Altaroma: la couture favolistica di Gattinoni

Si intitola “The Dream” la collezione che segna il ritorno di Gattinoni nel calendario ufficiale di Altaroma, dopo cinque stagioni di assenza. La maison presenta una collezione dalle suggestioni fairy tale, che non lesina in ispirazioni oniriche: proprio il sogno diviene leitmotiv di una parata di eteree principesse, che si alternano sul défilé sfoggiando nuvole di tulle e maschere a coprire il volto. Guillermo Mariotto e Stefano Dominella partono da un assunto di Marcel Proust, per la collezione alta moda Primavera/Estate 2017 di Gattinoni: “Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo”. Sulla passerella sfila una donna eterea e sognante, un po’ angelo e un po’ demone: giovane e acerba, la vediamo sospesa in una dimensione irreale, in cui indugia in lunghi abiti impalpabili, tra ricami e lavorazioni artigianali.

Suggestioni shakespeariane quelle reinterpretate da Mariotto, che parte dal Sogno di una notte di mezza estate per stravolgerne il tema prevalente: sullo scenario immaginario di un Eden incantato, sfilano sulle note della Fata confetto dello Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij delle debuttanti: “La mia donna ritorna misteriosamente alla sua adolescenza -ha dichiarato Mariotto- Vive una nuova esistenza e una nuova giovinezza. Più spensierata, più libera come la new couture che scende dai tacchi ma non rinuncia ai rituali tipici dell’alta moda. Iperbole sartoriale”. Tripudio di organza di seta effetto matelassé, quasi a riprodurre le nuvole, tra volumi scultorei e trame intricate, che si ispirano all’antica tecnica dei punti smock internazionali. Largo a camicie in organza e gonne impreziosite da fiocchi in tessuto.

Una collezione intrisa di note orientali, come negli origami che sbucano dalle pieghe severe delle gonne. “Per questa collezione ho voluto giocare sui colori –ha commentato Mariotto– Rosa nelle sue diverse nuances, azzurro polvere, verde salvia, grigio perla, lampone, bianco e nero. Tonalità confortanti e rassicuranti, che avvolgono, coprono, drappeggiano, vestono le mie fantasie”. Vortici di seta per caftani dipinti a mano e voli di farfalle nelle t-shirt, da indossare come minidress. Cristalli e madreperle illuminano abiti che ricordano le vestaglie da camera. Il défilé ha luogo nel casale cinquecentesco dove visse Papa Pio V, che ora ospita la Link Campus University. Qui sfilano le donne Gattinoni, su una passerella circolare che ricorda un carillon.

Vanessa Hessler sfila per Gattinoni PE2017
Vanessa Hessler sfila per Gattinoni PE2017


La donna immaginata da Mariotto trova incarnazione in Vanessa Hessler: la top model italo americana torna in Italia dopo la maternità per interpretare la favola couture ideata da Mariotto. Lunghi capelli biondi e volto innocente per 180 centimetri di altezza, Vanessa Hessler fu scoperta proprio da Gattinoni quando aveva appena 15 anni. Dalla dolcezza iniziale la sfilata scivola poi in note dal retrogusto dark: è il coup-de-theatre che aspettavamo e l’innocente principessa rivela un inedito lato oscuro che trova espressione nel chiodo in piume da indossare su culotte e nei preziosi abiti neri ricamati in rafia e micro black boule. A firmare i gioielli che impreziosiscono la collezione Gattinoni haute couture PE2017 è ancora una volta Gianni de Benedittis, designer del brand futuroRemoto, che ha realizzato per l’occasione bracciali in oro con longilinee libellule ed anelli farfalla in argento. Per una couture da fiaba.



(Foto cover: La Stampa)

La Family Couture di Gattinoni

Ha sfilato fuori dal calendario ufficiale di Altaroma la collezione Primavera/Estate 2016 di Gattinoni. Cosa succede se il Settecento francese, con le sue crinoline e i merletti, si unisce al rock degli anni Settanta, tra borchie e suggestioni metal? Ce lo insegna Guillermo Mariotto, che mette a segno un altro successo per la storica maison dell’alta moda italiana.

Gattinoni presenta la sua RocKcocò collection, intrisa di elementi boho-chic che si sposano mirabilmente a suggestioni francesi. La collezione ha sfilato presso lo Studio Orizzonte, in via Barberini, storico studio fotografico di Antonio Barrella, vincitore del Premio Internazionale della Fotografia 2015: la location si è trasformata per l’occasione in un immaginario giardino delle meraviglie, che ricorda Versailles. In una scenografia fiabesca ha sfilato la donna Gattinoni, in un gioco psichedelico di specchi e rami d’albero stilizzati, tra suggestioni rococò ed elementi pop.

Una collezione che il direttore creativo di Gattinoni ha dedicato, in modo deliberatamente provocatorio, al Family Day, che sfilava contemporaneamente nella Capitale. Ma Mariotto è avanti anni luce rispetto alle polemiche che si susseguivano in piazza, e ha sdoganato in passerella la sua Family Couture, che strizza l’occhio alle coppie gay. Una famiglia tutta al femminile, in un tributo alla donna e ai sentimenti più autentici: le due mamme che stringono tra le braccia la figlia appena nata e coccolano il cagnolino, sono aplomb nelle loro mise in pizzo, tra velate trasparenze, giochi di alta sartoria, intarsi e ricami.

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La donna Gattinoni è una reincarnazione delle dame del Settecento francese, che animavano i salotti, tra eccessi e scandali di corte, tra risate e piume, chiffon e leggera voluttà. Il rococò rivive declinato in chiave rock, per una moda che si schiera politicamente a favore delle coppie gay e delle unioni civili. Sensuale e irraggiungibile, l’austera nobildonna cede al fascino bohémien degli anni Settanta, e scende in piazza a manifestare, perfetta figlia dei fiori direttamente uscita dalla contestazione giovanile e dagli anni di piombo. La palette cromatica predilige le tinte pastello, in primis il rosa cipria. Tripudio di pizzo bianco, chiffon, organza e gazar, tra tanti ricami e punti croce, spalle arrotondate per abiti dalla vita impero e linee fluide e morbide. Ma l’anima rock emerge nei jeans scampanati, nelle frange e nelle paillettes, nei pantaloni ampi e drappeggiati, nei gilet e nelle t-shirt. Nel parterre della sfilata evento spiccano la neo presidente Rai Monica Maggioni, il presidente onorario della Camera della Moda Mario Boselli, ma anche nomi del mondo dello spettacolo, come Milly Carlucci, Massimo Giletti e Gloria Guida.

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“Una collezione dal sound profondo come la chitarra di Jimi Hendrix, sensualissima come la musica di Mozart, Vivaldi, Albinoni”: così Mariotto descrive il mood della collezione. La sfilata è stata mandata in diretta sul web, segno di apertura della storica maison alle nuove tecnologie. Aperta contestazione rispetto alla stessa manifestazione dell’alta moda capitolina, di cui Gattinoni, nella veste del Presidente della maison Stefano Dominella, dichiara di non condividere più l’essenza, ma anche moda interreligiosa e pacifista, come si evince dai gioielli che hanno accompagnato la collezione: Gianni De Benedittis di FuturoRemoto dedica un pensiero a tutte le religioni del mondo e alle diverse civiltà, per una moda che si apre al diverso. Croci gioiello si alternano sulla passerella a bracciali e anelli in radici di rubino e zaffiro, che impreziosiscono il pizzo onnipresente sui capi indossati dalle mannequin. Spicca l’anello-burqa, in oro e diamanti neri, accanto a piccole croci in filigrana.

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