Sfilata Dior Cruise 2023: un’ode alla bellezza andalusa

Creatività e tradizione sono due concetti molto presenti in tutti  i modelli della collezione Dior Cruise 2023 e vogliono rendere omaggio alla ricchezza della maestria andalusa

La collezione Dior Cruise 2023 è stata disegnata da Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison, che si è ispirata ai territori dell’Andalusia e alla figura di Carmen Amayafamosa ballerina di flamenco e nota per aver sfoggiato per prima un look androgino

Plaza de España
Carmen Amaya

Lo show si è tenuto il 16 giugno nell’imponente Plaza de España all’interno del Parco di Maria Luisa a Siviglia, straordinario capolavoro progettato dall’architetto sivigliano Annibale González negli anni 20 del Novecento. 

Il processo creativo è stato reso noto dalla maison francese attraverso una serie di contenuti digitali che svelano il viaggio di Maria Grazia Chiuri alla scoperta della cultura e le tradizioni sartoriali del luogo.

La stilista, viaggiando per l’Italia e l’India, per Parigi e Siviglia, è rimasta particolarmente affascinata da una serie di tecniche che compongono un lessico universale: tra queste quella dell’atelier di Jesús Rosado che lavora solo con filati di oro e argento per ricamare i tessuti che ammantano la Madonna nelle processioni religiose o vengono indossati durante funzioni liturgiche. 

L’ispirazione creativa si estende anche ai numerosi disegni di Goya fino ad arrivare alle liriche di Federico García Lorca, uno splendido omaggio alla cultura locale. 

La collezione diventa espressione di una pluralità di voci e storie.

Compaiono riferimenti ai look della Duchessa d’Alba, personaggio leggendario, a quello di Jackie Kennedy a cavallo, con le giacche corte i pantaloni a vita alta e i cappelli a larga tesa posati sul capo obliquamente.

Il rosso, il nero. Le mantiglie di pizzo. 

Non possono mancare i completi maschili gessati, i pantaloni portati con le bretelle, il gilet con la fodera di seta.

La camicia bianca. I pantaloni dei cavalieri andalusi con le giacche corte decorate dagli alamari. I boleri con le passamanerie che esaltano silhouette affilate. Le maniche che possono aprirsi e diventare mantella. Il taffetà, tessuto cangiante alla luce e croccante, che nel rosso, giallo, ocra, nero costruisce gonne esagerate che sono Dior e sono Spagna.

Le donne Moschino alla corte di Francia – collezione FW 20/21


Apparentemente frivolo, apparentemente salottiero, Jeremy Scott porta in passerella per Moschino una fotografia contemporanea, uno sfotto’ dei tempi moderni. 


L’ambientazione è settecentesca, siamo alla fine del secolo alla corte di Francia al cospetto di Maria Antonietta, moglie illustrissima di Luigi XVI, ma l’atmosfera è secondaria, un giochetto divertente per rappresentare l’edonismo che assale anche i nostri giorni. Le scarpette un tempo, i social network oggi, mezzi superficiali per soddisfare l’ego smisurato, rovina dei Millenials e della Generazione Z. 


Edonismo è la parola chiave, ricerca del piacere come unico scopo di vita ma con il minimo sforzo; fasto e sfarzo tutt’intorno, insieme a una buona dose di bonbon, torte glassate, specchi d’argento, e una collezione di porcellane di Messein che si fanno abito nella collezione Autunno Inverno 2020/21.

sx Moschino FW 20/21 – dx Kirsten Dunst interpreta “Marie Antoinette” nel film di Sofia Coppola.


Moschino collezione FW 20/21
Moschino FW 20/21



L’ironia, forse più sarcasmo, con cui Moschino denuncia un pensiero, lascia sempre il segno. Dalle stravaganze di Maria Antonietta all’ambiguità di Lady Oscar, Moschino reinterpreta il personaggio cult delle anime giapponesi diretto da Osamu Dezaki e Tadao Nagahama nel 1979, divenuto un successo anche in Italia. 

Un’ambiguità sessuale rivelata solo alla scoperta del vero amore, il personaggio di Lady Oscar, fattezze femminili e tempra maschile, sfila in passerella con broccati, velluti e passamaneria. 

sx episodio dell’anime Lady Oscar – dx Moschino FW 20/21
sx Moschino Fall Winter 20/21 – dx Maria Antonietta nell’anime Lady Oscar



Sulle ampie gonne da cortigiana compaiono biker jacket, evergreen del marchio, felpe ibride, denim con ricami dorati. Se la moda è un gioco, Moschino conosce perfettamente le regole per vincere. 

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BAILISS PRESENTA LA SUA COLLEZIONE SS19 UNICA E PERSONIFICATA

L’atelier Bailiss presenta la sua collezione SS19 nell’ambito dell’evento “Something a la Mode”, durante la settimana più glamour dell’anno nella capitale della moda, Milano. Bailiss nasce a Mosca nel 2014 da Larisa e Alisa Baysarov.


Per Larissa e Alisa è poesia, usano solo ed esclusivamente tessuti naturali cuciti e ricamati a mano da “maestri sartori” con dettagli unici che esaltano le curve femminili, senza mai cadere nel volgare.


Il ricamo, difficile e prezioso, diventa così il biglietto da visita del marchio. I sarti dell’atelier utilizzano le tecniche tradizionali dalla cultura del Caucaso russo, realizzato all’uncinetto con l’aggiunta di paillettes, trombe, strass, perle e perline.


Il pregiato ricamo appare su tutte le creazioni dell’Atelier Bailiss, abiti da sera, da sposa e anche sugli abiti da giorno come vestiti, tute e cappotti.


Per la PE’19 Bailiss ha utilizzato i seguenti colori: blue, marrone e bianco per un look elegante e moderno. Mentre l’ombra raggiante del color lavanda, del fucsia e del rosso acceso appaiono nei pezzi più considerevoli della collezione.


Le fotografie sono di Anna Minaeva, capelli e trucco di Revolution hair Milano.


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AD ALTAROMA SI CELEBRA IL MAESTRO RENATO BALESTRA

Alta Roma celebra Renato Balestra, 94 anni, nato a Trieste ha studiato ingegneria, con la passione per la moda, ancora giovanissimo si trasferisce prima a Milano poi a Roma dove ha aperto il suo primo atelier nel 1961.


Nello scenario più autentico dell’antica Roma Renato Balestra ha aperto la serata con il suo famoso Blu Balestra, seguito poi dai abiti per le prime della scala a concludere con abiti da sposa.


In totale sfilano 70 outfit che riassumono l’eleganza del maestro della haute couture italiana, una notte magica che neanche la pioggia è riuscita a fermare, ispirazione alla bellezza pura della donna, riprende uno stile principesco adattandolo alla raffinatezza dei suoi gusti.


Stampa, critici , blogger e ospiti, hanno assistito alla sfilata di una collezione ispirata al mondo principesco, più che una sfilata, una notte da fiaba.


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GRANDE SUCCESSO AD ALTAROMA PER BAILISS ATELIER

Larisa e Alisa Baysarov sono la mente creativa dell’ Atelier Bailiss, brand che è nato a Mosca nel 2014.

Dopo il grande successo durante la Monte Carlo Fashion Week, la maison moscovita incanta gli ospiti e addetti del settore durante AltaRoma, portandoli in un mondo di abiti e colori vivaci mescolati con quelli più tenui, per una collezione decisamente sofisticata utilizzando solo tessuti naturali e molto piacevoli da indossare.


Le ispirazioni delle designers prendono spunto dalla musica lirica, combinando eleganza e tecniche tradizionali della cultura del Caucaso russo, realizzato all’uncinetto con l’aggiunta di paillettes, strass, perle e perline.


Vediamo colori come il blu, marrone e bianco per i look eleganti e moderni. Per i capi più considerevoli troviamo il rosso acceso, fucsia e lavanda.


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ALTAROMA – ALTA MODA

Dal 6 al 9 Luglio la città eterna splenderà di stile, glamour e alta moda, accogliendo non solo i brand già affermati ma anche giovani talenti, in un continuo rimando tra passato, presente, futuro.


In questi giorni saranno presentate le tendenze per le collezioni primavera / estate e autunno / inverno 2018, oltre a premiazioni e concorsi importanti. Da non sottovalutare anche la presenza del cinema, della musica e dell’arte.


Per questa edizione le proposte sono state la leggerezza e la raffinatezza abbinate a una palette di colori vivaci mescolati con quelli più tenui.


MORFOSIS ha aperto le danze, brand finalista di “who is the next? 2008”, nato dalla creatività e maestria di Alessandra Cappiello. Che ci ha portato in un mondo di abiti con colori vivaci mescolati con quelli più sobrie, per una collezione sofisticata e incisiva.
Vediamo i colori come il rosa e il blu che sfiorano gli oro, rame e argento, mentre il verde, il giallo e il viola che si sposano con le combinazioni di neri e bianchi.


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MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MORFOSIS - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MORFOSIS – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino



Torna a sfilare sulle passerelle della città eterna MOI MULTIPLE brand della designer Anna Francesca Ceccon, presentando la sua collezione primavera / estate 2018 “Plus-que-parfait”.
Una collezione vivace di effetto solare ispirata negli anni ’60 ma allo stesso tempo contemporaneo. MOI MULTIPLE propone accostamenti inediti tra arancio, pesca, cedrata, rosa e il verde tiffany con dettagli come l’argento e l’oro e pezzi che possono essere abbinati con diversi looks.


MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino

MOI MULTIPLE - (ph) S. Dragone / L. Sorrentino
MOI MULTIPLE – (ph) S. Dragone / L. Sorrentino



Per concludere la giornata è scesa in passerella la purezza, la sensualità e un’eleganza semplificata e raffinata di GRETA BOLDONI. Lo fa sovvertendo i codici stilistici, intersecando abbigliamento di ispirazione clericale e outerwear tecnico, sartorialità e sportswear, dove semplice magliette lavorate con carré in bava di nylon con effetti trasparenti e l’abito lungo diventa un capo da giorno.
Il must have della collezione sono i ricami che conferiscono un raffinato tocco etnico.
I capi sono tutti adatti per una passeggiata in città dopo il lavoro a concludere con un aperitivo con gli amici.


GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

GRETA BOLDINI - (ph) F. Fior / L. Sorrentino
GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

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GRETA BOLDINI – (ph) F. Fior / L. Sorrentino

Ideali condivisi e dettagli raffinati, la sfilata di Creatures of the Wind a New York

La settimana della moda di New York si sta svolgendo in un momento particolarmente delicato e sembra che ogni designer abbia voluto imprimere nella collezione del prossimo autunno inverno il proprio impegno (o disimpegno) nelle questioni sociali e politiche degli Stati Uniti.  Shane Gabier e Christopher Peters hanno scelto la seconda via per la sfilata di Creatures of the Wind. I due stilisti hanno tratteggiato una comunità ideale, fatta di bellezza e amicizia, serenità e valori condivisi e su questo idilliaco angolo di salvezza dalle brutture del mondo hanno creato abiti pratici ma dai dettagli raffinati. «Abbiamo iniziato a cercare nei luoghi di appartenenza, di vita comune e anche nelle sette – ha spiegato Peters nel backstage della sfilata – Non nel loro aspetto negativo, ovviamente, ma in quello idealistico».


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Proprio una comune, con i suoi membri intenti a svolgere un rito di purificazione, è diventata la stampa principale della collezione, quella che ha aperto la sfilata della settimana della moda di New York. Ma altri dettagli dei vari look rimandano a un concetto di protezione, amicizia, salvaguardia di un bene comune, cioè la bellezza. Ci sono i capispalla in pelliccia cuciti al rovescio: la fodera è visibile e la pelliccia è all’interno, ad abbracciare e a proteggere dalle brutture del mondo. E poi dettagli casuali, che sembrano formare un codice segreto di cui solo pochi conoscono il significato. Simboli misteriosi dal potere evocativo. Molto belli i look per la sera, in seta verde stampata con un motivo di rose che torna al romantico ideale della comune e del contatto con la natura. La collezione di Creatures of the Wind, per quanto bucolica e ancestrale, non rinuncia al tocco raffinato e contemporaneo. Elegantemente drappeggiati, minidress e top asimmetrici si accompagnano ad abiti lievi che giocano con l’effetto vedo-non-vedo ed estrosi accessori di piume.


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La California girl di Tommy Hilfiger

Mentre a New York imperversa una bufera di neve, Tommy Hilfiger si rifugia nelle spiagge assolate della California per presentare la collezione Primavera/Estate 2017: la location scelta per la sfilata è la spiaggia di Venice Beach, a Los Angeles. Una collezione che nasce dalla collaborazione con la splendida supermodella Gigi Hadid, che ha aperto e chiuso il défilé. Il sodalizio artistico tra i due è stato rinnovato per altre due stagioni. La California degli anni Settanta diviene ispirazione privilegiata per Tommy Hilfiger, che si ispira al glamour californiano degli anni Ottanta e Novanta: Los Angeles, patria di star del cinema e della musica, diviene cifra stilistica di un’estetica da sempre fortemente legata agli Stati Uniti, patria dello stilista. Sulle note di Tupac Shakur sfilano 55 uscite, davanti agli occhi entusiasti di 3 mila invitati. Su 9mila metri quadrati di palcoscenico veniamo proiettati in un circo in bilico tra arte, moda e musica. Sul palco a fine evento canta anche Fergie, mentre i capi che si sono alternati sulla passerella sono già in vendita: è la filosofia del see-noe-buy-now a rendere possibile tutto questo, e Hilfiger è stato tra i primi ad intuire le potenzialità del nuovo format. «La gente non vuole aspettare di avere un abito che va in passerella. Lo vedo oggi, lo voglio indossare stasera», ha dichiarato Tommy Hilfiger. In passerella top model come Bella Hadid e Sara Sampaio: tripudio di bianco, rosso e blu e mood californiano per stampe coloratissime che inneggiano alla joie de vivre. Hilfiger ripesca dall’archivio della maison per riportare in auge pezzi storici, come le bluse da rugby e le righe interrotte da cuori. Largo ad abiti-felpa impreziositi da H oversize, e shirt con la bandiera americana. Le silhouette scoprono l’ombelico, tra crop top e bikini portati a vista. Non manca denim d’ordinanza, indossato con stivali texani e frange all over. Tra stampe patchwork e gonnelloni anni Settanta non mancano suggestioni tailoring per trench in denim.

Altaroma: l’architettura araba in passerella da Sabrina Persechino

Sabrina Persechino ha sfilato nell’ambito di Altaroma con una collezione altamente evocativa: una moda sperimentale e mai banale, quella dell’architetto couturier, che trae ispirazione da paesaggi esotici ed atmosfere dal fascino millenario per la collezione haute couture Primavera/Estate 2017, intitolata Jaali. Ricorda una grata Jaali, pietra perforata lavorata con motivi ornamentali realizzati attraverso l’uso della calligrafia e della geometria. Suggestioni islamiche si uniscono ad un’allure sofisticata in una collezione che parte dalla pietra Jaali per attuare un excursus affascinante dai risvolti filosofici: grazie alla pietra veniamo proiettati in una visione del mondo nuova, unidirezionale, che facilita il passaggio di luce e aria, prerogativa fondamentale nelle società islamiche per preservare l’intimità familiare, permettendo così di poter guardare fuori impedendo a chiunque di osservare all’interno. Un mondo nuovo ed un’estetica che coniuga funzionalità e sperimentazione: il mondo dell’architettura, cui Sabrina Persechino appartiene, rivive nell’inedito brise-soleil moderno, utilizzato per realizzare un effetto di smaterializzazione dell’involucro, quasi una sorta di filtro, che modifica e dosa il passaggio della luce a seconda delle ambientazioni esterne e dell’incidenza dei raggi solari. La couture firmata Atelier Persechino sdogana un’estetica camaleontica e multiforme: così come gli edifici architettonici assumono aspetti diversi attraverso il filtraggio della luce, anche gli abiti che si alternano sulla passerella variando continuamente la propria immagine, accentuando la sensazione di mobilità e di velocità che si traduce in capi fluidi ma al contempo statici. Sabrina Persechino interpreta l’intaglio della pietra, necessario per creare lo Jaali, traducendo le tecniche millenarie nella creazione del macramè geometrico, fil rouge della collezione: largo ad abiti bianchi dalle forme lineari e pulite, che evocano forza e trasparenza.
Una trama nodosa a base quadrata a disegnare una griglia ornamentale che lascia spiare la siluette esaltandone la femminilità. Preziose lavorazioni di intarsi di filigrane d’oro ed intrecci di fili in resina che creano una struttura traforata, elemento chiave di una collezione che rielabora i tradizionali codici della couture in chiave altamente personale. La stilista crea mirabili virtuosismi geometrici che danno vita a feritoie di luce che illuminano prospetti dal piglio razionale: il risultato è una couture caratterizzata da estrema indossabilità. In una palette cromatica che predilige il bianco e l’oro all over non mancano i colori del deserto e il nero, per capi pensati per il giorno, che si alternano a sontuosi abiti da sera e da cocktail. Largo a trame in piqué di seta che ricordano le suriyah libiche, in una collezione intrisa di citazioni all’architettura araba. Una magistrale interpretazione per una haute couture all’insegna della sperimentazione.

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Hair Trend – Parting Braids

Le trecce sono irresistibili, è risaputo. Per questo motivo, il trend delle cosiddette parting braids ha subito conquistato tutti. Ma… cosa sono?


Le parting braids sono delle trecce molto piccole realizzate al posto della riga. Quindi, possiamo trovarle al centro o ai lati, come più preferiamo.


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Quasi un piccolo accessorio, un decoro vero e proprio per una capigliatura che potrebbe risultare semplice a prima vista. Possiamo impreziosire una semplice piega liscia o delle onde molto morbide. Beyond cute!


Tra le celebrità che hanno sperimentato questo hair trend troviamo Cara Delevingne, che le ha sfoggiate agli MTV Awards del 2016. Anche Chiara Ferragni ha optato per una piccola treccia al posto della riga nel mezzo.


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Tuttavia, se siete amanti delle trecce voluminose ed importanti, vi è una soluzione anche per voi! Ed è la stessa che hanno scelto Gigi Hadid ed Iggy Azalea! Si tratta di una treccia più spessa al centro della testa. Il suo volume è volutamente contrapposto ai lati, che sono piuttosto piatti.


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Come realizzare un’acconciatura con una parting braidSemplicissimo. Iniziamo da una piega liscia o leggermente mossa, a seconda del vostro gusto. Ricordate di vaporizzare una piccola quantità di Spark Up di Kadus Professional per capelli di seta!
Una volta eseguita la piega, creiamo una piccola (o grande, a seconda di quello che preferite) divisione ed intrecciamo.


tips


Consiglio dell’hairstylist: per avere una treccia sicura, pulita e senza quei piccoli capelli che svolazzano, passate tra le dita un po’ di Polish It, una crema lucidante che vi aiuterà a realizzare la treccia al meglio.


Ed ecco fatto! Un look semplicecurato, ma allo stesso tempo ricercato trendyWhat are you waiting for?




 

ENGLISH VERSION


Braids are that thing we cannot resist trying. Therefore, this new hair trend of the so-called parting braids is everywhere. But… what are these braids?


The parting braids are tiny braids sitting on the parting of your hair, either in the middle or on one side, as you prefer.


Basically, it is a cute accessory, it is a sort of decor for your hairstyle, which might seem rather simple at first sight.  That is how we can make straight or slightly wavy hair even more specialBeyond cute!


Among the celebrities who rocked this hairstyle, we cannot help mentioning Cara Delevingne, who wore this hair look at the 2016 MTV Awards. Chiara Ferragni went for this look as well, replacing her natural parting in the middle.


However, there is an alternative for those of you who like voluminous and big braids! And this alternative is the one Gigi Hadid and Iggy Azalea opted for. It consists of a bigger, thicker braid sitting on top of your head. Its volume is meant to be in contrast with the sides, which are rather flat.


How can we recreate a hairstyle including a parting braid? Easier than ever. Let’s start by making our hair straight or slightly wavy, at your choice. Remember to spray a little bit of the Spark Up spray by Kadus Professional for silky hair.
Once you are done, section out a small (or big, as you wish) strand of hair and start braiding.


Hairstylist’s tip: in order to have a secure, neat and polished braid, make sure to put a little bit of the Polish It cream on the tip of your fingers. It is a shine cream which helps you braid your hair with no flyaways at all.


And here you are! A simplepolished yet trendy look! What are you waiting for?




 

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Sulle cime innevate di Etro

Una ventata di aria pulita inonda la Milano Moda Uomo grazie ad Etro: la sfilata autunno/inverno 2017-2018 del brand si ispira ai paesaggi innevati delle montagne. Sulle note di Franco Battiato sfila una collezione intrisa di fascino: un racconto quasi fiabesco, quello portato in scena da Kean Etro: «La montagna è un luogo sacro… Sulle cime c’è qualcosa di mistico, che assiste nell’ascesa», così il direttore creativo della maison ha commentato l’ispirazione alla base della collezione.

I paesaggi montuosi, con la loro silenziosa poesia e il senso di struggimento rispetto alle meraviglie del creato, ispirano una sfilata che, alle consuete stampe patchwork, cifra stilistica della maison, unisce preziose ed antiche tecniche di lavorazione della maglia. Largo a morbidi capi in velluto, che si alternano a capispalla in lana. #EtroSkyIsTheLimit: il cielo è l’unico limite per l’uomo che calca la passerella, un montanaro in chiave luxury, che traccia esperto i confini di un sentiero di montagna, stretto in cappotti stampati con raffinati motivi floreali.

Dalle maglie e dalle fodere dei capi fanno capolino orsi, lupi e cervi, mentre suggestioni psichedeliche si uniscono al menswear più classico. Kean Etro afferma di essersi ispirato alla regione dell’Himalaya, per una collezione che celebra le forze della natura più selvaggia ed atavica, che però accoglie l’uomo in un abbraccio gentile.

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Barba incolta e capelli lunghi, ricorda quasi Messner l’uomo che calca la passerella. Tripudio di Chevron su giacche dal fascino evergreen, in un inedito quanto suggestivo mix di tecnologia digitale e contatto primigenio con la natura. Non mancano i bomber e giacche kimono impreziositi da dettagli 3D; trionfo di knitwear nei maglioni in lana da indossare sopra kilt scozzesi rivisitati. L’accessorio cult è il backpack, must have per scalare le vette più insidiose e perdersi nella bellezza della natura. Le giacche in velluto cachemire sono l’unica nota glam in una collezione ricca di charme, in cui prevale il lato più wild dello stile. Etro si lascia trasportare in una dimensione quasi onirica, vivendo il suo contatto più autentico con la natura. «Frequentando le nostre campagne imparo ogni giorno cose nuove. Dall’influenza della luna sulle potature, fino al rigore dello spirito», ha commentato il designer.



(Foto: WWD)