Color Retro Future, la collezione Parden’s sfila ad Altaroma

Essenziale, geometrica, astratta: ecco le caratteristiche della collezione donna autunno inverno 2017-18 Parden’s, presentata ad Altaroma. Daniele Giorgio, fondatore del brand e finalista dell’ultima edizione di Who is on Next?, ha ricevuto una menzione speciale da Yoox.com «per il forte impatto visivo e la freschezza» delle sue creazioni. Anche in questa collezione di moda donna, lo stilista non si smentisce. Attraverso l’uso di colori forti, linee geometriche e volumi minimali la sfilata Parden’s esplora il neoplasticismo in una commistione di arte e moda. Dominano i colori primari e secondari: giallo, verde, blu, rosso, viola sembrano stesi in pennellate piatte su abiti, bomber, bluse e pullover. Il dialogo tra volumi e colori si risolve in look decisi, anticonformisti e femminili. Stampe geometriche e asimmetrie rimandano alle visioni estetiche di grandi nomi dell’astrattismo come Malevic e Rietveld. La moda donna Parden’s autunno inverno 2017-18 sfrutta materiali innovativi e tessuti tipici del guardaroba femminile: crêpe double, organza, crêpe de chine.


Sulla passerella di Altaroma, Parden’s porta una donna che sceglie un’estetica sobria e sofisticata. Lavorazioni e tessuti della grande tradizione italiana, e soprattutto pugliese, sono modellati su linee contemporanee, asciutte e minimaliste ma dalla grande personalità. Daniele Giorgio, creatore e direttore creativo di Parden’s, guarda all’arte come fonte d’ispirazione primaria. Fin da piccolo appassionato di architettura e design, si lascia conquistare dal colore, dalla forma, dalla linea che traduce in abiti dal taglio frizzante. Non dimentica però l’identità della sua terra: non a caso, il logo del brand è il Pumo, scultura in ceramica della tradizione pugliese. Le suggestioni del barocco, dell’arte contemporanea, della pittura e dell’architettura convergono in collezioni di moda donna dall’appeal sofisticato e dalla personalità decisa. Tagli netti, morbide curve e qualche volant qua e là creano una collezione autunno inverno 2017-18 ricercata, che sulle passerelle di Altaroma non è certo passata inosservata.


Altaroma 2017: stampe caleidoscopiche e suggestioni vintage sulla passerella di Arnoldo][Battois

Silhouette dall’allure retro’ e stampe caleidoscopiche sono protagoniste della collezione autunno inverno 2017-18 presentata ad Altaroma da Arnoldo][Battois. Il brand veneziano, finalista del concorso Who is on next? 2010 indetto da Altaroma e Vogue Italia, ha fatto sfilare in passerella una moda donna glamour e contemporanea, in cui suggestioni diverse si intrecciano per uno stile unico. Le spalle a scatola e le linee allungate creano volumi che ricordano gli anni ’80, ma le sovrapposizioni di tessuti e colori e i dettagli couture guardano al futuro. Morbida lana, seta stampata, lievissimo satin e voluminose pellicce di lurex convivono in modelli dal sapore vintage ma sorprendentemente attuali.


Sono le sovrapposizioni di stampe in colori acidi a movimentare la collezione Arnoldo][Battois per il prossimo autunno inverno 2017-18. Giallo, azzurro, arancione, verde menta e rosa shocking inseriscono tocchi di colore nelle tute, nei turtleneck a fantasie vintage, nelle bluse dalle maniche ampie e negli abitini aderenti. A completare le silhouette sono complesse architetture in lurex, volant extralarge e accessori stravaganti. Sulla passerella di Altaroma 2017, così come nelle precedenti collezioni, le menti creative del brand Silvano Arnoldo e Massimiliano Battois danno grande spazio ai dettagli. I sandali di pelliccia si indossano con calze a contrasto, le collane sono enormi e dominano l’intero look, i guanti si accendono di colori brillanti. Ma sono soprattutto le borse ad aver reso celebre il brand Arnoldo][Battois: in questa collezione autunno inverno 2017-18 diventano minibag, come piccoli gioielli da polso. La sfilata Arnoldo][Battois ad Altaroma conferma la scelta di affidarsi alla maestria degli artigiani che lavorano sulla Riviera del Brenta, rivelando un forte attaccamento alla propria terra e alle radici del Made in Italy. Il Lanificio Paoletti ha infatti realizzato le stampe in esclusiva per la collezione che mescola contemporaneità e glamour vintage, toni acidi e colori pastello in una moda donna originale e affascinante.


Pop post-apocalittico in passerella da Sankuanz

Per la sua sfilata parigina Shangguan Zhe sceglie di presentare una collezione Autunno/Inverno 2017-18 in continuità con la collezione precedente. Destroy -questo il titolo della collezione- evoca scenari post-apocalittici mixati con accenni punk e note da space-oddity. Sulla passerella di Sankuanz sfila un inedito streetwear post-apocalittico: il tema prediletto da Zhe è la sopravvivenza in un ambiente ostile. Da qui il designer parte in un’ardita sperimentazione che arricchisce lo streetwear di dettagli spaziali, a partire dai materiali usati. Teatrale e altamente scenografica, la collezione gioca con nuance fluo e materiali techno. L’uomo evocato da Shangguan Zhe è proiettato in un futuro immaginario in cui la moda è funzionale. Riferimenti alla filosofia di Wittgenstein dominano: “Qualche volta i problemi non possono essere risolti con le risposte con la scomparsa dei problemi stessi”, questo il mood che domina, in un mondo che ha perduto ogni residuo valore su cui fondare la propria identità. Il brand cinese, da sempre rappresentante di uno streetwear di lusso, si perde in divagazioni filosofiche sulle relazioni tra l’uomo e l’ambiente circostante, in un futuro dai risvolti incerti. Il mondo di domani viene esplorato su basi scientifiche, in relazione alle problematiche e alle domande che agitano la nostra epoca. Sfilano modelli strizzati in una sorta di uniforme militare dal mood spaziale: largo a colori neon, come il giallo lime, il verde metallizzato e il rosa shocking. Non mancano loghi e suggestioni da B-movie, in un tripudio di dettagli techno e suggestioni horror. Zhe, lungi dall’arrendersi alla realtà circostante, sceglie la via dell’idealismo, tracciando un’estetica ribelle dai risvolti pop. Teatrale e quasi grottesca, la collezione abbraccia numerose ispirazioni, dal Giappone dei manga al punk anni Ottanta. Sfilano outfit dalle sovrapposizioni ardite, tra colori fluo e camouflage. L’uomo che calca la passerella è in bilico tra un’estetica che sembra raffigurare un alieno o il personaggio di un fumetto. Potente e vibrante, la collezione manca tuttavia di certa raffinatezza da sempre cifra stilistica della fashion week parigina.

Kenzo, la moda uomo autunno inverno 2017-18 si ispira agli sport artici

Kenzo porta l’activewear al livello successivo in questa collezione di moda uomo autunno inverno 2017-18. Gli sport estremi sono il punto di partenza di look altrettanto estremi nei colori e nei volumi. I toni neutri scompaiono, sostituiti dal color block e da fantasie piene; i tessuti tecnici dominano la sfilata e i volumi slim e over si sovrappongono in soluzioni inedite. Lo sci artico ha ispirato Humberto Leon e Carol Lim, direttori creativi di Kenzo dal 2011, verso ossimori geografici e sportivi dal forte impatto. La stampa tigrata della Savana convive con le losanghe dei maglioni norvegesi, la fantasia checked si abbina ai fiori hawaiani, la giacca a vento si indossa sopra un lungo piumino. Proporzioni e accostamenti volutamente sbagliati movimentano la sfilata in technicolor del prossimo autunno inverno, per una moda uomo sportiva e dall’anima anticonformista.

Bellissime le sfumature dell’aurora boreale riprodotte su bomber e lunghi abiti in maglia, accostati a pantaloni in tessuti tecnici giallo carico o azzurro vivace. Anche gli accessori sono in contrasto: agli scarponcini da sci fanno da contraltare i sandali in gomma, indossati con pesanti calzini. Le giacche a vento e i cappotti si sovrappongono, così come felpe e gilet. Sembra che il mondo sia troppo confuso, troppo buio, troppo depresso per indossare completi formali e colori scuri. La moda uomo Kenzo si accende di fantasie audaci e colori brillanti per scacciare la noia e la monotonia. Che Humberto Leon e Carol Lim abbiano sempre l’intento di stupire lo hanno dimostrato ampiamente in ogni collezione uomo e donna che hanno firmato per Kenzo. Stavolta però sembra che la loro fantasia galoppi alla velocità della luce. Non è neanche finita la sfilata autunno inverno 2017-18, e Carol Lim già dichiara «Abbiamo molto lavoro da fare per i prossimi quattro anni». Altre fantasie audaci e sfilate sorprendenti ci attendono.


Suggestioni rock per la moda uomo firmata Balmain

La moda uomo autunno inverno 2017-18 Balmain è un caleidoscopio di suggestioni rock che incontrano le opulenti visioni di  Olivier Rousteing. Il risultato è una sfilata dalle dimensioni epiche: più di 80 look tra la moda uomo per la prossima stagione e le incursioni nella pre-collezione donna, che celebrano le tante rockstar scomparse nel 2016. Prince e George Micheal avrebbero amato le preziose decorazioni, l’iconografia ferina e l’audacia di ogni look in passerella, ma è facile immaginare anche Freddie Mercury e Slash, le cui voci hanno dato il giusto ritmo alla sfilata, indossare questi abiti Balmain.


Il rock e l’heavy metal ispirano bluse che sono corazze di pelle e borchie, vestaglie intessute d’oro, enormi giacche bordate di pelliccia che occuperebbero magnificamente il palco di un concerto. Felini letali, serpenti aggrovigliati e maestose fenici compaiono su maglie e giacche, in preziose applicazioni couture che abbagliano rivelando la maestria di Olivier Rousteing e del suo team. L’uomo Balmain si lascia trasportare in atmosfere da mille e una notte con ricche giacche-vestaglia, coglie l’eco dello stile militare adornandolo di opulente applicazioni, si avvolge in enormi capispalla e t-shirt da rock-star, indossa fluidi completi a stampa pitone che Prince avrebbe adorato per rilassarsi tra un concerto e l’altro. I look della pre-collezione donna sono altrettanto esagerati, carichi e iper-femminili. Trasparenze dal gusto rock, armature da guerriera, incrostazioni di perline ricoprono ogni abito, insieme a lunghissimi stivali di camoscio e vistosi gioielli.


La vastità dei riferimenti musicali, l’iconografia rubata al mondo metal e l’eccentricità delle stampe non mettono in ombra la precisione dei tagli, l’originalità del design e l’immenso lavoro dietro questa immensa collezione. Un tributo alle stelle del rock, ma anche l’ennesima dimostrazione che lo stile Balmain è fatto per uomini e donne dalla forte personalità, che non hanno paura di salire su un palco e brillare. Ancora una volta Olivier Rousteing fa centro, con una collezione autunno inverno 2017-18 che è tra le più memorabili di questa stagione.


 

Il minimalismo chic di Lemaire

Suggestioni workwear dominano nella collezione AI2017-18 di Lemaire, che ha sfilato nell’ambito della settimana della moda maschile parigina. Una sfilata intrisa di un’aria malinconica, che porta sulla passerella parigina la solitudine degli impiegati dei call center, che si sentono in sottofondo come colonna sonora del défilé: la nuova società digitalizzata sembra aver perso ogni attenzione per l’individualità. Ispirazioni working dominano nei pantaloni cargo e nelle canottiere senza maniche. Largo anche a blouson con maniche ampie e capispalla dall’aria pulita ed elegante, che si alternano al più classico trench. Cristophe Lemaire, che ha disegnato la collezione a quattro mani con Sarah-Linh Tran, ha dichiarato di essersi ispirato ad un workwear raffinato, che non lesina in forme e volumi che guardano al Giappone underground degli anni Ottanta. Lo stilista ha aggiunto più colore alla collezione, che indugia sui toni neutrali del sabbia, verde oliva, mostarda e prugna. Tra i materiali utilizzati predomina la lana gabardine, il cotone pesante twill, cotone idrorepellente e nylon. Tripudio di knitwear tra tocchi classici ed evegreen nei pullover e dei dolcevita. I pantaloni con elastico in vita sfoggiano proporzioni cropped o si stringono sulla caviglia. L’estetica di Lemaire si evolve con questa collezione in senso più classico, tra silhouette morbide e l’uso di una palette cromatica più ricca, che offre anche dettagli in colori come il giallo, il blu e il rosso. L’uomo Lemaire sfila sfoggiando un’eleganza effortlessy-chic che non teme di fare proprio uno stile disimpegnato e casual. La semplicità diviene leitmotiv di una collezione raffinata come poche, in cui lo stesso uso della palette cromatica dà vita a virtuosismi stilistici nella composizione di piccoli capolavori cromatici ton sur ton. Un uomo naturalmente elegante che non ha bisogno di abbondare in inutili orpelli ma punta invece ad un sofisticato minimalismo.

La moda uomo Givenchy by Riccardo Tisci conquista Parigi

Il tema comune delle sfilate di moda uomo autunno inverno 2017-18 sembra essere il completo formale, reinventato per adattarsi a un nuovo pubblico di giovani e raffinati fashion addicted. E sembra proprio che a ottenere uno dei migliori risultati sia stato Riccardo Tisci con la sua collezione per Givenchy. Tisci conquista ancora una volta Parigi, ma lo fa in maniera inedita: è la sua prima sfilata in cui non si percepisca l’aura gothic che di solito lo accompagna. «Per nove anni come stilista ho lavorato con l’oscurità, adesso ne sono uscito» racconta, dicendo di essersi lasciato trasportare da una sensazione di serenità. «Ho provato a essere positivo, a pensare positivo per il futuro guardando al West, all’America, con gli occhi di un bambino. Ho pensato a stelle, strisce, totem, ho osservato immagini meravigliose di donne del West nell’epoca Vittoriana».


La collezione di moda uomo autunno inverno 2017-18 firmata Givenchy è un’esplosione di colori e di energia. Righe e zigzag, fantasie bandana e maschere a metà strada tra i totem indiani e il teatro kabuki si stagliano su felpe e giacche, camicie e cappotti. I completi formali acquistano appeal con silhouette slim e dettagli come i grandi bottoni, che diventano spille luccicanti nei tuxedo per la sera. Riccardo Tisci non trascura i capi più urban, ma li reinventa in chiave contemporanea: geniale la sostituzione dei lacci delle felpe con sottili sciarpe di seta, così come la sovrapposizione di camicie oversize e pullover da bravo ragazzo. In chiusura, lo stilista ha invitato le sue modelle-muse, tra cui Joan Smalls, Liya Kebede, Kendall Jenner, per un’anteprima della collezione d’alta moda Givenchy. E qui tornano il vecchio West, le frange, i vestiti vittoriani. Forse non è un caso che Tisci si sia ispirato proprio all’America, visto che la sfilata di moda uomo Givenchy si è tenuta in contemporanea con l’insediamento di Trump alla Casa Bianca, riuscendo quasi a rubare l’attenzione al nuovo Presidente degli Stati Uniti.


Boyhood: sfilano gli uomini – ragazzini di Comme des Garçons Homme Plus

Tutti gli uomini sono, in fondo, dei ragazzini. Sulle passerelle della moda uomo sfilano modelli teenager e Rei Kawakubo ha deciso di vestirli come tali nella sfilata di Comme des Garçons Homme Plus. La collezione autunno inverno 2017-18 si chiama infatti Boyhood e comprende macchinine e dinosauri applicati sulle sneakers e sui capi d’abbigliamento. Giacche e calzoni ricordano le uniformi scolastiche e gli accenti di colori fluo sulle parrucche e sugli accessori rimandano alla dimensione del gioco e del divertimento. Denuncia sociale di un mondo di eterni Peter Pan o presa di coscienza della necessità di rimanere un po’ bambini? Non è dato saperlo, come sempre la stilista giapponese lascia spazio alla libera interpretazione delle sue collezioni.


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Se moda donna firmata da Rei Kawakubo diventa di stagione in stagione più concettuale ed estrema, la sfilata Comme des Garçons Homme Plus comprende look più portabili, seppur in un contesto di eccentricità. Le camicie da uomo perdono centimetri e imitano dei crop top, t-shirt e giacche si allungano fino ad arrivare al ginocchio e si vestono di glitter e tonalità shocking. Verde acido, giallo fluo, fucsia e azzurro cielo migrano dalle parrucche alle stampe dei completi fino a diventare giocattoli tridimensionali, applicati a scarpe e gilet come originali spille. In un’epoca estremamente delicata per la moda, che deve misurarsi con l’esigenza di vestire generi sempre più fluidi, gli stilisti si trovano davanti a una scelta: sottolineare la virilità o la fragilità o ancora dirigersi su un terreno sconosciuto in cui maschile e femminile si fondono e si confondono? Rei Kawakubo elimina la questione all’origine riportando la moda uomo autunno inverno 2017-18 alla fanciullezza, periodo spensierato in cui l’ultima delle preoccupazioni è definire la propria sessualità. È tempo di tornare a giocare, rimandando le questioni esistenziali a un’età adulta che forse non arriverà mai. Almeno non sulla passerella di Comme des Garçons Homme Plus.


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Settimana della moda uomo: a Parigi sfila Dries Van Noten

Dries Van Noten ha abituato il suo pubblico al decorativismo che da sempre lo contraddistingue: paillettes, ricami, stampe tappezzeria e preziose applicazioni vengono di solito distribuite a piene mani nelle sue collezioni di moda uomo e donna. All’ultima settimana della moda di Parigi, invece, ha presentato una collezione uomo autunno inverno 2017-18 all’insegna della semplicità. Il designer belga dell’Antwerp Six (congrega di stilisti di talento usciti dalla Royal Academy of Fine Arts di Antwerp) ha scelto come location un tunnel trasformato in parcheggio. Stesso sfondo underground in cui le sue collezioni hanno sfilato nel 1993 e nel 1999, anni d’oro per il brand. Forse Dries Van Noten voleva sottolineare un ritorno al passato e ricordare che il suo successo non si basa solo sull’estro di stampe e applicazioni ma anche su una grande maestria sartoriale.


Sulla passerella della moda uomo autunno inverno 2017-18 le silhouette si fanno più asciutte e i tessuti più puliti. Spalle ampie e pantaloni slim per quasi tutti i look, tranne quelli ispirati al tour di David Bowie Serious Moonlight, nei primi anni ’80. Dries Van Noten firma una collezione che potrebbe appartenere alla generazione passata ed essere ancora attuale nella prossima: capi senza tempo come i cappotti cammello, i pantaloni a sigaretta, i maglioni dalle fantasie nordiche si indossano con jeans e beatle boots. Look normali per un uomo normale, di qualsiasi età e fisicità. L’estro del designer non rinuncia però ad esprimesi nella fantasia a fiori glitter su un cappotto nero, negli inserti plaid sui jeans e nelle lievi camicie di seta stampata. I patch cuciti sui capi raffigurano il logo delle aziende fornitrici di cashmere, lana, tweed e nylon, forse il dettaglio più originale di questa collezione che guarda al passato con ammirazione ma senza sentimentalismi. «Si tratta di pensare a cosa vuoi portare con te nel futuro» ha spiegato infatti Dries Van Noten dietro le quinte dello show.


Supreme per Louis Vuitton: la capsule collection protagonista della moda uomo

La moda uomo che Louis Vuitton ha presentato alla settimana della moda di Parigi è disinvolta e pervasa dallo spirito Newyorchese degli anni ’70, ’80 e ’90. Non a caso, i capi più attesi sono stati quelli della capsule collection Supreme per Louis Vuitton: l’iconico marchio fondato nel 1994 e la griffe francese hanno unito le forze per una collezione destinata ad invadere il panorama fashion della prossima stagione. Sneakers, zaini, borsoni, pantaloni, portafogli targati Supreme per Louis Vuitton sono stati presentati in studio poco prima della sfilata autunno inverno 2017-18. Rosso lacca, arancione, verde oliva e il classico marrone Vuitton sono i colori scelti per questi accessori (altre tonalità verranno rilasciate nelle prossime stagioni) che incarnano la moda sporty anni ’90 e si innestano perfettamente nella sfilata.


La collezione uomo autunno inverno 2017-18 infatti gioca con silhouette estremamente fluide, la cui caratteristica principale è il comfort. Addio alle linee dritte e ai volumi slim, largo a pantaloni baggy, maglioni oversize e morbidi cappotti. L’ispirazione viene dalle figure emblematiche della New York anni ’70, ’80 e ’90: Keith Haring, Andy Warhol, Julian Schnabel, Robert Mapplethorpe, Jean-Michel Basquiat. A quest’ultimo, per esempio, si deve la giacca di pelle e cashmere: «Mi piace il modo in cui indossava vestiti molto costosi, trattandoli molto bruscamente» racconta Kim Jones, direttore creativo di Louis Vuitton men. Grande collezionista ed esperto di cultura streetstyle, Jones ha scelto proprio la New York di «quel periodo in cui tutti uscivano e si mescolavano nei club. Il mix sociale di allora è molto importante, perché è quello che oggi abbiamo perso». Quella della moda uomo Louis Vuitton per il prossimo inverno non è una rivoluzione: le linee fluide e i volumi oversize si intravedono sulle passerelle già da qualche stagione. Ma Jones ha avuto il talento di cristallizzarli in una collezione organica che appare fresca e moderna, una soluzione estetica nuova per l’uomo Vuitton.


Miaoran porta in passerella Charles Dickens per l’autunno inverno 2017-18

L’atmosfera cupa e British della Londra raccontata da Charles Dickens convive con il background orientale di Miaoran nella moda uomo autunno inverno 2017-18 dello stilista cinese. Spiritualità estetica: così Miaoran definisce il suo concetto di moda che mescola maschile e femminile, oriente e occidente condendo il tutto con la maestria sartoriale italiana. Questi gli ingredienti della sfilata di Milano Moda Uomo per la prossima stagione fredda, interpretati attraverso l’uso di materiali e tessuti innovativi. Quello che sfila in passerella è un orfanello alla Oliver Twist, ma i suoi abiti non sono capi dismessi da qualcun altro. Lana morbida e asciutta, innovativa carta cotone dalla texture croccante, morbido velluto accostato a ruvida lana biologica e feltro, lavorati con i tagli netti e precisi e linee a metà strada tra Milano e Shanghai. Dal concorso Who is on Next? dell’estate 2015, Miaoran ci ha abituati a collezioni fortemente ispirate e originali fusioni culturali.


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La moda uomo autunno inverno 2017-18 gioca con la grigia e fumosa Londra della Rivoluzione Industriale, in cui l’orfanello Oliver Twist va in giro con cappelli da monello e salopette, cappotti extralunghi e pantaloni tagliati alle caviglie. Punto forte della sfilata di Milano Moda Uomo è la maglieria: pesanti maglioni colorati, pull a collo alto e lunghissime sciarpe irrompono in una collezione dominata dal grigio. La maestria sartoriale di Miaoran si esprime in capispalla dai tagli netti e precisi. Montgomery rubati alla moda sporty e cappotti scivolati in velluto, lunghi gilet a motivi checked e bomber si indossano su pantaloni alla zuava e tuniche. Come in molte altre sfilate di Milano Moda Uomo, anche sulla passerella di Miaoran si intravedono anticipazioni della moda femminile per la prossima stagione. Le donne indossano gonne in denim sfilacciato e completi di velluto così come gli uomini. Gli accessori completano i look dell’autunno inverno: calze jaquard con coloratissime fantasie accese da dettagli lurex, borse a tracolla e cappelli da newsboy.


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Immagini da backstage by Red Milk Magazine