“A New Now” l’installazione di Morag Myerscough a Parigi

“A New Now” l’installlazione di Morag Myerscough a Parigi

L’artista brittanica Morag Myerscough ha creato un artwork colorato ed esuberante in una piccola piazza tra il Centre Pompidou ed il quartiere di Saint- Merry.

L’installazione è stata commissionata dal collettivo 6M3 di Parigi, nell’ambito dell’iniziativa “Embellish Paris” con lo scopo di dare una nuova vita agli spazi trascurati della città.

Intitolata “A New Now”, l’installazione d’arte pubblica è alta otto metri e porta tutti i segni d’istintivi delle opere di Myerscough: colori forti, forme geometriche disordinate e caratteri audaci.

L’opera ha lo scopo di infondere gioia ed ottimismo, in questo periodo in cui la pandemia ha causato malessere generale.

“I have always felt strongly that we need art in every form to stimulate us and transport us from the everyday – but at this time, it is essential for our wellbeing. I do not believe in the phrase “a new normal”, I have always disliked the word “normal.

Continua con “I believe it is impossible to predict the future and we are living in A New Now! We need to find and embrace ways of moving forward here and now. We are in the midst of seismic changes and we must aim to make a better sustainable world.”

L’artista sostiene che abbiamo bisogno dell’arte nel nostro quotidiano, soprattutto in questo momento, in quanto è essenziale per il nostro benessere. Lei non crede in una nuova normalità perché non ama il termine “normale”, però pensa che dobbiamo creare un mondo migliore e sostenibile perché ci troviamo nel bel mezzo di cambiamenti climatici e sismici non indifferenti. Pertanto, ci invita a modificare la realtà creando un futuro migliore post Covid-19.

L’opera sarà visibile fino a fine dicembre 2020.


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Gucci P/E 2019: Alessandro Michele e la sua sperimentazione incantano Parigi

La settimana della moda parigina, che si è tenuta dal 24 settembre al 2 ottobre, ha fatto da chiusura all’appuntamento annuale delle sfilate primavera/estate 2019 che si sono susseguite rispettivamente a New York, Londra e Milano. Ad aprire la sfilata due designer italiani: Alessandro Michele per Gucci e Maria Grazia Chiuri per Dior.


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La collezione di Alessandro Michele è un mix esplosivo di colori, ispirata a Leo De Bernardinis e Perla Peragallo, entrambi emblema della sperimentazione nel settore del teatro romano. Presso lo storico Théatre Le Palace, la sfilata di Gucci è stata un vero e proprio tuffo nel passato, in particolare negli anni ’70.


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Stili maschili sono stati mescolati sapientemente con quelli femminili, per non parlare poi delle fantasie e dei tessuti. Non sono mancate le frange, le balze, le gonne lunghe, i colori sgargianti. Gli accessori sono stati il pezzo forte della sfilata: dall’immancabile mascherina ai cappelli dalla falda larga e alla simpaticissima borsa- Topolino.


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Jane Birkin, ospite e performer, ha inoltre emozionato il cuore degli spettatori con la sua meravigliosa voce. Tra gli ospiti: Jared Leto, Miriam Leone, Amanda Lear, Lou Doillon.


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Spericolato come Steve McQueen: The King of Cool

Se qualche maschio insicuro vuole reinventarsi il look, please non cadere nell’errore di curiosare sul profilo Instagram di qualche elegantone contemporaneo (o presunto tale). Non ne vale la pena.


Invece, se siete passati da Parigi, anche solo per qualche giorno, spero abbiate fatto visita alla Galerie Joseph, al 116 di rue de Turenne, quartiere del Marais. Fino al 30 di agosto è andato in scena lo «Steve McQueen Style»: lo stile dell’attore americano, scomparso a cinquant’anni, nel 1980, qui analizzato e scomposto nei suoi elementi fondamentali.


Steve McQueen
Steve McQueen



Insomma, come diventare un perfetto Steve McQueen . Che si dirà, senza quegli occhi d’acciaio lì o il fisico che aveva, dove vai, ma l’illusione è l’ultima a morire.  
Locandine di film, foto di lui su un set o in una delle sue ville americane. Persino la Mustang Fast, replica, appena restaurata, utilizzata nell’epico inseguimento di Bullitt, indimenticabile pellicola del 1968. E ancora opere di artisti contemporanei ispirati all’attore. Ma è stato il secondo piano, quello dello «Steve McCool».


Steve McQueen
Steve McQueen



Perché con qualsiasi capo, aveva sempre questa capacità: “Di sembrare cool, a suo agio” ricorda Patrice Gaulupeau, curatore della mostra. Nei film aveva sempre stilisti che decidevano cosa dovesse indossare. Ma poi lui se ne appropriava con una naturalezza incredibile.


Certi accessori, come i Persol pieghevoli o l’orologio «Monaco» di Tag Heuer, sfoggiato nel film Le Mans, li portava anche nella vita di tutti i giorni, come gli scarponcini Desert Boots (nella prima versione, inventata da Clarks). Rese famosi due tipi di giubbotti, indossandoli per interpretazioni memorabili: l’Harrington G9 (di Baracuta, corto, impermeabile, concepito inizialmente per il golf) e il bomber Ma-1, visibile nella sua ultima pellicola Il cacciatore di taglie. «Ma nella vita di tutti i giorni – continua a raccontare Gaulupeau – d’inverno preferiva giacche con le toppe ai gomiti o semplici pullover. Usava molto denim e, d’estate, polo bianche o chiare e pantaloni leggeri (chinos), già molto slim, modernissimi oggi».





Il «king del cool» era in realtà tormentato, vittima dei miraggi della droga, con relazioni amorose burrascose. Dalla vita spericolata. Ma dalle foto non traspare. Ha sempre quel sorriso sornione, un’estetica rassicurante, curatissima, di grande classe. Meglio ricordarlo così. E prenderne il meglio.


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Sfilata Miu Miu 2017, tra fur coat, colori pastello e maxi paillettes

Miu Miu chiude il mese dedicato alla moda donna prêt-à-porter con la sua sfilata a Parigi, presentando una collezione autunno inverno 2016-17 coloratissima e glamour. Miuccia Prada rappresenta quella che lei stessa definisce «la follia del glamour davanti a un futuro così incerto». Fur coat e abitini in maxi paillettes si tingono di colori pastello, tonalità acide e colori brillanti per un caleidoscopio di sfumature iper femminili e giocose. Come durante la Grande Depressione, la moda diventa l’arma per eccellenza delle donne che cercano di sfuggire a un presente e a un futuro terribilmente grigio.


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Sulla passerella della sfilata Miu Miu 2017, ci si difende dall’incertezza avvolte in morbidi fur coat sintetici con cappelli abbinati dai colori pastello: azzurro e rosa, corallo e giallo chiaro, verde acqua e arancio. I minidress sfavillano di maxi paillettes, cristalli e piume, per una moda donna che spazia dalle suggestioni anni ’40 agli anni ’70. Jumpsuit psichedeliche e scollature bordate di cristalli, maxi bomber e trench in pvc sono i tasselli con cui Miu Miu crea una sfilata ottimista e colorata, massimalista e surreale. Il gioco della moda si inserisce in una problematica sociale e politica che affligge ogni donna: la libertà di essere se stesse, ancora oggi ostacolata in troppe situazioni. Cosa può fare il mondo del lusso? Certo non molto, ma può dare un segnale, come Miuccia Prada insegna. Può liberare la fantasia e l’immaginazione attraverso i suoi capi e aprire una strada verso l’inclusione di tutti i tipi di femminilità. «Sono sempre più interessata alle diverse forme della bellezza» ha dichiarato la stilista, dietro le quinte della sfilata Miu Miu a Parigi. Sulla sua passerella sfilano donne diverse, accomunate da una forte personalità. Indossano moonboots in pelliccia sintetica arancione e sandali ricoperti di cristalli, cappotti in pvc e stivali di vernice. E non hanno paura di nulla.


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Viaggio a Parigi? Da oggi si può visitare il Gran Museo dei Profumi

Viaggio a Parigi in programma per quest’inverno? La lista dei musei da visitare nella Ville Lumière si allunga: è stato inaugurato pochi giorni fa il Grand Musée du Parfum, ovvero il Grande Museo del Profumo. Quale luogo migliore per raccontare, attraverso notizie, curiosità e percorsi olfattivi, la nascita e l’evoluzione dell’eau de parfum? Nell’ex maison di Christian Lacroix, tre piani di fragranze da esplorare per comprendere a fondo la storia del più importante elemento del beauty case. Il museo è stato finanziato da fondi privati con l’appoggio del Sindacato Francese, e ospita più di 60 profumi francesi e numerosi reperti e testimonianze. Il tutto accuratamente selezionato da 16 esperti del settore.


Dall’Antico Egitto, con gli oli profumati per l’imbalsamazione e le misture seducenti di Cleopatra, all’uso dei suffumigi curativi di Ippocrate, il Grande Museo del Profumo è un percorso storico e geografico fino all’era moderna. Passando per i pomander, contenitori di fragranze usati nel Medioevo, per la storia di Caterina de’ Medici, che per prima portò alla corte francese un mastro profumiere, per l’usanza di Napoleone di bere l’acqua di colonia. Storie e leggende su questo oggetto sofisticato, prezioso e personale, oggi parte integrante di ogni look ed espressione della personalità di chi lo indossa. Immancabile la sezione sui couturier che hanno integrato moda e fragranze, a partire da Coco Chanel che nel 1921 ideò il celeberrimo Chanel n°5 fino agli stilisti che oggi curano ogni nota e ogni elemento del packaging. Il museo comprende poi delle aree adibite allo studio della chimica degli odori e alla creazione vera e propria del profumo. Note di testa, note di cuore, note di fondo: ogni fragranza è l’armonia perfetta di elementi combinati tra loro. Il Grande Museo del Profumo ne svela i segreti, raccontando una delle eccellenze del made in France. Una vera chicca per chi, in un viaggio a Parigi, vuole percorrere nuovi itinerari.

Haute couture parigina: Atelier Versace grande assente

Cambio di rotta nel calendario dell’haute couture parigina. Atelier Versace non sarà presente durante le sfilate dell’alta moda: la collezione haute couture della maison della Medusa sarà presentata dal 22 al 24 gennaio 2017 in una veste inedita.

In concomitanza con la kermesse dell’haute couture parigina, che avrà luogo dal 22 al 26 gennaio, la collezione primavera/estate 2017 Atelier Versace sarà presentata al pubblico attraverso appuntamenti privati dedicati a top client, stampa internazionale e celebrity.

Il brand della Medusa, che ha incantato l’ultima edizione dell’haute couture di Parigi con una collezione che celebra l’estetica primigenia di Versace, esce questa volta dal calendario ufficiale. Una notizia che giunge inaspettata: Atelier Versace era solita inaugurare la settimana della couture, sfilando nella serata di domenica: ora questo spazio è stato invece assegnato a Maison Rabih Kayrouz.

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Gli Angeli di Victoria’s Secret incantano Parigi

Una location da sogno, che si tinge di rosa shocking; lustrini, fiocchi, ali e piume, per valchirie che attraversano, con falcate sensuali, la notte stellata, sotto il cielo della Ville Lumière: non è un sogno ma l’ultimo fashion show di Victoria’s Secret, che ha avuto luogo ieri sera nella cornice del Grand Palais di Parigi.

Una sfilata-evento suggestiva come poche, che nella città dell’amore ha trovato location ideale. La sfilata di Victoria’s Secret, che sarà in onda negli Stati Uniti il prossimo 5 dicembre, rappresenta da anni un evento unico, che mette insieme le top model più belle e quotate del momento. A presentare la collezione 2016 del brand più sexy di lingerie ecco schierati gli Angeli, tra cui spiccano la sempre splendida Adriana Lima, Izabel Goulart, la svedese Elsa Hosk, la statunitense Taylor Hill, Sara Sampaio, Gigi e Bella Hadid, al suo debutto sulla passerella del brand, Doutzen Kroes, Joan Smolls, Josephine Skriver, Lily Aldridge, Irina Shayk, forse in dolce attesa, e molte altre nuove leve. Grande assente la sudafricana Candice Swanepoel, appena diventata mamma.

Tripudio di curve sinuose e femminilità, per le 51 supermodelle strizzate in iconici completini in pizzo, tulle e raso, tra reggicalze hot e tacchi vertiginosi. Tra gossip (come la presunta gravidanza di Irina Shayk e l’incontro/scontro in passerella tra Bella Hadid e il suo ex The Weeknd) e corsetti audaci, non sono mancate le performance di artisti internazionali: quest’anno ad accompagnare gli Angeli Lady Gaga, Bruno Mars e The Weeknd. Come una diva contemporanea, Lady Gaga si è esibita sfoggiando diversi cambi d’abito e una forma fisica smagliante.



La sfilata è in assoluto l’evento più seguito sui social, e sono state le stesse modelle ad incrementare la tendenza, postando fin dal backstage scatti hot in lingerie e vestaglia rosa baby. Splendide ed invidiatissime, le top model che si sono alternate sulla passerella del Victoria’s Secret Fashion Show 2016 rappresentano un ideale forse irraggiungibile di perfezione fisica, a cui ambisce ogni donna. Tantissimi i look che sono stati presentati, tra make up deciso e capelli sapientemente ondulati (QUI un pezzo al riguardo). Dopo la sfilata ospiti e modelle si sono riuniti per festeggiare, con un party esclusivo. Tra i presenti, la sorella di Kate Moss, Lottie Moss, e la madre di Bella e Gigi Hadid, l’ex modella olandese Yolanda Foster.

Le Beach Waves spopolano allo show di Victoria’s Secret

Grand Palais rivestito di luci rosa. Questa è stata la magica location parigina che ha ospitato l’attesissimo Victoria’s Secret Fashion Show 2016 (QUI un pezzo al riguardo).
A rendere tutto più surreale sono stati gli angeli che hanno sfilato sulla passerella. Una passerella che si è trasformata nel sogno proibito di migliaia di talentuose modelle.


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Una delle caratteristiche più rinomate degli angeli di Victoria’s Secret sono i capelli. Lunghi, leggermente mossi, fiabeschi. E quest’anno hanno lasciato ancora il segno. Decine di hairstylists sono stati incaricati di curare nei minimi dettagli il look delle modelle utilizzando il Beachwaver.


Questo è un ferro che avvolge delicatamente i capelli per creare le famose beach waves (onde da spiaggia) in tutta semplicità.


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Per l’occasione, è stato lanciato l’hashtag #igotbeachwaved che caratterizza al meglio il trend. L’hashtag ha spopolato su Instagram, sia sui profili delle modelle, sia su quelli degli acconciatori.


Il Beachwaver è stato nominato Official Hair Tool of the #VSfashionshow, richiamando l’attenzione di tutti. Vediamo qualche look realizzato nel backstage!


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Come ricreare il look da sole? Le 3 regole fondamentali


1. Il ferro: Beachwaver o Cloud Nine Wand


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Sono questi i ferri perfetti per ricreare l’amatissimo look delle modelle di Victoria’s Secret. Prendete ciocche non molto spesse e avvolgetele intorno al ferro. Dopo pochi secondi, rilasciatele.


2. Lasciare raffreddare!
Passo fondamentale per una buona piega è lasciare raffreddare completamente le ciocche prima di aprirle e renderle più naturali. Solo così manterranno la piega più a lungo.


3. Lacca: Sculp It o Create It di Kadus Professional


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Ecco le alternative per il finish: per un look bagnato che vi riporti indietro all’estate, potete utilizzare qualche spruzzo della lacca Sculp It di Kadus Professional. Questa lacca senza gas ha un’altissima tenuta e dona l’effetto “mare” alle vostre beach waves.


Se, invece, ricercate un look più morbido, vaporizzare la lacca Create It di Kadus Professional. Questa lacca si asciuga in 60 secondi, permettendovi di modellare al meglio le vostre onde.

 




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La moda più scandalosa in mostra a Parigi

Aprirà i battenti domani 1 dicembre 2016 al Museé des Arts Décoratifs di Parigi la mostra “Tenue correcte exigée! Quand le vêtement fait scandale”: una carrellata di affronti al comune senso del pudore, per capi che hanno cambiato il corso della storia del costume.

Dalla minigonna allo smoking per lei, dai jeans strappati alle sfrontate provocazioni che alcuni designer hanno portato sulle passerelle: fino al 23 aprile 2017 sarà possibile visitare l’esposizione che porta in scena i capi più scandalosi della moda dal XIV secolo ad oggi.

Dallo smoking femminile firmato Yves Saint Laurent alla gonna maschile, portata sulle passerella da Jean-Paul Gaultier e da Rick Owens (con tanto di pubenda in vista!); dalla minigonna di Courrèges ai capi plastificati dalle suggestioni spaziali di Pierre Cardin, una carrellata di pezzi iconici destinati a restare impressi indelebilmente nella memoria collettiva. Sono esposti oltre 400 capi e accessori, ma anche ritratti, caricature, oggettistica e piccole e grandi rivoluzioni nei codici estetici e nella morale collettiva.



L’esposizione si articola in tre tematiche: “Le vêtement et la règle“, “Est-ce une fille ou un garçon ?” e “La provocation des excès”. Largo a immagini choc e pezzi delle collezioni più discusse di designer di fama mondiale, dall’autunno/inverno 1995-96 di Alexander McQueen alle suggestioni futuriste di Yohji Yamamoto, dagli eccessi di John Galliano a pezzi classici indossati da dive del calibro di Marlene Dietrich. Esposti anche capi Chanel e Schiaparelli, solo per citarne alcuni.

Antonio Grimaldi entra nell’haute couture parigina

Torna a Parigi Antonio Grimaldi: la maison di alta moda a partire dalla prossima stagione sfilerà in qualità di Membre invité nel calendario ufficiale della Semaine de la Haute Couture Parisienne. A stabilirlo è stata la Chambre Syndicale, che ha selezionato lo stile sofisticato delle creazioni dello stilista per decretarne la partecipazione alla fashion week parigina.

Tra coloro che amano lo stile firmato Grimaldi anche nomi eccellenti, come Riccardo Tisci: il direttore creativo della maison Givenchy ha infatti concesso il suo parrainage allo stilista, invitandolo a sfilare nell’importante kermesse della Ville Lumière. “Sono felice di partecipare con le mie creazioni ad un appuntamento così prestigioso per il fashion system internazionale. Ringrazio di cuore Riccardo Tisci che sarà il mio padrino in questa avventura. In realtà non mi sono mai separato, per l’amore che nutro nei confronti della città, da Parigi. Da sempre la considero il palcoscenico ideale dove presentare le mie collezioni” -così si è espresso Grimaldi- “Non bisogna mai rinunciare ai sogni e il mio ritorno ufficiale a Parigi ne è la dimostrazione”.

Amatissimo da esponenti del jet-set internazionale e celebrities, il couturier di origine salernitana ha vestito nel corso degli anni moltissimi vip, tra cui Gwen Stefani. Ricercate e uniche le sue creazioni, in un tripudio di sete preziose e tonalità pastello.

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La ville lumière – Fashion Editorial

La ville lumière – Fashion Editorial



Photography & Styling: Miriam De Nicolò
Make up: Manuel Montanari
Hair: Mattia Flora
Model: Helena Eeckeleers
Agency: Karin Models Agency, Paris
Location: Paris

Thanks to: Guitar press office, Studiore Public Relations, S2BPRESS

sx hat Doria 1905, 20 52 Intarsia turtle neck jumper, skirt Domenico Cioffi – dx fur Ita-kli


fur Ita-kli,embroidered chiffon and stretch knit Uel Camilo


black dress Domenico Cioffi – shoes JF London


sx dress Domenico Cioffi – dx jacket COITE


black dress Domenico Cioffi – shoes JF London


hat Doria 1905, 20 52 Intarsia turtle neck jumper, skirt Domenico Cioffi


jacket 20 52 , pochette Paola Bonacina
jacket 20 52 , pochette Paola Bonacina


Diva Matt lipstick MAC Cosmetics, Cork-embark-kid-blanc type eyeshadows MAC


long dress Uel Camilo Atelier


jacket 20 52


fur Ita-kli, jacket 20 52, skirt Domenico Cioffi, bag Hibourama


embroidered chiffon and stretch knit Uel Camilo, fur Ita-kli, In extreme dimension mascara MAC


long dress Uel Camilo Atelier