SIGNORINA – SALVATORE FERRAGAMO PARFUMS

Signorina è un omaggio alla ragazza chic con un accordo inconfondibile, sofisticato, fresco e leggermente malizioso.

Una creazione che incarna lo stile elegante e tutto italiano di Salvatore Ferragamo.

Una fragranza ispirata dal forte legame tra Salvatore Ferragamo e le giovani donne trendy, contemporanee, creative con un pizzico di audacia.

Signorina, una parola italiana che esprime tutta la bellezza e l’eleganza di una donna giovane, raffinata, fresca e piena di vita.Autenticamente italiana.

Le note effervescenti e vivaci del ribes con un accento speziato di fresco pepe rosa donano un carattere gioioso e vivace alla naturalità delle note vegetali verdi.

Una generosa dose di petali bagnati di rugiada, il fresco ed elegante gelsomino, la peonia rosata e la rosa con la sua femminilità elegante dà vita a un creativo accordo fiorito. La dolcezza inaspettata e delicata della panna cotta, abbinata a tenui muschi e a intriganti note boisè di patchouli evoca una briosa eleganza italiana, sorprendentemente inebriante.

Museo Salvatore Ferragamo: una mostra celebra il ritorno dello stilista in Italia

Era il 1927 quando Salvatore Ferragamo, designer di calzature osannato a Hollywood, tornava in Italia, nella sua Firenze. Era un periodo delicato per l’Italia, stretta tra il boom economico del primo dopoguerra e il ventennio fascista. Un periodo, però, molto produttivo per l’arte e per la moda. Il Museo Salvatore Ferragamo celebra l’anniversario del rientro in patria del “calzolaio delle stelle”, in una mostra che aprirà i battenti il 19 maggio. Si chiamerà “1927 Il ritorno in Italia“, il percorso che promette di immergere nel fervore artistico e nelle suggestioni estetiche degli anni ’20. Curata da Carlo Sisi e allestita da Maurizio Balò, la mostra accosterà dipinti, costumi e stoffe d’epoca, manifesti pubblicitari, insieme ovviamente alle creazioni di Salvatore Ferragamo al rientro dagli Stati Uniti.


Nel 1914, il giovane Salvatore Ferragamo parte dalla Campania alla volta degli Stati Uniti per cercare fortuna. L’ex bambino prodigio, che a soli 9 anni aveva realizzato il suo primo paio di scarpe, si fa amare da attrici e teste coronate, personaggi politici e donne comuni, fino a diventare il designer di scarpe più apprezzato dalle star di Hollywood. Rientrato in Italia nel 1927, viene inevitabilmente travolto dai codici estetici e dalle suggestioni artistiche degli anni ’20, trasferendole in modelli senza tempo, calzature che hanno fatto la storia della moda. Oggi al Museo Ferragamo quelle scarpe saranno accostate a opere d’arte di Maccari, Martini, Thayaht, Gio Ponti, Rosai, Balla e Depero, ai costumi del periodo, alle stoffe più pregiate, alle fotografie e ai manifesti che hanno contribuito a creare la cultura visiva di quegli anni a cavallo tra le due Guerre Mondiali. Inaugurato nel 1955 nello storico Palazzo Spini Feroni di Firenze, il Museo Ferragamo è stato fortemente voluto dalla famiglia del designer, per preservare e tramandare l’immenso archivio della maison legandolo indissolubilmente all’arte e alla società, sempre fonte d’ispirazione primaria per Salvatore Ferragamo.

Milano Fashion Week, lo stile minimal di Salvatore Ferragamo

Quella dell’autunno inverno 2017-18, presentata alla Milano Fashion Week, è la seconda collezione firmata da Fulvio Rigoni per Salvatore Ferragamo. Il designer sceglie di rielaborare l’heritage della casa di moda fiorentina in chiave contemporanea, sperimentando con tessuti e lavorazioni ma mantenendo uno stile minimal. “Dinamica, sensuale, confortevole e lussuosa“, così Rigoni definisce la sfilata Ferragamo. L’intenzione è chiara fin dal primo look in passerella: un blazer avvitato in pelle color tortora su un semplice dolcevita e una gonna di seta dalla linea dritta ton sur ton. I colori neutri sono spezzati dalla borsa viola e dalle scarpe con platform, creazioni di Paul Andrew, direttore artistico del footwear Ferragamo.


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La collezione Salvatore Ferragamo autunno inverno 2017-18 si basa su silhouette allungate e un rigoroso stile minimal fatto di tagli precisi e monocolore. Alle pencil skirt e ai tubini si alternano abiti sottoveste e pantaloni skinny. Le uniche concessioni a volumi più scenografici sono negli ampi e scultorei colli di cappotti in pelliccia e duvet senza maniche. Man mano che la sfilata prosegue, la collezione Ferragamo si concede stampe animalier e colori pastello: azzurro polvere, verde acqua e rosa pallido fanno capolino sulla passerella della Milano Fashion Week, insieme ai più audaci arancio, viola e magenta. Design elegante e silhouette sofisticate sono stati i protagonisti una sfilata che è stata giudicata da qualcuno troppo fredda. A movimentarla gli accessori, punto forte della griffe. Lunghi e raffinati guanti in pelle, stivaletti con tacco scultura e bracciali di pelliccia, senza dimenticare ovviamente le splendide borse Ferragamo. Pochette e voluminose handbag dalle linee pulite hanno mostrato ancora una volta la maestria della maison fiorentina nel settore della pelletteria.  Lo stile minimal di Ferragamo non colpisce per stravaganza, ma è sicuramente uno dei più raffinati esponenti del made in Italy che ha sfilato alla Milano Fashion Week.


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Salvatore Ferragamo: spazio alle sperimentazioni

Salvatore Ferragamo presenta a Milano una collezione nuova, inusuale, sperimentale.

La primavera/estate 2017 del brand italiano gioca le sue carte migliori attraverso silhouette eleganti e tessuti come il caucciù stampa pitone con  rifiniture di coccodrillo, per un effetto luxury sorprendente.

Fulvio Rigoni, direttore creativo della maison ha frugato negli archivi Ferragamo creando un défilé che rispecchia la filosofia del brand. Il gancio (dettaglio simbolo dell’azienda) è stato riproposto in passerella come semplice accessorio o funzionale.

Grazie alle stampe, la collezione si veste di un’ aurea super glam.

La fluidità di alcuni capi si contrappone alla rigidità di tessuti tecnici rubati dallo sportwear.

In questa nuova visione dell’azienda, Rigoni ha rivisitato l’iconica Sofia bag, adattandola al mood sporty-glam presentato durante questa edizione della Milano Fashion Week.

Sofia bag si veste di pizzo Sangallo tecnico o di una lussureggiante  pelle di coccodrillo.

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Fonte immagini vogue.com

Salvatore Ferragamo: Nicolas De Staël ispira la sfilata di moda uomo

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Il viaggio sembra essere il tema portante per la moda uomo primavera estate 2017, almeno a giudicare da quanto abbiamo visto sulle passerelle di Milano Moda Uomo. Anche il team creativo di Salvatore Ferragamo, orfano del direttore Massimiliano Giornetti, concentra su questo concetto la propria ricerca stilistica. La figura ispiratrice è Nicolas De Staël, il pittore russo naturalizzato francese che nella prima metà del Novecento lavorò sul colore, viaggiando per tutta la sua breve vita alla ricerca della luce fino a rimanerne abbagliato. Nicolas De Staël è il personaggio perfetto per suscitare un’infinita ispirazione, non solo per la sua produzione artistica ma anche per la sua vita. Viaggiatore instancabile, dandy dal gusto decadente, aristocratico un po’ depresso, un’anima dannata perennemente in cerca di luce ma profondamente inabbissata nel buio.


L’uomo sulla passerella di Salvatore Ferragamo è meno tormentato, ma altrettanto desideroso di viaggiare, scoprire, conoscere, cercare la luce. Un esploratore sofisticato, un dandy avventuroso in giacche di seta e completi morbidi, leggeri e luminosi. Le stampe di Nicolas De Staël riempiono camice e giacche in un gioco di colori e di forme geometriche, mentre i blouson dalle fantasie astratte si ispirano al pittore e scultore Jean Harp. Anche nella collezione di Salvatore Ferragamo compaiono i grandi zaini capienti, che si confermano accessori must per la moda uomo primavera estate 2017.


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Sara Battaglia per Salvatore Ferragamo

La casa di moda Salvatore Ferragamo incontra l’ecletticità della giovane designer Sara Battaglia, per una capsule collection tutta “rainbow“.

La collezione, è un’esplosione di colore, proprio come la vita del grande e stimato fondatore dell’omonimo marchio. L’iconica borsa a mano Sofia, si veste di linee verticali multicolor e si impreziosisce con una nappa che scivola dal manico, creando movimento.

 

Secchiello con nappa. Sara Battaglia per Salvatore Ferragamo (fonte salvatoreferragamo.com)
Secchiello con nappa. Sara Battaglia per Salvatore Ferragamo (fonte salvatoreferragamo.com)

 

Pelle e seta per i secchieli multicolor di Sara Battaglia per Salvatore Ferragamo (fonte ferragamo tumblr)
Pelle e seta per i secchieli multicolor di Sara Battaglia per Salvatore Ferragamo (fonte ferragamo tumblr)

 

 

Le borse da giorno presentano dettagli in seta, mentre le pochette dedicate alla sera, sono rifinite con dettagli in ottone e vernice. Il progetto artistico della bag designer si estende anche a secchielli in pelliccia di visone; servendosi  di pellami pregiati come il coccodrillo, il pitone, lo struzzo e il camoscio,  la giovane e talentuosa stilista di borse, rafforza l’heritage del marchio.

 

L'iconica Sofia bag si veste di toni rainbow (fonte balharbourshops.com)
L’iconica Sofia bag si veste di toni rainbow (fonte salvatoreferragamo.com)

 

Clutch rainbow con dettagli in ottone (fonte thehauterfly.com)
Clutch rainbow con dettagli in ottone (fonte salvatoreferragamo.com)

 

 

Fondata nel 1928, l’azienda stabilisce la volontà di creare una profonda connessione con i talenti emergenti della moda. Quello con Sara Battaglia, è in realtà il proseguimento di un progetto già iniziato nel novembre scorso con Edgardo Osorio di Aquazzura che disegnò per il marchio, alcuni modelli di scarpe.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Massimiliano Giornetti lascia la direzione creativa di Salvatore Ferragamo

Notizie di questo genere sono oramai all’ordine del giorno.

Nel mondo della moda, infatti, pare che la parola d’ordine sia “fuga”.

Solo di recente, vi abbiamo informato dell’addio di Ennio e Carlo Capasa al marchio Costume National ma, durante gli scorsi mesi, abbiamo assistito all’addio di Alber Elbaz da Lanvin, di Raf Simons da Dior, di Stefano Pilati da Zegna e di Frida Giannini da Gucci.

Questa volta la clamorosa dipartita lavorativa tocca la maison Salvatore Ferragamo che, attraverso un comunicato stampa, annuncia l’abbandono della direzione creativa di Massimiliano Giornetti: “Cogliamo questa opportunità per rivisitare il nostro approccio alla creatività. Negli anni l’azienda ha scoperto e sostenuto tanti giovani talenti ed oggi può contare su un eccellente team creativo interno”, ha dichiarato Michele Norsa, CEO del Gruppo.

 

Backstage collezione A/I 16-17 Salvatore Ferragamo
Backstage collezione A/I 16-17 Salvatore Ferragamo disegnata da Massimiliano Giornetti

 

 

Giornetti, era entrato nel gruppo Ferragamo nel 2000, curando nel 2004 il progetto creativo della linea uomo e solo nel 2010 ricoprendo il ruolo di creative director per tutte le collezioni della maison fiorentina.

Certi che, l’abbandono degli stilisti non sia legato a questioni economiche, occorre dunque indagare sul motivo per cui sempre più creativi decidono di abbandonare troni “luccicanti”. Non può che attanagliarci il dubbio della fuga di creatività che sta colpendo il fashion system. Voglia di cambiamenti? Ricerca di una propria identità? Pausa di riflessione?

Sarà difficile ricevere risposta immediata a queste domande e forse saremo ancora qui, a scrivere di un nuovo abbandono, a breve.

Massimiliano Giornetti  lascia Ferragamo dopo il grande successo della collezione autunno/inverno 16-17 presentata a Milano lo scorso 28 febbraio. Si attende, dunque, di conoscere il nome del nuovo direttore creativo di Salvatore Ferragamo.

 

 

 

Fonte Cover Elle.de

Lagrange12: anche Torino avrà il suo multistore di lusso

Il baricentro della moda sembra si stia spostando sempre più a nord del nostro Paese o, se non altro, nell’ambito dello shopping d’élite.

Nei prossimi mesi, infatti, nascerà a Torino e più precisamente in via Lagrange 12, il multistore di lusso che ospiterà le maison di moda più griffate al mondo e che promette una concorrenza spietata ai magazzini dello shopping più visitati al mondo come La Rinascente di Milano, Harrods di Londra e la Galeries Lafayette di Parigi.

Lagrange12 (questo è il nome dello store che aprirà i battenti all’interno di un palazzo storico del ‘600), si estenderà per ben 1200 metri quadri ed ospiterà maison di lusso come : Dior, Stella McCartney, Givenchy, Bottega Veneta, Balmain, Saint Laurent, Fendi, Alexander McQueen, Balenciaga, Chloé, Celine, Loewe, Burberry, Salvatore Ferragamo, René Caovilla, Bulgari ed altri.

La shopping experience continueranno, in seguito, all’interno degli appartamenti (nove in totale) arredati in stile neoclassico che sorgeranno sopra la boutique per un totale di 3500 mq di struttura occupata.

 

Interno di uno degli appartamenti di lusso all'interno di Langrage12
Interno di uno degli appartamenti di lusso di Lagrange12

 

 

Il progetto, che porta la firma di due gruppi leader nel settore, Building e Pininfarina , si aggiunge alle già presenti meraviglie del capoluogo piemontese e si prefigge l’ obiettivo ambizioso di far confluire più visitatori nei meandri della città.

Piero Boffa, amministratore delegato del gruppo Building, ha così commentato il progetto: “In questo intervento abbiamo voluto valorizzare la capacità tutta torinese di trattare il contemporaneo, che crea meravigliose fusioni tra parti storiche e moderne, rispettando la natura di pregio dei luoghi e arricchendola con incursioni artistiche innovative.”

Orgoglio nelle parole di Paolo Pininfarina, Presidente del Gruppo Pininfarina, che così ha presentato il progetto alla stampa: “Le nostre radici torinesi e il forte legame con il territorio ci hanno guidato a entrare nella squadra che realizzerà questo progetto straordinario. Lagrange12, grazie alla combinazione unica di un’elegante architettura storica e di un interior design raffinato e innovativo, si candida a diventare un nuovo emblema della Torino di domani, affiancandosi ad altre icone del design create da Pininfarina per la città, come la Torcia Olimpica di Torino 2006, il Braciere Olimpico innalzato accanto allo Stadio Olimpico e gli interni dello Juventus Stadium.”

 

Per conoscere l’evoluzione del progetto, visitate il sito www.lagrange12.it

 

 

Fonte Immagine lagrange12.it

 

 

MILANO FASHION WEEK: MINIMALISMO CHIC DA SALVATORE FERRAGAMO

Pulizia, l’eleganza essenziale e femminile dello stile italiano e forme scultoree al centro della collezione Primavera/Estate 2016 di Salvatore Ferragamo.

Classicità rivisitata in chiave contemporanea per lunghi abiti leggeri, che coniugano mirabilmente praticità e stile. Il cotone è protagonista incontrastato di capi minimal-chic che si lasciano talvolta andare a dettagli iperfemminili e suggestioni luxury.

La maison fiorentina riafferma i capisaldi della propria personalità, riuscendo ad essere al contempo innovativa pur restando sostanzialmente fedele a se stessa. Il direttore creativo Massimiliano Giornetti dichiara di essersi ispirato alla scultura, per capi dalle forme architettoniche e dai volumi scolpiti, come nelle giacche o nei pantaloni in pelle, che riportano in auge la vita alta.

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Si respira un’estate dai toni sobri e dal mood sporty-chic nei lunghi abiti colorati, tra righe, rouches e volant che si sposano alla perfezione a sandali flat, per uno stile moderno e metropolitano. Look androgino per le modelle, che sfilano quasi come delle statue tra abiti impalpabili e dai richiami all’antica Grecia: in bilico tra la perfezione del peplo greco e la grinta delle divise sportive, i lunghi abiti Ferragamotradiscono la duplice natura alla base dell’ispirazione di Giornetti, che si sviluppa in pregiati capi dallo stile senza tempo: scollature a canotta, spalline regolabili, nastri e dettagli oversize mixati ad accessori femminili, come i gioielli. Fluidità delle forme e appeal sofisticato che cede ad una femminilità più audace nei capi neri profilati di piume. Per un’estate chic.

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(Foto Madame Figaro)


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