Pitti Uomo 93 – Il Best Of della prossima stagione A/I

Firenze, Fortezza da Basso. I diktat e le nuove tendenze dell’abbigliamento Uomo prendono forma da qui. Con 60mila metri quadrati dedicati al menswear e 1.230 marchi, Pitti Immagine Uomo ci proietta, è proprio il caso di dirlo, tra i trend e le novità del prossimo anno.


Il salone di riferimento a livello internazionale per le collezioni moda maschile, infatti, rende omaggio con questa edizione – la numero 93 – al mondo del cinema, trasformando gli spazi della manifestazione in un Film Festival con enormi billboard Hollywoodiani e locandine che annunciano i cult di stagione, le proposte indipendenti e tutto ciò che farà tendenza.
Tra i “blockbuster” non mancano ovviamente i grandi classici, accanto alla riscoperta del gusto di vestire per il piacere di farlo, al di là di qualsiasi dettame o costrizione formale.


“Ogni edizione di Pitti Uomo è sempre un grande film sulla moda che ha per protagonisti marchi, aziende, buyers, giornalisti, influencer e visitatori da tutto il mondo”, ha dichiarato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine che lancia il tema cinema e la nascita di un vero Movie theatres district in Fortezza, tra manifesti, blockbuster, film cult ed inediti e la rappresentazione sul Piazzale di un Palazzo del Cinema di Pitti Uomo. “Poltrone e sale con 11 film prodotti da Pitti, come se si fosse su un set vero”, continua Poletto che racconta come Antonio Cristaudo, il responsabile dello scouting dei marchi al salone abbia ricevuto 600 proposte di ingresso che si sono alla fine trasformate in 100 partecipazioni in Fortezza, frutto di una ricerca costante e di intelligente sperimentazione. Da un padiglione all’altro delle 14 sezioni del salone vi è stato spazio per thriller e film d’avventura, d’azione e sportivi, con layout e direzione creativa di Sergio Colantuoni. La mostra si è aperta all’insegna dell’ottimismo alla luce dei dati registrati dall’export della moda italiana, in crescita del 3% su tutti i mercati, con in testa Corea (+15%) e Cina (+16%); stabile Giappone e USA, in lieve ripresa l’Europa, specie Germania e Spagna e l’Italia (+1,3%). Guest designer di questa edizione numero 93 di Pitti Uomo due stilisti giapponesi, amici e creativi illuminati di due diverse generazioni, Undercover di Jun Takahashi e Takahiromiyashitat The Soloist, che hanno sfilato alla Stazione Leopolda con due show uno dopo l’altro la sera dell’ 11 gennaio.


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Foto: Marco Paterlini


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Preppy Style: lo stile dei “ Bravi Ragazzi”

Lo stile Preppy nasce in Inghilterra, la patria dell’estremo classicismo formale e del rigore dell’eleganza. Introdotto dal telefilm Happy Days, reso cult dal celebre Gossip Girl il preppy look si ispira all’abbigliamento degli studenti della Ivy League e a quei bravi ragazzi anni ’50 che frequentavano i più prestigiosi college cittadini mixando le loro divise a capi casual-chic. Sdoganato praticamente ogni stagione, marchio di fabbrica di alcuni stilisti e costante ispirazione per altri, il preppy style regna incontrastato sulle passerelle. Sarà per quel carattere speciale che unisce casual e bon ton, per il suo evocare scenari di divertimento e giovinezza o perché, ispirandosi alle impeccabili uniformi degli agiati universitari d’oltreoceano, incarna un po’ il sogno americano. Fatto sta che, da quando è nato tra i Cinquanta e i Sessanta, il look che ha preso il nome dalle pre-school è diventato un chiodo fisso per ragazzi di tutte le età, che lo scelgono perché pratico, chic e, soprattutto, esclusivo.


Preppy Style
Preppy Style



Lo stile preppy è fatto essenzialmente di linee semplici, tessuti di alta qualità, taglie precise e tagli modesti. Le Case di Moda creatrici e realizzatrici di questo stile sono: J. Press, Ralph Lauren, Brooks Brothers, Jack Rogers, L.L. Bean, Tommy Hilfiger, Vineyard Vines, Lacoste, Nantucket Brand, Burberry, J.Crew, Lilly Pulitzer, Lands End, Smathers & Branson e Tucker Blair. Lo stile preppy è quindi quello stile usato dai ragazzi di buona famiglia che frequentano college facoltosi e passano la vita destreggiandosi tra un brunch e un cocktail party.


Preppy Style
Preppy Style



Linee guida al Preppy Style


In buona sostanza si tratta di uno stile classico rivisitato in chiave più moderna; i capi imprescindibili che non devono mancare nel guardaroba di nessun uomo:


– Polo


– Cardigan dai colori classici ( rosso, verde bottiglia, blue navy)


– Jeans attillati


– Tweed


– Mocassini


– Camicia


– Bomber (ultimo grido dell’anno), o College Jacket


Altrettanto importanti sono gli accessori che devono incorniciare e valorizzare bene questi capi d’abbigliamento. Lo stile preppy predilige:


– Foulard


– Pochette da giacca


– Cravatte Crochet con stemmi o loghi di Club di appartenenza


Preppy Style
Preppy Style



Secondo alcuni invece lo stile preppy nasce nel corso degli anni 70 come contrapposizione “elitaria” allo stile hippie, verso il quale si orientava lo spirito ribelle di una massa di giovani senz’altro più numerosa e ben più “rumorosa”. Quindi, mentre l’hippie interpretava lo spirito di quell’epoca con uno stile di abbigliamento stravagante, spesso meno curato e ispirato a un look metropolitano e controcorrente, gli adepti del genere preppy si distinguevano per preferire uno stile sobrio, composto, più da “bravi ragazzi”.



Preppy Style
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