Sfila a Parigi il minimalismo tecnologico di Courrèges

Ad aprire la Paris Fashion Week, nella giornata odierna, è stata una delle maison più antiche e prestigiose della moda francese, dagli anni Sessanta ad oggi: Courrèges. Protagonista assoluto della sfilata Autunno/Inverno 2016-2017 è stato un inedito minimalismo tecnologico dal forte impatto scenografico.

Arnaud Vaillant e Sébastien Meyer ci avevano già sorpresi lo scorso settembre con la loro prima collezione per il celebre brand francese. Oggi il duo di stilisti non si smentisce, tenendo alta la bandiera in quello che è stato il primo défilé dopo la scomparsa di André Courrèges avvenuta lo scorso gennaio (qui un tributo allo stilista).

Il brand, da sempre in prima linea nel proporre una moda avanguardistica, proiettata verso un audace futurismo, propone un interessante connubio di suggestioni Swinging Sixties, che strizzano l’occhio al glorioso passato, ed elementi tecnologici, destinati a rivoluzionare il corso stesso della moda. Sulla passerella si consuma un inedito sodalizio tra il marchio francese e Apple: sfila il cappotto high-tech, che unisce la sartorialità alla tecnologia. Per la prima volta nella storia l’high-tech diviene parte integrante della moda, con la creazione di un cappotto dal taglio sartoriale dalle linee classiche, che contiene però una rivoluzione al suo interno: l’innovativo iCoat contiene infatti una piccola batteria che può essere caricata con il carica batterie dell’iPhone. Un trucco semplice per una novità di portata storica: basterà infatti premere un pulsante perché le spalle e le tasche dei capispalla brevettati si riscalderanno immediatamente. La tecnologia diventa fashion, dalla Silicon Valley proiettata direttamente sulle passerelle di Parigi.

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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)

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(Foto Madame Figaro)


Il futurismo della maison si snoda attraverso la vernice, che impreziosisce le minigonne e il tipico abitino a trapezio, passepartout d’ispirazione Sixties, come i grafismi optical nei toni del bianco e nero, che riprendono il filone Mod. Il corpo è ora in primo piano, tra tute aderenti e shift dresses. Il focus è tutto in un pezzo unico che cattura l’occhio dello spettatore: la minigonna in colori fluo, i pantaloni aderenti o i cappotti. I materiali innovativi si accompagnano a una palette cromatica tecno, che vede in primo piano nuance plastiche come il rosso, il blu elettrico e il verde. Dalle giacche biker ai capispalla optical, spiccano i pantaloni trompe l’oeil, mentre cut out innovativi si aprono sui capi, con pannelli tagliati come un diamante, che impreziosiscono il busto. La collezione sarà immediatamente disponibile online nelle boutique del marchio: un approccio, questo, che strizza l’occhio alle strategie di marketing, come dichiarato da Jacques Bungert e Frédéric Torloting, che hanno acquistato il brand lo scorso in 2011. Un programma che si preannuncia vincente, come l’avvento della tecnologia nella costruzione stessa dei capi che hanno calcato la passerella. Il futuro è qui.