Chanel sceglie Cuba per la Cruise Collection

La svolta è di portata storica: la moda è ufficialmente sbarcata a Cuba. Non un nome qualunque, per l’apertura dell’isola al fashion biz, ma una delle maison più prestigiose al mondo ha aperto la strada alla rivoluzione cubana: Chanel. Karl Lagerfeld non aveva dubbi e anche stavolta si conferma perfetto deus ex machina nel mettere a segno un nuovo successo. Ha sfilato a L’Avana, nel celebre viale El Paseo del Prado, la collezione Chanel Cruise 2017. Tra le modelle spiccano nomi del calibro di Mariacarla Boscono, Stella Tennant, Kendall Jenner.

Sono passati ben 54 anni dalla ripresa dei rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Cuba. Tante sono le personalità che hanno dato il via a una nuova rete di relazioni diplomatiche con l’isola, da Papa Francesco a Obama. L’ex colonia spagnola ora si apre alla moda. I riferimenti storici ed estetici non mancano di certo: tra passato e presente, Cuba si rivela una location pregna di suggestioni mirabili. Fascino esotico e charme caraibico si sposano perfettamente con lo stile coloniale, che profuma di antico. Tra macchine d’epoca e colori vitaminici, l’aria è pervasa da allegria e leggerezza. In passerella cinquanta modelle si alternano ad altrettante bellezze locali.

Un défilé ricco di suggestioni. Calca la passerella (lunga ben 160 metri) una viaggiatrice dall’animo globetrotter. L’identità della maison si arricchisce di nuove sfumature esotiche che traggono linfa vitale dai fasti del passato. Lo stile coloniale viene rivisitato in chiave glamour e contemporanea, per una donna che affronta la vita con animo gipsy. Panama d’ordinanza e giacche sartoriali dal taglio maschile; e, ancora, trionfo di colori pastello in alternanza a pattern tropicali. Non mancano le citazioni e i richiami al glorioso passato della maison, come il basco in stile Che Guevara impreziosito da paillettes e le silhouette che ricordano i Roarin’ Twenties. Tra gli ospiti del défilé Gisele Bundchen e Vin Diesel, ma anche Antonio Castro, nipote di Fidel.

(Foto Lapresse)
Panama e stile coloniale in passerella (Foto Lapresse)


chanel cuba
(Foto Elle.it)


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In passerella 50 modelle e 50 bellezze locali (Foto Lapresse)


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Atmosfere esotiche e pattern tropicali (Lapresse)


La sfilata è stata accolta come un vero evento: gli ospiti hanno alloggiato nella prestigiosa cornice dell’Hotel Nacional, sito sul lungomare de L’Avana. Tra giardini tropicali e suggestioni Art Déco, non manca un tuffo nella storia: star del calibro di Gary Cooper e Ava Gardner hanno alloggiato qui. Nulla è stato lasciato al caso: la maison Chanel si è presa cura dei suoi ospiti dotandoli di un kit da viaggio completo, per fronteggiare al meglio i postumi del jet lag. Creme idratanti, maschere rilassanti, mascherina con doppia C, melatonina, lozione anti zanzare e un ventaglio bianco: questo nel kit fornito agli ospiti, che sono anche stati scortati al défilé a bordo di lussuose automobili d’epoca coloratissime.

Mariacarla Boscono in passerella (Foto Lapresse)
Mariacarla Boscono in passerella (Foto Lapresse)


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Cuba si apre alla moda grazie a Lagerfeld (Foto Lapresse)


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Gisele Bundchen tra gli ospiti del défilé (Foto Lapresse)


#CHANELCRUISECUBA è l’hashtag ufficiale che ha permesso al mondo intero di seguire live il défilé sui social network. Inoltre fino al 12 maggio è aperta la mostra di Karl Lagerfeld nella galleria Factorìa Habana: “Obra en Proceso/Work in Progress” è una retrospettiva di oltre 200 immagini realizzate da Kaiser Karl. Moda, paesaggi e architettura, i temi principali.


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“CUBA. Where Are You Going?”, gli scatti di Paolo Gotti documentano un cambio epocale

Stasera alle 19, negli spazi di Vicolo Bianchetti 8 a Bologna (ore 19), il fotografo Paolo Gotti inaugura la sua mostra CUBA. Where Are You Going?, una serie di scatti che intendono indagare bellezze e contraddizioni della più grande isola dei Caraibi che, fino a questo momento, è stata una delle ultime roccaforti mondiali del comunismo. Ma qualcosa sta per cambiare.

 

Casa Josè Fuster
Casa Josè Fuster

 

Un cambiamento che Paolo Gotti ha voluto catturare. Dalle scritte che inneggiano alla propaganda pro USA o, al contrario, in difesa del regime di Fidel, alle battaglie illegali tra galli organizzate clandestinamente nel fitto delle foreste. O ancora, dal Malecón, il lungomare tra i luoghi prediletti dell’Avana, fino all’atmosfera magica di Baracoa, villaggio all’estremo oriente dell’isola.

 

Playa del este
Playa del este

 

Quella che attende Cuba, è una vera rivoluzione, una svolta epocale che coinciderà con la caduta dell’embargo: dopo 54 anni, Stati Uniti e Cuba ristabiliscono normali relazioni diplomatiche con la riapertura delle rispettive ambasciate. Il muro sta crollando, una divisione, iniziata nel 1961, che si sta annullando, a partire dallo storico incontro tra Barack Obama e Raul Castro di un anno fa esatto, il 17 dicembre 2014.

 

Casa terremotata
Casa terremotata

 

Le conseguenze saranno molteplici. Ci sarò un effetto domino che coinvolgerà diverse trasformazioni: dalla fine della doppia circolazione monetaria del Peso Cubano e del Peso Convertibile (CUC), alla liberalizzazione della proprietà e dell’iniziativa privata da parte dei cubani, arrivando poi all’apertura nei confronti di relazioni economiche (e quindi scambi commerciali con altri paesi del mondo), come di fatto sta già avvenendo con il porto franco del Mariel (dove gli investimenti brasiliani sono imponenti). E poi occhio alle strade, con l’arrivo di automobili moderne che segnerebbe la definitiva decadenza delle pittoresche – ma molto inquinanti – vetture americane degli anni ‘50. Alcune sono già in vendita a Cuba, a prezzi esorbitanti.

 

Bus a Varadero
Bus a Varadero

 

Un cambiamento che viaggia alla velocità del web. Se la rete fino a qualche anno fa era disponibile solo negli Hotel e in qualche internet point (nelle poche sedi della compagnia telefonica statale Etecsa al costo di 6 dollari all’ora), oggi le zone wifi sono arrivate nei punti nevralgici delle città, dove è possibile connettersi per 2 dollari all’ora. Un costo non ancora basso, visto che il salario medio cubano è 15-20 dollari al mese. E installare Internet a casa propria, per molti rimane un investimento proibitivo, possibile solo per pochi privilegiati.

 

Sierra maestra
Sierra maestra

 

L’esposizione di Paolo Gotti, che rimarrà aperta al pubblico fino al 22 gennaio 2016, oltre alle fotografie, presenterà anche l’omonimo calendario tematico CUBA. Where Are You Going? che racchiude una selezione di tredici immagini della mostra. Ci sarà anche un secondo calendario che includerà invece le fotografie della serie Case di Baracoa.