Mestizo Dispossessed: Ismael de Anda III & Eugene Ahn

Port Perak Venezia, con AOC F58 Galleria Bruno Lisi presentano la mostra satellite,  Mestizo Dispossessed, a cura di Camilla Boemio, con gli artisti Ismael de Anda III ed Eugene Ahn; questo programma seminale fa parte delle attività di ricerca di Pera + Flora + Fauna: The Story of Indigenousness and the Ownership of History, Evento Collaterale ufficiale della 59°La Biennale Arte di Venezia. 

Mestizo Dispossessed è un’installazione che utilizza la tecnologia digitale, indaga le nozioni di territorializzazione/riterritorializzazione/deterritorializzazione, intersecando le immagini dal gateway USA/Messico dove è cresciuto Ismael de Anda III, incorporando magistralmente le funzionalità della realtà aumentata diretta dall’artista multimediale interattivo Eugene Ahn e i filmati dei droni della fattoria di famiglia di Anda, situata sulle rive del fiume Rio Grande/Rio sul cardine della frontiera tra Stati Uniti e Messico.

Mestizo Dispossessed, sviluppa gli elementi del progetto in corso Revolutions Generators di de Anda & Ahn, in cui una silhouette reimmaginata digitale stratificata trasforma i brutali tornelli metallici in forme levitanti simili ad antenne, a satelliti, i quali vengono simbolicamente, con forza strattonate fuori dal suolo, rimossi come barriere e rilasciati nell’aria come entità che ruotano liberamente.

L’installazione presenta una raccolta di venticinque collage digitali stampati su alluminio, che fondono una collezione di terre che de Anda e Ahn hanno visitato e immaginato.

Le singole stampe in alluminio sono appese su una griglia per produrre un design collettivo più ampio, rivelando un’immagine perplessa dei tornelli metallici insieme a punte, ed angusti rotanti utilizzati nei punti di ingresso negli Stati Uniti e nel Messico che guidano ed accompagnano le persone attraverso le linee di confine imposte.

Queste forme di “Generatori di Rivoluzione” sono visibili in tutto il collage e diventano sagome scultoree sospese che possono essere catturate con i telefoni cellulari attivando funzionalità digitali di realtà aumentata in cui possono coesistere gli elementi della fattoria della famiglia Brito con le aree circostanti di Piazza del Popolo di Roma, le altre aree di Roma vicine alla galleria ed ovunque lo spettatore possa viaggiare o abitare. I generatori di rivoluzioni animati possono essere virtualmente sovrapposti per tutta la mostra.  

La caratteristica della realtà aumentata è l’accessibilità limitata ad un periodo di tempo, infatti dopo la fine della mostra non sarà più disponibile. Questo limite si fonde con le delineazioni mutevoli, transitorie, effimere di marcatura, di territorializzazione, riterritorializzazione, deterritorializzazione, il possesso, l’espropriazione delle terre e degli spazi.

Utilizzando le tecnologie e i media emergenti, Mestizo Dispossessed utilizza la fattoria della famiglia Brito come lente per la storia mutevole degli incontri tra gli indigeni e gli insediamenti della regione, così come l’analisi dello spostamento del territorio geologico a causa delle influenze della natura.

Un’altra area della mostra presenta un dittico lenticolare di forme dei Revolutions Generators che interagiscono con le immagini raffiguranti l’uso delle macchine nella lotta armata. L’opera d’arte lenticolare invita i visitatori a impegnarsi in un’espropriazione attiva dell’opera sottraendo parti di un’immagine doppia lenticolare divisa come atto di rimozione e trasferimento di proprietà. L’opera d’arte lenticolare rilascia anche una scena di realtà virtuale dell’aree dell’Ucraina recentemente devastate, dove è in corso la battaglia contro la colonizzazione da parte della Russia.

Introduzione alla bio di Ismael de Anda III e Eugene Ahn:

Ismael de Anda III è nato a El Paso, in Texas, lavora e vive a Los Angeles. Utilizza  pratiche mutanti, tra cui i collage di foto digitali, il disegno, la pittura, la scultura, l’installazione e i progetti interattivi specifici per il luogo nel quale espone. Il lavoro di Ismael de Anda III è fortemente ispirato dalla sua educazione pluralistica nella quale convergono gli Stati Uniti e il vicino Messico. Ha esposto le sue opere a livello internazionale tra cui: alla AOC F58 Galleria Bruno Lisi, a Roma; La Estacíon Arte Contemporáneo, a Chihuahua, in Messico; da Supermarket 2022 Art Fair a Stoccolma; e negli Stati Uniti al Torrance Art Museum, al Lux Art Institute e da Durden and Ray. Recentemente de Anda ha partecipato a diverse mostre virtuali e drive-thru online. Le lezioni del suo lavoro includono la Conferenza internazionale sui tessuti e l’abbigliamento del 2020 e come artista in visita per CalArts e il Los Angeles City College nel 2021. De Anda ha ricevuto una borsa di studio per gli artisti visivi della California Community Foundation. Spesso le opere di de Anda sono site-specific, ispirate dalle comunità nelle  quali vengono create, con l’utilizzo di materiali di provenienza locale.

Eugene Ahn vive e lavora a Los Angeles. Ahn esplora le intersezioni tra materiale e virtuale creando sistemi ed esperienze che mettono in discussione i modi di percepire, pensare ed essere. Il suo lavoro è interattivo, coinvolgente e personale, con un approccio interdisciplinare nel quale tenta di comprendere e criticare le norme da una posizione olistica. Sfruttando la logica, la matematica, la storia e il mito, Ahn cerca di riprogettare l’incontro con il visivo, il testuale, l’architettura, l’oggetto, Internet e la stessa nozione di idea.

Per più di due decenni come architetto dell’informazione e sviluppatore web, Ahn ha creato soluzioni di gestione dei contenuti per le arti e l’istruzione, supportato campagne di marketing di album musicali per l’industria discografica e creando software per la gestione della produzione globale della catena di approvvigionamento nell’industria manifatturiera dell’abbigliamento. Ha creato una tecnologia basata sul web per fornire strumenti di pubblicazione e collaborazione da e per i giovani e per la diaspora globale degli sfruttati e delle vittime, inclusi gli orfani dell’HIV/AIDS e i sopravvissuti alla guerra.

Insieme de Anda e Ahn hanno collaborato ai progetti di Revolutions Generator per la Visual and Media Arts Gallery del Los Angeles City College; Revolutions Generator Evolutions per la mostra Betwixt and/or Between alla Angels Gate Cultural Center Gallery, a San Pedro, in California; e Revolutions Generator Re-evolutions per l’evento High Beams 5 tenutosi sul tetto dello storico edificio Bendix del centro di Los Angeles.

Curatrice: Camilla Boemio è co-curatrice associata di Pera + Flora + Fauna: The Story of Indigenousness and the Ownership of History, Evento Collaterale ufficiale della 59°La Biennale Arte di Venezia. 

Camilla Boemio è una scrittrice d’arte, curatrice di ricerca e teorica la cui pratica indaga l’estetica contemporanea. Osserva il ruolo svolto dall’attivismo politico, e dalle forme di socializzazione influenzate dai media e dall’immagine in movimento; è associata all’AICA (International Art Critics).

Graphic Designer: Virginia Padovani, tirocinante IUAV di Pera + Flora + Fauna. 

Technical Support: ParvusAger

L’Azienda Agricola “PARVUS AGER” dal singolare nome latino “PICCOLO CAMPO COLTIVATO”,ha in realtà un’estensione di 54 ettari, ubicati alle porte di Roma nel cuore del Parco dell’Appia Antica, un territorio già coltivato a vigna dai popoli preromani, fortemente intriso di storia, arte e tradizione.

La PARVUS AGER è un’azienda familiare gestita con amore e passione dalla famiglia Lulli, quattro generazione di viticoltori, fermamente convinti che il buon vino proprio come l’arte, solleciti l’anima!

Appuntamenti chiave:

Lunedì 18 Luglio 2022, dale ore 18.30 alle 20.30pm: Opening of Mestizo Dispossessed, satellite event of Pera + Flora + Fauna, an official Collateral Event of 59th International Art Exhibition La Biennale di Venezia

Dal Martedì al Venerdì, fino al 30 luglio, sarà possibile visitare la mostra, dalle ore 17.30 alle 19.30. 

NEXTONES


Sei giorni di live performance, dj set, esplorazioni, lecture, workshop, food 

Dal 26 al 31 luglio torna Nextones, il festival internazionale dedicato alla più radicale sperimentazione nel campo dell’arte audiovisiva e della musica elettronica, con lo sguardo sempre rivolto alle interazioni fra espressione artistica e pensiero ecologico. 

Curato da Threes Productions e coprodotto dalla Fondazione Tones on the Stones e Threes Productions, Nextones è uno degli eventi di punta di Tones Teatro Natura, uno spazio performativo realizzato in un’ex cava di granito in Val D’Ossola ma soprattutto un ecosistema dedicato alla ricerca artistica, all’innovazione, alla conoscenza e al benessere situato in un territorio montano di rara bellezza, tra boschi, vigneti terrazzati e antichi borghi in pietra.

Performance multimediali, live e dj set, workshop e attività all’aperto per esplorare e scoprire lo straordinario territorio circostante, in un contatto simbiotico con la Natura, sono il cuore della programmazione di Nextones: un festival che ha l’obiettivo di valorizzare l’impatto positivo generato dal dialogo tra pratiche artistiche e l’ambiente, anche attraverso azioni collaborative di cura, ascolto e attenzione verso il corpo e la mente.

Questi gli artisti e i progetti annunciati per la IX edizione: il compositore elettronico Squarepusher, fra i massimi esponenti della “drill’n bass”, con il suo nuovo live audio-video presentato per la prima volta in Italia e anticipato da un’altra performance AV, quella della producer belga SKY H1 insieme al sound e visual artist Mika Oki; le riflessioni e le visioni di Armin Linke, fotografo e regista che utilizza diverse tecnologie di elaborazione delle immagini per confondere il confine tra finzione e realtà; il workshop della comunità artistica Aerocene (collettivo internazionale che fa capo all’artista tedesco Tomas Saraceno) che insieme al pubblico del festival realizzerà una scultura volante in grado di librarsi in aria senza l’utilizzo di combustibili fossili, né di elio o idrogeno; i paesaggi sonori onirici e ultraterreni disegnati dall’artista catalana Marina Herlop e l’installazione Arpabong che celebra l’incontro fra melodia e marjuana, unendo uno strumento antico come l’arpa e una pianta le cui origini affondano nella notte dei tempi, la cannabis. Poi, ancora: l’incrocio fra techno, ambient e minimalismo del musicista californiano Rrose, che, per la prima volta in Italia, eseguirà una celebre performance del compositore americano James Tenney, pioniere della musica spettrale e microtonale; il flusso progressivo e ipnotico, slow-tempo infinito, letargico e sensuale del duo Front De Cadeaux e l’open rehearsal di un altro duo, i Babau, alla continua ricerca dei territori musicali di confine, tra exotica, computer music e sottoculture audio transglobali post internet; i workshop del musicista e compositore Michael Reiley, incentrati sulla pratica americana del Deep Listening* fondata su un approccio unico alla musica e al suono, all’arte, alla meditazione, alla tecnologia e alla guarigione. Nella vicina Villa Caselli la coreografa e danzatrice Ariella Vidach inoltre presenta a Nextones 2022 il suo nuovo progetto performativo Corpomemory che indaga il corpo umano come sistema di relazioni ma i giardini della Villa saranno animati anche dal dj set radicale di Verynice’N’Sleazy. In programma al festival anche Khalab con uno sciamanico live set che porterà il pubblico a esplorare i suoni tradizionali dell’Africa e le evoluzioni della musica afroamericana contaminati da oscure sonorità elettroniche; e l’iconico set della dj techno-femminista viennese Electric Indigo. La piattaforma svizzera foodculture days, in collaborazione con Fortuna Forest, atterra invece a Nextones con la residenza dell’artista e designer Daniel Parnitzke, pensata come spazio di ricerca open source e site specific che, partendo da una riflessione sulle problematiche delle risorse e dell’energia, approderà alla costruzione collettiva di un dispositivo di cottura. Su un orizzonte simile si muove anche il progetto di ricerca Rayon Vert che al Festival presenta The Hydro Doorways, un momento di esplorazione e riflessione sulla stratificazione delle società montane e sullo sviluppo delle fonti energetiche, guidato dal ricercatore esperto di climate change Samuel Stevenson

Grande attesa per la prima assoluta del nuovo progetto Settima Estinzione del collettivo di ricerca transdisciplinare Ant Mill, composto dai musicisti Carlotta Sillano, Giovanni Corgiat, Marta Del Grandi, Daniele Patton, Michele Marchetti e dal videoartista Gabriele Bertotti. Traendo spunto dall’esondazione del torrente Cervo in Piemonte nel 2020 che, fra le altre cose, distrusse il centro di ricerca e sperimentazione artistica Hydro della Fondazione Pistoletto, Settima Estinzione è una performance audiovisuale che alle sonorità folk, post rock, elettronica e jazz unisce un immaginario visivo ispirato al concetto romantico di “rovine”, alla ciclicità e alla cosmogonia

A completare il programma di Nextones 2022, infine, il viaggio strumentale, intimista ed emozionale del chitarrista, compositore e musicologo siciliano Mimmo Sparacio, fra suoni epici e meditativi, in bilico fra le due sponde dell’Atlantico

Anche quest’anno, il visual del festival sceglie il linguaggio fotografico per delineare i nuovi immaginari generati da Nextones in relazione al territorio. Per questa edizione, è stato scelto lo sguardo dell’architetto e fotografa milanese Giovanna Silva che trasfigura l’oggettività della fotografia in un visionario racconto di luce: “È un’attività terapeutica. Quando guardo il paesaggio la mia mente si rilassa, poiché si concentra sulla visione e sulla luce, e non si lascia disturbare da nient’altro”. 

Biglietti:
https://link.dice.fm/nextones

NEXTONES

Nextones è un festival internazionale di musica, arti audiovisive e ricerca. Il festival si svolge nel suggestivo territorio della Val D’Ossola, avendo come punto cardine Tones Teatro Natura, una cava di granito dismessa, ora trasformata in uno spazio permanente per la cultura immerso nel verde. Nextones 2022 ha luogo dal 26 luglio al 31 luglio e prevede lecture, presentazioni, passeggiate, workshop e performance musicali site-specific di alcuni degli artisti e ricercatori più interessanti del panorama contemporaneo.

Il festival internazionale incorporerà lo spirito di ricerca e di indagine sul territorio di Before and After 2020 alla sua tradizionale identità sperimentale nel campo dell’arte audiovisiva e di musica elettronica. Nextones diventa così un festival anfibio, ovvero dalla duplice natura, dove di giorno si esplora il territorio per inserire Tones Teatro Natura nel tessuto locale, mentre di notte sarà lo stesso Teatro ad ospitare gli spettacoli di contaminazione elettronica e a riunire la comunità.

Nextones è parte del programma di Tones Teatro Natura.

TONES TEATRO NATURA

Tones Teatro Natura è il nuovo grande progetto di Tones on the Stones che, attraverso un percorso di riqualifica ambientale, trasforma l’ex sito industriale di Cava Roncino in un Teatro permanente immerso nella natura. L’ex Cava di Gneiss si trova nella località di Oira, una piccola frazione della Val D’Ossola, tra boschi, vigneti terrazzati e antichi borghi in pietra. Il paesaggio circostante evidenzia quanto la storia del territorio sia profondamente legata all’estrazione della pietra, alla sua lavorazione evidente nell’ampio uso nell’architettura rurale. Un patrimonio storico, economico e culturale che Tones on the Stones ha sempre cercato di raccontare e valorizzare. La conversione dello spazio industriale in Luogo della Cultura è pensata soprattutto a favore delle nuove generazioni, con l’obiettivo di essere un gate aperto al mondo e favorire lo scambio di idee, progetti e visioni inclusive e coraggiose. In un momento storico che ha rivelato tutte le fragilità del sistema urbano e mentre tutti i teatri nel mondo sono rimasti chiusi per oltre un anno, costruire un Teatro nella Natura è sembrata una sfida estremamente motivante oltre che rappresentare un’opportunità di rilancio per un territorio di grande bellezza e a forte vocazione turistica.

VIDEOCITTÀ 2022 
- Il festival della visione


Giunto alla sua V edizione, torna dal 20 al 24 luglio Videocittà, il festival ideato da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich che esplorale forme più avanzate dell’audiovisivo, per mappare i molteplici sguardi sul mondo di oggi e costruire gli immaginari del futuro. L’edizione 2022 sarà aperta da una serata dedicata alle industrie creative digitali e presenterà per la prima volta una sorprendente installazione multimediale e immersiva che reinterpreterà l’architettura del monumento simbolo del quartiere Ostiense e della Roma “moderna”, il Gazometro, situato nell’area Eni di Ostiense. 

Con Eni, main partner, il festival si avvale del contributo di Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con ANICA, con il patrocinio di SIAE e si svolgerà nell’area dell’ex Gazometro – nel cuore del quartiere Ostiense, fra i principali snodi della creatività metropolitana – che si appresta a diventare per cinque giorni un sofisticato e avanguardistico polo dell’audiovisivo. 

Tra stupefacenti installazioni, live, videoarte, virtual reality, nft, talk formativi e divulgativi e iniziative dedicate ai più piccoli, un’esperienza immersiva di cinque giorni in compagnia di artisti, creators, makers e leader digitali.
Visioni, suoni, battiti urbani, riflessioni, scambi culturali e progetti si alterneranno per delineare le possibilità di trasformazione del mondo attraverso i linguaggi e le pratiche artistiche più innovative e tecnologiche. Videocittà dedica infatti la quinta edizione del Festival della Visione alla Transizione, digitale ed ecologica: un processo che, con visione strategica, pragmatismo, scelte condivise e partecipate, porti concretamente alle necessarie innovazioni e a un nuovo e più radicale modo di interpretare il rapporto fra essere umano e ambiente. L’alleanza fra il nuovo pensiero ambientalista e lo sviluppo tecnologico come premessa indispensabile per gettare le basi di un mondo nuovo, più smart, più aperto, inclusivo e sostenibile.

Profondamente simbolica, dunque, la scelta di un luogo come l’area del Gazometro Ostiense, sito iconico in transizione che Eni sta riqualificando con il recupero delle aree industriali per trasformarlo in un distretto dell’innovazione tecnologica dedicato alle nuove energie.  In questo contesto Eni si inserisce raccontando la propria “visione” di una transizione energetica che cambia completamente l’idea di energia

Pronto a vestirsi di tecnologia e a mutare forma per cambiare lo skyline capitolino, il grande Gazometro sarà protagonista di un’installazione site-specific prodotta per Videocittà 2022 da Eni e realizzata da fuse*, studio multidisciplinare che esplora le possibilità espressive date dall’uso creativo delle tecnologie digitali al fine di interpretare la complessità dei fenomeni umani e naturali. L’architettura industriale del Gazometro accoglierà per 5 giorni una sfera sospesa al suo interno con un diametro di 20 m, proiettata su 360°, visibile gratuitamente da gran parte del territorio urbano, catturando l’attenzione del pubblico da ogni possibile punto di osservazione in tutto il contesto metropolitano. Videocittà offrirà altresì la possibilità al pubblico di compiere una vera esperienza immersiva all’interno del reticolo metallico, completamente trasformato grazie ad un sound spazializzato che trasformerà l’opera in un percorso altamente emozionale. L’installazione, dal titolo Luna Somnium, si ispira a quella che viene considerata la prima opera letteraria di fantascienza: un racconto scritto da Keplero in cui il lettore, insieme al protagonista, si ritrova sulla Luna e guarda la Terra con occhi diversi, grazie a un nuovo punto di vista sull’Universo. Luna Somnium sarà presentata nella serata d’apertura, il 20 luglio, dedicata alla transizione digitale, in collaborazione con Anica e curata da Manuela Cacciamani, Presidente dell’Unione Editori e Creators Digitali, suo il talk di apertura Dallo storytelling digitale al metaverso che vedrà tra gli ospiti Frank Matano, Ciro Priello e Gianluca Fru dei The Jackal, Michele Bravi e Camihawke. Si confronteranno sul tema: Pierluigi Colantoni, Direttore Comunicazione RAI ed Elena Capparelli, Direttore Contenuti Digitali e Rai Play; i content creators The Jackal e Camihawke, i rappresentanti delle aziende Creators Digitali Luca Leoni, CEO di Show Reel Media Group e Niccolò Vecchiotti, CEO di Newco Management. Moderano i panel la giornalista Alessandra Vitali e la produttrice Manuela Cacciamani. Al termine dei talk Michele Bravi si esibirà in una performance live.

L’installazione site-specific al Gazometro sarà solo la punta dell’iceberg perché il festival abiterà l’intera area di archeologia industriale adiacente all’impianto, riqualificata da Eni che ne è proprietaria: un’area delimitata che verrà così restituita ai cittadini e trasformata da Videocittà in una vera e propria “cittadella dell’audiovisivo contemporaneo”, visionaria e proiettata nel futuro. Al suo interno, fra i vari percorsi attraversabili dal pubblico, l’Opificio 41 che durante il Festival sarà la sede di Presente Futuro, una grande mostra collettiva concepita come installazione, ancora una volta, site-specific: sulle sue grandi vetrate un’esplosione di colori racconterà le opere dei più interessanti protagonisti dell’arte digitale, per un progetto nato dalla collaborazione fra Videocittà e Reasoned Art,la prima startup italiana dedicata alla crypto arte, e presentato nell’ambito del focus che il festival dedica alla crypto arte, ovvero l’arte digitale certificata e venduta tramite la tecnologia blockchain e NFT. Fra le opere di Presente Futuro, che sarà possibile poi acquistare, quella del mago del Motion Design, l’artista argentino Esteban Diacono, le creazioni dell’artista tedesco Extraweg e le visioni del canadese Scorpion Dagger, autore dell’omonimo progetto, un bloganimato da gif e digital collage ispirati ai dipinti rinascimentali; le creazioni emozionali del collettivo parigino di designer e illustratori Parallel Studio e le installazioni cinetiche del norvegese Jan Hakon Erichsen, conosciuto come “il distruttore di palloncini”. Gli iconici ritratti senza volto di Skygolpe, le opere dell’artista new pop e amante della tecnologia Giovanni Motta, la distintiva tecnica artistica riportata nel mondo digitale di Fabio Giampietro e la narrazione post-umana di Giuseppe Lo Schiavo. Fino ad arrivare ai lavori di artisti italiani riconosciuti nel campo, come:Giuseppe Ragazzini, Emanuele Dascanio, Tommaso Buldini, Marcello Baldari, Marco Zagara, Nicola Caredda, Niro Perrone, Giuseppe Veneziano, Filippo Ghisleri, Lorenza Liguori e Fabiola Sangineto

A completare il quadro del Focus NFT, il 22 luglio un talk dal titolo La rivoluzione NFT nell’arte: contesto e scenari futuri curato da Valentino Catricalà, studioso, curatore e critico d’arte contemporanea, cui parteciperanno Serena Tabacchi, Director and Co-founder MoCDA Museum of Contemporary Digital Art, l’artista Scorpion Dagger,  Amelia Tomasicchio Editor in Chief and Co – Founder Cryptonomist e Giulio Bozzo, CEO & Founder di Reasoned art. 

Come nelle precedenti edizioni, si rinnova l’appuntamento con la Videoarte, curato da Damiana Leoni e Rä di Martino. Particolare attenzione sarà riservata alle opere della pluripremiata regista e artista audiovisiva statunitense Wu Tsang, che nelle sue opere – esposte nei più importanti musei internazionali come il Moma e il Guggenheim di New York o la Tate Modern di Londra, per citarne soltanto alcuni – combina la dimensione del documentario con fantastiche deviazioni nell’immaginario, per esplorare storie nascoste e narrazioni marginali. Tsang, per la prima volta a Roma, parteciperà a un talk durante la serata del 21 luglio e presenterà alcune delle sue opere video.
Il 22 luglio in programma una maratona visiva fortemente contrassegnata da una densa presenza femminile in cui si alterneranno le opere di artiste pluripremiate di fama internazionale come Monica Bonvicini, l’israeliana Keren Cytter, e la palestinese inglese Rosalind Nashashibi, che nel 2007 ha rappresentato la Scozia alla Biennale di Venezia per poi essere nominata al Turner Prize nel 2017. Ma anche la franco-algerina Zineb Sedira, il cui lavoro si concentra sul rapporto tra esseri umani e geografia; e, per la prima volta in Italia, Meriem Bennani, artista marocchina in forte ascesa nel mondo dell’arte internazionale, che intreccia la cultura popolare globalizzata (musica, reality TV, moda) alle rappresentazioni tradizionali della propria cultura d’origine, con un’estetica visiva da smartphone. 
Una vera scoperta per il pubblico italiano sarà il lavoro incentrato sul cambiamento climatico della giovanissima artista originaria delle Barbados Ada M. Patterson mentre l’egiziano Hassan Khan, oggi a pieno titolo nel sistema dell’arte ufficiale dopo essere stato uno dei pionieri della sperimentazione audio-video musicale nella scena underground del Cairo, presenta a Videocittà l’opera dal titolo Jewel. A rappresentare l’Italia la romana Elisabetta Benassi, ormai di casa alla Biennale di Venezia, e la collaborazione tra Hilario Isola e Enrico Ascoli, due artisti che portano avanti in parallelo ricerche sulla ruralità, con un particolare focus sul cambiamento climatico: i tre video – Biogas, Antigrandine e Serra presentati in questa occasione sono la documentazione di interventi estemporanei nelle campagne del Piemonte che reinterpretano l’orizzonte delle cerimonie propiziatorie e dei riti della fertilità. In mostra anche il lavoro di Marco Godoy Artista spagnolo, ma di base a Londra, che nella sua video opera Claiming the Echo adatta gli slogan cantati durante le manifestazioni di protesta in Spagna alle partiture del compositore Henry Purcell.

 Il 23 luglio sarà invece la stella del calcio francese Zinedine Zidane il protagonista del pluripremiato A 21st Century Portrait, film degli artisti Douglas Gordon e Philippe Parreno realizzato con 17 telecamere e incentrato sui movimenti del calciatore nel corso di una singola partita che del 2005. Esposto a livello globale, il lavoro di è stato l’oggetto di una notevole attenzione della critica e ha collezionato diversi premi internazionali. 

Cuore pulsante del festival saranno le esibizioni live e le AV performance che animeranno Videocittà fra la terrazza e il main stage, aprendo un vero e proprio varco dimensionale in cui il pubblico potrà immergersi per sperimentare nuove modalità di percezione e riflessione sui grandi temi affrontati dalla manifestazione. Si parte il 21 luglio con il dualismo fra fisico e digitale, reale e virtuale inteso come due facce della stessa medaglia al centro della performance Diade dei Mimesi, costruita intorno a lastre di metallo che separano il pubblico dal performer e dialogano in un costante botta e risposta: sul fronte delle lastre vengono proiettate immagini astratte, reattive alle vibrazioni prodotte dal contrabbasso, per poi essere rielaborate in forma di suono e accumulate sul retro, fino ad arrivare, grazie a un visore di realtà virtuale, alla trasformazione degli elementi visivi e sonori in una vera e propria partitura visiva aleatoria. A seguire sarà la volta invece di Dissonant Imaginary, creazione dell’artista multimediale giapponese, nonché docente universitario, Daito Manabe insieme a Yukiyasu Kamitani, pioniere nel campo della decodifica cerebrale. Proprio da qui parte la live performance: a partire da un gruppo di individui che hanno ascoltato suoni specifici e musica astratta completamente immersi nell’oscurità, Manabe e Kamitani procedono all’analisi dell’attività cerebrale per arrivare alla ricostruzione in forma di immagini e suoni dei contenuti mentali grazie a una serie di avanzatissimi software. Protagonista della serata anche Erratic Weather di Maotik, digital artist francese, adesso di stanza a Berlino, che indaga il rapporto fra arte, scienza e tecnologia realizzando opere immersive e interattive a partire da originali strumentazioni che trasformano gli algoritmi in immagini e in ambienti 3D. Partendo dall’elaborazione in tempo reale di dati meteorologici provenienti da diversi database online, l’opera Erratic Weather offre al pubblico la possibilità di sperimentare a pieno il ciclo di vita di fenomeni vorticosi come il tifone, l’uragano e il ciclone tropicale. Un’esperienza altamente immersiva – la cui parte sonora è affidata al violoncellista, compositore e producer olandese Marteen Vos – che dimostra il potere devastante della Natura e rende evidente l’urgenza di intervenire sul fronte dei cambiamenti climatici. 

Il 22 luglio arriva a Videocittà uno degli artisti multimediali più acclamati dal pubblico e dalla critica internazionale, l’irlandese Max Cooper che presenta al festival un ipnotico viaggio fra le sonorità del suo ultimo album Unspoken Words, in continuo dialogo con 13 cortometraggi firmati da una serie di artisti visivi e commissionati dallo stesso Cooper. Nel live, l’espressione intima dell’artista diventa specchio dell’esperienza di ogni individuo, creando così uno spazio in cui chiunque sia alla ricerca di una maggiore connessione fra interiorità e mondo esterno si possa riconoscere in modo compiuto. Sempre il 22 luglio in programma anche l’artista, musicista e docente Franz Rosati e il suo progetto multiforme Latentscape, pensato per essere rappresentato come concerto audiovisivo, installazione, serie di opere digitali e anche in versione film. Attraverso le strutture sonore provenienti da tradizioni musicali distanti nello spazio e nel tempo, Latentscape riproduce paesaggi virtuali audio-video per indagare i processi di stratificazione culturale e ambientale, un’analisi indispensabile e preliminare a ogni ragionamento intorno al concetto di Transizione. Nel weekend molti gli appuntamenti nel segno dei nuovi sound urbani che meglio descrivono l’orizzonte contemporaneo. Si parte con il dj set di uno dei più giovani e prolifici producer della nuova scena italiana Sick Luke, il cui celebratissimo album d’esordio X2 ha scompaginato le classifiche e gli ascolti streaming, in dialogo con i visual site specific della designer Lorenza Liguori

Il 23 luglio si prosegue con l’esibizione di una delle band che ha segnato la storia del rapporto fra musica e cinema degli ultimi anni, i Mokadelic, autori di colonne sonore per il cinema, il teatro, la TV e la pubblicità e attualmente impegnati a rappresentare in forma di musica le riflessioni sul climate change. Tra post-rock, neo-psichedelia, ambient, elettronica malinconica e rarefatta, il live dei Mokadelic promette di essere una vera sinfonia del presente e del futuro. Nello stesso giorno il dj set del visionario produttore multiplatino Mace in dialogo con i visual site specific di Lorenza Liguori che curerà, inoltre, anche i visual dell’A/V performance della cantautrice italo colombiana Joan Thiele in programma sempre il 23 luglio, ed infine il live della giovane cantautrice Maddalena. 

Dal al 20 al 23 luglio, inoltre, Universal Everything, studio di design visionario che esplora nuove forme di immagine in movimento, dimostrerà quanto possa essere umana l’arte digitale con l’installazione interattiva Future You, con cui restituirà al pubblico una versione digitale di sé stesso.  Basterà posizionarsi di fronte all’ opera e si riceverà un riflesso di sé stessi ed al contempo del proprio potenziale. Partendo dalla ‘cattura’ del movimento, Future You, si adatta ai gesti delle persone e si evolve, creando una nuova risposta visiva per ogni visitatore, generando 47.000 possibili variazioni.

Per la sezione Talk, il festival sarà anche occasione per sostenere la transizione generazionale, tema centrale di Generazioni dalla A alla Z, format curato Nicolas Ballario, autore e conduttore esperto di arte applicata ai media: un ciclo di conferenze dove mettere a confronto generazioni diverse per capire chi e cosa oggi è in grado di influenzare realmente le coscienze e orientare i processi di costruzione delle opinioni. A confrontarsi sui temi del momento e avviare un ideale passaggio di consegne saranno una serie di ospiti, da Oliviero Toscani a Legolize, passando per Raissa e Momo, Camihawke, Wordly, Alvar Aaltissimo, Eterobasiche e Federico Martelli. Il tema della transizione generazionale del resto percorre tutta l’edizione 2022 di Videocittà, non a caso presentata, tra gli altri, da Sofia Viscardi, creatrice digitale, voce della generazione z e fondatrice di Canale di Venti.

Per approfondire le opere degli artisti in programma a Videocittà, il festival presenta invece Trasmutazioni elettroniche, un altro ciclo di incontri, curato questa volta dalla storica dell’arte, critica, curatrice e docente universitaria Caterina Tomeo, dedicato all’evoluzione del suono e delle immagini in movimento, attraverso la sperimentazione tecnologica avanzata, ospiti degli incontri, in programma dal 21 al 23 luglio, gli artisti Daito Manabe, Chiara Passa, Mokadelic e Fuse*. 

Grande spazio e attenzione, inoltre, anche al rapporto tra uomo e natura con l’incontro, dal titolo Antropocene e transizione di pensiero: il ruolo della conoscenza, un approfondimento curato da Andrea Moccia, divulgatore e fondatore di Geopop, che il 22 luglio in dialogo con Nicolas Ballario ripercorrerà le dinamiche storiche che hanno portato all’avvento dell’Antropocene, l’era in cui l’azione umana ha sensibilmente e drammaticamente modificato l’ambiente naturale.

Il 23 luglio sarà nuovamente la transizione tra analogico e digitale il tema portante del talk che vedrà dialogare Bruno di Marino e Virginio Villoresi, una delle figure più significative dell’animazione italiana e internazionale, creatore di macchine cinetiche che rendono omaggio alla stagione del pre-cinema e in grado di costruire suggestivi e colorati teatri in miniatura dove interagiscono elementi bidimensionali e tridimensionali che rendono il suo lavoro unico nel suo genere. 

Oltre agli approfondimenti sulle grandi tematiche e sulle opere in programma, Videocittà attiva anche delle preziose dinamiche di crescita e specializzazione in ambito professionale attraverso Agorà, un format presente al festival da ben tre edizioni, pensato per creare una connessione tra l’industria creativa del territorio, le aziende leader nel settore e diversi talent scout nazionali e internazionali. Tre giorni di networking, condivisione e opportunità articolati in masterclass, incontri mirati e matchmaking, durante i quali i partecipanti all’evento, selezionati attraverso una specifica call, avranno modo di accrescere le proprie competenze e la propria rete di contatti. Un’occasione, dunque, di scambio e confronto con il mercato in grado di creare anche opportunità lavorative. Tra i professionisti coinvolti per l’edizione 2022, Julien Pavillard (Fête des Lumières), Marta Fantin (DICE), Sandro Kereselidze (Artechouse), Alfredo Accatino e Daniele Lo Faro (Filmmaster events), Jean-Baptiste Hardoin (Moment Factory), Francesco Perciballi (Tixter), Niccolo’ Inches (Arte.tv), Giulio Bozzo, Andrea Salomone, Andrea Marec (Reasoned Art), Lorenzo De Pascalis (Ombra Design), Mattia Carretti (fuse*), Marie Du Chastel (Kikk Festival), Bruno di Marino, storico dei media.

Il forte legame con i network professionali del territorio è ulteriormente rafforzato quest’anno dalla community partnership con la 24OREbusiness school e il Talent Garden di Roma.

Ancora una volta, con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni è pensata anche la Sezione Kids dedicata ai più piccoli e curata da Explorail Museo dei Bambini di Roma. All’interno dell’area laboratori per i bimbi si troverà l’installazione interattiva Feed my emotions degli artisti Ultravioletto e Michael Zemel, frutto del progetto Liberty co-finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.Un gioco, ma anche una sfida che ci invita a riflettere sulla relazione tra noi e le macchine, prendendo in esame un aspetto peculiare degli esseri umani: le emozioni. 

Il coinvolgimento delle nuove generazioni di creativi, artisti e professionisti del territorio è, del resto, da sempre un obiettivo centrale di Videocittà che per l’edizione 2022 rafforza la partecipazione degli studenti dei principali centri di formazione creativa di Roma: gli studenti dello IED si occuperanno della progettazione e del lancio canale TikTok di Videocittà mentre gli studenti della RUFA Academy presenteranno Prometheus, AV performance in calendario nella sezione live del Festival. Gli studenti ISIA, infine, hanno lavorato all’ideazione, progettazione e realizzazione del trofeo dei Videocittà Awards, al fianco della società The Good Idea, leader in Italia e in Europa nel settore della produzione commerciale sostenibile. Da tre edizioni infatti Videocittà presenta Awards, il premio italiano dedicato alle nuove frontiere dell’audiovisivo, affermandosi come piattaforma di riferimento per il settore delle immagini in movimento. Ogni anno gli Awards vengono assegnati alle realtà più innovative e ai talentuosi professionisti del settore rappresentanti delle cinque categorie individuate: avanguardia digitale, next, arte e tecnologia, video musicale, comunicazione. Si rinnova per il quinto anno consecutivo la collaborazione con i ragazzi dell’Istituto superiore Roberto Rossellini che affiancheranno il team di Videocittà come cultural mediator e video storyteller. 

Infine, Videocittà segue un programma di abbattimento dell’impatto della produzione del festival, grazie ad un percorso sviluppato in collaborazione con Fondazione Ecosistemi e all’adesione dal 2021 al programma Ossigeno della Regione Lazio. Nell’edizione 2022 Videocittà aumenta il suo impegno per la sostenibilità, affidandosi alla consulenza di Rebrain Consulting, società nata per accompagnare le aziende in un percorso volto alla sostenibilità ambientale e sociale, attraverso una serie di buone pratiche per il corretto riciclo e riutilizzo di prodotti monouso all’interno del Festival.

Videocittà

Videocittà è un festival ma soprattutto una piattaforma aperta e innovativa che nei suoi primi cinque anni di attività ha accolto oltre 350 artisti, tra premi Oscar e talenti, consacrandosi come vetrina in grado di anticipare tendenze e luogo di incontro tra tradizione e innovazione. Dal 2018 rende Roma una città più internazionale, coinvolge un pubblico vasto e senza limiti d’età (fino a contare oltre 450.000 presenze nelle precedenti edizioni), attraversando e abitando il territorio urbano nelle sue varie articolazioni: dalle meravigliose piazze storiche della città alle gallerie d’arte, dagli spazi di archeologia industriale ai luoghi più istituzionali. Una piattaforma capace anche di favorire la circolazione internazionale delle idee e promuovere l’eccellenza della filiera produttiva e occupazionale dell’audiovisivo.

La nuova collezione FW’22 donna di Stokton.

È una storia che inizia da lontano quella della calzature Stokton. Siamo negli anni Settanta, nel distretto della pelletteria toscano che cresce intorno a Monsummano. Si tratta di un distretto delle calzature di lusso maschili e femminili. Qui il padre di Fabio Sfienti, attuale general manager di Stokton, inaugura una collezione di calzature al 100 % Made in Italy.

Siamo a Pieve di Nievole e ancora oggi l’azienda crea proprie collezioni e lavora in conto terzi per alcuni marchi del lusso.

Il target di clientela va dai giovani, 15 anni, fino a oltre 50 anni, uomo o donna. Amanti delle tendenze di moda in fatto di scarpe per il tempo libero, che in realtà durante e dopo il lockdown sono diventate calzature da indossare in ogni momento.

Il team realizza due collezioni ogni anno, replicando i loro modelli classici ne lanciano almeno 4-5 nuovi a stagione.

Ecco alcuni modelli della nuova stagione:

RVB LAB: I PRODOTTI PER AFFRONTARE AL MEGLIO QUESTA ESTATE ROVENTE

Quest’estate è particolarmente rovente e anche la nostra pelle e il corpo necessitano di cure particolari per poter affrontare al meglio gli sbalzi di temperatura fra ambiente esterno e ambiente interno, il calore che tende a disidratare la pelle, soprattutto quando il clima è super secco.

Scopriamo quali sono i prodotti must-have in questo periodo così duro per la pelle e anche al rientro dalle vacanze per avere una pelle curata e un look sempre al top!

Innanzitutto, nella nostra beauty routine non può mancare la linea Hyalu C+, una gamma di prodotti a base di Vitamina C e acido ialuronico pensata appositamente per assicurare un’azione idratante e riempitiva dell’acido ialuronico unita all’azione antiossidante e ridensificante della Vitamina C, proteggendo la pelle da crono e foto-invecchiamento, rendendola più resistente nei confronti degli attacchi quotidiani di raggi UV, agenti esterni e radicali liberi. In particolare, da questa stagione in poi è utile applicare il CONCENTRATO IPERATTIVO ANTI MACCHIA , composto per il 10% da Vitamina C Stabilizzata, al 2.5% di Hyalu Smart PGA e al 5% da nicotinammide.

Il Concentrato iperattivo Anti Macchia è ideale per contrastare le rughe, anche le più profonde, e più in generale il rilassamento cutaneo. Aiuta inoltre a uniformare gli incarnati non omogenei e a eliminare macchie di diversa origine (senili, legati a disguidi ormonali e/o gravidanza, da foto-invecchiamento o postumi da acne).

Illuminiamo e restituiamo vigore alla nostra pelle esposta a caldo, raggi UV e sbalzi climatici con la LOZIONE ILLUMINANTE RIGENERANTE, una lozione che illumina la pelle e le dona freschezza e idratazione, grazie allo Hyalu Smart PGA che riattiva la produzione di acido ialuronico, e alla Vitamina C che uniforma l’incarnato e contrasta la formazione di segni legati al tempo. Gli esperti RVBLAB consigliano di utilizzare la lozione la mattina, per risvegliare e tonificare la pelle, e la sera per contrastare l’azione nociva dei radicali liberi e degli altri agenti esterni subita durante il giorno, e stimolare l’attività notturna di rigenerazione cutanea.

La CREMA ANTI ETÀ ILLUMINANTE, grazie alla sua formula multi-attiva, previene e attenua i principali segni di crono e foto invecchiamento (rughe, disidratazione, discromie e macchie scure), rendendo la pelle visibilmente più liscia e luminosa. La sua formulazione con Vitamina C Stabilizzata, di nuova generazione, con la sua potente azione anti radicali liberi, risveglia l’energia della pelle, la difende dagli agenti esterni e dall’inquinamento atmosferico, riducendo il colorito giallo e spento causato da stress e stile di vita sbilanciato.

Infine possiamo dare una sferzata di energia con il CONCENTRATO IPERATTIVO ANTI ETÀ, composto per il 10% da Vitamina C Stabilizzata, il 2.5% di Hyalu Smart PGA e all’1% da creatina, che contrasta la perdita di tono, le rughe, il colorito disomogeneo, la pelle segnata da foto invecchiamento e aggredita da radicali liberi, stress ossidativo e raggi UV. È inoltre studiato per aiutare la rigenerazione della pelle stanca che ha bisogno di essere ossigenata, soprattutto dopo periodi di stress o terapie farmacologiche e per la pelle tendente all’arrossamento e con couperose.

Applichiamo quindi il nostro fondotinta che deve essere leggero e naturale. Possiamo scegliere una formula con filtro solare oppure una formula leggerissima dall’effetto illuminante per risaltare il colorito dell’abbronzatura.

Sun Protection Foundation SPF 30 ( prezzo consigliato al pubblico € 33,90 – 3 tonalità) è il fondotinta compatto in crema con filtri solari per una pelle impeccabile, levigata e protetta 365 giorni l’anno sempre sia al mare che in città. La sua texture cremosa si fonde perfettamente con la pelle rendendola più uniforme, mimetizzando tutte le imperfezioni. Il finish è naturalmente mat, ha una coprenza modulabile e facilmente sfumabile. Il suo pratico formato tascabile lo rende il prodotto ideale per piccoli ritocchi in qualsiasi momento e luogo.

Fondotinta Leggero Illuminante (prezzo consigliato al pubblico € 30,50 – 4 tonalità) è invece una leggera emulsione dalla coprenza media modulabile, ideale per uniformare il colorito e illuminare il viso. Adatto a tutti i tipi di pelle. Indicato per chi pratica attività sportiva e vive all’aria aperta.

Esaltiamo lo sguardo con More than This,  l’ombretto cremoso in stick 3-in-1 ombretto, kajal, eyeliner, dalla tenuta estrema e dall’elevata sfumabilità. Una volta asciutto, il colore si fissa sulla pelle rimanendo uniforme e intenso per ore, senza sbavature e striature. La sua texture è leggera e scorrevole. Oftalmologicamente testato. Grazie alla speciale forma arrotondata della punta, l’applicazione risulta semplice e confortevole. Il temperamine integrato alla base del matitone consente di realizzare anche look più grafici. È’ un prodotto polivalente che può essere utilizzato come ombretto in stick, applicandolo su tutta la palpebra mobile e sfumandolo fino ad ottenere l’effetto desiderato; come kajal all’interno dell’occhio per definire la rima cigliare inferiore o come eyeliner per donare intensità allo sguardo.

Il look delle ciglia resisterà perfettamente a umidità, tuffi e a sudore se applicheremo AQUABOMB WATERPROOF MASCARA EXTRA VOLUME, il mascara waterproof, specificatamente studiato per resistere all’acqua e allo stesso tempo donare extra volume e lunghezza alle ciglia. Dal pigmento nero puro, per un colore profondo, perfetto per ottenere un look occhi magnetico dalla durata estrema fino a 24h, grazie al suo scovolino in fibra a “clessidra” garantisce una stesura uniforme del prodotto ed un effetto volume e lunghezza su tutte le ciglia. Il suo astuccio presenta un finish soft touch in un elegante colore ottanio.

Per chi non ama le formule waterproof può optare per un ciglia da star applicando MORE AND MORE MASCARA VOLUME XXL dalla texture innovativa cremosa ed avvolgente dall’incredibile effetto ultra-volumizzante, una formula ricca di un pool di attivi ed emollienti che assicurano un effetto pieno, fitto, incurvato e dal colore intenso. Per ciglia che parlano da sole!

Infine le labbra saranno perfette per ben 12 ore con Ever&Ever Matt,  il rossetto liquido di ultima generazione per un incredibile effetto mat a lunga tenuta, una collezione di 6 tonalità perfette per ogni occasione d’uso, da mattina a sera. I rossetti Ever&Ever Matt sono caratterizzati da una texture leggera e fluida dal finish super opaco che, grazie a un mix di speciali attivi, garantisce un’applicazione scorrevole e precisa e un comfort assoluto sulle labbra. La stesura è inoltre facile ed immediata, una volta asciutto il colore si fissa senza seccare e senza sbavature, a prova di bacio.

Siamo pronti per affrontare la nostra estate e il rientro dalle vacanze con RVB LAB che è in vendita in farmacia e parafarmacia, nato dall’incontro tra l’esperienza di RVB e lo stile iconico di Diego dalla Palma Milano. I suoi prodotti sono la massima espressione di una scrupolosa ricerca dermocosmetica combinata alla visione glamour della bellezza: la creatività e la ricerca scientifica sono infatti alla base dei prodotti RVB LAB THE SKIN, che vengono sviluppati da un team che lavora a stretto contatto con scienziati e università per concepire nuove formule all’avanguardia per la cura della pelle.

EISENBERG – Baume Fusion, il balsamo labbra dell’estate

Sane, idratate e dall’effetto naturale! Le labbra sono una zona delicata del viso e, spesso, l’avanzare dell’età,
l’esposizione al sole e l’inquinamento ne compromettono la giusta idratazione facendo comparire delle piccole, fastidiose rughette.
Se si desidera avere labbra idratate e belle, è quindi opportuno prendersene cura ogni giorno

BAUME FUSION della linea make-care Les Essentiels du Maquillage di Eisenberg, è il balsamo labbra che risponde perfettamente a questa esigenza: si prende cura delle labbra valorizzandone la bellezza in un semplice gesto.

Baume Fusion è il balsamo, “peso piuma” di nuova generazione, ricco e ultra cremoso che si fonde sulle labbra e le rende più morbide. Un vero e proprio elisir, una cura idratante e nutriente associato ad un comfort cocoon, con estratti di Ciliegia, Olio di semi di Cartamo e Vitamina E.

Il suo packaging unisce bellezza e funzionalità: la sua forma unica ed ergonomica dalle linee concave si adatta
perfettamente alla gestuale e facilita i ritocchi. È la soluzione ideale per donare alle labbra un comfort eccezionale e un’idratazione ottimale senza macchiare per tutta la giornata.

BEAUTY TIPS:
Per un effetto naturale, applicare su labbra nude dal centro verso l’esterno fino ad ottenere l’intensità desiderata.
Può essere applicato da solo o sotto un rossetto mat per un comfort eccezionale e un’idratazione ottimale.
Per un trucco natural chic, ridisegnare prima di tutto il contorno delle labbra con una matita labbra del colore desiderato, poi applicare il balsamo labbra.

Disponibile in 4 tonalità:
• Naturel
• Nacarat
• Cardinal
• Haussman

I prodotti EISENBERG Paris sono distribuiti presso i beauty store Sephora, Gruppo Douglas e Pinalli e sul sito www.eisenberg.com

L’INCONFONDIBILE CREMA DI LATTE IRLANDESE CON WHISKEY AMPLIA LA SUA GAMMA E LANCIA IN ITALIA BAILEYS DELICIOUSLY LIGHT

Novità in casa Baileys. Arriva in Italia Baileys Deliciously Light, la nuova referenza fresca e meno calorica nata per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più trasversale, attento e consapevole che sceglie con cura prodotti e ingredienti.

Con il 40% di calorie in meno Baileys Deliciously Light offre sia una nuova referenza tra cui gli amanti del brand possono scegliere, sia un’alternativa a tutti coloro che, neofiti o meno della crema whiskey, preferiscono un prodotto meno calorico ma non vogliono rinunciare alla vellutata dolcezza e alle morbide note di vaniglia e cacao della ricetta originale che unisce whiskey irlandese e crema di latte irlandese di prima qualità. Baileys Deliciously Light è il complice perfetto per un momento di dolcezza da concedersi in qualunque momento di consumo. 

Perfetto da gustare liscio, con ghiaccio, miscelato nel caffè o per sperimentare in cucina e divertirsi nella creazione di dolci memorabili, Baileys Deliciously Light entra di diritto tra gli adults treat come del resto tutta la gamma del marchio ormai impostasi come ingrediente sfizioso e goloso la cui versatilità gli consente di accompagnare qualsiasi momento di vera e autentica indulgenza.

La leggerezza di Baileys Deliciously Light si esprime già a partire dal nuovo layout della bottiglia, con un’illustrazione ad acquerello e una palette di colori che rimane fedele ai codici del brand e che allo stesso tempo si ispira a tonalità pastello più luminose. Il bianco sostituisce così il nero della versione tradizionale come espressione di leggerezza e freschezza, donando al prodotto un’identità che cattura immediatamente la vista. Con Deliciously Light, Baileys diventa ancora di più un piacere accessibile e inclusivo.

GANT EYEWEAR PRESENTA LA PRIMA COLLEZIONE DI MODELLI DA VISTA IN PLASTICA RICICLATA R-PET

La nuova collezione vista di GANT Eyewear incarna l’inconfondibile stile preppy del brand, reinterpretato con un approccio contemporaneo incentrato sulla sostenibilità. Una palette colori moderna illumina le forme classiche, in un mix tra comfort e vestibilità easy-to-wear, donando un carattere vivace ad ogni modello grazie a dettagli iconici. Audaci e ricercate, le nuove montature sono realizzate con un’alta percentuale di plastica riciclata r-PET, fino all’85%.

La prima collezione vista in r-PET realizzata in esclusiva da Marcolin per GANT Eyewear è disponibile in selezionati punti vendita di ottica e sui canali online.

Gant Eyewear (GA3265)

Shape pantos rivisitata che rappresenta il compromesso perfetto tra stile disinvolto e fashion. La montatura dai profili bold ma leggeri in plastica iniettata è realizzata per l’85% in plastica riciclata r-PET. Colori pop e dettagli ricercati, quali il logo GANT sulle aste, sottolineano il carattere young e vivace del modello.

Gant Eyewear (GA3266)

Montatura leggera ed easy-to-wear dal design intramontabile realizzata per l’85% in plastica riciclata e r-PET. Le linee geometriche nette del frontale sono evidenziate da colori a contrasto tra l’interno e l’esterno della montatura. Le aste sono siglate dal logo GANT e dal G logo diamantato sui terminali. 

PAC-MAN X EASTPAK

Pac-Man, la cui prima apparizione risale a 42 anni fa, è diventato un fenomeno culturale immediato nel momento in cui è uscito il primo videogame, nel 1980. Il gioco stesso è apparso in diversi format: sale giochi, console, pc e cellulari. La fama del suo iconico personaggio si è spinta fino ad una serie tv e ad un singolo di successo. Adesso, per la prima volta, PAC-MAN,che sgranocchia punti e raccoglie ciliegie, e i suoi compagni di labirinto INKY, BLINKY, PINKY e CLYDE si uniscono con un’altra icona che ha fatto il giro del mondo negli anni 80: Eastpak!

Ben 3 colorazioni e 6 stili compongono questa collaborazione adorabilmente giocosa: il leggendario zaino Eastpak Padded Pak’r, il marsupio Springer, il trolley Tranverz S, lo zaino Out of Office e l’astuccio Benchmark. Inoltre, la collezione comprende la PAC-MAN™ Pouch, di nuova creazione, che ha la forma dei fantasmi che inseguono PAC-MAN™ in ogni livello del famosissimo videogioco.

Come caratteristica aggiuntiva, ogni prodotto della collezione PAC-MAN™ x Eastpak è dotato di uno speciale portachiavi in tessuto jacquard ricamato con l’iconica frase “Game Over”. Attenzione, con l’imminente arrivo della collezione PAC-MAN™ x Eastpak nelle strade, il gioco è solamente iniziato!

Padded Pak’r®

Il nostro zaino più leggendario non cambia forma dal 1976, ma con l’arrivo della collaborazione PAC-MAN™ x Eastpak ha sicuramente un nuovo look! Disponibile in due coloratissime stampe all-over: PAC-MAN™ Maze e PAC-MAN™ Ghosts e nella stampa limited-edition PAC-MAN™ Placed.

Springer

A Eastpak si può attribuire il merito (o la colpa?) di aver favorito il successo mainstream del marsupio negli anni 80. Ora, l’accessorio più iconico di quel decennio viene decorato con le immagini del videogioco più famoso dello stesso periodo. Disponibile in due coloratissime stampe all-over: PAC-MAN™ Maze e PAC-MAN™ Ghosts.

Tranverz S

Il bagaglio di Eastpak, famoso in tutto il mondo, ha ispirato le persone ad uscire dal labirinto quotidiano per decenni. Ora potete mettervi in viaggio, o prendere il volo, con il videogioco d’azione del labirinto più famoso del mondo. Il più famoso dei nostri trolley è dotato di tutti gli elementi di design intelligenti, robusti e versatili che ci si aspetta da Eastpak e con l’accattivante colorazione PAC-MAN™ Maze, si farà notare anche sul nastro portabagagli!

Out of Office

Per chi ha bisogno di un po’ più di spazio per le proprie cose, il versatile zaino Out of Office è in grado di contenere tutti gli elementi essenziali, lasciandovi liberi di muovervi (e di sfuggire a quei fastidiosi fantasmi)! Disponibile in entrambe le fantasie allover: PAC-MAN™ Maze e PAC-MAN™ Ghosts.

Benchmark Single

È difficile tenere traccia di tutti i PAC-DOT, i CHERRIES e i POWER PELLET in PAC-MAN™, ma almeno con l’astuccio Benchmark Single potete tenere in ordine tutte le vostre penne e matite. Disponibile in entrambe le stampe all-over: PAC-MAN™ Maze e PAC-MAN™ Ghosts. 

PAC-MAN™ Pouch

Come extra giocoso ed esclusivo della collezione PAC-MAN™ x Eastpak, questi adorabili portamonete nei colori PAC-MAN™ red ghost e PAC-MAN™ blue ghost sono la soluzione ideale per gli oggetti più piccoli (delle dimensioni di un pixel). Realizzato in robusto tessuto PU, è dotato di uno scomparto principale con cerniera e di un portachiavi extra.

Le endorfine del buonumore nella Giornata Mondiale del Cioccolato alla Pasticceria Gattullo

Il 7 luglio è l’occasione giusta per provare (e riprovare) le creazioni al cioccolato della Pasticceria Gattullo, complice la Giornata Mondiale del Cioccolato. La ricerca della materia prima più pregiata, unita alla sapiente maestria dei suoi pasticceri, danno origine alle deliziose creazioni di Gattullo, come le tavolette, i gianduiotti, le praline e le torte al cioccolato, ad esempio la famosa Sacher con fondente e confettura di albicocche. Caratterizzato da innumerevoli proprietà, è noto per essere ricco di flavonoidi che abbassano la pressione arteriosa e diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, oltre ad essere preziosi antiossidanti. La capacità di stimolare il rilascio di endorfine, che danno un senso di rilassamento e benessere, è però sicuramente la sua qualità più riconosciuta e apprezzata per ridurre lo stress e stimolare il buonumore. Al fresco del Gattullo Garden di Piazzale di Porta Lodovica a Milano o sullo shop online, tutti i prodotti dolci e salati della Pasticceria Gattullo sono disponibili per regalare soddisfazione e spensieratezza quanto l’amato cioccolato. 

VERMOUTH di Torino di Giusi Mainardi

Dal 22 giugno è in libreria “VERMOUTH di Torino”, il nuovo volume della collana Grado Babo – edito da Kellermann Editore – che racconta l’affascinante storia del più importante vino aromatizzato italiano, simbolo di eccellenza del nostro Paese e protagonista dell’aperitivo in tutto il mondo.

A cura di Giusi Mainardi – docente di Storia della Vite e del Vino presso il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino – il libro ripercorre le principali tappe di un prodotto centenario, fortemente legato al territorio piemontese, che oggi sta vivendo un’epoca di grande apprezzamento internazionale, tanto da aver ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento dell’Indicazione Geografica che identifica e sancisce il legame con una terra e un “saper fare” unico.

Il volume conduce il lettore in un viaggio alla scoperta del Vermouth di Torino attraverso un’indagine antropologica ed enologica che, a partire dalle origini e dalla tradizione, arriva fino al recente rinascimento qualitativo che ha portato il nobile vino aromatizzato verso un nuovo posizionamento di mercato.

Nato nel 1700 dalla maestria dei liquoristi torinesi, il Vermouth di Torino diventa già nel 1800 un prodotto esportato ovunque in grado di conquistare i mercati di diversi Paesi oltre Oceano, come Stati Uniti, Brasile, Argentina, Ecuador, Cile e Colombia.

Il celebre vino aromatizzato è noto anche per aver dato impulso a un nuovo modo di ideare le etichette da apporre sulle bottiglie, dando vita a immagini simbolo e a iconici manifesti pubblicitari che l’hanno reso riconoscibile in tutto il mondo. Adolph Hohenstein, Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Giuseppe Magagnoli, Armando Testa sono solo alcuni dei nomi illustri che, con fantasia e abilità, hanno creato immagini rimaste celebri nella storia della pubblicità.

Profumato di erbe e spezie esotiche, bevuto puro o in celeberrimi cocktail, il Vermouth di Torino è protagonista di un racconto avvincente che parte dalla mondana “ora del Vermouth” tipica della città di Torino, per giungere fino al più recente rito sociale dell’happy hour.

Il lettore avrà inoltre la possibilità di scoprire numerose curiosità sul metodo di produzione e sulle principali spezie utilizzate, insieme a una serie di preziosi consigli sul consumo e sul servizio, dalla tipologia di bicchiere più adatto fino alle ricette di cocktail e agli abbinamenti con i cibi più indicati.