Le endorfine del buonumore nella Giornata Mondiale del Cioccolato alla Pasticceria Gattullo

Il 7 luglio è l’occasione giusta per provare (e riprovare) le creazioni al cioccolato della Pasticceria Gattullo, complice la Giornata Mondiale del Cioccolato. La ricerca della materia prima più pregiata, unita alla sapiente maestria dei suoi pasticceri, danno origine alle deliziose creazioni di Gattullo, come le tavolette, i gianduiotti, le praline e le torte al cioccolato, ad esempio la famosa Sacher con fondente e confettura di albicocche. Caratterizzato da innumerevoli proprietà, è noto per essere ricco di flavonoidi che abbassano la pressione arteriosa e diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, oltre ad essere preziosi antiossidanti. La capacità di stimolare il rilascio di endorfine, che danno un senso di rilassamento e benessere, è però sicuramente la sua qualità più riconosciuta e apprezzata per ridurre lo stress e stimolare il buonumore. Al fresco del Gattullo Garden di Piazzale di Porta Lodovica a Milano o sullo shop online, tutti i prodotti dolci e salati della Pasticceria Gattullo sono disponibili per regalare soddisfazione e spensieratezza quanto l’amato cioccolato. 

VERMOUTH di Torino di Giusi Mainardi

Dal 22 giugno è in libreria “VERMOUTH di Torino”, il nuovo volume della collana Grado Babo – edito da Kellermann Editore – che racconta l’affascinante storia del più importante vino aromatizzato italiano, simbolo di eccellenza del nostro Paese e protagonista dell’aperitivo in tutto il mondo.

A cura di Giusi Mainardi – docente di Storia della Vite e del Vino presso il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino – il libro ripercorre le principali tappe di un prodotto centenario, fortemente legato al territorio piemontese, che oggi sta vivendo un’epoca di grande apprezzamento internazionale, tanto da aver ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento dell’Indicazione Geografica che identifica e sancisce il legame con una terra e un “saper fare” unico.

Il volume conduce il lettore in un viaggio alla scoperta del Vermouth di Torino attraverso un’indagine antropologica ed enologica che, a partire dalle origini e dalla tradizione, arriva fino al recente rinascimento qualitativo che ha portato il nobile vino aromatizzato verso un nuovo posizionamento di mercato.

Nato nel 1700 dalla maestria dei liquoristi torinesi, il Vermouth di Torino diventa già nel 1800 un prodotto esportato ovunque in grado di conquistare i mercati di diversi Paesi oltre Oceano, come Stati Uniti, Brasile, Argentina, Ecuador, Cile e Colombia.

Il celebre vino aromatizzato è noto anche per aver dato impulso a un nuovo modo di ideare le etichette da apporre sulle bottiglie, dando vita a immagini simbolo e a iconici manifesti pubblicitari che l’hanno reso riconoscibile in tutto il mondo. Adolph Hohenstein, Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Giuseppe Magagnoli, Armando Testa sono solo alcuni dei nomi illustri che, con fantasia e abilità, hanno creato immagini rimaste celebri nella storia della pubblicità.

Profumato di erbe e spezie esotiche, bevuto puro o in celeberrimi cocktail, il Vermouth di Torino è protagonista di un racconto avvincente che parte dalla mondana “ora del Vermouth” tipica della città di Torino, per giungere fino al più recente rito sociale dell’happy hour.

Il lettore avrà inoltre la possibilità di scoprire numerose curiosità sul metodo di produzione e sulle principali spezie utilizzate, insieme a una serie di preziosi consigli sul consumo e sul servizio, dalla tipologia di bicchiere più adatto fino alle ricette di cocktail e agli abbinamenti con i cibi più indicati.

AL VIA IL PROGETTO “A SIP OF SUMMER BY CORAVIN”: 6 TOP DESTINATION DOVE DEGUSTARE AL CALICE I VINI PIU’ PREGIATI

Un viaggio in sei tappe tra le più spettacolari del Bel Paese – da Portofino a Cortina d’Ampezzo, da Taormina al Lago di Garda – alla scoperta dei vini d’eccellenza: è il progetto “A Sip of Summer by Coravin”, che per la prima volta offre a esperti e appassionati l’opportunità di degustare un’esclusiva selezione di vini al calice, grazie all’innovativa tecnologia Coravin, che permette di versare un bicchiere di vino senza stappare la bottiglia, eliminando così il rischio di ossidazione. 

L’iniziativa coinvolge selezionate location estive dal fascino unico: dalla splendida piazzetta di Portofino, sulla Riviera Ligure, con il ristorante Cracco Portofino, alla vicina Laigueglia con lo storico Hotel Windsor, recentemente riaperto dopo un importante restauro; dalle montagne di Cortina d’Ampezzo con il SanBrite, raffinata malga stellata, fino al mare siciliano di Taormina con l’eclettico Morgana Lounge Bar. Da Stresa, sulle rive del Lago Maggiore, con il Gigi Bar, fino a Puegnago sul Garda con Casa Leali, una delle realtà più amene e accattivanti del panorama della cucina lacustre. A partire da oggi e fino al 20 settembre, alcune tra le migliori bottiglie in carta in questi sei locali si potranno bere al calice, grazie a uno degli strumenti Coravin: il Timeless, il Pivot o lo Sparkling. 

“A Sip of Summer è un progetto in cui crediamo molto perché incarna perfettamente lo spirito di Coravin: la tecnologia al servizio della vita di tutti i giorni per rendere più accessibili anche i vini più pregiati e per supportare i professionisti del food & beverage durante la loro attività garantendo una conservazione corretta del vino ed evitando sprechi e impoverimenti sensoriali” afferma Greg Lambrecht, fondatore di Coravin –. “Così vogliamo permettere ai consumatori di godersi un sorso d’estate scoprendo la varietà dell’offerta dei vini del territorio, partendo dalle location più prestigiose per arrivare nelle case di tutti gli appassionati.”

Ciascuna delle sei location protagoniste racconterà il proprio carattere e il territorio di riferimento attraverso una Summer Wine List appositamente studiata per l’occasione.

Con passione e coraggio cerchiamo piccole realtà che valorizzino al meglio l’intero territorio italiano, rispettando le varietà, le rese e i terroir” – afferma Stefano La Mantia de Il Gigi Bar di Stresa a proposito dei principi ispiratori della propria carta dei vini.

Alessandro Sironi, albergatore che per anni si è dedicato al progetto di restauro dello storico Hotel Windsor a Laigueglia, per questa prima stagione propone, insieme al maître Gianmichele Fois, una carta dei vini in continua evoluzione che raccoglie le etichette delle realtà vitivinicole provenienti dalle principali regioni italiane pur mantenendo una particolare attenzione ai piccoli produttori locali. Una selezione rappresentativa delle eccellenze del territorio ma anche e soprattutto della storia e dei ricordi personali, con l’obiettivo di raccontare i valori fondanti dell’hotel: semplice raffinatezza e qualità.

A Casa Leali, sul Garda,“la mescita rispecchia quella che è la filosofia della nostra carta vini, con ricercatezza e qualità. Cerchiamo sempre di proporre ai nostri clienti bottiglie speciali e mai scontate”, affermano lo chef Andrea Leali e Marco Leali, sommelier e maître di sala. 

I vini scelti per la carta estiva di Cracco Portofino rispecchiano l’eleganza e l’equilibrio del locale e sono studiati per accompagnare i piatti più iconici dello chef. “Le etichette che abbiamo scelto per il progetto raccontano il territorio con eleganza, raffinatezza e passione – afferma lo chef Carlo Cracco -. Il nostro desiderio è narrare una storia, che sia attraverso un piatto o un vino. Con Coravin vogliamo estendere questo racconto a chi ancora non lo conosce, esaltandone sostenibilità ed efficienza tecnologica”.

Missione di MorganaLounge Bar di Taormina” afferma Paolo Viola,Bar Consulente dell’omonimo locale “è la salvaguardia dell’ambiente; la selezione dei vini ricade sui prodotti tipici del territorio. A questa scelta etica si mescolano marche internazionali per incontrare i gusti variegati di un pubblico vasto.” 

Al SanBrite di Cortina “la cantina vanta un’ampia selezione di vini per nulla casuale. Crediamo che ogni vino debba legarsi alla nostra azienda e alla filosofia che la caratterizza. I vini che abbiamo scelto per la proposta al calice sono una selezione di quelli che riteniamo essere i più rappresentativi e coerenti rispetto ai piatti dei nostri menu”, afferma la General Manager e Maître del SanBrite Ludovica Rubbini.“Utilizziamo Coravin da tempo e apprezziamo la possibilità di ridurre gli sprechi migliorando la conservazione dei vini. La sostenibilità è un tema cui siamo molto legati e per questo siamo contenti di far scoprire ai nostri clienti come conservare correttamente il vino pur mantenendo un’elevata qualità”.

ConA Sip of Summer la tecnologia Coravin viene messa al servizio di pubblico, ristoranti e hotel che potranno così sperimentare in prima persona l’efficacia e la facilità di utilizzo di ciascun sistema, rendendo accessibili bottiglie importanti e pregiate.

Informazioni su Coravin, Inc.

Coravin, Inc. è la prima e unica tecnologia mondiale che ha l’obiettivo di cambiare il modo in cui si degusta il vino. Attraverso un’ampia gamma di strumenti innovativi, appassionati, intenditori e professionisti del settore possono re-immaginare il modo in cui assaggiano, servono, bevono, vendono e commercializzano il vino. I pluripremiati sistemi di conservazione del vino Coravin consentono di versare qualsiasi vino, in qualsiasi quantità, e preservare la vita delle bottiglie per settimane, mesi o addirittura anni.

Con una presenza in oltre 60 paesi, i consumatori possono trovare i prodotti Coravin sugli scaffali dei principali department store – come Bloomingdale’s, Williams Sonoma, Bed Bath & Beyond, Galeries Lafayette, Harrods, El Corte Inglés -, e nelle principali enoteche che promuovono e offrono importanti etichette al bicchiere, nei ristoranti e nei social club di tutto il mondo.

Le attività di GURU per l’estate 2022: il brand annuncia la nuova partnership con Mamacita

Continua l’estate di GURU, l’iconica margherita a 6 petali che si prepara a colorare la stagione con un nuovo appuntamento estivo! Il brand annuncia la sua collaborazione – in qualità di main partner – con Mamacita il format musicale latin – urban che da anni spopola in tutta Europa.

Dopo le partnership con La Rossa Music Festival, Fanatec GT World Challenge Tour ChezzGerdì – il noto ristorante di Formentera per cui il brand ha anche realizzato una Capsule Collection personalizzata col famoso furgoncino spagnolo – GURU vestirà le serate di musica latina, nei locali più importanti d’Italia, con il suo nuovo partner Mamacita

Il brand infatti ha creato una capsule in co-branding con Mamacita con un nuovo look che accompagnerà le tappe musicali in tutta Italia – da giugno a settembre – e vedrà coinvolte anche le testimonial del Mamacita. Inoltre, sono previste 12 tappe interamente dedicate a GURU, per tutto il mese di luglio, dove la margherita sarà la protagonista.

Una scelta importante per GURU che riconferma la sua strategia sempre più capillare e focalizzata sulla diffusione e il ritorno della famosa margherita, icona di stile pop degli anni 2000 tornata alla ribalta.

THE ART OF INSIGHT

Dal 28 giugno al 1° luglio la Smart Arena Samsung ospita la mostra di Crypto arte ideata da Cheil Italia, agenzia creativa del Gruppo Samsung.

Cheil Italia, agenzia creativa data driven del Gruppo Samsung, presenta a Milano la propria identità ibrida attraverso “The Art of Insight”, una mostra aperta al pubblico e a ingresso gratuito che mette in relazione creatività e insight socio-antropologici.

Se da un lato, dedurre, correlare, mescolare, urlare la propria visione rappresentano aspetti del processo creativo, dall’altro analizzare, identificare modelli ricorsivi, convertire la realtà in numeri che descrivano una tendenza costituiscono i passaggi necessari a delineare un insight.

Viviamo la realtà odierna, personale e lavorativa in costante tensione tra questi due approcci, uno più intuitivo, l’altro più analitico. Di qui il titolo “The Art of Insight”, per offrire una lettura contemporanea della collisione di questi due sguardi, una visione inclusiva che dimostra la convergenza dei due mondi, viscerale e matematico, senza soluzione di continuità.

Una mostra di Crypto arte che diventa anche lo scheletro di un’analisi economica e sociologica, il cuore di chi cerca una teoria della grande unificazione.

Nove opere artistiche digitali esposte su maxi schermi che descrivono altrettanti insight, un osservatorio su quello che accade intorno a noi in una forma inusuale, di empatia e impatto, due mondi che si uniscono rimanendo ciascuno al suo estremo.

L’identità ibrida dell’agenzia emerge in tutta la sua forza dirompente: Cheil Italia rispecchia una miscellanea di culture e competenze diverse, che collidono e si inglobano vicendevolmente, generando una realtà tutt’altro che scontata. Il rigore coreano incontra la flessibilità italiana, potenza del dato e creatività si intrecciano, generando non solo performance dal valore misurabile, ma vere e proprie opere d’arte.

“Siamo agli inizi di un processo che intende restituire a Cheil Italia un ritratto della sua vera natura, forse fino ad ora celata” – esordisce così Claudio Nobili, Creative Director di Cheil Italia, nel descrivere le motivazioni che hanno spinto l’agenzia italo coreana ad offrire questa mostra alla città di Milano.

in-CANTO (en-CHANTMENT)

(Artists: Andrea Bertolotti | Arianna Ronco)

La Gen Z nasce con la tecnologia e si evolve con l’innovazione. La crescita di questa generazione è parallela allo sviluppo dei social, che portano a un nuovo modo di comunicare, a un nuovo linguaggio, e a nuovi ritmi. I tempi di questa generazione, infatti, sono veloci, scanditi da pochi secondi. È un continuo sviluppo, con continue novità, che rende la Gen Z sempre più connessa e al centro del proprio mondo. Secondo degli studi, infatti, il 60% dei consumatori della Gen Z afferma che i social media sono una parte essenziale della loro vita. Il 60% dei giovani tra i 13 e i 20 anni è interessato a promuovere i marchi sui propri social media e, infine, l’81% di questa generazione afferma che sarebbe entusiasta se un marchio volesse utilizzare i loro contenuti (accreditati) nei loro annunci di marketing.*

Questo narcisismo digitale desta una vera e propria fascinazione per le generazioni a cui è estraneo. Boomer e Millennials, ipnotizzati dal modo di comunicare della Gen Z, simulano il loro linguaggio fatto di immagini, di estetica e di creatività della durata di qualche secondo e dal racconto in pochi caratteri.

Nasce la volontà di fare parte di questo nuovo universo, di essere parte di questo nuovo linguaggio che porta con sé la voglia di essere inclusi.

Un dualismo tra attivo e passivo, dove le vecchie generazioni rimangono incantate da quello che può essere mera immagine, o grande significato.

È il canto di una sirena contemporanea di cui non è chiaro lo scopo, ma che ammalia le altre generazioni elevando il potere dell’effimero, al sostanziale.

PARADISI ARTIFICIALI (Artificial Paradises)

(Artists: Riccardo Piacenza | Daniele Meneghini)

“Since I was a child […] I’ve always loved a good story. I believed that stories helped us to ennoble ourselves, to fix what was broken in us and to help us become the people we dreamed of being. Lies that told a deeper truth.” Robert Ford, Westworld

Una delle più grandi aspirazioni dell’essere umano è la libertà. Non una mera assenza di costrizioni, ma una libertà esplosiva, rigeneratrice di creatività e di significato. Ma cosa succede quando quest’aspirazione si scontra con una condizione materiale caratterizzata da limitazioni e da un senso di soffocamento generale?

La fuga dalla realtà può diventare un’opzione ragionevole. Non è un caso che una ricerca abbia mostrato come il 57% della Gen Z ritenga di sentirsi più libera di esprimere sé stessa nei videogiochi che nella vita quotidiana e che addirittura il 77% dichiari che l’identità assunta durante le sessioni di gioco sia più corrispondente a ciò che si è realmente.*

Questi mondi digitali sono quindi dei Paradisi Artificiali contemporanei. La loro pluralità garantisce sempre novità, sono progettati per il coinvolgimento più totale, l’immedesimazione è assicurata e non ci sono rischi reali per la persona. Ci appaiono come frutti proibiti di cui finalmente possiamo cibarci per essere finalmente liberi, completi e sempre innocenti.

Ma a un prezzo. Il loro carattere effimero e artificiale fa sì che non siano una cura all’alienazione ma il suo prolungamento. Le mani che ci soffocano non spariscono come in un brutto sogno, ma traggono la loro linfa dagli stessi mondi in cui ci rifugiamo. Come l’Ideale si può trasformare in idolo, così i Paradisi Artificiali possono trasformarsi in Purgatori Artificiali. Non luoghi di residenza, ma semplicemente di transito. Quando la fuga finisce, si torna a fare i conti con la Realtà. La quale, forse, meriterebbe di essere il vero campo di battaglia della nostra libertà e della nostra identità.

*Vice Media Group and Publicis Groupe’s Razorfish agency 2022

WMI(?) – About identity

(Artists: Francesca Delvigo | Mario Esposito)

Chi è il protagonista di quest’opera? Non lo sappiamo. D’altronde, se lo chiede anche lui/lei/loro. “WMI?” è infatti una sigla che sta per “Who am I?”, “Chi sono?”. Il tema delle identità fluide e non definibili è profondamente sentito nelle nuove generazioni: secondo una recente ricerca* sui Gen Z, il 66% pensa che quello dell’uguaglianza di ge- nere sia un problema sempre più serio.
Il 27% dei ragazzi tra i 13 e i 20 anni si identifica, se- condo un altro studio**, con la macro-categoria LGBTQ+. Infine, i dati*** ci dicono che il 34% dei Millennial e il 38% dei Gen Z ritengono che il razzismo sistemico sia diffuso nel mondo del lavoro, suggerendoci dunque che bisogna intervenire per rafforzare l’inclusività e il rispetto di tutti.

L’opera realizza una chimera contemporanea, compo- sta da elementi e corpi uniti in un continuum fluido e misterioso. L’unica cosa che sappiamo di questo essere magnetico è che non vogliamo – e non possiamo – co- noscerne il genere. Sulla bocca del non-protagonista è poggiato un asterisco. Segno grafico utilizzato originariamente nelle scritture militanti (ma ormai ampiamente sdoganato) per indicare una parola che non voglia rappresentare né il genere maschi- le né quello femminile. È di poco tempo fa la notizia che, a Milano, le persone trans e non binarie potranno liberamente utilizzare il nome che hanno scelto, in base al genere che si sentono, sui documenti comunali.

Una buona notizia, che ci spinge a proseguire su una strada sempre più aperta e inclusiva. Pronti ad accogliere la sfida lanciata dall’opera. Già, perché una possibile risposta al suo misterioso quesi- to, è che il soggetto raffigurato, se guardiamo bene, siamo tutti noi.

*Team Lewis Foundation 2022.
**YPulse Report2022.
***A call for accountability and Action, Deloitte 2021.

DIVERTIMENTO FOTONICO ROTANTE (Spinning Photonic Fun)

(Artist: Claudio Nobili)

Prima dell’insorgere della pandemia, di certo non man- cavano le sfide quotidiane. Il diffondersi del Covid-19 e la sua terribile e inaspettata minaccia hanno scardinato le regole delle paure conosciute, generando un aumen- to misurabile dell’ansia nella popolazione.

Per questo motivo una tendenza emergente è andata consolidandosi: il 75% dei consumatori dichiara di volere sfuggire alle gravità della vita attraverso la fruizione di contenuti ed esperienze più leggere e divertenti*. Le preoccupazioni delle persone riguardano spesso i fondamentali della sopravvivenza: il 43% dei Millenials e il 41% della Gen Z** dichiara di temere un peggiora- mento delle economie locali nel 2022. In tutto ciò inol- tre il 77% dei consumatori sta maturando l’aspettativa di essere supportati dai brand in tempi di crisi***.

Ho deciso di rappresentare questo insight tramite il mio vissuto, in modo del tutto personale, nella forma di un avatar, la bella Fanny.
Fanny avverte chiaramente la gravità della vita intorno a lei e cerca di non vederla, di frammentarne la visione e riempirla d’altro, di trovare il suo “fun antidote”.
Avete mai provato quella sensazione di mondo felice e alterato quando da piccoli si sale su una giostra? O quando si guarda dentro un caleidoscopio? Fanny prende questi sentimenti e vi si im- merge, diventando essa stesa un caleidoscopio, però vuoto, da riempire di pietre preziose, pure gemme di bagliori freddi, che non alterano solo il suo corpo e la sua visione ma anche quella di chi è intorno a lei, trasformandola in una giostra di luce. Divertimento fotonico rotante.

*GWI, 2020.
**A call for accountability and Action, Deloitte 2021. ***Havas, 2021.

RISING BABEL

(Artists: Liliana Pillon | Marco Dispenza)

La diffidenza governa la nostra società. Sei persone su dieci*, infatti, confermano la propria tendenza a non credere a nulla fino a quando non vi siano delle indubi- tabili evidenze a sostegno… evidenze che, forse, non arriveranno mai. Viviamo nell’epoca delle fake news che agitano le acque dell’informazione e dei social network che danno a chiunque il diritto di parola, un’epoca che mette in discussione i dati oggettivi, li manipola e li interpreta, li piega a logiche altre rispetto a quelle della pura informazione. Il risultato è che il 67% delle persone crede che giornalisti e reporter cerchino “di fuorviare intenzionalmente le persone dicendo cose che sanno essere false o grossolane esagerazioni”** mentre il 64% afferma di essere incapace di confrontarsi costruttivamente, se non addirittura

civilmente, con persone di opinione opposta***. Quando la verità si perde nella nebbia del relativismo, il dialogo naufraga inevitabilmente.

Nell’opera, al centro di un paesaggio bizzarramente popolato vediamo campeggiare un prisma misterioso. La sua natura cristallina di verità frastagliata è coperta da un affollarsi di parole: è la “verità” nelle sue mille forme e declinazioni, essa stessa rinunciataria dell’Unicità che il pensiero le attribuisce. Intorno ad essa, si avvita a spirale una scala lastricata di fake news come una moderna torre di Ba- bele alla ricerca di un centro asintotico. La verità arriva a riflettersi sugli scalini come debole bagliore, lontano ricordo e provvisoria sembianza dell’origine. D’altra parte, la stessa luce che permette l’atto principe della conoscenza, il vedere, racchiude nella sua chiara semplicità un mondo complesso e danzante come lo spettro luminoso. La ricerca della Verità richiede impegno e tempo, un’impresa che nell’epoca del “tutto e subito” non viene neanche più tentata, ma abbandonatasenza rimpianti. I dati oggettivi che rappresentavano lingua universale e metro di giudizio, ancorando le opinioni alla realtà, cedono il passo alle emozioni – come mostrato chiaramente dal film e fenomeno mediatico “Don’t Look Up”, dove l’empirismo soccombe all’ideologia (si pensi al cambiamento climatico, il fenomeno del terrapiattismo, la stessa negazione del Covid-19). Il relativismo ha gettato sulla verità l’ombra dell’arroganza e del dispotismo assolutista, portando alla post- verità, una verità comoda, scelta, di moda, passeggera, desiderata, insomma una verità tailored-made che implode e crolla su se stessa.

*Edelman The Trust, 10 2022. **Edelman Trust Barometer, 2022.

INTERNAL WANDERLUST

(Artists: Manuel Gorgolini | Francesco Rondinelli)

Che cosa può difenderci dalle insidie della vita? Forse i mondi che costruiamo dentro noi stessi.
Luoghi protetti e sicuri per sentirsi (più) liberi, spazi emotivi di vita, in cui – metaforicamente ma non troppo fuggire per decomprimere dal peso del mondo, per rilassarsi, per sfogarsi, per coltivare i propri interessi. In altre parole, per lasciare fluire l’essenza di sé stessi, i propri sentimenti, la propria vera, più sincera natura.

Sono queste le “stanze dell’anima”: spazi della mente, che spesso trovano corrispondenza anche all’interno delle nostre case.
A questo proposito, il 79% dei consumatori in 30 paesi afferma che il proprio equilibrio mentale ha la stessa importanza del proprio benessere fisico*, mentre appare in crescita nell’universo digitale il trend degli spazi dedicati all’espressione dell’emotività; su Pinterest sono aumentate, infatti, le ricerche dedicate a questa tematica: +150% di ricerche di stanze della rabbia, +2% di stanze a tema musicale, +8% di stanze cosiddette di vetri e cristalli, dedicate cioè al benessere, +12% di stanze per la lettura e addirittura +190% di stanze per i massaggi domestici**.

Anelito, pulsione, con l’immagine che diviene uno statement, suggestivo, misterioso e chiarissimo al tempo stesso, della ricerca di una verità.
È il “dentro” che coincide con il mondo, l’affermazione di una possibilità altra, il simulacro di una nuova vita.

*Ipsos research, 10/2021. **Pinterest 2021 emotional report.

HUMAN FLOW

(Artists: Luca Biglieri | Antonino Astone)

Consapevolezza. In quest’opera si accende e si plasma libera verso un mondo non più disposto a reggere il peso del consumo spasmodico e incontrollato.

Quello che in gioco è l’abbondanza di pensiero (cioè l’acquisto di prodotti di cui non abbiamo realmente bisogno). Per questo l’85% delle persone negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Cina è disposto a ripensare il modo in cui vive e spende per affrontare il cambiamento climatico*.

Inoltre, il 69% dei consumatori di tutto il mondo ritiene che i marchi dovrebbero fare di più per stimolare un consumo più consapevole**.

In quest’opera, ciò che prende forma è la scelta. Scelta tra due possibili vie in un ecosistema fluttuante e in un equilibrio precario. La rinascita ha inizio alla base di un bonsai, simbolo di equilibrio, armonia, semplicità e tempo. Tra i suoi rami vediamo crisalidi pronte a schiudersi per iniziare un nuovo percorso, al di sotto invece bruchi insaziabili tentano di divorarle. Due figure distinte e spinte da impulsi differenti. La consapevolezza da una parte e il

Ma solo chi sceglie il cambiamento, può scrollarsi di dosso quelle barriere autoinflitte e dispiegare finalmente le ali. Il cui battito genera un flusso di coscienza chiamato a spazzare via l’equazione – uso a breve termine, danno ambientale a lungo termine.

Uno slancio per aprire la mente e aver tra le mani una nuova vita da donare al nostro pianeta.

*JWT 2021. **Accenture 2021.

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HOW DARE YOU

(Artists: Sharif Amer | Marco Dispenza)

Alla fine conserveremo solo ciò che ameremo, ameremo solo ciò che capiremo e capiremo solo ciò che ci avranno insegnato.” Baba Dioum

Nel 2018, quasi uno svedese su quattro ha scelto di non volare* a causa della “flygskam”, letteralmente “la vergogna di volare”. Un altro studio ci rivela che, nel 2021, oltre il 50% degli americani si è dichiarato preoccupato per le conseguenze del cambiamento climatico sulla propria salute mentale**. È il fenomeno della “climate anxiety” che si sta diffondendo nel mondo tanto che il 35% dei consumatori globali ha ridotto attivamente la propria impronta di carbonio***.

Il cambiamento climatico si è trasformato velocemente in emergenza. Ad esserne perfettamente consapevole è la Gen Z, vittima innocente di un paradigma di sviluppo dai limiti evidenti. Una generazione nativa digitale, questa, che abita il mondo prima che il singolo Paese e che si è fatta strada tra le ceneri delle ideologie, le macerie della finanza internazionale, i problemi irrisolti della globalizzazione ed ha trovato nel rispetto per l’ambiente un valore universale

nel quale identificarsi e per il quale lottare. Cambiamento di rotta o rischio di estinzione: non ci sono alternative.

Tale consapevolezza ha portato la Gen Z a non nascondere più la testa sotto la sabbia per guardare in faccia la realtà e puntare gli occhi verso un futuro alternativo, questa volta dai toni brillanti e rassicuranti. È diventata così ambasciatrice di un pensiero di rottura che promuove valori rivoluzionari come armonia e sostenibilità, responsabilità e pensiero collettivo. Volto della rinascita, la Gen Z protagonista di quest’opera assorbe nella propria identità i valori green segnando una frattura irrimediabile col passato.

Si favoriscono così nuovi modelli di sviluppo, come la net-zero economy, e fioriscono nuove sensibilità. Si pensi, ad esempio, alla sempre crescente attenzione per le api, responsabili dell’impollinazione del 75% delle colture alimentari mondiali**** eppure in forte sofferenza a causa dell’inquinamento. Interessante la risposta della città di Oslo che ha deciso di cedere spazio alla natura con la creazione di autostrade per le api.

Lentamente, stiamo imparando ad amare il nostro Pianeta. Sarà sufficiente?

*WWF Klimatbarometer, 03/2019. **American Psychiatric Association, 10/2020. ***Euromonitor, 2022.
****Lancet Planet Health, 2021.

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L’ABBUFFATA (The Binge)

(Artists: Federica Di Marcello | Mario Esposito)

Secondo il filosofo sudcoreano Byung-chul Han “… molteplicità e scelta simulano una diversità che in realtà non esiste”. Riportando il concetto al mondo della comunicazione di massa potremmo parafrasare dicendo che “troppa scelta non è mai vera scelta”.

E i dati* ci vengono in aiuto ricordandoci che il 46% degli utenti di contenuti in streaming afferma che è sempre più difficile trovare il contenuto che desidera perché ci sono fin troppi servizi disponibili. Il 64% degli intervistati** vorrebbe infattiun’unica piattaforma in cui poter scegliere più semplicemente.

Una varietà, insomma, che non è vera varietà e che costringe il neo-spettatore a un “inferno dell’Uguale” (parole sempre di Byung-chul Han), in cui tutto finisce ad assomigliarsi proprio perché nulla si distingue spiccatamente dal resto.

Qui in questo tempo, in quest’opera, il cibo per la vista si ammassa pleonasticamente, di fronte a un commensale solitario, lasciato a se stesso, inquieto e inquietante, che non potrà incamerare tutto senza rischiare, infine, una brutta indigestione.

*Nielsen 2022. **Nielsen 2022.

Pyrenex, collezione FW 22 23

Grazie a un know-how eccezionale acquisito di generazione in generazione, Pyrenex utilizza dal 1859 piume d’anatra e piumini selezionati tra le migliori forniture del sud-ovest della Francia.

Grazie al suo patrimonio artigianale e alle conoscenze tecniche delle sue migliori maestranze, da oltre 160 anni nella sua sede di Saint-Sever, l’azienda ha plasmato il suo carattere unico, sviluppando forti valori di condivisione e solidarietà. Il marchio è ora impegnato a offrire ai propri clienti collezioni sostenibili che rispettano le persone e l’ambiente. PYRENEX desidera creare uno stile di vita e crede nel “less is more” ed è per questo che progetta prodotti pensati per durare nel tempo e che non seguono trend di passaggio. Pyrenex è orgogliosa di annunciare di aver ricevuto il marchio Living Heritage Enterprise assegnato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze francese. Un riconoscimento che premia l’eccellenza del know-how francese e il lavoro dei dipendenti e collaboratori che contribuiscono giorno dopo giorno alle dinamiche di Pyrenex. Ad oggi sono state etichettate solo 1.500 aziende francesi su 3 milioni, ovvero una società ogni 2.000.

Pyrenex suddivide la propria proposta FW 22 23 in quattro capsule, ognuna che racchiude caratteristiche peculiari del brand. L’identità di Pyrenex è rappresentata dai prodotti classici e senza tempo della gamma HERITAGE. Questa collezione comprende i modelli Authentic e Mythic che combinano tecnologie all’avanguardia per scongiurare il freddo con linee rassicuranti e casual. L’alpinismo è al centro della storia di Pyrenex, infatti la creazione del marchio è stata ispirata proprio dalle montagne dei Pirenei e dai racconti delle intrepide scalate di Louis Audoubert. La gamma MOUNTAGNE offre quindi tutte le qualità tecniche di cui gli alpinisti hanno bisogno. La collezione URBAIN fonde le ultime tendenze con il dna del marchio e offre tagli più audaci e moderni, ma non trascura l’eccellenza tecnica offrendo una protezione ottimale contro il freddo. Infine, SAINT-SEVER è la linea 100% Made in Saint-Sever: tutti i prodotti di questa gamma sono fabbricati presso l’omonima sede, nel sud-ovest della Francia, e sono imbottiti con l’esclusivo piumino Legend, sviluppato grazie all’eccezionale know-how di Pyrenex.

Sta emergendo una nuova estetica, ispirata dalla natura, dal rispetto per l’ambiente e per una produzione locale. Pertanto, Pyrenex va oltre nel suo impegno sviluppando modelli con una percentuale maggiore di elementi riciclati. Questa stagione FW 22 23 Pyrenex sceglie di arricchire la capsule di capi MADE IN FRANCE ampliando la collezione Saint-Sever 1859. Il rapporto con la città e la natura si sta evolvendo, le silhouette dei capi Pyrenex si stanno adattando di conseguenza a nuove aspirazioni tra comfort e tecnicità. La gamma colori si amplia e affianca ai toni essenziali e continuativi la profondità dei toni della natura attraverso nuances dense di cieli viola, rocce di grafite, cieli tempestosi, petrolio dei laghi ghiacciati e verde abete intenso. Il tocco femminile della collezione è garantito dalle tonalità tenui di beige, blu ghiacciaio, bianco neve e rosa tenue. Mentre prende forma un nuovo chic, sia casual che sofisticato, per adattarsi al meglio alla nuova mobilità, il brand di Saint-Sever invita a scoprire la collaborazione che offre una sinergia tra il know-how intergenerazionale di Pyrenex e il guardaroba libero e urbano della maison Roseanna

Roseanna X Pyrenex è una collaborazione tra due marchi impegnati che si completano a vicenda e hanno lavorato insieme per immaginare una speciale capsule di capi. La collezione è il risultato della sinergia per un guardaroba femminile urbano, unico, libero e audace, mutuato dal DNA di Roseanna dal 2007 e dal know-how storico di Pyrenex dal 1859.

Start! Il rituale giovane, unisex e ultra-semplice per donare alla tua pelle una nuova ripartenza.

EISENBERG presenta la linea START! 7 prodotti unisex complementari che rispondono ai bisogni di chiunque sia esposto ai danni dell’ambiente urbano, compresi i più giovani.

Innovazione high-tech, principi attivi mirati e prodotti naturali al 100% tra cui estratti di Portulaca Oleracea e Semi di Moringa sono stati formulati in sinergia per dare vita a una linea che protegge il viso dall’inquinamento interno ed esterno e dalla massima azione protettiva, antiossidante e anti-inquinamento.

Concepita come una linea di 7 prodotti complementari e facili di utilizzo, permette una prima esperienza del Brand e la scoperta dei risultati e della qualità delle formule EISENBERG.

START risponde ai bisogni di chiunque sia esposto ai danni dell’ambiente urbano, compresi i più giovani.
Per lottare contre le aggressioni quotidiane come lo stress, la stanchezza, l’inquinamento cittadino, uno stile di vita sbilanciato, la ricerca EISENBERG ha associato innovazione high-tech a principi attivi mirati 100% naturali di alta performance. Le formule START offrono un’azione protettiva, antiossidante e antinquinamento, rispettando la pelle: sono testate dermatologicamente, senza oli minerali, senza ftalati, senza parabeni e senza coloranti.
Una pelle sana, senza gli ingredienti indesiderati!

La skincare routine prevede 2 step: detersione e idratazione per una pelle sana e luminosa.  

La fase di detersione con START CLEAN si compone di 4 prodotti: Eau Micellaire Pur, Mousse Aerienne Visage,  Masque Nettoyant Equilibrant e SOS Boutons per per contrastare le aggressioni dell’ambiente urbano giorno dopo giorno.
Per eliminare tutte le impurità e struccare velocemente e delicatamente.
Per restringere i pori, correggere le imperfezioni, eliminare i brufoli e preparare la pelle a ricevere i trattamenti successivi.

La fase di idratazione con START HYDRA con Soin Oil-Free Equilibrant, Defense Anti-Pollution e Masque Hydra Defense.

La disidratazione dipende da diversi fattori esterni: aria condizionata, riscaldamento, stile di vita, stress, stanchezza, inquinamento.
Un’idratazione adeguata alla propria pelle in modo facile ed efficace.

Belvedere Vodka protagonista della terza edizione della Como Lake Cocktail Week 2022 per celebrare la mixology d’autore

Dal 30 Giugno al 4 Luglio, il Lago di Como celebra l’arte della mixology e del food pairing con una drink list di 50 cocktail, tra versioni classiche e alcol-free, serviti nei luoghi più affascinanti del triangolo lariano.

Dal cuore della città murata a scenografici grandi hotel, passando per suggestivi vicoli e bucolici scorci, dal 30 Giugno al 4 Luglio il Lago di Como è pronto a trasformarsi in un palcoscenico di assoluta bellezza per ospitare la Como Lake Cocktail Week, l’evento di riferimento nel settore Food & Beverage patrocinato dal comune comasco per riscoprire l’arte della mixology d’autore. Il Gruppo Moët Hennessy Italia ha scelto di partecipare alla terza edizione della kermesse per raccontare l’arte della miscelazione e regalare un’experience multisensoriale attraverso l’intramontabile Belvedere Vodka.

“Quella della miscelazione d’autore è un’arte raffinata che necessita dei migliori prodotti reperibili sul mercato e che si fonda sull’incredibile esperienza di chi, da dietro un bancone, decide di dar vita a qualcosa di unico per stupire i palati dei suoi consumatori” commenta Flavia Di Giustino – Senior Brand Manager del Portafoglio Distillati di Moët Hennessy Italia. “L’estrema qualità dei nostri prodotti, unitamente alle meravigliose storie e all’heritage che ognuno di essi rappresenta, rende gli Spirits di Moët Hennessy perfetti per la terza edizione della Como Lake Cocktail Week. Saremo infatti partner attivi con Belvedere Vodka, Eminente e Volcán De Mi Tierra.”

La cerimonia di apertura della terza edizione della Como Lake Cocktail Week dal titolo “Lake it Easy” sarà celebrata il 29 Giugno con una serata magica in cui immergersi nella mixology experience pieds dans l’eau (e dans le sable!) nella suggestiva cornice del nuovo MOR Lake Como, luxury beach club a pochi passi da Tremezzo. Per l’occasione Belvedere Vodka si presenterà sotto forma di Walking on Sunshine, un drink fresco e profumato ideato dalla Brand Ambassador Elena Airaghi per stupire anche i palati più esigenti. La serata di apertura vuole essere “un’ode alla miscelazione di qualità in cui far scoprire agli ospiti l’arte del bere responsabile e di qualità, celebrando la storia della città e delle sponde del lago” dichiara Annalisa Testa, giornalista e fondatrice della Como Lake Cocktail Week.

A dare il via alla Como Lake Cocktail Week (una super novità di questa terza edizione) sarà la competition prevista lunedì 27 giugno per eleggere il Best Cocktail on the Lake durante la quale i bartender della Como Lake Cocktail Week si sfideranno e porteranno al cospetto di una giuria di esperti del settore il proprio Signature Cocktail, valutato sotto il profilo tecnico, estetico e sensoriale.

Belvedere Vodka, la vodka polacca super premium e numero uno al mondo, regina della notte e del glamour, perfetta sinergia tra carattere e purezza e dal gusto meravigliosamente stratificato, sarà protagonista di due cocktail d’autore in gara.

Il primo, dal titolo AMORE & GELOSIA, sarà realizzato da Marco Nobile del Grand Hotel Tremezzo e sarà a base di Belvedere Vodka Lake Bartezek infusa ai semi di tonka, Sciroppo di orzata, Succo di limone fresco, Liquore melograno Briottet, Top di Franciacorta e Cetriolo Fresco.

Il secondo dal titolo IL SOGNO, con base di Belvedere Pure, Italicus Rosolio di bergamotto, Bitter infuso al rosmarino, Supasawa mixer, Marmellata di mirtilli e Sciroppo di vaniglia verrà invece presentato dal bartender Ernest Nimako del Posta Design Hotel di Como.

Un calendario fitto di eventi quello che coinvolgerà Belvedere Vodka, dove l’opera d’arte sarà declinata in chiave cocktail abbinata a un piatto, un finger food, un canapè dolce o salato realizzato dallo chef. Di seguito gli appuntamenti da non perdere della CLCW in cui degustare la rinomata vodka polacca.

Giovedì 30 giugno

Queen B Party: the Ladies Night Out

Belvedere Vodka, la regina dei Party, sarà pronta far ballare all the Ladies in una dance night dedicata alla mixology femminile, con una dinner experience studiata per esaltare i cocktail preparati da Elena Airaghi, Brand Ambassador di Belvedere Vodka Italia, e Yasmine Montesano, Bar Manager di Carlo al Naviglio.

Ad aprire le danze ci sarà NADIA, un drink a base Belvedere Vodka, Aurum, succo di lime, santoreggia bitters, sciroppo di cedro, sciroppo di zafferano e liquore alla camomilla. Seguirà That’s What she Said, Signature di Yasmine Montesano realizzato con Belvedere Vodka, sakè, cordiale al tè, matcha e aloe vera, sciroppo germogli di pisello e wasabi e cetriolo. Infine, Elena Airaghi presenterà il suo Lady Grey, a base di Belvedere Vodka, liquore al bergamotto, tè Earl Grey, succo di limone e sciroppo zuccherato.

A partire dalle 19.00, Una Finestra Sul Lago, Carate Urio.

Venerdì 1 luglio

House of Gucci. Come nel film con Lady Gaga: moda, passione, potere… e Martini!

Un aperitivo 80s, ispirato alle scene ambientate sul Lago di Como del film di Ridley Scott sul ritmo della colonna sonora di House of Gucci. Si balla sorseggiando i signature cocktails a base Belvedere Vodka del Posta Design Hotel.

Dalle 19.00 alle 22.00, Posta Design Hotel

Sabato 2 luglio

Top of the Lake: Welcome to the St. Moritz Cocktail Week!

Sulla Flowers Pool del Grand Hotel Tremezzo si brinderà ufficialmente al matrimonio tra St. Moritz e la Como Lake Cocktail Week con i signature cocktail a base Belvedere Vodka. A febbraio 2023, infatti, per la prima volta la Cocktail Week accenderà le luci dei migliori cocktail bar della più elegante Alpine destination al mondo.

Evento privato, su invito. Dalle 19.30 alle 21.00, Grand Hotel Tremezzo

COLLEZIONE HARMONT & BLAINE S/S 23

La collezione Harmont & Blaine evolve il suo approccio contemporary casual attraverso la ricerca costante sui materiali, sulle forme e sulle personalizzazioni grafiche e cromatiche che da sempre distinguono i look caratterizzati dal bassotto iconico. Calandosi nei diversi stili e scenari della quotidianità, il guardaroba segue e si adatta ad ogni tipo di esperienza work & leisure viaggiando attraverso i campi sportivi, le sabbie del deserto e le atmosfere chic dei resort mediterranei di fine anni ’60. Le proposte uomo e donna si muovono in continuità interpretando i temi e le ispirazioni della stagione in un’immagine coerente e riconoscibile, basata sul messaggio Feel Good Everyday Style e sulla sinergia fondamentale tra comfort, creatività e qualità italiana.

SPORTING CLUB

L’inizio della stagione scopre l’energia vibrante di un social sporting club frequentato dai tennisti Harmont & Blaine, con un sottile richiamo agli anni ’90 espresso nelle stampe e nella scelta dei colori propri delle uniformi atletiche come il rosso, il giallo e il verde, cui si aggiunge il glicine per l’offerta femminile. 

Le felpe e la maglieria si modulano su pesi densi e compatti in lana e cotone, abbinati ai piumini eco-down e alle giacche impermeabili in nylon con costruzioni sfoderate e termonastrate. Motivi di righe, color-block e grafiche in tema movimentano i look completati da pantaloni in denim, jogger e bermuda.

DESERT OASIS

Le nuance delle spezie e del deserto proiettano la collezione verso i suk di Marrakech e le sabbie del Sahara, introducendo una palette calda e solare che gioca con il verde salvia, il beige, il rosso paprika e l’arancione curcuma, spezzati dal blu per l’uomo e dal rosa per la donna. I volumi easy-layering si fanno più fluidi e leggeri, in tessuti di lino e lino/cotone trattati anche con aspetti vintage. L’immagine rilassata si compone di  capispalla essenziali come i bomber e le giacche antivento, le camicie a righe o con fantasie naturali, le maglie vanisé o in colori sfumati. I look femminili si arricchiscono di disegni foliage ispirati alle oasi e composizioni di geometrie modulari che vocano le maioliche e l’artigianato locale.

VINTAGE RESORT

Lo stile chic e sofisticato delle estati italiane di fine anni ’60, tra Sorrento e Capri, accompagna l’arrivo della stagione piena attraverso i toni del bianco e le sfumature del mediterraneo, dall’azzurro all’acquamarina, su tessuti freschi e comodi come il lino, le garze di cotone e i jersey finissimi.

Righe mariniere per lui e motivi di corde nautiche per lei si alternano ai color block e alle sfumature acquarellate. I pantaloni svelano tagli ampi e rilassati in cotone e denim. L’idea del comfort emerge nei coordinati maschili con le felpe embossed sui bermuda, e negli abiti femminili tagliati in tessuti camiceria e texture effetto stuoia.

Le sneaker sono l’accessorio must-have della stagione, dai modelli in pelle tinta unita ai mix multicolor con il nylon fino alle nuove cromie delle varianti eco in pelle vegana. L’uomo Harmont & Baline indossa morbidi mocassini in camoscio nei diversi toni della palette stagionale, mentre le slide impresse con il bassotto Blaine sono declinate anche in modalità unisex.

Harmont & Blaine SpA

Harmont & Blaine è l’azienda italiana, contraddistinta dal noto marchio del Bassotto, che produce e distribuisce abbigliamento smart upper-casual di fascia alta destinata al segmento premium del mercato. Con oltre 600 dipendenti diretti e più di 1.000 di indotto, Harmont & Blaine S.p.A. ha la sua sede principale a Napoli. Harmont & Blaine e il suo bassotto iconico Blaine hanno raggiunto una solida espansione internazionale grazie a un’identità precisa e a un’immagine di total look estremamente riconoscibile. Harmont & Blaine nel 2022, ha lanciato il nuovo brand statement feel good everyday style, emblema delle vibrazioni giocose e positive dell’Italian style e dell’inconfondibile appeal Mediterraneo.

Harmont&Blaine ha una rete distributiva di 81 negozi monomarca, 469 boutique multimarca e 75 corner e shop-in-shop,

attraverso 46 paesi nel mondo. A ottobre 2014 l’Azienda ha aperto il capitale sociale al fondo di investimento Clessidra.

www.harmontblaine.com

Drip Lab

Il progetto DRIP-LAB nasce dalla collaborazione tra Another 1 – piattaforma la cui mission è quella di combinare la dimensione fisica e quella digital – e quattro tra i più noti artisti europei di graffiti: ZOOW24, Trane, Schiche e Shek.


DRIP-LAB è un laboratorio creativo multidisciplinare la cui mission è quella di dare nuova vita alla scena dell’arte dei graffiti, sia in strada che nella blockchain, sfruttando la potenza della tecnologia Web3.

In DRIP-LAB è dunque protagonista l’arte dei graffiti che, attraverso le collezioni NFT dei writer permette ai collezionisti di possedere, scambiare e godere dell’opera.
L’esperienza è quindi phygital, avviene nel mondo digitale, ma anche in quello fisico possedendo una sezione del wall in tessuto Olmetex che racchiude una tecnologia NFC (Near- field Communication).

Per il primo step del progetto, ha visto i quattro writers portare il loro stile creativo su un gigantesco WALL – 100 metri totali – nell’HQ dell’azienda di tessuti tecnici Olmetex.

Il risultato sono due incredibili murales, ognuno con una propria storia.
Grazie al linguaggio phygital, il muro scomposto in 1470 NFT approderà direttamente nel mondo virtuale.

L’esperienza rimane attiva e ZOOW24 oggi dà vita e 3 personaggi PFP.

Sono mostruosi e sono i protagonisti di uno speciale film d’animazione, progetto di punta di Drip-Lab e Antother 1.
E’ dal WALL #1 di ZOOW24 e TRANE, che diviso in 4 sezioni e frazionato in 1023 NFT unici, prendono vita i rispettivi personaggi PFP, Pizza Monster e Cigarette Pack. E’ proprio la sezione del wall dalla quel provengono a determinare i tratti distintivi e non replicabili di Pizza Monster e Cigarette Pack.

Allo stesso modo, il WALL #2 di Schiche e Shek è diviso in 3 sezioni ed è frazionato in 426 NFT, ed è da li che nasce personaggio PFP Spray Can, anche lui “condizionato” dalla porzione di muro: colore e sfumature apparterranno ad uno soltanto.

A partire dal 28 di giugno sarà possibile accedere all’esclusiva white list per aggiudicarsi uno dei 1449 NFT: www.drip-lab.com

Astra Makeup #Beautyisdiversity

Astra Make-Up è sul mercato da più di 30 anni e propone il binomio vincente tra moda e sicurezza del prodotti cosmetici. L’azienda cresce e si sviluppa sul filo di esperienza e passione, coniugando creatività, innovazione e un amore tutto italiano per i prodotti cosmetici.

Colori, texture e formule che afferrano il dinamismo dei trend del momento e l’iconicità dei must-have indispensabili nel beauty case di ogni donna sono alla base del brand che invita le consumatrici a sentirsi sé stesse, uniche, libere. Al centro dell’operatività di Astra Make-up risiede la qualità dei prodotti offerti alle consumatrici.

A seguito della pandemia da Covid19 le priorità dei consumatori beauty sono cambiate. La maggior parte di essi dedica oggi più tempo alla cura di sé. La parola self-care diventa ancora più centrale nelle giornate di tutti noi.

Sempre più studi affermano che prendersi cura di sé produce benefici sia sul nostro corpo che sulla nostra mente, abbassando i livelli di adrenalina e del cortisolo.

La beauty routine diventa così un efficace metodo per combattere ansia e stress, per questo Astra ha deciso di creare la sua prima linea Skin Care e trasformare la routine della cura della pelle in un percorso sensoriale e piacevole.

Ecco alcuni prodotti della nuova linea:

Astra continua il suo percorso nell’inclusività, siglando il suo impegno nel garantire prodotti di altissima qualità alla portata di tutti, per ogni tipo di pelle nella convinzione che ognuno di essi sia unico, meraviglioso e insostituibile.

Le gamme di due prodotti best sellers si arricchiscono di nuove shade per adattarsi a più incarnati possibili: BE YOU è il loro motto, l’inclusività il loro manifesto.

I nuovi prodotti makeup per la stagione estiva:

COLLEZIONE C’EST GLOW (ASTRA MAKEUP)

COLLEZIONE NAILS (ASTRA PURE BEAUTY- ASTRA PROFESSIONAL)