Sfila a Londra la speculazione filosofica di Chalayan

Ritorno a Londra per Hussein Chalayan, che sceglie la London Fashion Week per presentare la collezione autunno/inverno 2017-2018: lo stilista sceglie il consueto mood concettuale per una sfilata impegnata politicamente. La location scelta per il défilé è un cinema, con tanto di stampa e fotografi in platea: lo stilista dà vita ad una performance concettuale che pine l’accento sulla società contemporanea e sulle infinite contraddizioni che la caratterizzano. Tra le ispirazioni predominanti la cultura greca del periodo balcanico, in un tripudio di silhouette fluide e dettagli tailoring. Individualista ed isolato rispetto ad un mondo sempre più alienato anche a causa dell’avvento della tecnologia, che anziché unire sembra aver allontanato sempre più il singolo dalla collettività, la donna Chalayan sfila sfoggiando ampi maglioni in lana merino e dettagli in mohair decorati con un simbolismo arcaico che inneggia alla contemporaneità. Il minimalismo d’ordinanza, da sempre cifra stilistica del brand, si arricchisce qui di spunti inediti che trovano riscontro in una attenzione certosina per il dettaglio: la palette cromatica indugia nei toni scuri, tra black all over, terra e blu. Dopo sedici anni di sfilate parigine, Chalayan torna a Londra con una sfilata che esplora i nuovi individui isolati nella contemporaneità. Pannelli in cartone fanno capolino da ampi maglioni e da knitwear pregiato ma anche da abiti lunghi, in un inatteso turbillon di foglie e decorazioni preziose. Non mancano dettagli folk che si ispirano alla cultura greca ma anche all’arte classica ed in particolar modo alle sculture dell’Antica Grecia. Tornano come di consuete le silhouette scultoree da sempre prerogativa dell’estetica dello stilista, che assumono questa volta un’aura austera, grazie anche agli elementi sartoriali che uniscono lunghi abiti a giacche ricamate come corsetti o pantaloni da indossare con la più classica delle camicie bianche. Chalayan si cimenta nella veste di filosofo, tracciando un excursus che pone al centro della sua riflessione ontologica l’individuo, sempre più solo nella società attuale. Una riuscita prova per lo stilista, che sforna una collezione altamente portabile costellata da affascinanti riferimenti storici.



(Foto: Dezeen)

Sfila a Londra l’estetica concettuale di Chalayan

Per la sua prima sfilata di moda maschile alla London Fashion Week, Chalayan sceglie di tuffarsi in uno stile concettuale: il quotidiano viene esplorato in tutte le sue sfumature, attraverso l’indagine della tensione tra contenuti e forme. Hussein Chalayan elabora un’estetica nuova, che guarda alla contemporaneità e ne osserva minuziosamente i diktat: ecco quindi suggestioni street wear accanto a tagli sartoriali e proporzioni over.

Protagonista dell’intero défilé è l’uomo contemporaneo, che diviene emblema dello Zeitgeist: attraverso il suo modo di vestire veniamo proiettati nello spirito dei tempi, in un’attualità che profuma di inusitati scorci futuristi e di un ottimismo nuovo, per una moda che trae dal passato il meglio e lo rielabora. Panta rei, tutto scorre, si potrebbe dire: così anche lo stile, che risorge come un’Araba fenice, sempre proiettato in un domani tutto da vivere.

La collezione Chalayan, presentata nella boutique del brand a Mayfair, mixa sapientemente capi dal taglio sartoriale a suggestioni streetwear: i capispalla dominano ed impreziosiscono ogni uscita, declinati in linee cocoon e spalle oversize. Largo a cappe e maniche lavorate, tra dettagli sartoriali, come i tagli. I pantaloni dal mood sporty-chic si alternano a quelli dal piglio più formale.



Chalayan indossa quasi i panni di un filosofo, profeta di una nuova visione della moda maschile ed arbiter elegantiae capace di porre le basi di una estetica nuova: perfettamente a suo agio in questa veste, lo stilista interpreta i tempi attuali attraverso un mix iconico di abiti dal taglio sartoriale e silhouette disimpegnate e fluide. Una collezione eclettica e versatile, che segna l’avvento di una nuova era del menswear, capace di guardare avanti senza timore.