La provocazione dei “pantaloni vagina” firmati Duran Lantink

Janelle Monáe ha spiazzato tutti indossando nell’ultimo videoclip Pynk(features Grimes) dei bizzarri pantaloni rosa a forma di vagina in seta e tulle, destinati ad entrare nella storia di moda. Janelle appare con una schiera di ballerine al suo fianco, in una location western dai colori sabbia e rosa.


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Il videoclip, girato da Emma Westenberg, è colmo di allusioni e simboli femministi ed è una vera celebrazione del “pussy power“. Di uomini non ce n’è nemmeno l’ombra. Già in occasione dei Grammys 2018 , la cantante-femminista aveva affermato: «Sono orgogliosa di manifestare la mia solidarietà, non solo come artista ma anche come giovane donna, alle mie sorelle che in questa stanza lavorano nell’industria della musica: cantanti, autrici, segretarie, uffici stampa, amministratori delegati, produttori, ingegneri e donne di ogni settore del business. Siamo anche figlie, sorelle, mogli ed esseri umani. Veniamo in pace, ma sappiamo che cosa sono gli affari. E a quelli che osassero silenziare le nostre voci noi offriamo due parole: Time’s up».


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Nel 2018 si può davvero ancora parlare di femminismo? Sarebbe più corretto parlare di post-femminismo? Nonostante siano passati alcuni anni dalla pubblicazione dei Monologhi della Vagina a cura di Eve Ensler, le donne continuano a battersi per la propria libertà sessuale e a rivendicarla, anche in maniera originale e insolita. In ogni caso, la provocazione di Janelle è stata recepita in maniera altamente positiva dal pubblico e dai social, dove i suoi pussypants stanno circolando con entusiasmo. Tuttavia, in Italia, risulta ancora improbabile e scandaloso vedere allusioni apertamente sessuali in un videoclip tutto al femminile.


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Grace Coddington lascia la direzione creativa di Vogue

Dopo quasi trent’anni alla direzione creativa di Vogue, Grace Coddington si dimette dal suo ruolo. Il braccio destro di Anna Wintour ha deciso di dedicarsi ad altri progetti, pur continuando a collaborare con la Bibbia della moda.

Stylist di fama mondiale, alle spalle una carriera da modella, Grace Coddington, nata in Galles 74 anni fa, ha dichiarato di aver voglia fare qualcosa di nuovo, di voler mettersi in gioco in progetti esterni. La dichiarazione bomba, che sta facendo il giro del mondo, è stata data ieri alla rivista Business of Fashion (BoF), ed ha trovato in seguito conferma da Vogue: la celebre rivista ci tiene a ribadire che i rapporti tra Grace Coddington e Anna Wintour, celebre direttrice di Vogue America, restano buoni, e che la Coddington continuerà a collaborare alla rivista, realizzando quattro editoriali all’anno e assumendo il ruolo di creative director at large.

«Amo davvero Vogue, ha sempre fatto parte della mia vita da quando mi ha scoperta come modella, a 19 anni. Non me ne sto andando, mi ha aperto così tante strade. Ma sarà bello collaborarci e sarà anche bello uscire fuori e parlare con la gente» –la fashion editor ha motivato così le ragioni della propria scelta, affermando di non aver alcuna intenzione di «restare con le mani in mano» né tantomeno di voler andare in pensione. I prossimi progetti della Coddington vedono il lancio di un nuovo profumo di Comme des Garçons e l’animazione delle sue illustrazioni Catwalk Cats. Intanto per la fashion editor si aprono le porte della celebre agenzia Great Bowery, che rappresenta, tra gli altri, nomi del calibro di Annie Leibovitz, Hedi Slimane e Bruce Weber. Il fondatore, Matthew Moneypenny, si è detto entusiasta del nuovo acquisto.

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Grace Coddington svolgeva da 28 anni l’incarico di creative director per Vogue America
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La fashion editor ha iniziato la sua carriera come modella, all’età di 17 anni

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Grace Coddington è nata ad Anglesey, in Galles, nel 1941


Balzata agli onori delle cronache nel 2009, dopo l’uscita del documentario The September Issue, che tratta della realizzazione del numero di settembre di Vogue, considerato il più importante dell’anno, Grace Coddington ha pubblicato nel 2002 Grace: Thirty Years of Fashion at Vogue, edito da Phaidon, ripubblicato recentemente. Inoltre nel 2012 è uscita la sua autobiografia, intitolata Grace, a memoir.

L’idillio tra Grace Coddington e la moda ha radici lontane nel tempo: ad appena 17 anni Grace Coddington, viso pulito e capelli rossi, iniziò a lavorare come modella, dopo essere stata scoperta grazie ad un concorso ideato proprio da Vogue. Dopo aver rischiato la vita in un incidente automobilistico, all’età di 28 anni il primo incarico come giornalista per l’edizione britannica del celebre magazine. Dopo 19 anni come photo editor per Vogue UK, Grace Coddington si trasferisce a New York, dove inizia a lavorare per Calvin Klein, fino al nuovo incarico per Vogue America, dove diviene il braccio destro di Anna Wintour, che le affida la direzione artistica del magazine. Una carriera sfolgorante durante la quale la fashion editor ha firmato alcuni tra gli shoot più suggestivi degli ultimi anni. Attendiamo di vedere che cosa ci riserverà ora, in questa fase della sua carriera.


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Essere fashion editor: Grace Coddington