Bollette, stabilità e nuove opportunità: come orientarsi oggi tra luce e gas
Negli ultimi mesi il mercato dell’energia ha mostrato segnali di maggiore equilibrio dopo un lungo periodo di tensioni e forti rialzi. Questa rinnovata stabilità non significa però che le bollette siano diventate automaticamente leggere o prevedibili per tutti. La differenza, oggi, la fanno soprattutto le scelte contrattuali, nonché la capacità di leggere i dati di mercato e la consapevolezza con cui si accettano le offerte.
Famiglie e imprese, di questi tempi, si ritrovano a dover imparare a sfruttare le dinamiche del mercato libero. È proprio per questo che serve affidarsi a strumenti di confronto come bollettecasa.it, ideali per analizzare le proposte energetiche disponibili e confrontarle con i reali valori di mercato, oltre che per informarsi su norme, cambiamenti e andamenti dei prezzi.
Il gas in calo: nuova fase di consolidamento
Uno dei segnali più interessanti degli ultimi tempi arriva dal mercato del gas. Il valore del PSV, cioè il principale riferimento per il prezzo del gas naturale in Italia, ha registrato un calo fino ai 0,353 €/Smc, con una flessione di circa il 5% ad ottobre 2025.
Le temperature più miti hanno ridotto la domanda, mentre i livelli di stoccaggio elevati e la discesa del prezzo del TTF europeo hanno contribuito a mantenere sotto controllo le quotazioni. A questo si aggiunge una fase di relativa stabilità geopolitica, che ha evitato scossoni improvvisi nei flussi di approvvigionamento.
Energia elettrica e PUN
Il valore medio del PUN si è attestato poco sopra gli 0,11 €/kWh, il che testimonia una lieve crescita rispetto al mese precedente, pur restando su livelli più contenuti rispetto ai picchi del biennio precedente.
Per le famiglie, l’impatto di queste variazioni è spesso graduale. Chi ha un prezzo fisso vede effetti solo al rinnovo, mentre chi ha un contratto indicizzato nota piccoli aggiustamenti mensili. In ogni caso, leggere il PUN permette di capire se la propria tariffa è in linea con il mercato oppure se esistono margini di risparmio.
Come valutare le offerte e difendersi dai rincari
La fase attuale può essere letta come un’opportunità per riprendere il controllo della spesa energetica, ma solo a patto di adottare un approccio attivo. Conoscere gli indici di riferimento, come PSV e PUN, aiuta a comprendere perché una bolletta sale o scende, evitando di attribuire tutto a generiche “colpe del mercato”.
Un altro aspetto importante per la scelta riguarda la struttura delle offerte. Spesso la differenza non sta solo nel prezzo dell’energia, ma nello spread applicato, nei costi fissi e nella durata delle condizioni economiche. È qui che bisogna saper confrontare, perché due proposte apparentemente simili possono produrre risultati molto diversi nel medio periodo.
Infine, non si deve sottovalutare mai l’impatto dei consumi. Se si prova a spostare l’uso degli elettrodomestici nelle fasce più convenienti, a ridurre gli sprechi invisibili e a monitorare l’andamento si potrà notare, sul medio e lungo periodo, l’effettività del risparmio. Parliamo di cifre non consistenti, certo, ma che sommate tra loro possono fare la differenza a fine mese.



