ROY ROGER’S LANCIA LA NUOVA CAMPAGNA FW 16/17

ROY ROGER’S LANCIA LA NUOVA CAMPAGNA FW 16/17

LA PERSONALITÀ ATTRAVERSO L’ESSENZIALITÀ DEL DENIM

E’ New York la location scelta da Roy Roger’s per la nuova campagna FW 16/17 che vede protagonisti la modella russa Vita Sidorkina e Isaac Carew, modello-chef inglese.

Le immagini in bianco/nero traducono i codici del denim, raccontando un mood metropolitano e ricercato: “E’ una campagna che esprime la personalità di chi indossa il jeans attraverso l’essenzialità” spiega Guido Biondi, Direttore Creativo del Gruppo Sevenbell.

Il fotografo Philip Gay coglie l’anima ricercata della collezione declinandola in una serie di scatti dove il capo è protagonista.

Creative Direction
Guido Biondi, creative director, Sevenbell Group e DCOLLECTIF

Photographer
Philip Gay / 2DM MAMANGEMENT
Video Maker
Matteo Cherubino / 2DM MANAGEMENT
Stylist
Benjamin Sturgill
Woman Model
Vita Sidorkina / ELITE MODELS
Male Model
Isaac Carew, British model & chef – suo il blog “The dirty dishes” / ILOVE MODEL MANAGEMENT
Make-up
Yacine Dello / BRIDGET ARTIST
Hair Stylist
Nicolas Eldin / ART DEPARTMENT

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BLOCCO 31 si unisce agli addetti del settore moda e lancia #STREETLIFE31

Il brand BLOCCO 31 lancia il progetto #STREETLIFE31  coinvolgendo redattori di moda, video maker, fashion blogger e addetti al settore. 

BLOCCO 31 ha realizzato un progetto social dedicato alle nuove figure professionali selezionando un gruppo di giovani talenti, il cui successo è stato determinato grazie all’utilizzo delle nuove piattaforme digitali.

#STREETLIFE31, dodici scatti streetstyle per interpretare i best seller della collezione estiva di BLOCCO31.

JANET FISCHIETTO – Burlesque performer

Amore per il passato e per il circo, uniti a una formazione in arti visive, sono gli ingredienti degli incredibili spettacoli burlesque messi in scena da Janet Fischietto.

Per completare il suo outfit ha scelto la décolleté T-BAR in tre colori patchwork.



YURI SATA – Tatuatore

Specializzato in lettering alternativi, ha da poco aperto a Milano un nuovo studio con la sua SATA CREW.

Yuri indossa BEATLE BOOT Blocco31.



MARIA CAMPADEL – PR

Uno dei sorrisi più contagiosi della capitale della moda, Maria è un’energica PR. La sua giornata è un’eterna corsa, tra un appuntamento e l’altro. Organizza grandi eventi cool per il mondo della moda, dello sport e del beverage.



GIANMARCO VALENZA – Content Creator

Sicuramente avrete visto questo volto in TV o sui social network che, da qualche tempo, sono il suo lavoro a tempo pieno. Gianmarco infatti è un content creator, sempre al passo con le nuove tendenze.

Non poteva che scegliere le running SUPER FLY con dettagli mimetici.




MIRIAM DE NICOLO’ – Redattrice

Miriam non scende mai dai tacchi, nemmeno negli outfits più casual. E’ la caporedattrice moda di D- Art, fotografa di moda ed accanita cinofila. Il suo hobby preferito è senz’altro la lettura.



GIULIO VOLPE – Video Maker

Giulio è un giovanissimo video maker che vanta già grandi traguardi, infatti, tra i suoi ultimi lavori spiccano, oltre che video per grandi nomi della moda italiana ed internazionale, anche produzioni per i più famosi cantanti italiani dei nostri giorni.



JESSICA KOLO – Lifestyle blogger

Energica, positiva, sorridente, Jessica considera i social il vero specchio dei nostri tempi. Nella vita lavora nel mondo del digital come marketer e come lifestyle blogger.

Per l’abbinamento con il suo tubino electric pink Jessica ha scelto la décolleté SLING BACK.



JESSICA NEUMANN E JULIANE BORGES – Fashion bloggers e redattrici

Jessica e Juliane sono due sorelle originarie del Brasile. Con la loro rivista online Culture&Trend Mag affrontano il tema moda a 360°. Stili diversi e personalità contrastanti che insieme si completano formando un’alchimia perfetta tra advertising e fashion design.

Jessica ha scelto le slip-on in neoprene mentre Juliane indossa le KITTEN HEEL sfilate in vernice.



MARTA FESTA – Studentessa di moda

La sua passione per la moda trova espressione nel suo blog e sui suoi profili social, seguitissimi in particolar modo da giovani ragazze e designers.

Marta indossa le décolleté nude con dettagli pvc e laccetto rosso alla caviglia.



SOPHIETTA – Fashion blogger

Sophia è una fashion blogger Italo francese che, da qualche anno, gestisce a tempo pieno il suo spazio web “La ragazza della factory”. La sua più grande passione, oltre la moda, sono gli animali ed in particolare la sua piccola Grace.



CHIARA DI PARMA – Editor e blogger

Editor del quotidiano del Lazio e da poco fashion contributor per Elle.it.

Chiara ha origini Brasiliane ma vive a Roma, dove cura le sue piattaforme social ed il suo spazio web chiaradiparma.com



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Vinicio Capossela al Market Sound di Milano

FESTIVAL DEI RECORD

Musica, Street Food & Smart Entertainment
nell’area dei Mercati Generali di Milano
Dal 10 giugno al 7 agosto 2016

Dal 10 giugno al 7 agosto 2016, è ripartito Market Sound, la manifestazione dei record, sotto il cielo di Milano, giunto alla Seconda Edizione. Un fitto programma di concerti live, con grandi nomi della musica italiana e internazionale, quality food e puro divertimento per tutte le età.

Il 29 giugno sul palco del Market Sound, sarà la volta di Vinicio Capossela. La data milanese rientra tra le prime tappe confermate del tour “Polvere” a cui seguirà il tour autunnale “Ombra” nei principali teatri italiani. Venerdì 6 maggio è uscito “Canzoni della Cupa”, il nuovo disco di Vinicio Capossela. Composto da due lati, Polvere e Ombra, “Canzoni della Cupa” è un’opera originale, su cui Capossela ha lavorato per 13 anni e che arriva a 5 anni di distanza dal suo ultimo album di inediti.

E proprio come il disco, anche il nuovo tour di Capossela sarà composto di due lati, per presentare al meglio il mondo folclorico, rurale e mitico espresso in quest’album.
“Le canzoni che affondano nei solchi di questo doppio disco sono canzoni forti e contorte come le radici – ha scritto Capossela a proposito di questo nuovo tour – Il concerto che ne ricaveremo sarà un concerto radicale. Radicale nei timbri, nel repertorio e nella formazione. Doppio è il disco e doppio il concerto. All’aria aperta, nella stagione calda, il concerto denominato “Polvere”. Nel chiuso dei teatri, nell’autunno, il concerto denominato “Ombra”. La sostanza della Polvere sarà di timbri forti, marcati e netti che uniscano in forma di quadri, anzi di stasimi, come nella tragedia greca, i blocchi di cui è costituita la materia emotiva del concerto: e cioè l’ancestrale, l’arcaico, il folk, la serenata, la ballata, la frontiera, la fiesta y feria, e la mitologia.”

 

Le date: 

Vinicio Capossela va ad arricchire il cartellone del Market Sound: Bad Religion (1 luglio); Paddy’s, la festa irlandese: Modena City Ramblers (2 luglio); Slayer + Carcass + Behemoth (4 luglio); Tame Impala (5 luglio); Treves Blues Band special guest Guitar Ray & Gab d (8 luglio); Zarro Night – Schiuma Party (9 luglio); Afterhours (14 luglio); Cosplay Party (16 luglio); Neil Young & Promise Of The Real (18 luglio); Morgan Heritage (19 luglio); The Chemical Brothers + Opening Dj-Set Sigma + After Show Gramatik (22 luglio); Blue Note Sunday Music Village: Romain Collin (24 luglio); Lagwagon (27 luglio); Blue Note Sunday Music Village: Ray Mantilla (7 agosto).

Saga Furs: tra nuovi talenti ed eco-sostenibilità

Sembra paradossale ma è vero: il giornalismo di moda è restio a parlare del settore pellicceria, delle aziende che vi operano e, soprattutto, di come agiscono. La notizia esce solo se c’è un fatto di interesse globale – com’è stato il caso recente relativo a Giorgio Armani – oppure se c’è una protesta in atto nei confronti della stessa industria da parte di animalisti e altre associazioni. È certamente un tema controverso, soprattutto perché risulta difficile convincere la maggior parte delle persone che vi siano lati positivi nel vestire pelo di animale.

Ma perché non informarsi per poi farsi un’opinione? Perché non cercare di guardare e ascoltare anche chi è dall’altra parte, ovvero le aziende, le case d’asta del settore? Saga Furs, fondata in Finlandia nel 1938, è una di queste voci. Welfare dell’animale, attenzione all’ambiente, corporate social responsability e un importante sostegno nei confronti dei designer emergenti sono i valori aggiunti di questa azienda, unica quotata in borsa tra le diverse case d’asta.

Intervistata a Milano, Elisabetta Pinacci (manager per l’Italia di Saga Furs) ha risposto a domande che vogliono portare alla luce gli aspetti che, secondo il loro punto di vista, sono meno conosciuti e di maggiore interesse.

 

 

 

Ambiente, welfare e pellicceria, in che modo convivono all’interno di Saga Furs?

 

<<Credo sia necessaria una premessa. Fino a prima della crisi del 2008 erano oltre il 70% gli stilisti che utilizzavano la pellicce come uno dei materiali principali per le loro collezioni. Oggi sono circa il 58%, dato che dimostra come questo settore non si sia spaventato difronte alle difficoltà. Questo per due motivi: il forte in-come che produce e, circostanza tenuta poco in considerazione, il fatto che per i paesi scandinavi indossare pellicce faccia parte della loro tradizione. Tutti elementi che portano lavoro e quindi migliori condizioni di vita in paesi come questi dove non ci sono molte altre aree di sostentamento. Saga Furs ha sposato un programma diverso dalle altre case d’asta che agisce su di diversi aspetti: essendo quotata in borsa ha l’obbligo di essere trasparente verso i suoi share-holders, skin-dealers e nei confronti delle ONG che si occupano di ambiente e welfare dell’animale e, non ultimo, delle Nazioni Unite. Ci atteniamo infatti, tramite la redazione di un documento annuale, alle loro linee guida contenute nello United Nations Global Compact Initiative. Saga Furs, come tutti i suoi competitors, ha l’obbligo di seguire i punti stabiliti dalla Convenzione di Washington o CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, ndr) per quanto riguarda il benessere dell’animale all’interno delle farm e durante la sua morte che vogliamo essere più decorosa possibile. Per quanto riguarda l’ambiente, e anche questo è tutto sul nostro report annuale, Saga Furs agisce su diversi aspetti, uno tra tutti il metodo di sostentamento degli animali i quali si cibano di alimenti provenienti da una filiera controllata e non ogm. Mangiano una miscela degli scarti (commestibili) dei nostri contadini. Nulla viene sprecato. Ultimo aspetto, altrettanto importante è il nostro settore controllo e qualità. A supervisionare il nostro lavoro, oltre ai nostri funzionari interni, c’è il governo e una terza parte, un auditor esterno e indipendente (ovvero che non si occupa di pellicceria, ndr)>>.

 

 

Parliamo di animali. Ne esistono di “eco-sostenibili”?

 

<<Sì e sono tre: le volpi, i visoni e i finn raccoon. Sono solo questi per Saga Furs. Li alleviamo e pertanto non vengono cacciati dai bracconieri. Sono inoltre tracciabili e sostenibili per i motivi elencati prima>>.

 

 

Le persone non possiedono tutte queste informazioni.

 

<<No. Non sono a conoscenza di questi dettagli per due motivi: i giornali, soprattutto quelli del settore abbigliamento, non ne parlano e perché, sempre dal punto di vista dell’informazione, l’industria alimentare è molto più interessante del fur trade. Quello che non si sa è che noi siamo per molti aspetti più trasparenti rispetto a quella del cibo>>.

 

 

Parliamo di moda. La vostra casa d’aste è molto attiva anche nel supportate i giovani designer, tra cui Chicca Lualdi e Francesca Liberatore. Come mai questa scelta?

 

<<Saga Furs ha colto l’occasione che le si è presentata alla fine degli anni ‘70 quando c’è stata un’importante crisi di prodotto. Pochi indossavano ancora pellicce. Ha deciso di investire in ricerca e sviluppo, aggiudicandosi, dopo qualche tempo, il primato per aver trovato il modo di realizzare pellicce sempre più leggere. Da quel momento è diventato naturale affacciarsi anche al mondo dei giovani creativi, che apprezzano il nostro prodotto, investendo su di loro sia dal punto di vista economico che culturale, attraverso dei programmi di “educational”. Collaboriamo anche con diversi e prestigiosi istituti italiani, europei ed esteri tra cui Ied, Istituto Marangoni e il Royal College of Art di Londra, sponsorizzando anche concorsi e offrendo borse di studio (a breve il prossimo, di cui il vincitore potrà lavorare per 9 mesi in un’importantissima maison di moda italiana, ndr). Grazie al nostro nome e reputazione siamo anche in grado di veicolarli all’estero. È stato così, di recente, con Francesca Liberatore e, in passato, con Chicca Lualdi e Gabriele Colangelo quando era agli inizi>>.

 

 

Nella sede di Copenhagen c’è il vostro Design Center: cosa avviene al suo interno?

 

<<Molte cose. Anzitutto i veri protagonisti di questo spazio sono i master furrier, i nostri artigiani, i quali insegnano, sviluppano i nuovi prototipi insieme ai designer e, su appuntamento, accompagnano i visitatori a scoprire il nostro archivio storico che conta più di 3000 creazioni>>.

 

 

Quali sono gli obiettivi che Saga Furs deve ancora realizzare?

 

<<Non siamo perfetti, ma la strada è quella giusta. Sia per quanto riguarda la trasparenza aziendale che per il supporto ai nuovi talenti. Vogliamo migliorare giorno dopo giorno>>.

 

 

 

VERSIONE IN INGLESE:

 

It seems paradoxical but it is true: fashion journalism is reluctant to talk about the fur industry, the companies that operate there and, above all, how they act. The news comes only when there is a matter of global concern – as was the recent case involving Giorgio Armani – or if there is a protest under way against the same industry from animal rights organizations and other groups. It is certainly a controversial issue, especially since it is difficult to convince most people that there are good points in dressing animal fur.

 

But why not ask and then form an opinion? Why not try to also watch and listen to those who are on the other side, ie companies, the industry auction houses? Saga Furs, founded in Finland in 1938, is one of these voices. Animal welfare, environmental awareness, corporate social responsibility and an important support for emerging designers are the added values of this company, the only publicly traded among the various auction houses.

 

Interviewed in Milan, Elisabetta Pinacci (Saga Furs Italy manager) responded to questions that want to bring to light aspects that, according to their point of view, are less known and of interest.

 

 

Environment, welfare and fur, how do they coexist with Saga Furs?

 

<< I think it needed a premise. Until before the crisis of 2008 were over 70% of the designers who used fur as one of the main materials for their collections. Today there are about 58%, since it proves how this sector is not frightened in front of difficulties. This is for two reasons: the strong in-come it produces and, little circumstance taken into account, the fact that the Nordic countries face wearing fur part of their tradition. All elements that bring jobs and therefore better living conditions in places like these where there are not many other livelihood areas. Saga Furs married a different program from the other auction houses acting on several aspects: being listed on the stock exchange has the obligation to be transparent to its share-holders, skin-dealers and on NGOs that deal with environment and animal welfare and, not least, to the United Nations. We respect infact, through the drafting of an annual document, their guidelines contained in the United Nations Global Compact Initiative. Saga Furs, like all its competitors, is obliged to follow the steps established by the Washington Convention or CITES (Convention on International Trade in Endangered Species, editor’s note) regarding animal welfare in the farm and during its death that we wanto to be more decorous. As for the environment, and this is all on our annual report, Saga Furs acts on several aspects, one among all the livelihood method of animals which feed on food from a controlled supply chain and not GMOs. Eat a mixture of waste (edible) from our farmers. Nothing is wasted. Last aspect, equally important is our control and quality field. Overseeing our work, in addition to our internal officers, there is the government, and a third party, an independent external auditor (or that does not deal with fur, ed) >>.

 

 

Let’s talk about animals. Which ones are really “eco-friendly” and do you use them?

 

<< Yes and are three: foxes, minks and the finn raccoon. These are only for Saga Furs. We raise them and therefore are not hunted by poachers. They are also traceable and sustainable for the reasons listed above >>.

 

 

People do not have all this information.

 

<< No. They are not aware of these details for two reasons: the newspapers, especially those in the fashion industry, do not mention it and because, always from the point of view of information, the food industry is much more interesting than the fur trade. What they do not know is that we are in many aspects more transparent than that of food chain >>.

 

 

Fashion. Your auction house is also very active in supporting young designers, including Chicca Lualdi and Francesca Liberatore. Why this choice?

 

<< Saga Furs took the opportunity that presented itself in the late ’70s when there was a major product crisis. A few were still wearing fur. We have decided to invest in research and development, won, after some time, the record for having found a way to make the ever lighter fur. Since that time it has become even natural to approach the world of creative young people, who appreciate our product, investing on them in terms of both economic and cultural views through our “educational programs”. We also work with several prestigious Italian, European and foreign schools including IED, Marangoni Institute and the Royal College of Art in London, also sponsoring contests, and offering scholarships (short the next, of which the winner will work for nine months in a very important Italian fashion house, ed). Thanks to our name and reputation we are also able to convey them abroad. It was so, recently, with Francesca Liberatore and, in the past, with Chicca Lualdi and Gabriele Colangelo when he was starting out >>.

 

 

In Copenhagen’s headquarters there is your Design Center: what happens inside?

 

<< Many things. First of all the true protagonists of this space are the master furrier, our artisans, who teach, develop new prototypes together with designers and, by appointment, accompany visitors to discover our historical archive with more than 3000 creations >>.

 

 

What are the objectives that Saga Furs has yet to realize?

 

<< We are not perfect, but the road is the right one. Both as regards the corporate transparency that for the support to new talent. We want to improve day after day >>.

 

 

Text and interview by Ilaria Introzzi

 

 

Photo courtesy Press office

 

In bloom – Fashion Editorial

In bloom




Fotografo: Giuseppe Circhetta  –  IG: @giuseppecirchetta

Stylist: Chiara Cogorno –  IG: @chiaracogorno

Model: Miriam Becikova @ Fashion Model Management Milano, IG @mimikbecikova

Make Up Artist: Erika Meyer –  IG: @meyererika
Hair Stylist: Reve Taku Zen Ryu –  IG: @reveryuofficial
Flower Designer: Chiara Sapiente –  IG @sfumaturedicipria

Assistants: David Giovannetti & Mattia Migliaro
Location: Alzaia192 – IG: @alzaia192




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Abito: MARCOBOLOGNA Borsa: Giancarlo Petriglia Orecchini: Angela Caputi Giuggiù Sandali: Paloma Barcelò


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Abito: Mariagrazia Panizzi Borsa: Oracle Orecchini: Angela Caputi Giuggiù Sandali: Paloma Barcelò


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Trench: ANDREA Abito: Mariagrazia Panizzi Borsa: Giancarlo Petriglia Sandali: Paloma Barcelò


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Camicia: G2G Gonna: G2G Borsa: Hibourama Collana: Angela Caputi Giuggiù


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Giacca: Blugirl Folies Collana: Angela Caputi Giuggiù Orecchini: Angela Caputi Giuggiù


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Camicia: ANDREA Pantaloni: ANDREA Borsa: Salar Sandali: Paloma Barcelò


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Giacca: Mariagrazia Panizzi Top: Loren Marin Pantaloni: Loren Marin Spille: Angela Caputi Giuggiù Borsa: Paola Bonacina


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Giacca: MARCOBOLOGNA Abito: Cristiano Burani Borsa: Giancarlo Petriglia Fascia: Mariagrazia Panizzi

Eleventy veste Arrital a Eurocucina 2016 e presenta la capsule Home Collection

Eleventy veste Arrital a Eurocucina 2016 e presenta la capsule Home Collection

Raffinatezza ed eleganza pervadono lo stand Arrital ad Eurocucina 2016, la grande fiera internazionale biennale in programma a Milano dal 12 al 17 aprile 2016 alla quale l’azienda friulana parteciperà con uno stand al PAD 09- stand E12. A vestire le modelle dello staff Arrital Cucine sarà Eleventy che presenterà così una selezione di capi uomo e donna della collezione autunno-inverno 2016-17.
Inoltre verrà presentata all’interno dell’area lounge la nuova Capsule Eleventy Home Collection, composta da preziosi plaid in cashmere fantasia, nei toni melange naturali/grigi insieme alle nuove fragranze Platinum per ambienti.

La partnership con Eleventy – afferma Christian Dal Bo, General Manager Arrital – non fa che confermare Arrital come un brand di cucine di alto livello, capace di proporre soluzioni di design per un’area di gusto elevata ma con un’estrema possibilità di personalizzazione“.

Marco Baldassari – Ceo Fondatore Eleventy aggiunge: “Ho sempre pensato che Fashion Design Food, settori d’eccellenza che hanno reso l’Italia famosa nel mondo, abbiano legami forti e possano dare vita a sinergie importanti. Questa nostra collaborazione con Arrital è la testimonianza di un dialogo tra due imprese che, se pur attive nel settore del Fashion e del Design, hanno un percorso comune mosso dalla tradizione ma volto alla ricerca di una sperimentazione creativa“.

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Eleventy Plaid

“ALAS DE ANGEL” le sculture di luce di Patricio Parada alla Milan Design Week

“ALAS DE ANGEL”
Le sculture di luce di Patricio Parada illuminano la Design Week con una speciale esposizione ospitata da LeA Boutique


“Alas de angel que sabes tu del vuelo celestial con tu emplumada ala de bronce y con tu color de metal Con tus bellos agujeros que hasta la mirada puede atravezar
Angel de alas dime cuando puedo iluminar con tus alas de bronce y tu alma de metal”
“Ali d’Angelo cosa sapete voi del volo celestiale con le vostre ali piumate di bronzo color metallo Con le tue belle aperture che anche l’immaginazione può attraversare
Angelo alato confidami quando risplenderai con le tue ali di bronzo e la tua anima di metallo”

Patricio Parada

Patricio Parada incide le lastre che daranno forma e vita alle sue lampade come se fossero ritagli di pensieri sfuggiti. Il metallo così lavorato acquista una leggerezza che non è solo materica.

Le lampade, vere e proprie sculture di luce, nascono dall’evoluzione della tecnica personale elaborata dall’artista che gli consente di disegnare a mano libera sul metallo, dando vita a veri e propri ricami.
Con le lampade l’opera di Patricio Parada si avvicina sempre più al concetto di scultura e va alla ricerca di linee capaci di fluttuare nell’aria e vivere attraverso la propria ombra. Realizzate in bronzo, alluminio e ottone queste sculture di luce presentano finiture galvaniche appositamente studiate per creare giochi di luce e inaspettati effetti cromatici.
In occasione della Design Week, LeA Boutique, che già propone alle sue clienti i gioielli di Patricio Parada, offre all’artista una prestigiosa vetrina in una delle zone più eleganti e ricercate di Milano dove presentare la nuova collezione di sculture luminose.

PATRICIO PARADA
PATRICIO PARADA


Patricio Parada

Patricio Parada nasce a Valparaiso, in Cile. Studia all’Accademia di Belle Arti di Viña del Mar e nel 1992 inizia a studiare tecniche orafe tradizionali e sperimentali presso il laboratorio Experimental 410 di Valparaiso. Nel 2004 l’arrivo in Italia grazie a una borsa di studio del Politecnico del Commercio (CAPAC) di Milano che gli consente di approfondire le tecniche di oreficeria e argenteria. Nel 2006 apre il suo laboratorio e inizia a realizzare pezzi unici su ordinazione e a collaborare con gallerie di gioielli contemporanei. Dal 2009 avvia anche la produzione di oggetti di design, decorazioni per la tavola e lampade, raccolte nella linea “sculture di luce”. Ha esposto a Vicenza Oro, al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, a By Hand di Torino, alla Galeria Orfebres di Valparaiso, durante la Vogue Fashion Night di Milano e a Il Salotto Italiano di Shanghai.

POLLINI E BISAZZA AL SALONE DEL MOBILE 2016

POLLINI E BISAZZA AL SALONE DEL MOBILE 2016

Pollini partecipa alla prossima Design Week ospitando nei suoi spazi due opere di Marcel Wanders per Bisazza Home.

Gli iconici coffee tables Alice e Cecilia, firmati dal designer olandese e realizzati con tessere in mosaico di vetro e oro tagliate a mano, saranno esposti nelle vetrine della boutique di Via della Spiga per tutta la durata del Salone del Mobile, che si terrà dal 12 al 17 aprile a Milano.

Il progetto rappresenta la preziosa sinergia tra due aziende, simbolo della sapienza ed eccellenza artigianale Made in Italy, tradotte in un sofisticato gioco di texture e cromie in cui i toni gold dei coffee tables Bisazza incontrano gli effetti metallici dei pellami di Pollini.

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AL FUORI SALONE IL PERU’ PROMUOVE IL SOCIAL DESIGN

AL FUORI SALONE IL PERU’ PROMUOVE IL SOCIAL DESIGN

Grazie a due designer e al MINCETUR, ventitré artigiani presentano una collezione di creazioni in tessuto realizzate a mano con le tecniche antiche per rinnovare e non spegnere la tradizione. Social design e internazionalizzazione alla base del progetto “INCONTRO sotto il sole degli dei”.

In Ventura Lambrate il Ministero del Commercio Estero e del Turismo del Perù (MINCETUR) presenta “INCONTRO sotto il sole degli dei”, una collezione tessile artigianale composta da sessantacinque pezzi realizzati con le tecniche tramandate di generazione in generazione dai migliori artigiani, uomini e donne, delle regioni peruviane di Ayacucho e Lambayeque. Un progetto supervisionato dal designer peruviano Ricardo Geldres e dal designer brasiliano Marcelo Rosenbaum che, nell’arco di tre mesi, hanno lavorato con un gruppo di artigiani specializzati esplorando nuove forme, tecniche e molteplici possibilità di sviluppo dei prodotti. Grazie all’intervento del MINCETUR che, attraverso i suoi Centri per l’Innovazione Tecnologica dell’Artigianato e del Turismo (CITE), mette a disposizione l’assistenza tecnica necessaria.

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“INCONTRO sotto il sole degli dei” è un progetto di social design che cerca di recuperare il significato originario della parola inglese design ovvero progetto, che si è diluita e ha sconfinato verso una deriva estetica perdendo talvolta il suo scopo. Il progetto mira quindi a ridare dignità e notorietà internazionale alle tecniche orginarie di lavorazione del cotone della regione di Lambayeque e della lana di pecora della regione di Ayacucho per riconquistare il comfort e il piacere dei prodotti naturali. La collezione recupera poi quelle tecniche ancestrali e tradizionali, come il telaio a quattro pedali, largamente utilizzato in passato ad Ayacucho, che è molto complesso da utilizzare, ma offre risultati incomparabili: i tessuti non hanno un dritto e un rovescio, ma mostrano il disegno su entrambi i lati.

Rompendo gli schemi tradizionali, la collezione tessile “INCONTRO sotto il sole degli dei” rappresenta una nuova espressione dell’artigianato peruviano da mostrare al mondo preservando l’identità culturale locale anche attraverso la sperimentazione di nuovi disegni e colori che danno vita a pezzi artigianali che possono essere facilmente inseriti nel contesto contemporaneo e internazionale.

“INCONTRO sotto il sole degli dei” è il riflesso del talento che portano nelle loro mani gli uomini e le donne artigiani di Ayacucho e Lambayeque perché realizzata con tecniche antiche e una nuova ispirazione che viene dal cuore.

“INCONTRO sotto il sole degli dei”
MINCETUR
Ventura Projects – Via Ventura 15, Milano (4° piano, stanza 5)
dal 12 al 17 aprile 2016
martedì, giovedì, venerdì, sabato h. 10 – 20 / mercoledì h. 10 – 22 / domenica h. 10 – 18

Ripa & Ripa lancia la collezione P/E16

Ripa & Ripa lancia la collezione P/E16

Nato nell’aprile 2015, Ripa & Ripa rivisita il classico costume da bagno da uomo e crea un disegno dal taglio elegante con fantasie ispirate ai colori vivaci del Mediterraneo, la disinvolta raffinatezza delle isole Eolie e il fascino delle barche a vela d’epoca.
Ogni costume è realizzato in una bottega artigianale piemontese, nel rispetto della tradizione sartoriale italiana e con un’accurata attenzione al dettaglio.
L’obiettivo è di creare un costume da bagno che trae le sue radici dall’eleganza mediterranea, in combinazione con la tradizione sartoriale italiana e il design milanese.
Dopo il successo della prima collezione, Ripa & Ripa lancia la seconda linea di costumi da bagno, ispirata ai colori della Sicilia.
L’estetica ruota interamente attorno alla decorazione geometrica delle mattonelle siciliane, gli ornamenti arabescati lasciati dall’influenza moresca, i colori accesi del giallo limone, blu oltremare e il rosso scuro della roccia vulcanica del Monte Etna.
La collezione sarà disponibile online sul www.riparipa.com dal 6 Aprile.

Feniglia Compo 2 Levante Compo 3 Panarea Compo 3 Pantelleria Compo 3

La Storia

Ripa & Ripa è stato creato da due amici, Oliviero e Anna Laura, nella primavera del 2015 sul canale Ripa di Porta Ticinese a Milano.
Entrambi pensavano fosse difficile trovare costumi da bagno da uomo eleganti. C’erano quelli troppo stretti, troppo larghi, troppo lunghi, o dal tessuto troppo sintetico al tatto.
Così, con una valigia piena di costumi diversi hanno girato l’Italia per cercare un produttore che potesse realizzare la loro visione di costumi da bagno per uomo belli ed eleganti.
In Piemonte hanno trovato un piccolo atelier con esperienza decennale nella produzione di capi di lusso, e con l’aiuto di sarti esperti hanno lavorato a ridisegnare il classico costume per ottenere un taglio più dritto e asciutto. Poi, con un produttore specializzato hanno creato un tessuto smerigliato di rapida asciugatura che ha una mano molto simile al cotone. Il cordoncino è stato realizzato da un produttore di corda nautica per richiamare l’estetica delle barche a vela d’epoca.
Ispirato dai colori vivaci e fantasie del Mediterraneo, Ripa e Ripa raffigura l’essenza dell’estate italiana.