Il giardino di Raffaella Curiel incanta Altaroma

L’ultima edizione dell’alta moda capitolina si è aperta con la sfilata di Raffaella Curiel. Un tripudio di fiori e suggestioni botticelliane hanno caratterizzato il défilé, per una collezione all’insegna della delicatezza. La couturier milanese apre la porta del suo giardino segreto, riscoprendo l’innocenza.

In un mondo in cui la violenza sembra essere all’ordine del giorno, la sfilata alta moda Primavera/Estate 2016 di Raffaella Curiel sembra volersi porre come un monito, per osservare il mondo attraverso gli occhi di un bambino: ingenuità e candore, virginale eleganza e leggiadra bellezza calcano la passerella tra delicato chiffon e sete preziose.

Joie de vivre per il miracolo della natura, che si rinnova ad ogni stagione: sfilano ricami e lavorazioni artigianali, passamanerie di antica tradizione sartoriale italiana e fiori all over. Ortensie, rose, nontiscordardime, papaveri, ranuncoli, iris, peonie, viole diventano stampe preziose per capi delicati dall’antica eleganza. Gonne-bocciolo e abiti-tulipano, ma anche abiti da cocktail, gonne a ruota, tailleur e corpetti ricamati. Suggestioni Fifties enfatizzano il punto vita, stretto in cinture e fusciacche, tra ricami artigianali che rappresentano boccioli di rosa e lo stelo di un anemone. Il défilé ricorda un garden party in cui inneggia un messaggio di pace e speranza. La sfilata Curiel è un inno alla vita e alla bellezza della natura, in una full immersion tra i roseti in fiore: le 45 uscite che si alternano rappresentano la rinascita, tra sete plissettate, gonne lunghe fluide, gonne di petali.

La palette cromatica abbraccia la natura che germoglia, dal verde prato al ciclamino, all’azzurro e rosa, al lilla, fucsia e rosso papavero. Nel front row della sfilata spiccano nomi storici della politica italiana, tra cui Donna Assunta Almirante, Lella Bertinotti e Isabella Rauti, l’ambasciatore americano in Italia John Phillips, Fabiana Balestra, la Presidente di Alta Roma Silvia Venturini Fendi, il Presidente Onorario di Camera Moda Beppe Modenese, lo scrittore Cesare Cunaccia. La couturier si presenta abbracciata alla figlia Gigliola e al figlio Gaetano, alla fine di una sfilata iniziata all’insegna delle polemiche: Raffaella Curiel è stata infatti vittima di una vera e propria aggressione ad opera di un gruppo di animalisti, che hanno manifestato davanti ai cancelli dell’ex Dogana di Roma, nuova sede di Altaroma. «Quando entravo mi hanno aggredita e spintonata – racconta Lella Curiel – e mi sono impaurita fino alle lacrime. Però ho detto ai manifestanti: guardate che io do da lavorare a gente che le pellicce non se le può proprio permettere!».

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