Presentata a Roma la collezione di MVP per Trussardi

Ha avuto luogo nella boutique di Trussardi di via Frattina il party esclusivo per il lancio della nuova collezione di bijoux disegnati da Maria Vittoria Paolillo per la maison del Levriero: un’esclusiva capsule collection per la prossima primavera/estate. I gioielli, che hanno già sfilato lo scorso settembre, durante la Milano Fashion Week, sono stati ora presentati ufficialmente al pubblico, in una serata ricca di ospiti illustri.

Un’affinità elettiva lega la designer a Gaia Trussardi, direttore artistico del brand, presente all’evento. Galeotto fu Instagram: proprio sul celebre social network Gaia Trussardi rimase colpita dalla visione architettonica dei gioielli di Maria Vittoria Paolillo. Da qui l’inizio di una collaborazione.

Maria Vittoria Paolillo, giovane designer (appena 25enne), crea il proprio marchio dopo gli studi di gemmologia e i numerosi viaggi che l’hanno ispirata: dietro l’acronimo MVP si cela la volontà di emanciparsi: la passione per le gemme, trasmessale dal nonno, capostipite dell’azienda di famiglia, la rende ora pronta per svincolarsi dal lavoro della famiglia Paolillo e confrontarsi con materiali più accessibili come l’argento. Il brand che porta il suo nome si caratterizza per un’estetica nuova, in un connubio di arte ed alta gioielleria. La collezione MPV per Trussardi è composta da monili in bronzo dai cromatismi accesi e dalle suggestioni Eighties: largo a tinte fluo, dall’appeal vitaminico, perfette per accompagnare la collezione disegnata da Gaia Trussardi per la prossima stagione estiva.

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Orecchini, anelli e collari declinati in cinque colori, dall’oro giallo al rosa fino al verde, al rosso e al fucsia. Già disponibile nei negozi Trussardi di Roma, Milano e Napoli, la collezione è stata presentata nell’ambito di un esclusivo cocktail party, che ha visto la presenza di numerosi ospiti, da Michela Andreozzi a Fortunato Cerlino, da Gabriele Mainetti a Paola Turci fino ad Ilaria Spada.


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Nella collezione Trussardi Primavera/Estate 2017, Gaia Trussardi utilizza la moda alla stregua di una forma di dialogo universale che unisce mondi, culture e domande sulle conseguenze del post-moderno. Numerosi i riferimenti filosofici e pop, dalle teoria post-moderniste di Theodor W. Adorno alla filmografia di Baz Luhrmann. Largo a suit pop e cromie lampanti tipicamente anni Ottanta: tra la logomania e denim laminato, largo ad un’estetica nuova, che rompe con il passato e attinge alle controculture e all’era digitale, in un ponte ideale tra passato e presente.