Fino al 22 settembre alla libreria Hoepli di Milano (Via Ulrico Hoepli, 5), sarà esposta un selezione di immagini di Zambian Portraits, il nuovo libro fotografico di Paolo Solari Bozzi – edito da Skira – che segue la prima pubblicazione dell’autore (Namibia Sun Pictures, Tecklenborg 2013), e che è un’ulteriore testimonianza del suo amore per la poesia dell’Africa e dei suoi popoli.
![Paolo Solari Bozzi© - Great East Road # 1, Zambia, 2009](https://www.snobnonpertutti.it/wp-content/uploads/2015/09/1.-Paolo-Solari-Bozzi©-Great-East-Road-1-Zambia-2009-Silver-Gelatin-print_1.jpg)
Per quattro mesi, nel 2014, Paolo Solari Bozzi ha viaggiato a bordo del proprio fuoristrada in compagnia della moglie Antonella attraverso lo Zambia, in totale autonomia, coprendo oltre diecimila chilometri, per lo più su strade sterrate e spingendosi fino alle zone più remote e sconosciute di questo affascinante Paese, comprese le paludi del Bengweulu, dove gli abitanti non hanno quasi mai incontrato un viaggiatore europeo.
![Paolo-Solari-Bozzi©-Great-East-Road-3-Zambia-2014](https://www.snobnonpertutti.it/wp-content/uploads/2015/09/3.-Paolo-Solari-Bozzi©-Great-East-Road-3-Zambia-2014-Silver-Gelatin-print_1.jpg)
Utilizzando macchine fotografiche meccaniche di medio formato e grandangoli, Paolo ha immortalato in 122 immagini in bianco e nero – sviluppate e stampate personalmente nella sua camera oscura – le persone incontrate, nel loro naturale habitat, per lo più lavorativo. Nel tentativo di captarne lo stato d’animo, il fotografo si è concentrato sulle loro espressioni facciali, in particolare sui loro sguardi.
![Paolo Solari Bozzi © - Kawaun Village, Zambia 2014](https://www.snobnonpertutti.it/wp-content/uploads/2015/09/6.-Paolo-Solari-Bozzi©-Kawaun-Village-1-Zambia-2014-Silver-Gelatin-print_1.jpg)
Dopo aver viaggiato a varie riprese nei Paesi desertici del Maghreb, Paolo Solari Bozzi si è invaghito dell’Africa Australe, a tal punto da acquistare due lodge (Sausage Tree Camp e Potato Bush Camp), situati in Zambia in un Parco Nazionale, lungo le sponde del fiume Zambesi. In Zambian Portraits, il fotografo ritrae alcuni aspetti “di un Paese meraviglioso e sconfinato, ricco di meraviglie umane e naturali, e di cultura” come ha spiegato lui stesso.
![Paolo Solari Bozzi © - Near Lusaka , Zambia, 2014](https://www.snobnonpertutti.it/wp-content/uploads/2015/09/13.-Paolo-Solari-Bozzi©-Near-Lusaka-Zambia-2014-Silver-Gelatin-print_1.jpg)
Durante i 70 giorni di viaggio trascorsi in Namibia nel 2010 e nel 2012 e i 4 mesi trascorsi nel 2014 in Zambia, Paolo Solari Bozzi ha affrontato ogni scatto “con quel rispetto dovuto a chi ti ospita e non, come spesso vedo fare oggi, stravolgendo la scena e “mettendola in ordine”, insomma piegando gli scenari ai dogmi imposti dalle riviste patinate”.
![Paolo Solari Bozzi© - Munali Coffee Farm, Zambia, 2014](https://www.snobnonpertutti.it/wp-content/uploads/2015/09/23.-Paolo-Solari-Bozzi©-Munali-Coffee-Farm-Zambia-2014-Silver-Gelatin-print_1.jpg)
L’uso del bianco e nero, “s’inserisce nel lungo filone di quei grandi fotografi e registi (uno per tutti: Ingmar Bergman) che hanno scelto la profondità, il dettaglio e la magia viva della monocromia per i propri capolavori. Sono sempre stato convinto che il colore, per quanto stupendo, distragga e non possa restituire l’animo delle persone, le loro cicatrici e sofferenze, il loro amore”.