Milano Fashion Week. Sfila l’utility wear di Marni

Volumi estremi che confutano un’assoluta leggerezza. Studi di proporzioni e di sovrapposizioni. Una collezione che lascia il segno, quella di Marni.

Tutto l’eclettismo della designer Consuelo Castiglioni culmina in un’esasperazione delle ampiezze; con abiti che fanno trapelare un certosino studio di forme e proporzioni per sfidare la forza di gravità.

La primavera/estate 2017 dell’azienda gioca su colori tenui ora intervallati da papaveri stilizzati o pattern astratti.

Non c’è spazio per la femminilità: tutto è uno scorrere di metri di tessuti imbastiti e cuciti per creare vere opere d’arte.

La confusione delle sovrapposizioni viene accentuata da ampie tasche esterne che fuoriescono dai capi che spesso diventano vere e proprie borse da stringere in vita.

La modernità di questa collezione viene mitigata da plissettature generose che conferisco al défilé una vaga reminiscenza rétro.

Accenni di femminilità  vengono trascritti nelle calzature che, con i cristalli che le illuminano, rappresentano l’unico nodo femminile di una collezione prettamente utility wear.

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Fonte immagini vogue.com

Salvatore Ferragamo: spazio alle sperimentazioni

Salvatore Ferragamo presenta a Milano una collezione nuova, inusuale, sperimentale.

La primavera/estate 2017 del brand italiano gioca le sue carte migliori attraverso silhouette eleganti e tessuti come il caucciù stampa pitone con  rifiniture di coccodrillo, per un effetto luxury sorprendente.

Fulvio Rigoni, direttore creativo della maison ha frugato negli archivi Ferragamo creando un défilé che rispecchia la filosofia del brand. Il gancio (dettaglio simbolo dell’azienda) è stato riproposto in passerella come semplice accessorio o funzionale.

Grazie alle stampe, la collezione si veste di un’ aurea super glam.

La fluidità di alcuni capi si contrappone alla rigidità di tessuti tecnici rubati dallo sportwear.

In questa nuova visione dell’azienda, Rigoni ha rivisitato l’iconica Sofia bag, adattandola al mood sporty-glam presentato durante questa edizione della Milano Fashion Week.

Sofia bag si veste di pizzo Sangallo tecnico o di una lussureggiante  pelle di coccodrillo.

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Fonte immagini vogue.com

Milano Fashion Week. Blumarine si ispira a Tina Modotti

Come un bocciolo di rosa, questa collezione primavera/estate 2017 di Blumarine mostra tutta la sua vena romantica.

Anna Molinari disegna una collezione all’insegna del viaggio: un’avventura vissuta attraverso cenni bucolici ed un’innato senso dell’avventura.

Ispirato dalla fotografa, attivista e attrice italiana Tina Modotti, questo défilé ha messo in scena un’esplosione di pizzo Sangallo, abiti romantici ed eterei in un tripudio di ricami e stampe floreali.

 

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Il rosa, colore tanto amato dalla griffe italiana, viene intervallato da toni come il bianco ed il nero (quest’ultima tonalità giustificata dall’icona Modotti che amava vestirsi in total back per onorare il ricordo dei suoi defunti amanti).

Le balze, dettagli onnipresenti nelle collezioni Blumarine, vengono associate a camicia ed a gonne a ruota.

La firma di Anna Molinari si legge sugli abiti in chiffon tinteggiati da eleganti corolle che creano un’aurea sentimentalista alla donna Blumarine.

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Fonte cover vogue.com _umb6701-1

Milano Fashion Week. Minimalismo sfrontato da Jil Sander

Rigore estetico: è questo il fulcro della collezione primavera/estate 2017 della griffe Jil Sander disegnata dallo stilista Rodolfo Paglialunga.

Spalle pronunciate disegnano i blazer di mascolinità. Questa tendenza viene smorzata da drappeggi sensuali che creano movimento e un accennato erotismo.

L’essenzialità di questa linea viene interrotta da disegni trompe-l’oeil e da gessati sartoriali.

Fitte plissettature rompono l’eccessivo minimalismo creando favolosi ed inusuali ventagli sul corpetto degli abiti.

La palette di colore è variopinta e viene scandita da toni accesi come la pesca e la zucca e da tonalità smorte come il grigio chiaro e il bianco.

I bagliori metallici dell’argento e del rame ravvivano i capi.

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Fonte foto vogue.com

Trussardi: la modernità borghese sfila a Milano

Moderna ma borghese: questa è la collezione primavera/estate 2017 di Trussardi.

Gaia Trussardi, designer della maison, manda in passerella un défilé pop con colori vitaminici e appariscenti.

Leggings in lurex e pattern rompono il minimalismo degli anni ’70, decennio che diventa fulcro della linea.

I Giubbotti oversize vengono abbinati a gonne fascianti o a denim a vita alta. Il jeans si fa estremamente glamour attraverso lamine argentate che lo decorano.

Il mood sporty-glam della collezione si sviluppa attraverso la maglia crochet dei pullover abbinati a pantaloni extra-large. Il lusso di questa collezione si evince dalla pelle di pitone che esalta la classicità dei capi.

Tra gli accessori cult, una splendida Lovy Bag si veste di simpatici pois, pelli specchiate e loghi della maison.

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Fonte immagini vogue.com

L’eclettismo di Stella Jean incanta a Milano

Mix and match per la primavera/estate 2017 della stilista Stella Jean.

A Milano sfila una collezione esotica, un incrocio di culture che ancora una volta diventa firma incontrovertibile della stilista italo-haitiana.

La sua terra di origine, tanto selvaggia quanto affascinante, rivive nelle camicie abbinate a lunghe vesti in cotone; con polo che assieme a gonne plissé creano un look sporty-glam.

Il verde, il rosa e il bianco colorano tessuti come il PVC, il cotone e la rafia: stoffe che disegnano una linea che si contraddistingue per la varietà di fogge utilizzate: midi, mini, affusolate o comode.

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Bottega Veneta: la splendida Lauren Hutton in passerella

Cinquant’anni di storia. Mezzo secolo glorioso che conferma, lungo tutto questo arco temporale, il savoir-faire di una maison che mai ha deluso le aspettative del fashion word.

Per festeggiare un traguardo così impegnativo, Bottega Veneta ha deciso di puntare sull’icona della moda Lauren Hutton che ha risposto positivamente alla chiamata dell’azienda italiana sfilando accanto alla top model Gigi Hadid con una leggiadrìa che le appartiene.

Tomas Meier propone una primavera/estate 2017 all’insegna della tradizione borghese dove a trionfare è l’eleganza.

Un’immagine forte e dirompente è quella che la griffe vuole proporre alla donna Bottega Veneta con abiti dall’allure super sexy e sofisticati.

Fascino senza tempo che si tramuta in abiti in cotone, capispalla in pelle e gonne ampie a vita alta.

Settantasei look si sono avvicendati sulla lunga passerella allestita nell’Accademia delle Belle Arti di Brera con una combinazione di giacche dal taglio sartoriale in pelle di alligatore abbinate a top crop.

Tra le borse che accompagnano la collezione, la clutch rossa portata dalla Hutton nella celebre pellicola American Gigolò.

 

 

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Glamour esotico per Giamba

E’ il deserto con la sua estesa infinita di mistero, ad aver ispirato la collezione primavera/estate 2017 di Giamba: la griffe del talentuoso Giambattista Valli.

Ricco di particolari, questo défilé punta sui pattern che sono il vero fiore all’occhiello di questo progetto creativo. Come una tela dipinta, il leopardo impreziosisce fuseaux e abiti mini. Tra giochi di trasparenze, magnifici pizzi creano un allure sofisticato alla collezione.

I colori pastello, associati alla plissettatura, creano abiti sottana romantici e graziosi. Le frange, dall’animo rock, movimentano le camicie e i long dresses.

Scintillano le paillettes su jumpsuit striminzite in mood anni ’80. Gli effetti luce persistono anche sugli stivaletti glitterati dai colori scintillanti.

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Il lontano Oriente sfila da Sportmax

La collezione primavera/estate 2017 di Sportmax guarda al Giappone.

L’ispirazione giunge, infatti, dal book fotografico “Shima no Ama” del celebre fotografo Kusukazu Uraguchi pubblicato più di trent’anni fa.

Il roningasa (tipico copricapo giapponese) è il filo conduttore di questa linea che annuncia una serie di capi dal tipico sapore giapponese.

Lontano dagli eccessi, questo défilé viene scandito da oblò arricciati e ruches. La coulisse, motivo ricorrente nella sfilata, segna la vita dei capi.

Grafismi astratti disegnano onde stilizzate che rimandano, necessariamente, alla cultura orientale fatta da segni minimali e astratti.

Linee ampie si alternano a quelle affusolate:  la collezione di Sportmax amalgama diverse vestibilità pur mantenendo un allure fresco e sofisticato.

Le nuances del bianco e del blu creano contrasti sorprendenti.

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Fonte immagini vogue.com

Lo charme seducente di Armani

 

Viviamo in questo mondo e dobbiamo tenercelo stretto. Per me è uno strazio non poter più andare in Paesi come la Libia. Il mondo che viviamo è però questo e  dobbiamo preservarlo” (fonte Ansa).

Il foulard annodato come un turbante, associato al commento di fine sfilata di Re Giorgio Armani rivela la volontà dello stilista di legare il suo progetto creativo all’universo etnico.

È sofisticata ed eterea la collezione primavera/estate 2017 presentata a Milano all’interno di Armani Teatro.

Tessuti leggeri ed impalpabili descrivono tutta la maestria di Armani di rendere anche i più semplici dei capi, qualcosa di stupefacente. La trasparenza dell’organza che lascia intravedere il seno delle modelle è un particolare lezioso che lascia spazio a capi di indescrivibile fascino.

Il filo conduttore di questo progetto creativo è il bermuda declinato in diverse tonalità, spesso decorato da fitte corolle.

Rigorose sono le giacche in seta che scivolano, accarezzando il corpo.

Una femminilità contemporanea tinteggiata da colori sofisticati come il blu ed il greige che macchiano di colore i pantaloni fluidi, gli abiti bustier,  le micro giacche in pelle intrecciata,  gli abiti fluidi che librano armoniosamente nell’aria  e tailleur luxury decorati da strass.

 

 

Fonte cover Madame Le Figaro

Fonte Gallery vogue.com

Daizy Shely. Esplosione di colore alla Milano Fashion Week

Una collezione primavera/estate 2017 bucolica è quella presentata dalla stilista israeliana Daizy Shely.

E’ frizzante, diverte e colorata: tutto ciò che vorremmo indossare durante la bella stagione.

Le paillettes scintillano sugli abiti e i fiori decorano delicatamente i capi come una tela di un dipinto. I papaveri, in tutta la loro eleganza, adornano magnificamente i dress dalla lunghezza totale.

Gli effetti 3D delle corolle animano le skirt e lo stesso compito è stato affidato alle ruches, motivo ricorrente nel défilé. Sono micro sul davantino delle camicie e maxi sugli abiti in satin di seta.

 

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La delicatezza di questa collezione, la grazia dei long dress leggeri come nuvole, esplode nella scelta cromatica dei colori: vitaminici, forti e vivaci.

La sensualità delle trasparenze viene accostata a capi più casti come il midi dress anni ’60 per un esito davvero sorprendente.

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Fonte immagini Madame le Figaro