Chi è Bansky? Secondo un giornalista inglese, sarebbe il leader dei Massive Attack

Chi è Bansky? Una domanda che tutto il mondo dell’arte, e non solo, si pone da diversi anni. Tanto che per le teorie più strampalate sull’identità dell’artista sono stati scomodati perfino criminologi e scienziati. Era già successo alcuni mesi fa, quando uno studio dell’università Queen Mary di Londra, basato su un metodo usato in criminologia, aveva identificato il discusso street artist con Robin Gunnigham, di Bristol. Una teoria mai confermata. Oggi l’interrogativo chi è Bansky? torna sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, grazie allo studente di giornalismo e aspirante scrittore scozzese Craig Williams. Trentun’anni, grande appassionato di musica, ha pubblicato sul suo blog un lungo post in cui spiega dettagliatamente tutti i legami tra Bansky e i Massive Attack, sostenendo che l’artista potrebbe essere proprio il leader del gruppo trip-hop britannico.


Bansky sarebbe Robert “3D” Del Naja, e il giornalista ha spiegato anche perché, con tanto di studi, dati incrociati e coincidenze che sembrano un po’ troppo precise. La teoria parte da un assunto semplice quanto incontestabile: sia Bansky che i Massive Attack hanno iniziato le rispettive carriere nella città di Bristol. Qui 3D, prima di fondare la band, si sarebbe dedicato proprio ai graffiti, diventando anche abbastanza famoso. Non a caso qualche anno fa Bansky lo ha nominato tra gli artisti che apprezza e a cui si ispira. Inoltre, i due hanno dichiarato in diverse occasioni di conoscersi e di essere amici. E qui finiscono i dati oggettivi, e inizia il tortuoso percorso di ricerca di Craig Williams. Seguendo la sua passione per la musica, ma anche l’ambizione di diventare uno scrittore e quindi un’innegabile fantasia galoppante, lo studente avrebbe confrontato le date dei concerti dei Massive Attack con quelle della comparsa di opere di Bansky nelle stesse località. Seguendo l’itinerario del gruppo nella primavera del 2010, tre opere dell’artista dal volto sconosciuto sono comparse a San Francisco, Toronto e Boston nello stesso periodo dei concerti. Collegamenti meno precisi, ma comunque plausibili, tra opere d’arte e show della band si possono riscontrare anche nel 2006, nel 2008 e nel 2013, sempre negli Stati Uniti. Bisogna tornare indietro al 2003 invece per un tour dei Massive Attack in Australia, tra Melbourne e Sidney: nelle due città nello stesso periodo apparvero i famosi ratti dello street artist. Ma tra Robert 3D Del Naja e Bansky ci sarebbe un collegamento ancora più profondo. Il musicista, figlio di un emigrato napoletano e grande tifoso della squadra partenopea, avrebbe assistito a una partita di calcio tra Napoli e Cittadella nel 2004. Appena poche settimane prima, sulle strade di Napoli, apparve “La Madonna con la pistola”.


Craig Williams, comunque, ci tiene a precisare che la sua è solo una teoria. Si  detto «infastidito dal modo in cui la cosa è stata fatta uscire, come se io avessi detto che Banksy è 3D». Lo scrittore non esclude che dietro il misterioso e discusso artista si possa nascondere, come già ipotizzato da molti, un collettivo di vari artisti e non una singola persona. La domanda, alla fine, rimane: chi è Bansky?

 

“War, Capitalism & Liberty”: la mostra a Roma dedicata a Bansky

E’ l’artista senza volto. L’anonimo della Street Art.

Di Bansky le uniche informazioni frammentarie sul suo conto, riguardano il luogo e la data di nascita, Bristol (Inghilterra), 1974.

Le sue opere sono dissacratorie, pure; raccontano di guerra e di libertà e nascondo un messaggio positivo, colmo di speranze.

 

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La strada, è il suo habitat naturale ed è proprio sui muri delle grandi metropoli (i suoi murales sono apparsi anche in città della Cisgiordania) che molte delle sue opere sono state compiute.

A Bansky, Roma dedica un’esposizione dal titolo “War, Capitalism & Liberty“: una raccolta di 150 opere proveniente da privati, in mostra dal 24 maggio al 4 settembre 2016, presso Palazzo Cipolla nella città capitolina.

La mostra, rivela esponenzialmente, le doti artistiche dell’autore, risaltando il messaggio di stampo politico-sociale che l’artista intende diffondere.

Tra le sue opere più celebri, la seriografia di alcune scimmie che dichiarano: “Laugh Now But One Day I’ll Be in Charge” (Ridete adesso ma un giorno saremo noi a comandare).

La mostra è curata da Stefano Antonelli, Francesca Mezzano e Acoris Andipa.

 

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Per maggiori informazioni:

www.warcapitalismandliberty.org