Forte e Chiara, lo spettacolo di Chiara Francini al Teatro Manzoni

di Giulia Perin


“Forte e Chiara” nasce come titolo della rubrica di Chiara Francini per La Stampa, diventa romanzo autobiografico nel 2023, e approda finalmente con il medesimo titolo al teatro Manzoni di Milano dal 1 a 4 febbraio 2024 interpretato da Francini stessa e con la regia di Alessandro Federico. Leziosa, sopra le righe ma anche vulnerabile, Chiara Francini ci porta con simpatia e leggerezza attraverso la storia della sua vita: dalla bambina povera e affamata di attenzioni, all’attrice di successo “arricchita” ed eccessiva che confessa al pubblico di non sapere rinunciare alle lucine dell’albero di Natale accese in casa tutto l’anno, anche a Ferragosto. 

Una vita al contempo straordinaria ma anche semplice, fatta di recite scolastiche a cui i genitori lavoratori facevano fatica ad assistere, di modeste vacanze sull’Adriatico (“il mare dei poveri” in confronto al più vicino Tirreno) e della sfrenata voglia di una sedicenne di ballare vorticosamente sotto la piramide del Cocoricò di Riccione. Poi gli studi, la carriera da attrice, e la corsa al successo, il cui culmine viene esemplificato in scena ricreando l’emozione genuina per l’invito ricevuto da Amadeus e il debutto scintillante come conduttrice al festival di Sanremo nel 2023. 

Non mancano anche note più amare, soprattutto all’avvicinarsi della fine dello spettacolo, quando Francini svela l’odio violento verso l’uomo “filo-leniniano” che ha provato a privarla della sua libertà, per poi scivolare in una sfacciata critica sociale che, pur sempre con ironia, colpisce un po’ tutti a destra e manca, o, come dice lei, “sinistri e mancini.” Lo spettacolo si chiude con una riflessione intima e sentita sulla maternità: messa da parte, desiderata, mancata, rimpianta, Francini mostra il dilemma che ha vissuto, e che continua a vivere, fra realizzazione personale e desiderio di essere madre – nodo cruciale che sussiste nella vita di tutte le donne.

Bene le musiche che tele-trasportano gli spettatori attraverso anni e luoghi diversi, e che aiutano a tenere alto il ritmo dello spettacolo insieme all’energia travolgente della protagonista.
Per una serata a teatro leggera ma con qualche sorpresa. Brava.

Chiara Francini