Concreta srl, tutti i sogni realizzati chiavi in mano

Livigno si appresta ad ospitare un evento importante, i Giochi Olimpici 2026 come sede delle gare di Freestyle e Snowboard. Scelta come meta per appassionati di tutte le età per la perfetta combinazione di strutture, posizione geografica e altitudine, Livigno si vestirà a nuovo, a partire dalle piste della società di impianti sciistici Mottolino, che ha riprogettato tutta la sede con biglietteria interna, zona shopping guidata, acquisti attrezzature second hand ed un prezioso ristorante fine dining, la Téa del Kosmo. Una proposta gourmet sotto la consulenza dello chef tristellato Norbert Niederkofler ed oggi guidato dallo chef Michele Talarico; un progetto sviluppato dall’architetto Anselmo Fontana dello studio LPS, l’interior design opera di Progetto CMR con la guida dell’architetto Massimo Roj e la realizzazione di arredi su misura a cura di Concreta Srl, l’ interior contractor che opera sul mercato nazionale ed internazionale specializzato nella realizzazione, produzione e fornitura di arredamento totalmente customizzato e con oltre 30 anni di esperienza.

Concreta Srl è stata guida di diversi altri progetti per la città che ospiterà le Olimpiadi, per le strutture alberghiere che hanno compreso l’importanza di un evento internazionale, e che si preparano al meglio per poter accogliere operatori, professionisti, appassionati da tutto il mondo.


PARADISE LODGE

ll Paradise Lodge è una di queste mete, il 4 stelle superior riaperto a Marzo di quest’anno con una nuova veste, la seconda generazione rappresentata dalla proprietà Riccardo Canepari, ha scelto un ambiente che al meglio possa confondersi e fondersi con la natura, prediligendo il legno come materiale predominante, dando spazio al salotto nella hall totalmente vetrato per godere al meglio della migliore vista di Livigno e delle sue montagne innevate. Un’area comune totalmente insonorizzata grazie all’applicazione di controsoffitti microforati che hanno un supporto fonoassorbente, favorendo così un ambiente confortevole e silenzioso, perfetto per il relax.


Fiore all’occhiello la Spa Soaria, 600 mq di benessere dove concedersi una sauna finlandese con rituali Aufguss, una biosauna o un bagno turco, la cascata di ghiaccio, docce emozionali, una piscina riscaldata, che prosegue fino all’esterno, per vivere l’esperienza in mezzo alla natura incontaminata di Livigno.


Il Paradise Lodge è davvero il paradiso verde della città, nei 6.000 mq di giardino sarà possibile vivere esperienze di benessere come sessioni di yoga, meditazione, su un palcoscenico boschivo incantevole, lo spazio aperto e la bellezza alpina che cerca chi sceglie la montagna.

Al rientro dalle attività sportive, al cocktail bar potrete farvi coccolare con un tagliere fatto di prodotti locali, come la slinzega e il culatello, e a tarda sera con un Taneda, il liquore digestivo preparato con erba Achillea Moscata dopo una degustazione di sigari nella cigar room dedicata.

Stile sobrio e moderno per le 39 camere totali del Paradise Lodge, bagno turco privato o vasca idromassaggio esterna per le family suite, per chi desidera soggiornare più a lungo e non pensare al tempo che passa.
La perfetta armonia del design e dei materiali di ricerca, sono frutto di un progetto dello studio di interior design Art Domus di Ortisei, nella figura dell’Arch. Daniele Bonato, e della realizzazione di Concreta, la società che riesce sempre a soddisfare ogni sorta di richiesta del cliente.


MO.HE BOUTIQUE HOTEL

Importante realtà sempre realizzata da Concreta per le aree comuni e per le 12 camere e suites, dietro progetto disegnato dallo studio di architettura Silvestri nella figura dell’Architetto Massimo Silvestri e Edoardo Silvestri Interior Design, il Boutique Hotel Mo.He.

Qui l’effetto “Wow “è assicurato, all’entrata vi darà il benvenuto un laghetto naturale che scorre come quelli di montagna, partendo dalla suite Dream, la speciale camera di 117mq con vista sul laghetto e sulle cascate del Diorama, spa in camera, angoli verdi circostanti, sauna, bagno turco, mini-piscina, cascata di ghiaccio, ed un maxi letto girevole che segue il panorama che preferite.


All’interno, pareti materiche ed un lounge bar che riprende le pareti rocciose, con un materiale bronzato totalmente martellato e modellato a mano. Design, originalità e coesione perfetta tra passato e futuro nella scelta di portare in struttura uno storico mulino ancora funzionante: potrete vederlo girare nell’area Experience, il cui passaggio è un’enorme botte di legno; il mulino macina ancora il grano che potrete apprezzare al ristorante dell’albergo, sotto forma di tagliatelle o polenta.
Nella stessa area, una grande sala wine tasting attorniata da prodotti del territorio; e per i clienti più esigenti una DIY cooking con erbe aromatiche a cui attingere per profumare i propri piatti, ed una Baita Federia, una casetta di legno accogliente ed intima, per una cena in perfetto stile montano.



Questa la filosofia di Mo.He, stupire, ed offrire un servizio attento e presente, per le 12 suites sui tre piani totali, ma soprattutto diversificato rispetto alle altre strutture ricettive, ricco di esperienze direttamente in loco, per regalarsi una vacanza di riposo ma con una vasta gamma di attività sportive, culinarie, esperenziali.

Con il supporto operativo di Concreta Srl, la società che realizza chiavi in mano ogni necessità di catene alberghiere, investitori privati o studi di architettura, i sogni si possono davvero realizzare.
Concreta si avvale di uno staff manageriale competente ed esperto, garantendo accuratezza per l’intero processo di realizzazione, ascoltando anzitutto il cliente in un primo briefing iniziale, fino alla produzione e posa in opera con la massima flessibilità. Ma l’esperienza trentennale dell’azienda, permette di assicurare due importanti punti che spingono l’ago della bilancia verso la fiducia e fidelizzazione di questa società: il rispetto delle tempistiche e dei budget. Punti fondamentali, parole chiave che gli hanno permesso la creazione di centinaia di progetti sul territorio nazionale ed internazionale, quale punto di riferimento per chi desidera customizzare la propria opera ad immagine e somiglianza.



(tutte le immagini sono state concesse dall’Ufficio Stampa OGS Communication)

Gisele Bundchen apre le Olimpiadi di Rio 2016

Ha aperto le Olimpiadi di Rio 2016, sfilando con la consueta inconfondibile falcata: è ancora lei, Gisele Bundchen, la regina di Rio. La supermodella brasiliana ha monopolizzato l’attenzione alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Rio 2016. Fasciata in un abito scintillante, la top model ha incantato tutti sfilando sulle note di “Garota di Ipanema”. Come una vera diva, lei è stata la protagonista indiscussa della cerimonia d’inaugurazione al Maracanã.

Social network impazziti dinanzi a cotanta bellezza. Occhi puntati anche sull’abito indossato dalla top model, disegnato dallo stilista brasiliano Alexandre Herchcovitch. Un modello interamente ricoperto da una pioggia di paillettes dorate: spacco generoso e scollatura hot ad esaltare il fisico statuario della modella più famosa e più pagata del mondo.

Pare che il sontuoso abito sia stato ispirato dalle opere dell’architetto brasiliano Oscar Niemeyer. Sembra inoltre che a coordinare i lavori sia stata la stessa Gisele, ben consapevole dei suoi punti di forza: la supermodella avrebbe infatti assistito durante il processo creativo che ha poi dato il vita al vestito: secondo fonti attendibili sarebbero stati necessari quattro mesi di lavoro per completare lo sfavillante abito.

Gisele Bundchen durante la cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici di Rio 2016 (Photo by Ezra Shaw/Getty Images)
Gisele Bundchen durante la cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici di Rio 2016 (Photo by Ezra Shaw/Getty Images)



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Federica Pellegrini portabandiera alle olimpiadi di Rio 2016

A Londra, nel 2012, la sera della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Valentina Vezzali si prepara a portare la bandiera tricolore e rappresentare gli sportivi italiani. Federica Pellegrini si sta preparando per la gara del mattino successivo, la vede di sfuggita, si chiede come ci si senta ad avere una responsabilità e un onore così grande. Lo ha raccontato la stessa Pellegrini in un’intervista, e presto lo scoprirà. Ieri l’annuncio ufficiale: è lei l’atleta azzurra che rappresenterà l’Italia come portabandiera alle Olimpiadi di Rio 2016. Un’altra donna, un’altra bionda, un’altra sportiva dalla faccia pulita e dalla determinazione incrollabile. La Pellegrini, che ha vinto due medaglie olimpiche (argento ad Atene 2004 e oro a Pechino 2008) sarà la quinta donna portabandiera della storia italiana.


Emozionatissima, Federica vive questa possibilità come un onore immenso. Che arriverà, tra l’altro, il giorno del suo compleanno: la cerimonia di apertura delle olimpiadi di Rio 2016 è prevista per il 5 agosto, quando la bionda nuotatrice compirà 28 anni. Che la scelta del portabandiera alle olimpiadi 2016 sarebbe ricaduta su di lei era nell’aria da tempo. “E’ stata una scelta a furor di popolo e mi scuso se ci siamo attardati fino all’ultimo per questa decisione ma volevo essere all’infinito sicuro che non poteva essere che lei ad avere l’onore di essere portabandiera – ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò – Sono molto felice perché anche se ci sono quasi 30 anni di differenza, Federica ha l’età delle mie figlie, siamo cresciuti insieme“. Lei invece in conferenza stampa ha commentato “Il mio nome è comparso tante volte fra le papabili ma per scaramanzia non ci ho mai fatto caso. Fino a ieri non ho voluto credere a niente. E’ un’emozione forte. La mia carriera è stata fatta di alti e bassi, non solo sportivi. Ho perso la strada, l’ho ritrovata, ho perso persone importanti ed altre ne ho trovate. A Rio porto la voglia di combattere sempre. Qualsiasi cosa succeda nella vita e nello sport“. Concetti ribaditi dall’atleta veneta anche sui social, che ha utilizzato come canale per festeggiare con i fan la grande notizia.

OLIMPIADI 2024: ROMA TRA LE CITTA’ CANDIDATE

Tante sono le prestigiose candidature presentate da diverse città: tra queste c’è anche Roma. Entusiasmo e ottimismo alle stelle per la candidatura della capitale italiana. Presentato anche il logo “Roma 2024”

La lista delle città, le quali si sono definite pronte, anzi prontissime, ad accogliere la prestigiosa manifestazione dei Giochi Olimpici del 2024, è stata già da tempo stilata e consegnata: tra le tante città c’è Roma.
La capitale italiana è pronta a trasformarsi, anche se per poco tempo, nella culla ideale dello sport?
Secondo i nostri rappresentanti, sia del mondo politico, che di quello sportivo, si.
Roma è pronta e vola sulle ali di un solido e forte ottimismo.
La bellezza incantata di una città meravigliosa, la “città eterna”, a far da cornice a quella che tranquillamente può essere definita come la “manifestazione delle manifestazioni” del magico e bellissimo mondo dello sport.
Roma-Olimpiadi: un binomio perfetto, non credete?
Un sogno che presto potrebbe trasformarsi in una splendida realtà: il sogno di ogni amante dello sport, quello vero, potrebbe essere esaudito. I presupposti ci sono tutti.

Questo il logo presentato dall'Italia per le Olimpiadi del 2024
Questo il logo presentato dall’Italia per le Olimpiadi del 2024


CHE ARIA TIRA TRA GLI ESPONENTI DEL GOVERNO?
Due parole: convinzione e ottimismo.
È lo stesso Matteo Renzi, presidente del Consiglio italiano, a definirsi come convinto, ai massimi livelli, che la candidatura dell’Italia, presentata sotto il pesante nome di Roma è stata una mossa giusta. La perfetta strategia per creare nuove e più solide basi per lo sport italiano, il quale, soprattutto negli ultimi tempi, a causa di scandali e illeciti, ha mostrato alla collettività diverse falle.
Problemi che devono essere assolutamente risolti al più presto. Portare le Olimpiadi in Italia è, secondo chi ci governa e chi nel mondo dello sport ci rappresenta, la mossa giusta. Bisogna solo posizionare sapientemente le pedine sulla grande scacchiera mondiale e, mossa dopo mossa, eliminare le pedine degli avversari, per gridare scacco matto alle diverse città concorrenti.
Boston, la città rivale che l’Italia temeva di più, si è già ritirata, designando Parigi come la diretta avversaria del Bel Paese.
Tutto questo ha ingigantito l’ottimismo italiano: ci si muove velocemente e a ritmi incessanti, che metterebbero a dura prova chiunque. Si scava, per ora, in un buio tunnel, perché l’Italia non ha ancora in mano niente, nessuna certezza, ma solo tanta voglia di vincere, di prevalere sulle dirette avversarie.
Una piccola luce, però, dalle profondità del tunnel, comincia a vedersi. Proprio quella luce che sta guidando l’Italia e le sta dando la forza e l’ottimismo necessario per puntare alla vittoria.
Immaginare Roma, come l’Olimpo dello sport, è lecito.

OLIMPIADI ROMANE: TRA SPORT E CULTURA
In una situazione così difficile da gestire, come quella che oggi l’Italia, così come ogni singola nazione del mondo si trova ad affrontare, a causa del clima di paura creato dal terrorismo, manifestatosi nei recenti attacchi e che continua ad incutere timore, attraverso continue minacce, lo sport potrebbe essere l’arma giusta da utilizzare.
Lo sport come arma offensiva che, supportata dalla cultura, della quale lo sport è espressione, lancia delle vere e proprie bombe di valori, quelli veri, puri.
Lo sport come arma difensiva, che come uno scudo protegge la collettività, l’intera società, creando in un clima di festa, un’unione solidissima tra i cittadini.
Una manifestazione sportiva per allontanare la paura.
Lo sport è socialità, è vita.
Lo sport è una tessera di fondamentale importanza, senza la quale è impossibile completare il puzzle della cultura. In ogni società, che fa della cultura il collante per unire i singoli consociati, è il rispetto ad emergere come fattore predominante della totalità delle relazioni sociali.
Lo sport insegna il rispetto, il rispetto è cultura.
Inoltre, attraverso lo sport si manifesta l’identità nazionale.
Portare le Olimpiadi in Italia è un segnale forte per i giovani: uno Stato che investe nello sport, è uno Stato che punta sui giovani.
Cultura e sport: sì, suona davvero bene!

INIZIANO I LAVORI
L’Italia può farcela, deve farcela.
Il governo ne è consapevole ed ha dato il suo consenso per ingenti investimenti, destinati a opere sportive e non solo, in vista di una possibile elezione di Roma come città ospitante delle Olimpiadi.
Tantissimi saranno gli impianti che dal nulla nasceranno e altrettanto numerose saranno le azioni di manutenzione e potenziamento di quelli già esistenti. Grandi somme, inoltre, sono destinate al rafforzamento e alla più alta valorizzazione delle periferie, al fine di creare un apparato unico, espressione di efficienza, funzionalità e perfezione. Investimenti per creare quel necessario equilibrio all’interno della società.
Il denaro da investire, la voglia di vincere e l’ottimismo ci sono: ora si lavora, senza mai abbassare la guardia, per sperare di portare a casa uno storico risultato.
L’Italia si sta dimostrando preparata e pronta più che mai ad accogliere i Giochi Olimpici del 2024: tanti Paesi e tanti atleti riuniti all’ombra del tricolore italiano, pronto a sventolare più forte sotto la spinta di un vento di passione.
La passione per lo sport, per la cultura, per la vita.