La femminilità decostruita di Acne Studios

Decostruzioni ardite e tagli grezzi sfilano sulla passerella di Acne Studios, che ha sfilato nell’ambito della Paris Fashion Week: sarà un autunno/inverno 2017-18 all’insegna di uno stile timeless tutto da riscoprire. Lungi dall’abbracciare qualsiasi tendenza avente a che fare con lo streetwear o con suggestioni sporty o urban, Jonny Johansson è andato alla riscoperta di una femminilità oggi in disuso, per una collezione romantica e naif. Una svolta in casa di Acne Studios: Johansson si ispira ai burattini che Paul Klee era solito creare per i suoi figli. Largo a decostruzioni, tagli grezzi e stampe patchwork che sfilano su abiti tagliati a vivo. Le silhouette sono fluide, i maxi dress vengono attraversati da pannelli diagonali a stampa check che si alternano ai pattern floreali, in una palette cromatica che abbraccia i toni del bianco e nero e del blu. Suggestioni Twenties/Thirties nelle silhouette, tra maxi dress e cappotti sartoriali dal piglio mannish. Sperimentazione e costruttivismo sfilano in una collezione ricca di personalità e stile effortlessy-chic: romantici e suggestivi i maxi dress a strati con tagli imbastiti e cuciture patchwork a contrasto. Raffinatezza rétro si unisce ad audace sperimentazione avanguardistica, in una collezione che non lesina in sovrapposizioni iconiche. Trench e capispalla in pelle si alternano a pashmine avvolgenti, che conferiscono alla figura una protezione dal rigore invernale. Il crochet, trend tipicamente estivo, rivive sulla passerella in un’inedita chiave invernale, declinato su salopette e jumpsuit come anche su maxidress. Non mancano decorazioni come piume e frange, accanto a mini cardigan in versione cropped e note che strizzano l’occhio ad una femminilità tutta da scoprire.

Apre a Milano il primo store Acne Studios

Cresce l’attesa a Milano per l’inaugurazione del primo store italiano di Acne Studios. Nel ventesimo anniversario dalla nascita del brand svedese, aprirà entro novembre il primo punto vendita italiano a Milano, in Piazza del Carmine.

Un brand particolarmente amato per la qualità dell’abbigliamento e degli accessori, Acne Studios nasce nel 1997 dalla mente di Jonny Johansson. Le collezioni, che sfilano nell’ambito della Paris Fashion Week, vedono menswear, womenswear, footwear, denim e accessori.

Futurista e avanguardistico, il brand pubblica anche un magazine biennale, Acne Paper, dedicato al mondo dell’arte, della moda, del design, della fotografia e dell’architettura. Tra i contributors più illustri che hanno partecipato al progetto spiccano Carine Roitfeld, Noam Chomsky, David Lynch, Lord Snowdon, Azzedine Alaïa, Mario Testino, Sarah Moon, Tilda Swinton e Paolo Roversi.

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Lo spazio che ospiterà lo store fino allo scorso anno ospitava Marc by Marc Jacobs. Sito nel cuore di Brera, il nuovo store, che vedrà la luce entro la fine del 2016, è solo l’ultimo tassello di un progetto di espansione retail che ha visto, nell’arco dell’anno corrente, l’apertura di ben quattro store.

Settimana della moda di Parigi: kaftani, denim e motivi paisley per Acne Studios

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Il fondatore del brand svedese Acne Studios, Jonny Johansson, non è solito inserire nelle sue collezioni riferimenti alla situazione politica europea o globale. Così durante la settimana della moda di Parigi molti sono rimasti stupiti dal suo show chiaramente ispirato alla questione dei migranti, tema caldo in Europa che ha evidentemente toccato anche lui.


La collezione primavera estate 2017 di Acne Studios è fatta da strati su strati di tessuti provenienti dalla Siria, abilmente mescolati al denim e ad accessori contemporanei. I volumi sono over-size, esagerati e morbidi. Alcuni look sembrano sovrapposizioni di coperte, sciarpe e kaftani difficili da districare. La ricca tradizione tessile dei paesi Arabi è qui sfruttata pienamente con motivi paisley, leggerissimi foulard stampati e tessuti dalla forte connotazione tattile, quasi arazzi bizantini modellati in completi, giacche e cappotti-vestaglia. Nella collezione che ha sfilato alla settimana della moda di Parigi, però, Johansson non ha dimenticato l’identità del suo brand. Acne Studios (acronimo di  Ambition to Create Novel Expressions) è nato come un marchio contemporaneo e giovane, votato all’innovazione e al ready-to-wear. Ecco allora che accanto a kaftani e maxi-sciarpe, forse un po’ difficili da indossare al di fuori della passerella, ci sono pezzi molto più easy in denim: salopette e cappe, jeans sfrangiati o decorati con un maxi motivo paisley, soprabiti dalle maniche over. E se in prima fila ad applaudire alla sfilata di Parigi c’era Jane Birkin, che di accessori se ne intende, possiamo star certi che anche le pantofole arricchite di pietre, i tacchi scultura in legno e le borse stampate da figlie dei fiori avranno successo.