Paris Fashion Week: Courrèges in bilico tra pop e streetwear

Suggestioni pop si uniscono a note dal sapore grunge in una collezione ironica e vitaminica: Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant scelgono la via della presentazione, rinunciando alla sfilata, per un autunno/inverno 2017-18 che si snoda attraverso quattro categorie di capi, sui quali i due designer focalizzano la loro attenzione. Le giacche, le minigonne, i capi in knitwear e i dress dai volumi scultorei divengono protagonisti assoluti di una collezione didascalica, che è stata presentata nell’ambito della Paris Fashion Week: i quartier generali di Courrèges ospitano la proiezione di un videoclip in cui viene presentata la nuova linea. “Abbiamo 27 anni. Siamo nati con internet e i social media nel nostro sangue- è come respirare”, ha affermato Vaillant. “Viviamo con gli schermi e i like, è la nostra seconda natura. Ma allo stesso tempo, siamo convinti che il lusso più grande sia stare tutti nella stessa stanza, tutti qui fisicamente a parlare nella vita reale”, ha aggiunto poi lo stilista. La maison Courrèges sembra tornare agli albori, con una collezione iconica, che predilige minigonne dal sapore Sixties e capispalla dal gusto timeless, come il trench: tuttavia non mancano note che strizzano l’occhio alla contemporaneità, in bilico tra sportswear e street style. Ottimismo, dialogo e design accattivanti dal gusto pop costituiscono i tre filoni su cui si snoda la collezione AI2017-18 di Courrèges: ad improvvisarsi modelli dell’inedito lookbook sono gli amici e le amiche della cerchia del duo di designer, che appaiono nel video di presentazione della collezione, ognuno indossando il capo preferito. Ecco che un minidress simile ad un grembiule in lamé viola si indossa con una t-shirt iconica, mentre una giacca di ispirazione Mod in giallo lime dalle maniche scultoree si indossa con t-shirt, stivali e pantaloni futuristi. Opposizioni e sovrapposizioni audaci caratterizzano la collezione, in bilico tra l’heritage del brand e il futuro della moda. L’unico rimpianto è l’aver dovuto optare per la forma della presentazione, rinunciando all’iconico défilé: un vero peccato, soprattutto per un brand del calibro di Courrèges.

Sfila a Parigi la couture future di Courrèges

Couture Future: con questo termine Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant salutano la loro quarta collezione disegnata per Courrèges. A coniare l’espressione fu proprio André Courrèges, con riferimento alla collezione prêt-à-porter del 1965, emblematica per la rivoluzione del brand. Nella cornice della Monnaie di Parigi sfila la collezione primavera/estate 2017, intrisa di elementi couture e tocchi futuristi. Aprono il défilé minidress cocoon con tasche e martingala, pantaloni a righe black and white con boleri in tinta, per silhouette grafiche e futuriste. Seguono bomber in neoprene, jumpsuit e giacche biker, tra suggestioni hi-tech e grande ricercatezza. Sperimentazione sembra essere la parola chiave di una collezione che unisce un appeal proiettato nel futuro alla tradizione della maison. Suggestioni Sixties nel pvc dei top, per una donna moderna e raffinata.

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(Foto: Madame Figaro)

Sfila a Parigi il minimalismo tecnologico di Courrèges

Ad aprire la Paris Fashion Week, nella giornata odierna, è stata una delle maison più antiche e prestigiose della moda francese, dagli anni Sessanta ad oggi: Courrèges. Protagonista assoluto della sfilata Autunno/Inverno 2016-2017 è stato un inedito minimalismo tecnologico dal forte impatto scenografico.

Arnaud Vaillant e Sébastien Meyer ci avevano già sorpresi lo scorso settembre con la loro prima collezione per il celebre brand francese. Oggi il duo di stilisti non si smentisce, tenendo alta la bandiera in quello che è stato il primo défilé dopo la scomparsa di André Courrèges avvenuta lo scorso gennaio (qui un tributo allo stilista).

Il brand, da sempre in prima linea nel proporre una moda avanguardistica, proiettata verso un audace futurismo, propone un interessante connubio di suggestioni Swinging Sixties, che strizzano l’occhio al glorioso passato, ed elementi tecnologici, destinati a rivoluzionare il corso stesso della moda. Sulla passerella si consuma un inedito sodalizio tra il marchio francese e Apple: sfila il cappotto high-tech, che unisce la sartorialità alla tecnologia. Per la prima volta nella storia l’high-tech diviene parte integrante della moda, con la creazione di un cappotto dal taglio sartoriale dalle linee classiche, che contiene però una rivoluzione al suo interno: l’innovativo iCoat contiene infatti una piccola batteria che può essere caricata con il carica batterie dell’iPhone. Un trucco semplice per una novità di portata storica: basterà infatti premere un pulsante perché le spalle e le tasche dei capispalla brevettati si riscalderanno immediatamente. La tecnologia diventa fashion, dalla Silicon Valley proiettata direttamente sulle passerelle di Parigi.

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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)


Il futurismo della maison si snoda attraverso la vernice, che impreziosisce le minigonne e il tipico abitino a trapezio, passepartout d’ispirazione Sixties, come i grafismi optical nei toni del bianco e nero, che riprendono il filone Mod. Il corpo è ora in primo piano, tra tute aderenti e shift dresses. Il focus è tutto in un pezzo unico che cattura l’occhio dello spettatore: la minigonna in colori fluo, i pantaloni aderenti o i cappotti. I materiali innovativi si accompagnano a una palette cromatica tecno, che vede in primo piano nuance plastiche come il rosso, il blu elettrico e il verde. Dalle giacche biker ai capispalla optical, spiccano i pantaloni trompe l’oeil, mentre cut out innovativi si aprono sui capi, con pannelli tagliati come un diamante, che impreziosiscono il busto. La collezione sarà immediatamente disponibile online nelle boutique del marchio: un approccio, questo, che strizza l’occhio alle strategie di marketing, come dichiarato da Jacques Bungert e Frédéric Torloting, che hanno acquistato il brand lo scorso in 2011. Un programma che si preannuncia vincente, come l’avvento della tecnologia nella costruzione stessa dei capi che hanno calcato la passerella. Il futuro è qui.