Anjelica Huston spegne 65 candeline

Attrice hollywoodiana, modella, icona: Anjelica Huston festeggia oggi 65 anni. Viso dai lineamenti inconfondibili, charme da vendere, la celebre Morticia Addams è stata anche una modella famosa. Musa di Yves Saint Laurent e Valentino Garavani, nel corso della sua carriera come modella ha posato per Irving Penn, Richard Avedon, David Bailey, Bob Richardson e molti altri.

Figlia del regista John Huston e della ballerina italiana Enrica Soma, nelle sue vene scorre sangue scozzese, irlandese, gallese ed inglese. Nata in California, a Santa Monica, l’8 luglio 1951, trascorre buona parte della sua infanzia in Inghilterra. Dalla fine degli anni Sessanta prende parte ad alcune pellicole con la regia paterna. Successivamente vola a New York, dove inizia una carriera come modella, sfruttando la sua bellezza fuori dai canoni. Nel 1969 inizia una storia d’amore con il fotografo Bob Richardson, di 23 anni più vecchio. La loro relazione durerà 4 anni.

All’inizio degli anni Settanta si trasferisce a Los Angeles, dove nel 1973 si innamora del collega Jack Nicholson. La relazione tra i due tra alti e bassi (e numerosi tradimenti da parte di lui) dura 16 anni, fino al 1990, quando l’attore ha un figlio da un’altra donna. Nel frattempo Anjelica prende parte ad alcune pellicole di successo, come Qualcuno volò sul nido del cuculo e Il postino suona sempre due volte, film in cui è protagonista lo stesso Nicholson. Per la sua interpretazione ne L’onore dei Prizzi (1985), Anjelica Huston riceve l’Oscar come miglior attrice non protagonista. In famiglia è la terza a vincere un Oscar dopo il padre John Huston e il nonno, l’attore Walter Huston. Ha ricevuto altre due candidature agli Oscar come migliore attrice non protagonista per Nemici-Una storia d’amore (1989) e come migliore attrice protagonista (1990) per Rischiose abitudini.

Anjelica Huston, foto di Helmut Newton, 1973
Anjelica Huston, foto di Helmut Newton, 1973


Anjelica Huston in uno scatto di Bob Richardson per Vogue Italia, 1971
Anjelica Huston in uno scatto di Bob Richardson per Vogue Italia, 1971


Anjelica Huston per Valentino, foto di Bob Richardson, Vogue 1972
Anjelica Huston per Valentino, foto di Bob Richardson, Vogue 1972


Anjelica Huston in uno scatto di Richard Avedon, 1970
Anjelica Huston in uno scatto di Richard Avedon, 1970


Musa di Woody Allen, gira con lui Crimini e misfatti (1989) e Misterioso omicidio a Manhattan (1993). Negli anni Novanta è Morticia Addams, celebre interpretazione che vede anche un sequel nel 1993. Per questo ruolo ha ricevuto una nomination ai Golden Globe. Diverse le collaborazioni con il regista Wes Anderson, che la vuole nei film I Tenenbaum (2001), Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004) e Il treno per il Darjeeling (2007). Nel 2005 vince un Golden Globe per il suo ruolo di supporto nel film televisivo Angeli d’acciaio. Inoltre nel corso della sua carriera l’attrice ha ricevuto tre candidature ai Premi Oscar (con una vittoria), otto candidature ai Golden Globe (una vittoria), tre candidature ai BAFTA, tre candidature agli Screen Actors Guild Award e cinque candidature agli Emmy.



SFOGLIA LA GALLERY:




Nel maggio del 1992 Anjelica Huston convola a nozze con lo scultore Robert Graham. La coppia vive insieme in California fino al dicembre 2008, quando Graham muore. La coppia non ha avuto figli. L’attrice ha scritto le sue memorie in un libro di oltre 900 pagine, diviso in due volumi. Attiva in politica, nel 2007 la Huston ha inviato una lettera all’Human Rights Action Center indirizzata al segretario generale delle nazioni unite Ban Ki-moon, con cui ha sostenuto Aung San Suu Kyi durante la sua candidatura al Nobel per la Pace. Inoltre l’attrice ha donato 2,000 dollari per sostenere il liberal-democratico John Kerry e anche Dick Gephardt. Infine, la Huston ha registrato un annuncio per il PETA, contro lo sfruttamento degli animali nelle produzioni Hollywoodiane.

L'attrice in uno scatto di Bob Richardson, 1973
L’attrice in uno scatto di Bob Richardson, 1973


Anjelica Huston, foto di Richard Avedon, 1970
Anjelica Huston, foto di Richard Avedon, 1970


Anjelica Huston in abito Valentino, foto di Gian Paolo Barbieri, 1972
Anjelica Huston in abito Valentino, foto di Gian Paolo Barbieri, 1972


La Huston in uno scatto realizzato da David Bailey per Vogue, 1973
La Huston in uno scatto realizzato da David Bailey per Vogue, 1973


(Foto cover Gian Paolo Barbieri, 1973)


Potrebbe interessarti anche:
Valentino Haute Couture: si ispira a Shakespeare l’ultima collezione Piccioli-Chiuri

Halston, il re del glamour anni Settanta

Chi ha vissuto negli anni Settanta non può non ricordare i suoi capi. Linee pulite ed essenziali si uniscono al glam tipico degli anni Settanta, per capi che divengono emblema di un’epoca. Roy Halston Frowick nasce nel 1932 a Des Moines, Iowa. Già nella prima infanzia crea abiti per la madre e la sorella e ben presto inizia a disegnare cappelli.

Nel 1952 si trasferisce a Chicago, dove frequenta un corso serale presso la School of the Art Institute e contemporaneamente lavora come visual merchandiser per mantenersi agli studi.

Farrah Fawcett in Halston
Farrah Fawcett in Halston


L’anno seguente, nel 1953, inizia la sua attività di creatore di cappelli, riscuotendo grande clamore: Kim Novak, Deborah Kerr e Gloria Swanson sono solo alcune delle star che indossano le sue creazioni. Nel 1957, dopo avere inaugurato la sua prima boutique, si trasferisce a New York, dove inizia a lavorare per la celebre stilista Lilly Daché. Nel giro di un anno viene nominato co-designer della maison, incarico che lascia per passare alla Bergdorf Goodman.

Jerry Hall in Halston
Jerry Hall in Halston


Halston balzò agli onori della cronaca per aver disegnato il cappellino indossato da Jackie Kennedy alla cerimonia di insediamento alla Casa Bianca del marito, nel 1961. Inoltre amarono i suoi cappelli personalità del calibro di Rita Hayworth, Diana Vreeland e Marlene Dietrich.

Pat Cleveland in passerella per Halston
Pat Cleveland in passerella per Halston


Definito da Newsweek come il designer più interessante d’America, nel 1966 passò dalla creazione di cappelli alla creazione di abiti, inaugurando la sua prima boutique in Madison Avenue nel 1968. L’anno seguente, nel 1969, lanciò la sua prima linea di prêt-à-porter, Halston Limited.

Ancora Pat Cleveland per Halston
Ancora Pat Cleveland per Halston


Come egli stesso dichiarò in un’intervista rilasciata a Vogue, ciò che più gli stava a cuore, nella creazione dei capi, era la funzionalità. Odiava tutto ciò che non fosse funzionale, come fiocchi o cuciture inutili; le sue collezioni fin dal principio si distinsero per un minimalismo funzionale. Si trattava di capi eleganti e sexy ma dalle linee semplici e pulite.

Halston su Vogue US 1973, foto di Richard Avedon
Halston su Vogue US 1973, foto di Richard Avedon


Nel 1972 brevettò l’Ultra suede, un particolare tessuto facilmente lavabile anche in lavatrice, comodo e perfettamente adattabile alla silhouette. Il suo halter dress, ideato due anni più tardi, è entrato nei dizionari di moda: quando parliamo di scollatura all’americana, parliamo di Halston, che ne fu l’inventore. La sua donna era una sirena della disco glam di fine anni Settanta. I suoi abiti, perfetti per un party in piscina, erano la perfetta incarnazione del mito americano. Colori caldi come il bronzo, l’oro, l’argento, il fucsia, il blu elettrico e tessuti come il cachemire, il jersey e la seta.

Elsa Peretti in passerella per Halston
Elsa Peretti in passerella per Halston


Il jet set internazionale cadde ai suoi piedi. Tra le sue più fedeli clienti troviamo Anjelica Huston, Lauren Bacall, Margaux Hemingway, Elizabeth Taylor, Bianca Jagger e Liza Minnelli.

Jerry Hall in Halston per Vogue US, 1975
Jerry Hall in Halston per Vogue US, 1975


Dal 1968 al 1973 il fatturato del brand si stima intorno ai 30 milioni di dollari. Nel 1975 Max Factor realizzò la prima fragranza col nome della maison. Secondo Vogue, Halston contribuì a rendere popolare il caftano, disegnando diversi modelli per Jackie Kennedy.

Campagna pubblicitaria Halston, anni Settanta
Campagna pubblicitaria Halston, anni Settanta


Personalità emblematica di quegli anni, Roy Halston fu assiduo frequentatore dello Studio 54 ed intimo amico di Liza Minnelli ed Andy Wahrol. Dopo una vita di eccessi, si ritirò a metà degli anni Ottanta. Nel 1988 risultò positivo al test dell’HIV e morì due anni dopo, nel 1990, per complicanze legate al virus.

Le Halstonettes -come venivano chiamate le sue modelle- tra le quali spicca Anjelica Huston
Le Halstonettes -come venivano chiamate le sue modelle- tra le quali spicca Anjelica Huston


Oggi resta la sua eredità. Il marchio, dopo diverse vicissitudini legate a scelte sbagliate, è stato acquistato nel 2011 da Ben Malka, già presidente del gruppo BCBG Max Azria. Halston continua ad essere sinonimo di stile e si contraddistingue ancora oggi come uno dei marchi più venduti negli Stati Uniti.