo. Humana convertirà il tessuto in nuovi capi di vestiario: grazie al coinvolgimento del mondo accademico creativo, verrà realizzata una Capsule Collection, oltre che gadget e nuovi articoli di packaging; i ricavati della vendita verranno quindi devoluti ai progetti dell’organizzazione e di Food for Soul – l’associazione culturale no-profit cui il brand Grundig è partner sin dalle sue origini nel 2016.
Un impatto zero concreto e certificato: zeroCO2 – realtà specializzata in progetti di riforestazione ad alto impatto sociale – realizzerà una approfondita analisi delLCA (Life Cycle Assestment) dell’intera partecipazione fieristica, e relativa operazione di compensazione con un progetto di piantumazione sociale che oltre a compensare CO2, darà sostegno a famiglie contadine locali attraverso la donazione delle specie fruttifere piantate per contribuire al loro benessere economico e alimentare.
A integrazione e completamento dell’impegno dei brand in questa strutturata operazione di esposizione sostenibile, durante tutti i giorni della manifestazione, lo stand ospiterà in un’area talk dedicata, momenti di dialogo e confronto tra ospiti ed esperti per raccontare la sostenibilità. In primis quella dell’azienda, con un talk esclusivo in data giovedì 9 giugno con la partecipazione del CEO Arçelik, Hakan Bulgurlu, e dello Chef Massimo Bottura, Brand Ambassador Grundig.
Sono otto i diplomandi di IED Moda Milano le cui collezioni di tesi (sette in totale) si sono distinte tra le 19 proposte alla due giorni IED Avant Défilé 2022, esposizione che da qualche anno l’Istituto Europeo di Design promuove per favorire una prima importante apertura all’esterno dei progetti dei suoi studenti.
Luca De Prà, Lorenzo Attanasio, Lorenzo Pezzotta, Cecilia Marcedas Ruppert con Ana Laura Espinosa, Marinela Djurdj, Davide Gabriele, Michelle Furlanetto, i nuovi talenti che sfileranno alla Milano Fashion Week.
Circa 200 visitatori, tra docenti professionisti, rappresentanti di aziende ed enti del settore, hanno visitato la speciale fiera del talento creativo ed espresso le proprie preferenze, decretando così le sette collezioni più meritevoli di sfilare al graduate fashion show 2022 di IED Milano: si tratta di Body meets body meets body, evento in programma domenica 19 giugno (Magazzini Generali, ore 21) nel contesto di Milano Moda Uomo.
Oltre ai selezionati, tra i Fashion Designer, Shoes & Accessories Designer e Jewelry Designer partecipanti a IED Avant Défilé 2022 c’erano anche:
Manfredi Montalto (collezione Il salotto), che nelle sue creazioni utilizza, come tessuto, i tappeti di seconda mano e trae ispirazione dalla casa della nonna in Sicilia
Alara Tas (Remove Before Flight), che cerca di parlare tramite i disegni, le sue creazioni sono totalmente ispirate dai militari, un grido artistico per dire no alla guerra
Elisabetta Saponaro (Aritmo), che ha usato i tessuti di avanzo (buttati o non usati nello stock delle aziende) e ha deciso di disegnare dei capi adattabili fino a 3 taglie diverse per ridurre consumi e sprechi.
I TALENTI SELEZIONATI
Sette collezioni moda uomo, donna o genderless, accomunate da un’ampia ricerca personale e da una comune metodologia progettuale, ma diversissime nell’espressione materica e concettuale della visione dell’individuo, delle sue dinamiche interne, delle sue forme. Eccole.
Luca De Prà – DIVIDIT
Il sarto modella le forme sul corpo, e ne offre così una visione personale. Ispirandosi a Il visconte dimezzato di Italo Calvino e reinterpretandolo, la collezione mette in evidenza le forme del corpo maschile in un modo classico e sottolinea come tali forme possano essere alterate in modo da ottenere una figura idealizzata, che rappresenti la “bellezza”.
Si percepisce già la sua maison dal profumo maschile che aveva spruzzato sul suo biglietto da visita.
I capi partono da archetipi dell’abbigliamento classico maschile e dalle relative e specifiche occasioni d’uso (cappotti formali, giacche dal taglio sartoriale e camicie dal collo inamidato) per arrivare a evoluzioni inattese, come gonne e abiti con crinolina: nuove forme elaborate dal taglio del cartamodello che vanno a mettere in evidenza particolari punti del corpo – vita, spalla, collo.
Luca lavora tutto a mano, realizzando le sue creazioni su misura, proprio come si faceva una volta, dettaglio che ci permette di apprezzare ancora di più lo stilista.
Ogni cucitura e particolare è studiato per permettere all’abito di essere alterato rimanendo comunque riconoscibile, anche quando i volumi vengono esasperati.
Lorenzo Attanasio – Collateral Beauty
Una costruzione di volumi dinamici, malleabili, indirizzata a creare due dimensioni per l’utilizzatore, una concettuale, l’altra fisica. Sul primo piano c’è l’intento di evidenziare l’innervision, la visione interiore che si estetizza nelle linee, nelle curve che costruiscono un’estetica dinamica, sempre mutevole. Sul secondo piano c’è il concetto di abito casa, con un insieme di costruzioni relaxed fit: l’abito accoglie l’individuo che porta avanti il processo di ricostruzione dell’io; il volume lo fa sentire al sicuro e a proprio agio, proteggendone l’interiorità.
Stampe blu ispirate dalle onde e dall’oceano, lavorazioni, manipolazioni, tessuti garantiscono un’alta performance di utilizzo dei capi, con caratteristiche water repellent, anti goccia, antiabrasione, heat control. Arricchiscono gli outfit elaborazioni manuali con l’utilizzo di polveri naturali, ghiaccio, trame iridescenti, resinature e motivi grafici in pittura acquerello e olio (a richiamare la fluidità interiore) successivamente digitalizzati.
Il progetto guarda al movimento Move to Zero, per uno sviluppo sostenibile legato al 3D e al completo annullamento degli scarti, e prevede una particolare user experience nel metaverso (Phrion), con la creazione di uno show-room digitale in cui sperimentare i capi tramite avatar: il fit che interessa maggiormente potrà essere acquistato in formato Nft, per ricevere poi la copia fisica del capo a casa in meno di 48 ore.
Lorenzo Pezzotta – ATLAS
Distensione, cristallizzazione e materia sono le parole chiave della collezione, il cui sviluppo verte sulla scelta di fibre dalla spiccata tangibilità: lino, seta e cotone, rielaborate grazie a processi di manipolazione e tinture in capo con pigmenti naturali. Gli outfit assumono di fatto una natura sperimentale e destrutturata andando a trascendere il tempo e definendosi archetipo di libertà. L’intento è quello di offrire un atlante visuale di una condizione intangibile, tradotta in segni semplici e comprensibili nell’immaginario collettivo. L’osservatore è qui immerso nella condizione stessa e fatto interrogare sullo stato odierno del proprio “Essere”.
Cecilia Marcedas Ruppert e Ana Laura Espinosa – The House is vile
L’amore per la maglieria e per la versatilità della lana vergine in una collezione che diventa ode all’antica pratica artigiana, attraverso la lente distorta delle fantasticherie dark e dell’esagerazione. Per quanto delicata, morbida e malleabile, la maglieria tiene in sé la memoria tangibile di un ciclo di tensioni. Partendo da una fibra animale trasformata in anelli e nodi da una danza manuale, il lavoro a maglia domestico diventa qui una pratica di movimento e allungamento, di deformazione e disgusto. Il corpo diventa una sorta di vaso che mostra una danza macabra di fibre e filati: essi si uniscono e diventano un tutt’uno con chi li indossa, condividendo una malvagia energia testurizzata.
Cosa succede tra il nostro corpo e la nostra mente quando cerchiamo di riconciliare l’esistenza mortale con manifestazioni fisiche e psicologiche che sfidano le idee di “normale” e “naturale”? L’obiettivo è creare abiti che riflettano il grottesco e il perverso con forme inorganiche, un uso giocoso del colore e rappresentazioni inquietanti del corpo, per danzare con tutto ciò che è orribile.
Marinela Djurdj – Fuori tempo fuori luogo
Il luogo, le tradizioni, la cultura di origine diventano la base su cui costruire una personale contemporaneità. La collezione si ispira all’abito popolare della Romania: i ricami, i volumi, le manipolazioni tradizionali vengono trasportati su una linea di capi per una moderna donna in carriera. La trasposizione si traduce in messaggio di riscatto femminile, quello di una donna proiettata all’indipendenza, che riesce ad affrancarsi da una situazione prettamente popolare e rurale. Lo si nota nei dettagli di ciascun outfit, ricercato nel colore, sofisticato nei ricami artigianali e nelle manipolazioni e passamanerie tono su tono. La modernità dei materiali utilizzati (tessuti tecnici ottenuti da pastiche riciclate) contrasta armoniosamente con i rimandi alla tradizione popolare, viva nei ricami e nelle manipolazioni in filati di maglia.
Davide Gabriele – ZENERATION
Cosa indosserebbero i giovani nati a partire dal ’95? Un’indagine sulla Generazione Z – al contempo attrice e testimone di una ricerca costante e interminabile di autenticità – è il punto di partenza della collezione, che riflette sulla fluidità e sul métissage della realtà contemporanea, in cui valori e certezze consolidate vengono messe in discussione per privilegiare le situazioni di frangia, metamorfosi e confine, a livello fisico, sociale ed estetico.
La proposta di collezione risponde con denimwear di riuso, smontati, rimontati ed elaborati in capo; maglierie da filati naturali di cui si sfrutta l’elasticità per creare forme adattabili a vari tipi di corporatura; voluminosi outerwear tecnici, con materiali innovativi quali l’ultra light nylon e il microripstop termosensibile. Giacche e giubbotti si formano da una serie di pannelli rettangolari modulabili che si muovono attorno al corpo tramite trapuntature, anelli vela e moschettoni, a creare forme ampie e avvolgenti. Come dei bozzoli.
Michelle Furlanetto – Tangibili ricordi
La memoria, l’insegnamento dei nonni sull’arte del rammendo, del riutilizzo e dell’esaltazione del difetto sono il punto di partenza per una collezione di design circolare, sviluppata a partire da capi inutilizzati, tessuti e filati destinati allo scarto.
Protagonista è il concetto di restauro: quello dei beni culturali, di cui le tecniche sul piano grafico si applicano ai capi, tramite l’uso di stampe e manipolazioni; quello tessile, fondamentale nello sviluppo sartoriale poiché posto alla base del processo creativo. Gli outfit si sviluppano a livello cromatico in toni caldi ottenuti tramite un processo di tintura naturale, utilizzando estratti di rape rosse, pigmenti di robbia, mallo di noce, orzo e caffè. Gli accessori seguono lo stesso processo: sono selezionati da capi esistenti e trasformati, grazie all’uso del pirografo, in oggetti che acquistano valore.